Perché possiamo arrivare a ossessionarci con qualcuno che non ci vuole?
Perché spesso desideriamo stare con qualcuno che in realtà non è disponibile per noi?
Ciò di cui si parlerà in questo articolo è applicabile a tutti: uomini e donne, indipendentemente dal loro orientamento sessuale.
Quanti di noi conoscono questo scenario? Facciamo un esempio. Andrea è carino, gentile, interessante, intelligente e disponibile. È interessato a una relazione con te. L'unico problema è che non sei attratto/a da lui. Simone, invece, occupa i tuoi pensieri 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Come Andrea, Simone ha molte buone qualità, ma non ha voglia di avere una relazione in generale, o più semplicemente, non è attratto da te.
Ovviamente, sentitevi liberi di cambiare questi nomi con altri a vostro piacimento.
Nonostante il suo continuo rifiuto, sembra che tu non riesca a dimenticarlo. Più ti rifiuta e più ti fa capire che non vuole stare con te, più ti interessi. Perché sviluppiamo questa cattiva abitudine di volere ciò che non possiamo avere? Perché non vogliamo, invece, quello che potremmo avere? In altre situazioni, sembra che sia possibile adattare le nostre preferenze alla situazione. Potresti aver desiderato di diventare una star di Hollywood ma quando hai capito che non sarebbe accaduto, hai probabilmente rinunciato a quel sogno mettendoti l’anima in pace. Allora perché non possiamo lasciar andare le persone che ci rifiutano continuamente?
Perché il rifiuto romantico ci rende dipendenti?
Secondo Helen Fisher e i suoi colleghi, il motivo per cui il rifiuto romantico ci rende dipendenti è che questo tipo di rifiuto stimola parti del cervello associate a motivazione, ricompensa, dipendenza e voglie. Utilizzando scansioni MRI funzionali, il suo team ha esaminato il cervello di 15 persone (uomini e donne) in età universitaria che erano state recentemente rifiutate dai loro partner, ma che hanno affermato di essere ancora intensamente "innamorate".
Durante la scansione, i soggetti della ricerca hanno guardato una foto della persona che li aveva rifiutati. Hanno poi eseguito un esercizio di matematica. L'esercizio era un tentativo di distrarre i partecipanti dai loro pensieri romantici. Alla fine, è stata mostrata loro la foto di una persona familiare a cui non erano romanticamente interessati.
Il team ha scoperto che il cervello dei partecipanti era più attivo nelle aree associate a motivazione, ricompensa, invidia, dipendenza, dolore fisico e angoscia quando guardavano la foto della persona in questione, ovvero della persona che li aveva rifiutati.
Lo studio, pubblicato nel Journal of Neurophysiology nel 2010, mostra che le persone - in questa situazione - è come se soffrissero davvero di un qualche tipo di dipendenza e che la droga è la persona che le rifiuta, lasciando quell'amore non corrisposto. Ma i risultati non ci danno un'idea del motivo per cui rispondiamo al rifiuto romantico in questo modo, e non rispondono alla domanda su come abbiamo sviluppato questa tendenza inquietante a desiderare persone che non possiamo avere.
Potresti pensare che sia una “semplice” questione di dolore. Ma nemmeno questa può essere la risposta completa, perché in alcuni casi non abbiamo perso nulla. Possiamo essere follemente innamorati di qualcuno che non ci vuole e che non ci ha mai voluto, tuttavia può essere doloroso come quando qualcuno ci lascia.
Parte del dolore causato dal rifiuto, dolore che proviamo quando l'amore non è ricambiato, può essere causato da un’avversione al rifiuto sociale basata sull'evoluzione. Ma nemmeno questo spiega del tutto perché spesso desideriamo solamente individui che non possiamo avere.
Un altro aspetto di questa ansia può avere a che fare con il valore percepito dell'altra persona. Se l'altra persona non ci vuole o non è disponibile per una relazione, il suo valore percepito aumenta. Diventano persone così "irraggiungibili" che non possiamo avvicinarci come vorremmo. Da un punto di vista evolutivo, sarebbe vantaggioso accoppiarsi con il “miglior” compagno (o la “miglior” compagna). Quindi ha senso che diventiamo più romanticamente interessati in base all'aumento del valore percepito di una persona.
Un'altra risposta potrebbe avere a che fare con le nostre personalità relativamente dipendenti. Lo studio di Fisher ha dimostrato che l'angoscia e il dolore dopo il rifiuto romantico sono una sorta di dipendenza. Allora, a questo punto, esiste un’altra domanda a cui dovremmo cercare di rispondere.
Da cosa siamo dipendenti in uno scenario di questo genere?
Nel caso in cui una relazione finisse, potremmo essere dipendenti dal tempo che abbiamo trascorso con l'altra persona, dai suoi messaggi o dal sesso. Ma se il nostro cervello funziona allo stesso modo quando il nostro amore non è ricambiato e non c'è mai stata una relazione, qual è la fonte dei sentimenti di dipendenza?
Presumibilmente, siamo dipendenti da pensieri su ciò che avrebbe potuto essere ma (probabilmente) non sarà mai. Una volta che ci siamo bloccati su questi pensieri, essere rifiutati dall'altra persona può intensificarli, lasciandoci con un'ossessione, che è una sorta di dipendenza - o una dipendenza da quei pensieri.
I metodi standard usati per trattare il disturbo ossessivo compulsivo possono aiutare a superare anche l'ossessione romantica.
Anche il tuo stile di attaccamento può influenzare il tuo modo di rimanere bloccato, o l'intensità attraverso cui ti ossessioni con le persone che in realtà non ti vogliono. Le persone con uno stile di attaccamento dipendente (noto anche come stile di attaccamento co-dipendente o ansioso) tendono a cercare persone che causeranno loro dolore. In uno scenario classico, sono cresciute in una famiglia con una madre o un padre che li ha rifiutati emotivamente.
Per queste persone, il rifiuto è una senazione familiare. Poiché è sempre più probabile che agiamo in modi che ci sono familiari, se abbiamo una storia di rifiuto, è probabile che finiremo per cercare situazioni in cui troveremo il rifiuto. Il nostro cervello interpreta questi scenari come normali, anche se sappiamo che non è normale cercare scenari che portano a dolore e ansia.
Se noi abbiamo esperienze di rifiuto - rifiuto proveniente dai nostri genitori, per esempio - cercheremo inconsciamente scenari simili, nella speranza che la storia stavolta termini in modo diverso. Ma non è così.
Vale la pena ricordare la frase di Einstein: la follia sta nel fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi.
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Ho letto questo articolo è mi sento in uno stato d’animo di rifiuto. La mia storia: dopo 15 anni ho lasciato entrare nel mio cuore una persona che avevo incontrato nel passato per la quale fin da subito si era istaurato un legame istintivo, attrazione e passione ma solo a livello platonico. Con il passare degli anni ognuno di noi ha fatto la sua vita fino a quando… abbiamo riallacciato i contatti. Da 3 anni le nostre e conversazioni sono state profondissime, importanti, forti e ci hanno legato, sempre virtualmente per via delle distanze. Lo scorso anno ci siamo incontrati ed è stato bello vedersi. Sono andata da lui, io sono sposata, ho mentito a tutti…per vedere lui. È stato bello, ma dal nostro incontro ha fatto di tutto per tenermi a distanza,tutte le volte che lo cercavo era impegnato o mi rifiutava con una scusa, perché? Ha paura e dice di non credere più a niente dopo la morte di suo padre ma perché non aprirsi con me? Perché respingermi se fino a poco tempo fa’ era così facile aprirsi?Son passati 3 mesi dal nostro incontro e a parte messaggi sporadici lui non si fa più vivo, non mi cerca e non si confida con me. Qualcosa si è spezzato e quando cerco un chiarimento lui nega che sia cambiato. Che il mio sentimento o ossessione per lui fosse più forte l’ho sempre saputo, è come se lui si sentisse tranquillo, sicuro di quello che prova ma non è normale questa situazione, non lo dimostra, anzi si comporta nel modo opposto. Non so più cosa fare se non disperarmi per aver assecondato un pensiero del passato, che continuo ostinatamente ad inseguire.
Salve Ho letto il vostro articolo che trovo realmente calzante e interessante per quanto riguarda il mio caso, io ho avuto una storia molto bella alla quale ero molto preso sentimentalmente con una donna di Istanbul , purtroppo dopo un periodo apparentemente bello e normale dove ci si cominciava a conoscere lei ha cominciato a soffrire per problemi fisici ed è stata anche purtroppo operata due volte seriamente . A livello fisico e mentale l'amore che c'era per me si è trasformato in un rifiuto e paura di portare avanti una relazione in quanto lei si è vista cambiare fisicamente e per questo immagino abbia perso sicurezza in se stessa oltre al fatto che hai forti dolori fisici ha dovuto prendere degli antidolorifici molto forti che sicuramente hanno destabilizzato emotivamente . Se potete darmi un consiglio me ne sono molto grato vi auguro una buona vita
Gentilissimi ...sono una madre rifiutata da proprio figlio .... lui ha 33 ..... soffro molto lo cerco ... mi tratta male ... con parole durissime ...ho chiesto i motivi ma non ne ho azzeccato uno ... vorrei sapere se questo mio cercarlo è un disturbo ossessivo compulsivo ... grazie e complimenti ..