Dott. Giorgio Sacchini

Risposta non garantita

Il Centro Immagini e video 7 Tariffe e servizi 33

Il centro

Partita IVA:

02976400420

Titolo universitario e università

Laurea in Psicologia Clinico-Dinamica

Esercito la professione:

Come libero professionista

Consulenze e/o appoggio psicologico:

Online
Al telefono
Presenziale

Specializzazioni

Corso di specializzazione Jonas nella clinica dei nuovi sintomi (depressione, ansia, disturbi alimentari, dipendenze)

La prima consulenza è gratuita?

Tipo di terapia:

Psicoanalisi

Pazienti:

Adulti
Bambini
Adolescenti

Orario del centro

dal Lun al Ven dalle 09.00 alle 20.00

Prezzo medio orientativo per seduta:

Da 40 a 80 euro

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Descrizioni

Mi chiamo Giorgio Sacchini, sono uno psicologo e psicoanalista in formazione presso IRPA (Istituto di Ricerca in Psicoanalisi Applicata), fondata dallo psicoanalista e direttore scientifico Massimo Recalcati. Ho studiato presso l'università di Cesena e Padova, dove ho conseguito l'abilitazione, e mi sto specializzando presso il Corso Jonas per la Clinica dei Nuovi Sintomi.

L'orientamento teorico che seguo è la psicoanalisi, secondo gli insegnamenti di Jacques Lacan e di Massimo Recalcati. Tale orientamento prevede sedute a tempo e tariffa variabile, in modo da intervenire simbolicamente nel discorso del disagio sia dentro che fuori la stanza d'analisi, ed utilizzare la nozione di inconscio come "punteggiatura" della narrazione con cui si è configurata la nostra vita fino all'ingresso nel dispositivo analitico. Una volta sorpassata la "prima porta", si potrà lavorare per seguire ciò che il desiderio ci permetterà di aprire.

Mi rivolgo a utenti e analizzanti in età infantile, adolescenziale o adulta, seguendo la clinica di quelli che oggi vengono chiamati i "nuovi sintomi", che caratterizzano la nostra società contemporanea:

Depressione
Abuso di sostanze
Disturbi dell'alimentazione
Ansia e Panico
Problemi sessuali e affettivi

Tali sintomi, che emergono come segnale di un disagio che si affaccia come nuovo nel nostro orizzonte sociale, hanno tutti dei vissuti che molti di noi possono sperimentare: una sensazione di vuoto, il bisogno di allontanarci dall'Altro, la sofferenza della solitudine, il reale del conflitto con noi stessi. Al centro del mio lavoro c'è solo la parola del paziente, e le occasioni che si possono creare per ristrutturare il modo in cui raccontiamo la nostra storia. Un'esperienza che passa da un ascolto non giudicante a un lavoro di soggettivazione del disagio, attraversando il vuoto che scava dentro di noi un buco che non permette rappresentazioni.