Le 3 fasi dell'amore: come gestire l'innamoramento?
L'amore cambia e il cambiamento di affetto non rappresenta il fallimento di un percorso, ma la logica conseguenza di una realizzazione. Scoprite le diverse fasi dell'amore e dell'innamoramento.
L'essere umano, come tutte le specie animali, cerca l'unione nell'altro a scopo procreativo. Ma andando oltre questa prosaica descrizione della ricerca, dobbiamo aggiungere una caratteristica che non sembra essere presente in altri animali (o quasi). Se parliamo di amore, in effetti, l'essere umano ha aggiunto, presumibilmente in modo inconsapevole, una variabile ai giochi che complica il quadro della relazione. Una complicazione che lo rende unico, imprevedibile, fonte di gioia e tristezza. Ma allora, come funziona l'innamoramento in una coppia?
Le fasi dell'amore
Se decidessimo di suddividere l'innamoramento in fasi, potremmo descriverne un numero variabile, ma questo ha poca importanza. Sembra logico dare un significato generale a queste fasi dell'amore, che possono variare da tre a cinque a seconda degli studi presi in considerazione:
- Infatuazione o idealizzazione: La fase iniziale è quella dell'innamoramento vero e proprio, che potremmo descrivere come la fase dell'infatuazione/idealizzazione. In questa prima fase, che varia nel tempo, l'altra persona viene idealizzata e tutte le sue caratteristiche vengono apprezzate, lodate e persino ammirate. In questo delirio di passione, l'attrazione fisica ed emotiva è al massimo livello, si tende a non notare i difetti dell'altro. La simbiosi è al culmine e crediamo che l'altro possa soddisfare i nostri bisogni infantili trascurati, quindi questa fase è caratterizzata dall'inganno. Vediamo l'altro come vorremmo che fosse e non come è realmente.
- Disillusione o realtà: quando ci rendiamo conto che l'altro non è come lo avevamo immaginato, entra in gioco la seconda fase, che potremmo chiamare principio di disillusione/realtà. Ed è in questa fase che la coppia viene davvero "scoperta" per quello che è, cioè l'unione di due singolarità che devono trovare un modo per coesistere. Si inizia a non gradire tutte le parti dell'altro, si inizia a litigare e gli spazi personali, che prima erano mescolati con quelli dell'altro, scompaiono e si crea un vuoto nella propria identità. Di conseguenza, possiamo sentirci intrappolati in una relazione che non ci rappresenta e ci fa soffrire. A questo punto, il partner ha più opzioni. Possono decidere di rimanere in questo limbo e vivere un'esistenza insoddisfacente, e noi possiamo rimanere fedeli all'altro ma non a noi stessi, portando a un conflitto intrapsichico difficile da gestire. Si può anche decidere di lasciare la relazione e cercare qualcosa di nuovo per riattivare quella fase di innamoramento per un'altra persona, una ricerca regressiva che potrebbe essere considerata disfunzionale se portata avanti costantemente in tutte le relazioni.
- Amore o riavvicinamento: infine, l'ultima alternativa si riferisce all'ultima fase che descriverò, che possiamo chiamare fase di amore/avvicinamento. La fase dell'Amore/Riavvicinamento è la fase dell'amore, della consapevolezza e della riscoperta. La coppia decide di rinegoziare il contratto relazionale e accetta che l'altro non è e non può essere come l'hanno idealizzato. È la fase in cui si riesce a separare l'Io dal Noi, dove nella riscoperta della propria individualità si cerca anche l'altro nella sua imperfetta unicità.
Pertanto, il cambiamento dei sentimenti non deve essere visto come un fallimento personale o come una tendenza a cercare costantemente relazioni insoddisfacenti. Il cambiamento dei sentimenti nella coppia è un processo naturale che avviene perché la coppia è un sistema composto da due "Io" che cercano di creare un "Noi", ed è proprio attraverso il dinamismo e il cambiamento che è possibile arrivare a questo "Noi" sano.
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