Metodo Montessori: un metodo educativo valido ancora oggi?
Il metodo Montessori è un metodo educativo che si centra sulla libertà e indipendenza dei bambini nella scelta dell’educazione.
Il metodo Montessori fu ideato da Maria Montessori a principio del 1900, un periodo dove l’educazione era molto rigida e dove i bambini venivano costretti nei loro banchi e l’insegnamento prevedeva soprattutto forme nozionistiche e mnemoniche di apprendimento.
Maria Montessori volle creare un metodo di apprendimento che si basasse sul gioco invece che sulla rigidità: il successo di tale modello fu cosi grande che il metodo educativo Montessori non è solo applicato in oltre 60.000 scuole intorno al mondo, ma è anche diventato un metodo di educazione adottato dagli stessi genitori.
Introduzione al metodo
Alla base del metodo Montessori vi è il principio di promuovere l’indipendenza del bambino, la libertà e la collaborazione in un un mondo su misura per lui. Quando questo metodo fu presentato, rappresentava una vera e propria rivoluzione perché si opponeva alla rigida educazione dei primi del ‘900.
Questo metodo educativo prevedeva infatti che l’arredamento dei luoghi educativi “fosse su misura di bambino” e che non venisse giudicato durante la sua formazione. Alcuni dei concetti generali riguardano:
- Apprendimento individuale: questo tipo di educazioni si basa sul rispetto dei tempi interiori di ogni bambino, delle sue necessità e bisogni e modi personali di apprendimento, per fomentare il suo sviluppo mentale, emotivo oltre che fisico.
- Apprendimento attraverso le scoperte e la curiosità. La curiosità è un motore che spinge alla conoscenza e che ci coinvolge per farci scoprire sempre di più. Il metodo Montessori, cerca di usare tale motivazione per dare al bambino la gioia della scoperta e della conoscenza.
- Carattere scientifico: gli studi di Maria Montessori, nascono da analisi empiriche realizzati su gruppi di bambini e adolescenti a Roma, che sono poi state riprese da diversi filoni della psicologia dello sviluppo.
- Metodo evolutivo che considera tutte le fasi di sviluppo della persona come essere umano in tutte le sue componenti. Il metodo Montessori parte dall’idea di considerare l’individuo in tutte le sue fasi evolutive, prendendo in considerazioni diversi aspetti della componente psico-fisica, partendo dal presupposto che ogni aspetto può influire sul nostro sviluppo. In questo senso tale metodo viene considerato come un metodo olistico che include tutte le sfacettature di sviluppo dell’essere umano.
- Componente collaborativo: tutti i giochi proposti cercano di avere un componente collaborativo, dove il docente cerca di intervenire il meno possibile, per lasciare che i bambini siano liberi di esprimersi e trovare le loro soluzioni.
- Importanza del contesto: anche il contesto e l’ambiente devono essere costruiti in maniera tale da non limitare il bambino e sviluppare la sua curiosità.
L’educazione Montessori: la pedagogia alla base del metodo
Abbiamo visto alcuni dei principi fondamentali del metodo Montessori, cerchiamo di approfondire da un punto di vista pedagogico e pragmatico come questi principi vengano applicati nell’apprendimento.
Il primo punto è la libertà nel costruire il proprio carattere attraverso l’interazione e l’analisi con il mondo: questo perché secondo questo metodo i bambini nei primi anni della loro vita (dai 0 ai 6 anni) conoscono un grande sviluppo mentale, che deve essere appoggiato dalla libertà di costruire il proprio carattere con l’interazione libera nel loro ambiente (quest’ultimo concetto, ovvero l’autocostruzione del proprio carattere, vale sia per gli adulti che per i bambini). D’altro canto però, esistono delle “tendenze umane” ovvero delle caratteristiche biologiche, antropologiche ed evolutive innate, che guidano lo sviluppo umano, e la cui espressione dovrebbe essere facilitata dall’educazione.
Alcune di queste caratteristiche comportamentali, riguardano il nostro istinto e adattamento all’ambiente, altre riguardano la maniera in cui siamo soliti apprendere. Nonostante non vi sia ancora un elenco totalmente completo di tali caratteristiche, possiamo dire che alcuni esempi sono:
- Istinto di conservazione, orientamento nell’ambiente e sua manipolazione, ordine, esplorazione e comunicazione.
- Ripetizione, astrazione, autoperfezionamento, “mente matematica”.
Per facilitare l’espressione di tali caratteristiche e la formazione dell’individuo, è importante creare un ambiente su misura (dal momento che l’interazione con l’ambiente è uno snodo focale in questo metodo), dove il bambino possa sviluppare la sua autonomia in tutte le aree, in maniera sicura e sviluppando così la sua interiorità.
Un ambiente che risponda a queste necessità, dovrà essere pertanto:
- ordinato, bello e armonico, pulito, costruito in proporzione al bambino e che renda facile il movimento e l’interazione in esso.
Ma non solo l’ambiente deve rispondere alle necessità del bambino: anche lo stesso materiale che il bambino ha a disposizione deve aiutare il bambino nella sua libertà espressiva ed evolutiva. In questo senso, Maria Montessori ipotizza tre tipi di materiali per lo sviluppo dell’attività sensoriale e motoria del bambino:
- analitico: centrato su un’unica qualità dell’oggetto tipo il peso o la forma. Per educare i sensi isolatamente.
- autocorrettivo: oggetti che aiutano il bambino a capire qual è l’errore e a correggerlo, senza l’aiuto dell’educatore.
- Attraente: oggetti pensati per attrarre il bambino, facili da manipolare e con cui giocare facilmente
Attraverso l’utilizzo di questi materiale nel suo ambiente, il bambino potrà sviluppare delle attività che lo aiuteranno nello sviluppo motorio e sensoriale.
Queste attività si suddividono in attività di vita pratica e vita sensoriale, che permettono al bambino di sviluppare e coordinare i suoi gesti in accordo con lo scopo per cui sono designati (o per cui vuole designarli), in una scala di difficoltà che va dal più semplice al più complesso, che potrà variare a seconda del ritmo con cui il bambino procede.
Attività Montessori e livelli di sviluppo
Secondo l’educazione tradizionale, il bambino apprende e assimila dal suo ambiente le informazioni in un crescendo continuativo da 0 a 24 anni, in cui si delineano le diverse figure educative, dalla famigli alla scuola, alla propria interazione personale con il mondo.
Secondo il metodo Montessori, non ci troviamo davanti a un crescendo uniforme e in linea rette, ma piuttosto davanti a delle fasi, dei cicli di 6 anni, che comprendono picchi e discese e non un aumento costante.
I 4 cicli che vanno da 0 a 24 anni riportano inoltre sentimenti e capacità di apprendimento diverse i cosiddetti periodi sensitivi: l’infanzia a e l’adolescenza vengono definiti come periodi creativi di sviluppo, mentre la fanciullezza e la maturità riguardano le fasi calme di crescita uniforme.
Vediamo le caratteristiche di ogni livello.
Livello 1: da 0 a 6 anni
Questo è un periodo di scoperta e di autocostruzione per il bambino, in cui si presenta un rapido sviluppo e psicologico.
Associato a questo periodo infatti esistono diversi concetti:
- mente assorbente: la mente dei bambini in questo lasso temporale assorbe tutto ciò che li circonda per poter assimilare al meglio gli stimoli ambientali. In questa fase si pongono le basi per le caratteristiche della personalità. Dai 3 ai 6 anni, durante l’età prescolare, alla mente assorbente, si associa la mente cosciente: il bambino è in grado di organizzare in forma logica i concetti mentali assorbiti
- I periodi sensibili sono periodi specifici di questa fase, in cui il bambino dispone di una particolare sensibilità verso gli stimoli. In particolare avremo: il periodo di acquisizione del linguaggio (0-6 anni), ordine (1-3 anni), interesse per i piccoli oggetti (18 mesi - 3 anni), comportamento sociale (2-4 anni).
- Normalizzazione: il periodo che va dai 3 ai 6 anni viene definito normalizzazione, ed è un periodo che include una focalizzazione su attività necessarie allo sviluppo del bambino.
Livello 2: dai 6 ai 12 anni
In questo periodo i bambini iniziano a crescere, anche fisicamente, trovandosi davanti a cambi importanti. In questo periodo si sviluppano soprattutto le tendenze a socializzare e a lavorare in gruppo, e a sviluppare la creatività e la ragione. Secondo la Montessori in questo periodo è importante fomentare l’indipendenza intellettuale, dalla morale all’organizzazione sociale.
Livello 3: dai 12 ai 18 anni
Il terzo periodo è caratterizzato dall’adolescenza, quindi segnato dai cambiamenti fisici della pubertà, ma anche da cambiamenti profondi di atteggiamento. In questo periodo il bambino cerca di creare la sua figura di adulto, dando forma a una “valorizzazione” per fomentare una valutazione esterna.
Livello 4: dai 18 ai 24 anni
Il quarto livello rappresenta la fascia dei giovani adulti, preparati alle esperienze della vita, grazie al metodo Montessori. Non ci sono grandi studi inerenti questo livello.
Tipi di giochi e materiale utilizzato
Come abbiamo visto nei paragrafi precedenti l’ambiente, i giochi e il materiale devono essere tutti a portata di bambino. È importante pertanto scegliere dei giochi, dei materiali e un ambiente che rispettino i seguenti punti:
- ambiente preparato. L’ambiente deve essere preparato per permettere la libera scelta e lo sviluppo spontaneo dell’attività, dentro una serie limitata di opzioni. Parliamo di uno spazio che potrebbe essere quello della scuole o dell’asilo e che dovrebbe avere alcune delle seguenti caratteristiche:
- bello, accogliente ed ordinato per motivare da un lato all’esplorazione, dall’altro pre rispondere a una logica ordinata che possa rispecchiare il pensiero
- stimolante e polifunzionale: perché possa essere stimolante e attraente per lo sviluppo del bambino e che permette di svolgere più attività al suo interno
- interconnesso e interdipendente, sia verso le parti interne della struttura, per esempio le diverse classi, sia verso l’esterno, ossia permette il collegamento con la scuola verso il mondo esterno. L’ambiente dovrà preparare il bambino perché sia pronto a relazionarsi con un mondo dai mille stimoli e connessione e dovrà esser pronto ad affrontarli.
- I materiali: sono un punto importante perché permettono al bambino non solo di conoscere attraverso essi, ma anche di mettere in ordine e relazione i vari concetti. Abbiamo già visto come i materiali si possano suddividere secondo 4 classi principali: analitici, strutturati, auocorrettivi, autoeducativi. Questi materiali servono al bambino per conoscere il mondo e imparare a misurarlo, oppure per imparare a misurare i propri errori o come correggerli. I materiali migliori per ogni momento nella fase dello sviluppo, saranno scelti dagli insegnanti. Alcuni giochi didattici che seguono questo metodo, potrebbero essere i giochi con forme e colori, come per esempio i triangoli costruttori, o oggetti per lo sviluppo sensoriale, tipo tavolette ruvide o gommose o boccette con diversi profumi. Questi giochi sono appunto chiamati giochi sensoriali e permettono al bambino di conoscere attraverso i sensi, ma anche di imparare a comunicare attraverso essi,
L’insegnate della Scuola Montessori
L’insegnante all’interno della Scuola Montessori e di tale metodo didattico, non è visto come un cattedratico che insegna dall’alto della sua scrivania, ma è un educatore che vuole mettere al centro lo sviluppo educativo del bambino e dell’adolescente.
È l’insegnante che osserva il bambino e, grazie all’ambiente preparato ad accogliere la sua educazione, che mette a sua disposizione tutti gli strumenti per il suo sviluppo, rivestendo un ruolo di organizzatore ed osservatore della sua vita psichica, emotiva, culturale e relazionale.
Il metodo Montessori oggi
Il metodo Montessori oggi è ancora in utilizzo e gode di grande popolarità. Ci sono molte scuole che si sono adattate e specializzate per seguire questa metodologia educativa, dalle scuole medie ai licei. Ma in generale il modello normale prevede ancora l’istituzione di un docente che spiega e di alunni che stanno seduti ad ascoltare, senza avere grandi possibilità di esprimersi.
Il metodo Montessori oggi è utilizzato ampiamente nell’educazione pre-scolastica, ovvero prima dei 6 anni. Sono stati introdotti regolamentazioni sull’ambiente e sui giochi perché i bambini di questa età possano esprimersi in sicurezza e libertà, accompagnati dal docente. Sarebbe interessante prolungare questo metodo anche dopo i 6 anni, e centrare di più l’educazione si un modello dove il bambino o il ragazzo siano spronati e incuriositi per conoscere il mondo, e non solo spinti a fare per competitività o per paura di un brutto voto.
Critiche e opinioni
Alcune critiche sul metodo Montessori riguardano alcuni punti inerenti il rapporto con il maestro, la socializzazione e la parte scientifica di questo metodo.
Si critica infatti, che nonostante gli studi realizzati, non si sia mai creato un vero e proprio metodo di studio scientifico sui comportamenti o sugli atteggiamenti da adottare da parte degli insegnanti, ma piuttosto delle linee guide nate da una grande esperienza sul campo che lei stessa aveva avuto, ma non avvallata da prove o grafici.
Mentre dal punto di vista della socialità, le critiche tendono a spingere sul fatto che il bambino verrebbe spinto all’individualismo e a una poca socializzazione, mantenendo sempre un rapporto troppo rigido e schematico con l’insegnante.
Altre critiche riguardano invece la mentalità positivista, e poco psicologica e fantasiosa del metodo o che anticipi troppo l’eta di apprendimento di scrittura e lettura.
In ogni caso il merito del metodo Montessori è stato quello di focalizzare l’attenzione sul bambino e sulla sua capacità di autocostruirsi e di imparare in libertà, in un modello rigido e duro come era quello dei primi del ‘900, e che probabilmente apre nuovi punti di vista sull’educazione e sulla pedagogia.
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Grazie all'instancabile attività di questa missionaria dell'educazione, che andò per il mondo tenendo conferenze e istituendo corsi, che scrisse opere, poi tradotte in decine di lingue diverse, oggi si possono trovare scuole montessoriane persino nelle isole dell'Oceano Pacifico e dell'Oceano Indiano. Il metodo Montessori si è inoltre esteso dalle case dei bambini, alle scuole elementari, e dalle elementari alle medie: In Olanda e in Francia sono sorti licei Montessori, e in India si è arrivati ad ammettere che occorrono delle università Montessori. A questo punto viene da chiedersi: com'è possibile estendere un metodo ad ogni grado di educazione, persino all'università? E' la stessa Montessori che risponde: bisogna intendere la parola "metodo" in senso lato come una "via aperta" come " a un aiuto perchè la personalità umana possa conquistare la sua indipendenza...un mezzo per liberarla dai pregiudizi antichi sull'educazione". La personalità umana è di ogni uomo a qualsiasi razza appartenga; ed è una sola nei vari stadi di sviluppo: ecco perchè, sembra concludere l' educatrice, il metodo da noi proposto può andra bene in qualsiasi luogo e per tutte le età.