Vivere accanto a un uomo indifferente

Inviata da ddddddd · 25 ago 2020

Sono una giovane donna di 37 anni, sposata da 10 anni. Il motivo per cui scrivo e per chiedere un consiglio su come convivere serena accanto a un uomo quasi completamente indifferente nei tuoi confronti. È sempre stato un po freddo dall'inizio, non mi ha mai riempito di attenzioni o farmi sentire speciale, ma adesso che mi sento più matura come donna il suo modo di fare mi fa soffrire. La sensazione spiacevole che ho è di sentirmi sola nonostante in coppia. Ho provato più volte a parlarli ma lui dice che è fatto così e che è sempre stato così dall'inizio. Sto cercando di aiutarmi dedicandomi alle mie passioni e a ciò che mi fa stare bene, sopratutto concentrandomi nella crescita del nostro figlio.
Ringrazio tanto chiunque vorrà darmi un consiglio.

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Miglior risposta 1 SET 2020

Cara Adela,
convivere sereni in una situazione in cui ci si sente appagati e soli nonostante si sia in coppia, non è possibile.
Ha provato a proporre un percorso di coppia a suo marito? In alternativa, se suo marito non fosse d'accordo, può chiedere una consulenza anche lei da sola, per ricercare un modo più efficace (se possible) di comunicare i suoi bisogni a suo marito o per essere accompagnata nel valutare le varie strade alternative da intraprendere. to.
Resto a disposizione.
Un caro saluto.

Studio Mindfulbrain - Dott.ssa Marianna Ambrosecchia Psicologo a Parma

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26 AGO 2020

Buongiorno Adela,
è difficile la questione che pone: come si fa a stare bene in una situazione in cui si sta male? Racconta che è sempre stato così ma ora per lei è più difficile tollerarlo. Può accadere all'interno di una relazione di coppia che quello che prima andava bene col passare del tempo diventi ostacolo e problema e allora non si può che metterlo in questione, come lei ha già fatto con suo marito. Si tratta di vedere quanto lui sia disponibile a negoziare perchè possiate trovare insieme il modo di rendere viva la vostra coppia, utilizzando le vostre risorse, perchè siano intensi (se non frequenti) i momenti in cui lei non si sente sola. Molto buona l'idea di dedicarsi alle sue passioni, a quello che la fa stare bene. La metterei in guardia però rispetto al concentrarsi su suo figlio: attenta a non trasferire su di lui richieste e aspettative non soddisfatte da suo marito!
Dott.ssa Franca Vocaturi

Franca Vocaturi Psicologo a Torino

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26 AGO 2020

Buongiorno. Sembra che si sia verificata una situazione piuttosto comune, in cui una delle due parti della relazione è maturata e cresciuta mentre l'altra è rimasta ferma. I presupposti iniziali della relazione e i bisogni che esprime sono mutati ma non è mutato, in conseguenza, Il rapporto. In questi casi la soluzione ideale è affrontare insieme la questione mettendo a tema quali bisogni, desideri, progetti e ideali di coppia si hanno per comprendere dove differiscono e dove è possibile lavorare. A volte un buon lavoro sulla comunicazione, ad esempio, è risolutivo. Se Suo marito non ha intenzione di fare questo, come sembra, Lei ha diverse possibilità ma sembra che ne veda Una soltanto (ovvero: conviverci). Certamente esistono modalità per coltivare questo aspetto di maturità e di crescita personale che lei ora sente appartenerLe, cosa che sta già facendo in autonomia, ma se non dovesse bastare, valuti un consulto volto a verificare l'identità di età e la possibilità di differenti strade che ora appaiono bloccate o non considerabili. Saluti, DP

Dott. Daniel Michael Portolani Psicologo a Brescia

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26 AGO 2020

Gentile Adela,
quali sono le azioni e le parole che le farebbero percepire suo marito come meno indifferente?
Può essere che la richiesta generica venga percepita intanto come una comunicazione che fa sentire l'altro in difetto, e se così fosse l'altro potrebbe tendere a reagire mettendosi sulla difensiva. Inoltre potrebbero non essergli chiare le azioni specifiche da compiere per farla sentire più considerata (magari le ha specificate a lui, ma noi non lo sappiamo).
In quel caso provi a fare un elenco delle attenzioni che le piacerebbe ricevere, nel senso di parole e azioni, ne scelga ogni tanto una e la trasformi in una piccola richiesta ragionevole e cortese (che si discosti quindi da possibili toni rivendicativi o accusatori). Pensi anche nell'ottica di quello che piacerebbe ricevere come attenzioni anche a suo marito da parte sua, e provi a verificare che anche su questo lato ci sia regolarmente la presenza di qualche piccolo gesto (in caso contrario scelga anche lei di quando in quando qualche piccola azione da compiere) in modo da essere sicura che il rapporto sia coltivato con impegno reciproco.
Le faccio tanti auguri
dott. Giovanni Iacoviello

Dott. Giovanni Iacoviello Psicologo a Bergamo

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