Identità di genere e ruolo: come sono correlati?

L’identità di genere è una delle quattro componenti dell’identità sessuale, insieme al sesso biologico, all’orientamento sessuale e al ruolo di genere. Scopri la sua importanza e come viene definita.

2 APR 2024 · Ultima modifica: 29 LUG 2024 · Tempo di lettura: min.
Identità di genere e ruolo: come sono correlati?

L'identità di genere è una delle quattro componenti dell'identità sessuale, insieme al sesso biologico, all'orientamento sessuale e al ruolo di genere. Il sesso biologico è determinato dal sesso cromosomico (XX per le femmine e XY per i maschi), dal quadro ormonale, dalle gonadi (testicoli nei nati maschi e ovaie nelle nate femmine) che producono gli ormoni sessuali, e dai genitali esterni. Il testosterone e gli androgeni in generale sono considerati ormoni "maschili", mentre gli estrogeni sono definiti ormoni "femminili". In realtà, sia androgeni che estrogeni sono prodotti da entrambi i sessi, ma in diverse quantità, per cui gli uomini producono più testosterone ed androgeni, le donne più estrogeni.

Identità di genere e ruolo

Il ruolo di genere corrisponde agli atteggiamenti e ai comportamenti che sono attribuiti al genere di appartenenza, ed è influenzato dagli stereotipi sociali condivisi. L'orientamento sessuale indica l'attrazione emozionale, romantica e/o sessuale di una persona verso individui dello stesso genere, del genere opposto, o entrambi.

L'identità di genere è stata per la prima volta definita da Robert Stoller come “un sistema complesso di credenze che ognuno ha su se stesso: il proprio senso di mascolinità o femminilità" (Stoller, 1968). L'identità di genere e l'identità sessuale sono state solo recentemente prese in considerazione come componenti dell'identità personale. Nei primi scritti, pubblicati negli anni '50, che costituirono le basi della sessuologia moderna, si consideravano solo le due identità sessuali femminile e maschile, e l'identità di genere non era menzionata, dal momento che non era un argomento di discussione teorica (Kinsey, Pomeroy & Martin, 1948; Kinsey, Pomeroy, & Martin, 1953).

L'espressione "identità di genere" compare per la prima volta grazie al lavoro del sessuologo John Money e dello psicoanalista Robert Stoller, che ne ha favorito l'uso nel linguaggio ordinario (Pfafflin, 2014). Stoller la definisce come "un sistema complesso di credenze che ognuno ha su se stesso: il proprio senso di mascolinità o femminilità" (Stoller, 1968). Nel 1955 Money e i collaboratori hanno evidenziato la distinzione tra sesso e genere grazie agli studi pioneristici sull'intersessualità (Money et al., 1955; 1956). Money, per poter differenziare tra il sesso biologico e l'identità psicosessuale, introdusse i termini "ruolo di genere" nel 1955 (Money, 1955b), e "identità di genere" nel 1966 (Money, 1985). Il ruolo di genere è definito dall'autore come "insieme di tutte quelle cose che una persona dice o fa per rivelare (il proprio) status di ragazzo o ragazza, uomo o donna, rispettivamente. In ciò è inclusa, ma non solamente, la sessualità nel senso di erotismo" (Money, 1955b).

Secondo Money il ruolo di genere è ascrivibile al piano del comportamento ed è empiricamente osservabile mentre l'identità di genere è un prodotto della mente. Per chiarire la confusione data dalla sovrapposizione di significato nei due termini, l'autore ha definito l'identità di genere come: "la persistenza della propria individualità come maschio o femmina (o ambivalente), in misura maggiore o minore, specialmente se vissuta nell'autocoscienza e nel comportamento. L'identità di genere è l'esperienza privata del ruolo di genere e il ruolo di genere è l'espressione pubblica dell'identità di genere" (Money, 1965).

Identità di genere e ruolo

Person e Ovesey definirono l'identità di genere come composta da due elementi: identità di genere nucleare e ruolo dell'identità di genere (Person & Ovesey, 1993). La prima riflette un'immagine del sé corporeo, ovvero la percezione che l'individuo ha di appartenere biologicamente a uno dei due sessi. Il secondo invece riflette un'immagine di sé psicologica che può essere definita come la valutazione che l'individuo elabora della propria mascolinità o femminilità. Il concetto si è evoluto fino a includere, oltre alla componente psicologica, anche la capacità dell'individuo di identificarsi come maschio o femmina (Egan & Perry, 2001).

Secondo il sistema binario vigente, che distingue maschile e femminile in modo rigido, l'aspettativa comune è che l'identità di genere nel bambin* e nell'adolescent* si sviluppi in linea coerente con il sesso biologico. Tuttavia, le traiettorie di sviluppo dell'identità di genere sono molteplici, ed essa è oggi finalmente intesa una dimensione fluida dell'identità personale, in cui i confini tra maschile e femminile sono sfumati e non rigidamente distinti, e di cui sono possibili infinite manifestazioni (Di Grazia & Taverna, 2021).

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Scritto da

Dott.ssa Camilla Taverna

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Bibliografia

  • Di Grazia, M., Taverna, C. (2021). Consideration on critical issues of categorizations of gender incongruence in epidemiologic research. Sexologies, 31(3), 269-276.
  • Egan, S. K., & Perry, D. G. (2001). Gender identity: A multidimensional analysis with implications for psychosocial adjustment. Developmental Psychology, 37(4), 451–463.
  • Kinsey, A. C., Pomeroy, W. B., &Martin, C. E. (1948). Sexual Behavior in the human male. Philadelphia, PA: W B Saunders Company.
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  • Money, J. (1985). Gender: History, theory and usage of the term in sexology and its relationship with nature/nurture. Journal of Sex & Marital Therapy, 11, 71-79.
  • Money, J., Hampson, J. G., & Hampson, J. L. (1955a). Hermaphroditism: Recommendations concerning assignment of sex, change of sex and psychologic management. Bulletin of the Johns Hopkins Hospital, 97, 284–300.
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  • Money, J., J. G. Hampson, and J. L. Hampson (1956), Sexual incongruities and psychopathology: The evidence of human hermaphroditism. Bulletin of the Johns Hopkins Hospital, 98, 43-57.
  • Pfafflin, F. (2014). Identity: A Historical and Political Reflection. In B. P. C. Kreukels, T. D. Steensma, & A. L. C. de Vries (Eds.), Focus on sexuality research. Gender dysphoria and disorders of sex development: Progress in care and knowledge, 331-346. New York, NY: Springer. ISBN: 9781461474401.
  • Stoller, R. (1968). Sex and Gender. On the development of masculinity and femininity. New York, NY: Science House.

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