Trovare l’amore a 60 anni con un ‘matchmaker’

Secondo quanto riportato dal The New York Times, una statistica del sito d’incontri AARP afferma che negli Stati Uniti il 45% degli adulti di 65 anni è divorziato, separato o vedovo. Di qui il bisogno, sempre più accettato negli ultimi decenni, di vivere questa nuova tappa della vita con un nuovo compagno. Sono proprio gli over 60, dunque, a essere la fascia d’età che cresce più rapidamente nei siti d’incontri online.

Infatti, secondo AARP Dating, in collaborazione con HowAboutWe, un altro sito d’incontri, in un anno di vita della piattaforma web sono stati circa 60.000 gli utenti iscritti. Tuttavia, gli over 60 sono meno abituati all’utilizzo delle nuove tecnologie e a socializzare online. Per questo, molte persone adulte si rivolgono direttamente ai matchmakers, ossia a organizzatore d’incontri. Secondo Lisa Clampitt, cofondatrice di Matchmaking Institute, il 90% dei circa 3000 matchmakers negli Stati Uniti lavorano con persone anziane.

Uno dei motivi principali per cui le persone non più giovani cercano un nuovo partner è per avere compagnia ed evitare la solitudine. Contrariamente a ciò che si può pensare, l’amore e il rapporto di coppia possono essere vissuti intensamente anche in età avanzata, con passione e consapevolezza. L’esperienza accumulata durante la vita, infatti, aiuta a scegliere di vivere una relazione con maggiore decisione e con maggiore capacità di valutare la situazione. Rispetto ai 20 o ai 30 anni, si concepisce un nuovo amore come un dono. L’intensità è la stessa, a cambiare è il modo di concepire ed esprimere l’amore. La maggiore tranquillità deriva anche dal fatto che, al giorno d’oggi, innamorarsi dopo i 60 anni non è più un tabù.

D’altra parte, però, durante i primi approcci con nuovi potenziali partner, queste persone si sentono inizialmente un po’ arrugginite e imbarazzate. In questo caso i machtmakers possono consigliare alcuni piccoli trucchi per affrontare in maniera più naturale e tranquilla queste prime esperienze. Fra questi sicuramente l’ascoltare l’altra persona e non parlare per tutto il tempo del coniuge defunto o dell’ex.

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