Sport e creatività: camminare stimola la nostra vena creativa
Camminare all’aria aperta comporta benefici non solo a livello fisiologico ma anche psicologico. Una ricerca ha dimostrato che camminare stimola il nostro cervello e favorisce la creatività
Camminare all'aria aperta può essere considerato un vero "elisir" di benessere non solo per il corpo, ma anche per la nostra mente.
Camminare mette in movimento corpo e cervello e ci fa sentire vivi, ci riconnette a noi stessi e alle nostre sensazioni. Attraverso una semplice passeggiata all'aperto abbiamo la possibilità di stimolare il nostro cervello e attivare la nostra vena creativa.
Una ricerca scientifica condotta da Oppezzo M. & Schwartz L. (2014) ha dimostrato come camminare favorisce l'insorgere di soluzioni innovative.
Quante volte vi sarà successo di stare seduti alla vostra scrivania, davanti al computer, pensando e ripensando, alla ricerca di una soluzione per quel problema, ma non emerge nessuna risposta adeguata. Allora vi alzate, fate una passeggiata in corridoio, andate a prendere un caffè e inaspettatamente la soluzione arriva. La soluzione è sopraggiunta perché vi siete alzati e avete camminato.
Gli esperimenti, condotti da due ricercatori di Stanford, dimostrano proprio questo fenomeno: camminare favorisce lo sviluppo del pensiero divergente, ovvero il pensiero che porta a trovare soluzioni innovative.
I ricercatori hanno coinvolto nella ricerca 176 studenti universitari, ai quali venne presentato un problema creativo: ai partecipanti alla ricerca furono mostrati una serie di oggetti di uso quotidiano e venne chiesto loro di pensare in che modo questi oggetti potessero essere impiegati in modo diverso rispetto al classico utilizzo.
I partecipanti furono divisi in 4 gruppi e ciascun gruppo sottoposto a una situazione sperimentale differente.
- Il primo gruppo doveva svolgere il compito camminando su un tapis roulant in ambiente chiuso.
- Il secondo gruppo svolgeva il compito rimendo seduto di fronte a un muro bianco.
- Il terzo gruppo, invece, durante la risoluzione dell'esercizio, aveva la possibilità di camminare all'aperto lungo un percorso prestabilito.
- Il quarto gruppo, infine, percorreva lo stesso tragitto del terzo gruppo, ma seduti su una sedia a rotelle, in modo da ricevere gli stessi stimoli senza compiere l'atto fisico della camminata.
La maggioranza dei partecipanti trovò una soluzione molto più creativa quando si trovava nella condizione di camminare rispetto a quando rimaneva seduta.
Un ulteriore esperimento ha rilevato inoltre che chi cammina all'aperto risulta più creativo rispetto a chi cammina in un ambiente chiuso.
Camminare nella natura, non solo fa bene al nostro corpo, ma aiuta ad accendere in noi la scintilla della creatività.
Del resto, Friedrich Nietzsche ce lo aveva già detto col suo aforisma: "Tutte le più grandi idee sono state concepite camminando".
In California si sono diffusi i "Walking meetings", ovvero delle riunioni di lavoro svolte camminando all'aria aperta.
Diverse persone di successo, come Mark Zuckerberg, Steve Jobs e Jack Dorsey, hanno adottato questa buona abitudine. Si dice che già Aristotele camminasse mentre insegnava ai suoi studenti.
Eytan, medico fautore dei Walking meeting, spiega che durante una passeggiata, nel nostro cervello, vengono rilasciate alcune sostanze chimiche che ci aiutano a diminuire la tensione.
Camminare, quindi, ci aiuterebbe a concentrarci sui nostri obiettivi e gestire meglio eventi inaspettati.
I Walking meetings inoltre favoriscono una migliore comunicazione tra le persone: le barriere tra dipendenti e imprenditori vengono meno quando si cammina, poiché si bada meno alle formalità e si può avere una conversazione più aperta e stimolante. Ciò consente di pensare più liberamente e di sviluppare relazioni più forti.
Camminare, in conclusione, favorisce la concentrazione e la creatività, permettendoci di generare nuove idee e soluzioni. Respirare aria buona e pulita, inoltre, ci farà sentire più rilassati e ispirati.
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