Adolescente ribelle

Inviata da Stress · 8 ago 2024 Crisi adolescenziali

Buongiorno ho una figlia di quasi 15 anni che ha concluso il primo anno di liceo scientifico con un debito.
E una ragazzina intelligente e sveglia a detta dei professori sia delle medie sia del liceo .a settembre ha cominciato l'anno scolastico con ottimi risultati,molto contenta e felice della scelta .da fine gennaio ha avuto un calo in alcune materie a parte in matematica dove ha riportato voti quasi sempre superiori a 7.Lei stessa piu volte ha dichiarato che è la sua materia preferita.,comunque e' arrivata a giugno con una materia insufficiente e nonostante il debito,ha riportato una media generale del 7 .
Ora dovrebbe studiare ma continua a dire che non ha voglia e che vuole cambiare scuola e andare a frequentare una scuola professionale dove si studia poco e non si prendono debiti.Questa idea è sicuramente suggerita dalla sua amica del cuore che,a differenza sua,non ha capacità ed è molto svogliata e frequenta un istituto professionale ovviamente .
Io e mio marito non siamo stati mai contenti della frequentazione con questa ragazzina che conosce dalla terza media e che speravamo avrebbe smesso di frequentare con il nuovo anno al liceo. Non è una cattiva ragazza anzi ma è un po' vuota, svogliata e veramente con poche capacità (sua mamma me lo ha confermato che non ha voglia di studiare e che ha sempre avuto un aiuto dopo la scuola sin dalle elementari) .
Io e mio marito pensiamo che la frequentazione con questa ragazzina e il suo gruppo( quasi tutte frequentano istituti professionali...) non le giovi per la sua crescita scolastica.. è chiaro che se questa le dice" vieni a fare la mia scuola che si studia poco e con due materie giù ti promuovono" è facile mettere in dubbio la scelta del liceo che ha fatto lei in autonomia.
Io e mio marito vorremmo che fosse felice e vorremmo il meglio come tutti i genitori ma io soprattutto faccio fatica ad accettare l'idea che lasci il liceo per andare a frequentare una scuola professionale,per il fatto che ha la testa per poter affrontare il ciclo di studi liceale.
La punizioni non servono e nemmeno vietarle di incontrare questa ragazzina.. vorrei solo sperare che capisse da sola facendo un salto di maturità che però forse è troppo pretendere adesso.
Grazie

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Miglior risposta 12 AGO 2024

Cara mamma di una figlia adolescente,
Comprendo la difficoltà nel comunicare con una figlia alle prese con nuove sfide ed esigenze. Lei come tutte le mamme e i papà vorrebbero il meglio per i propri figli e questo è sicuro. È importante anche che questo messaggio arrivi ai figli in modo che possa incoraggiarli senza "imposizioni".
Quello che può fare è stare accanto a sua figlia trovando la giusta vicinanza/distanza e stimorla a valutare la scelta da più prospettive, facendo in modo che possa ragionare non solo considerando la mole di studio.
Se questo le viene difficile, potrebbe giovare di alcuni colloqui per acquisire modi nuovi per comunicare con sua figlia.
Resto a disposizione.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita

Dott.ssa Antonella Vita Psicologo a Padova

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31 AGO 2024

Gentile signora,
lei ha ben compreso che l'adolescenza è per i figli una fase di vita complessa in cui prevale il bisogno di autodeterminarsi distaccandosi dalle figure genitoriali e avvicinandosi al gruppo dei pari.
Ha anche compreso che sarebbe controproducente lo scontro frontale con imposizioni e divieti per cui è da preferire un dialogo aperto e non giudicante in cui far sentire a sua figlia la propria vicinanza emotiva, chiedere le ragioni del suo calo di rendimento a scuola e far leva sull'incoraggiamento a raccogliere la soddisfazione di buoni risultati nello studio avendo le capacità per ottenerli senza bisogno di ripiegare su percorsi meno impegnativi.
Le suggerisca anche la possibilità di una consultazione psicologica al fine di chiarirsi meglio le idee sui suoi progetti futuri.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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15 AGO 2024

Buongiorno,
capisco la sua preoccupazione e il desiderio di vedere sua figlia realizzare il suo potenziale. L'adolescenza è un periodo complesso in cui le influenze esterne, come le amicizie, possono avere un forte impatto sulle decisioni scolastiche e personali.
È importante cercare di capire cosa sta spingendo sua figlia a voler cambiare scuola. Potrebbe essere utile aprire un dialogo con lei, ascoltando le sue ragioni senza giudizio, cercando di comprendere meglio se il desiderio di cambiare scuola nasce da una reale difficoltà nell'affrontare il percorso liceale o se è influenzata principalmente dall'amica e dall'idea di seguire una strada apparentemente più semplice.
Potreste discutere insieme delle sue aspirazioni e dei suoi obiettivi futuri, aiutandola a vedere le possibili conseguenze delle scelte che sta considerando. Potrebbe anche essere utile esplorare se ci sono altre soluzioni per superare la sua mancanza di motivazione, come un maggiore supporto nello studio o la ricerca di nuove strategie per affrontare le difficoltà scolastiche.
Infine, è comprensibile che voi genitori vogliate il meglio per lei, ma è anche importante che senta di avere un certo grado di autonomia nelle sue decisioni. Cercare un compromesso che tenga conto dei suoi desideri e delle vostre preoccupazioni potrebbe aiutarla a fare scelte più consapevoli.
Un caro saluto,
Dott.ssa Pinella Chionna

Dott.ssa Pinella Chionna Psicologo a Mesagne

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12 AGO 2024

Gentile utente,
il titolo della domanda potrebbe essere "adolescente" senza il ribelle. Sua figlia si sta individuando, divenendo individua separata dai genitori, le loro inclinazioni e preferenze. In adolescenza se i genitori ascoltano musica classica il figlio adolescente ascolterà il rock. E se i genitori ascoltano il rock il figlio andrà per la musica classica (per semplificare!).
Dico questo per suggerire come probabilmente più senitrete avversione verso l'idea di vostra figlia più lei ci si aggrapperà (è perfettamente in linea il fatto che si agganci all'idea di una sua coetanea). Più invece vi abituerete alla cosa e più probabile sarà che la ragazza esplori ed eventualmente cambi idea (consideri comunque che per entrare all'università -se sarà- non fa molta differenza da quale scuola superiore si proviene).
In tutto questo vorrei fare inoltre un'osservazione: sua figlia ha espresso fatica e ansia legate allo studio profilando quindi la soluzione dell'istituto professionale. Una strada potrebbe anche essere quella di empatizzare con la difficoltà rappresentata dal liceo scientifico, chiederle se vuole essere aiutata a ripassare (sempre tenendo l'adeguata distanza che l'adolescenza richiede).
Spero di esserle stato d'aiuto.
Un cordiale saluto
Dott. David Maddalon

Dott. David Maddalon Psicologo a Treviso

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12 AGO 2024

Buongiorno e grazie per aver condiviso la sua richiesta.
Le motivazioni che possono sottostare a questo cambio di prospettive da parte di sua figlia possono essere molteplici.
Potrebbe essere utile parlarle e cercare di capire se il suo calo nel rendimento scolastico può essere dovuto ad altri motivi che non riguardano la frequentazione con quest’altra ragazza di cui lei parla (es. problemi interni alla classe in cui è inserita o anche motivi extrascolastici, preoccupazioni ecc).
Essendo l’adolescenza un periodo di grandi cambiamenti e transizioni è normale che i ragazzi possano cambiare idea su ciò che vogliono fare e su che piega dare alla propria vita.
Sicuramente come dice anche lei le punizioni o il divieto di vedere la ragazza in questione sarebbero inutili e anzi, potrebbero sortire l’effetto contrario.
Anche perché l’accettazione da parte dei pari e il senso di appartenenza a un gruppo è fondamentale per i ragazzi di quell’età quindi rischierebbe di sentirsi incompresa.
Quindi consiglierei primariamente di avere un dialogo con sua figlia per escludere ogni altro tipo di motivazione, le chieda cosa vorrebbe fare nella vita, provi a capire se è ancora accesa la motivazione che l’ha spinta a scegliere un liceo e non una scuola professionale.
Anche il dialogo con uno psicologo potrebbe fare chiarezza sulla situazione e sull’eventuale “influenza negativa” l’amica, o il gruppo di amiche, hanno su di lei.
Resto disponibile, buona giornata

Dott.ssa Giulia Fabrizi Psicologo a Santo Stefano di Cadore

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12 AGO 2024

Una corretta valutazione la situazione descritta andrebbe approfondita

Sarebbe utile indagare se il cambiamento nel rendimento scolastico di vostra figlia e la sua decisione di cambiare scuola sia dovuta all’influenza Della sua amica oppure da altro.

Se volete che vostra figlia cambi amicizia credo che la cosa migliore sia falli frequentare nuove amicizie nuovi ambienti
Ad esempio praticare sport può essere occasione di frequentare nuove amicizie

Tuttavia come dicevo all’inizio la situazione andrebbe meglio indagata credo che un percorso psicologico a vostra figlia potrebbe essere utile per comprendere meglio le motivazioni della sua scelta.

Resto a disposizione se ha necessità

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Ponsacco

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12 AGO 2024

Buongiorno signora
Sarebbe opportuno comprendere come mai
Sua figlia, ha avuto un calo nello studio.
Consiglierei a sua figlia
Dei colloqui con uno psicoterapeuta
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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12 AGO 2024

Buongiorno,
ho letto la sua storia e condivido il suo stato emotivo in questo momento.
Probabilmente sua figlia in questo anno si è resa conto quanto possa essere impegnativo il corso di studi che ha scelto e sta facendo un passo indietro. In parte potrebbe essere influenzata ma non tutte le colpe sono da attribuire ad un' amica. Le consiglio di invitare sua figlia a dei colloqui di orientamento se davvero lo ritiene opportuno.
Sono disponibile ad ascoltarvi anche on line.
Buona giornata.
Dott.ssa Carmelina Proietto






sentirsi

Dott.ssa Proietto Carmelina Psicologo a Scandiano

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9 AGO 2024

Buongiorno
Comprensibile che lei sia intristita da questo potenziale cambio di scuola, ma sa anche che standole troppo addosso non otterrebbe niente di buono.
Provi a parlarci con serietà, dedicandole uno spazio e del tempo, come un dialogo tra due adulti. Potrebbe farlo anche il padre a sua volta, separatamente.
Consideri anche che fare un professionale non è la fine del mondo, non è una condanna che definisce per sempre la vita culturale o professionale di chi lo fa, perciò non drammatizzi. Un mio familiare ha fatto il professionale e adesso è medico psichiatra in ospedale.
Le dico questo perché sua figlia sicuramente sente il peso delle aspettative che voi avete (anche se cercate di non dimostrargliele) e cerca di ribellarsi ad esse in qualche modo, anche abbassando i suoi standard formativi e alleandosi con l amica meno brillante.
A disposizione

Dott. Giacomo Sillari

Dott. Giacomo Sillari Psicologo a Siena

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9 AGO 2024

Gentile signora, rispondere al suo quesito non è semplice poiché questo è il suo racconto,la sua visione della faccenda e poiché manca la visione essenziale di sua figlia, non sarebbe una risposta completa. Mi corregga se sbaglio ma mi pare di aver capito che crediate che questa volontà di cambiare scuola derivi dalle compagnie e soprattutto da un'amica che la influenzerebbe in tal senso. Lei ha scritto una frase all'inizio che vorrei capire meglio:E una ragazzina intelligente e sveglia a detta dei professori sia delle medie sia del liceo.... lei come vede sua figlia? Se intelligente e sveglia potrebbe aver capito che la scelta compiuta non rispecchia effettivamente il suo desiderio oppure potrebbe solo avere bisogno di manifestare un po' di sana insofferenza come capita a tanti adolescenti. Parlate con lei serenamente e senza troppe pressioni, vuole la felicità di sua figlia? La lasci sbagliare se serve, lasci che sia il suo percorso e non il vostro. Ripeto comunque servirebbe capire e parlare anche con la ragazza e se volete sono a vostra disposizione. Cordialmente dottoressa psicologa Giusi Vicino

Dott.ssa Giusi Vicino Psicologo a Gagliano Castelferrato

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