Il lavoro terapeutico con il corpo

Il nostro corpo racchiude in sé, attraverso i nostri organi sensoriali, la nostra memoria più profonda.

2 SET 2020 · Tempo di lettura: min.
Il lavoro terapeutico con il corpo

Tutto quello che ci accade nella nostra vita viene registrato nella nostra mente, attraverso la memoria a breve o a lungo tempo; i nostri ricordi, però, sono anche impressi nel nostro corpo che rappresenta il custode di memorie ancestrali che ci possono far arrivare anche alle sensazioni provate nella nostra vita intrauterina.

Avete mai fatto caso che spesso un semplice odore ci fa cambiare umore, oppure un determinato suono, neutro per altre persone, a voi fa saltare subito i nervi? Oppure avete mai notato che determinati contatti, anche il semplici sfiorare un qualcosa con una parte specifica del corpo, vi fa venire in mente ricordi e/o immagini precise ? Di esempi come questi ce ne sarebbero a milioni, tutti a conferma di quanto il nostro vissuto corporeo si porti dentro parte della nostra storia.

La nostra pelle possiamo definirla un organo di confine e contenimento, in quanto tende a differenziare tutto quello che è racchiuso dentro di noi e tutto quello che fa parte del mondo esterno. Il bambino già nella vita intrauterina e attraverso l'esperienza del parto, imparare a conoscere il mondo grazie alle esperienze sensoriale che coinvolgono in primis il tatto e poi tutti gli altri organi senso.

Per questo motivo il lavoro terapeutico non può fare a meno di coinvolgere le esperienze sensoriali che riguardano il nostro vissuto corporeo, attraverso il quale possiamo imparare a divenire maggiormente consapevoli delle nostre emozioni. Attraverso la consapevolezza si può imparare ad esprimere le proprie emozioni in maniera più funzionale, in particolar modo quelle vissute in maniera negativa e disfunzionale, come la rabbia. Il lavoro sul proprio vissuto corporeo risulta molto utile nei casi in cui si riscontrano dei blocchi fisici, non riconducibili a cause organiche, da cui non riusciamo a svincolarci,pensiamo a tutte quelle malattie definite psicosomatiche chi ci creano non pochi fastidi, in quel caso è il nostro corpo che cerca di comunicarci un malessere che deve essere affrontato, imparare ad interpretare i segnali che ci invia ci aiuta a superarli. Il lavoro attraverso la memoria del corpo è molto utile anche nei casi in cui sono presenti determinate fobie e per imparare ad affrontare e gestire gli stati d'ansia; attraverso il lavoro con il corpo, inoltre, si possono rielaborare vissuti traumatici rimossi dalla coscienza.

Questo tipo di approccio terapeutico aiuta il paziente a rendersi maggiormente consapevole di se stesso, attraverso varie pratiche legate al lavoro bioenergetico e associate ad un lavoro di ricostruzione cognitiva della storia di vita si raggiunge velocemente un equilibrio e un senso di benessere psicofisico.

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Scritto da

Dottoressa Anna Iovino

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