Ciao , sono Emma. Ho 25 anni e sono fidanzata con Federico da 10 anni .
Novembre 2022 dopo un viaggio ad Amsterdam e 2 tiri sono stata davvero male, ho avuto attacchi di panico dalla paura. D’allora
soffro di attacchi di panico, derealizzo , ansia acuta . Circa un mese fa , parlando con una mia amica in un momento di ansia acuta mi domandò se fosse il mio ragazzo il problema . In quel momento io risposi di no assolutamente e nemmeno ci diedi peso alla cosa , 2-3 giorni dopo ho iniziato a vivere l’incubo più brutto della mia vita .
Ho iniziato a mettere in discussione lui, l’amore che provo per lui.
Non riesco più a vivere bene ogni pensiero è rivolto a lui in maniera negativa . Mi sento male solo al pensiero che potrebbe essere così e lo stessi prendendo in giro.
Prego ogni giorno di svegliarmi e risentire le emozioni che provavo prima.
Ho notato che questo blocco emotivo non ce l’ho solo con lui ma anche con mia mamma e mia sorella.
Non sento il bene che provavo verso di loro.
Sto davvero male .
Quando sto con lui io sto bene, riesco ad addormentarmi felicemente vicino a lui , a parte l’ansia iniziale di provare emozioni negative. Chi mi può aiutare a capire cosa mi sta succedendo?
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22 MAG 2024
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Cara Emma,
dal suo racconto sembrerebbe che il suo problema principale sia la paura di non provare affetto per persone che sono a lei care, quindi la paura di sperimentare per loro emozioni e sentimenti che per lei sarebbero inconcepibili da provare. Potrebbe essere l'eccessivo controllo e monitoraggio che fa delle sue emozioni quando sta con le persone a lei care a imbrigliarla in questa situazione. Avrei bisogno di ulteriori elementi per poterla aiutare al meglio.
La aspetto volentieri per un colloquio online.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita
5 GIU 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Emma,
per capire in modo accurato cosa stia accadendo servirebbe approfondire assieme alcune cose tuttavia penso di poterle dare una possibile chiave di comprensione iniziale. Riassumo il circolo vizioso in cui potrebbe essersi "incastrata":
1. A situazioni neutre o positive che implicano il suo fidanzato (stare bene con lui, addormentarsi felicemente accanto a lui, o al semplice pensiero della relazione con il suo ragazzo...) emerge un dubbio: "e se ci fossero dei problemi fra noi?" "se non provassi sentimenti autentici e lo stessi prendendo in giro?"
2. Questi dubbi sul suo amore nei suoi confronti per lei si configurano come un grosso rischio, un pericolo inaccettabile..."se fosse cosi??!". Questa eventualità minacciosa, per lei è un sospetto intollerabile, una possibile ipotetica catastrofe che vorrebbe non accadesse assolutamente (si sente male solo al pensiero, come ci dice). Insomma trova terrificante la sola possibilità di non provare più certi sentimenti per lui.
Quando qualcosa ci appare come una terribile minaccia, una possibile catastrofe incombente come ci sentiamo infatti? Spaventati, agitati, tesi, atterriti, prosciugati, svuotati...ecc. E cosa vorremmo fare? Prevenirla a tutti i costi sfinendoci nel tentativo di sfuggirvi.
Come può notare questo stato d'animo non è gradevole né un terreno fertile per provare serenità ed emozioni positive e lei questi stati d'animo avversi li prova per la preoccupazione che possa essere vera l'eventualità che ci siano dei problemi nei sentimenti e nella relazione con il suo ragazzo...non tanto per degli effettivi problemi con il suo ragazzo.
Dunque con ogni probabilità la difficoltà a sperimentare emozioni positive può essere giustificata proprio da questo stato di atterrimento, allarme e tensione per il "dubbio", il "sospetto", la "terribile eventualità che..." e ciò non lascia spazio al suo benessere e alla reale relazione.
Semplificando ancora: il fatto di rimuginare sulla terribile eventualità che i suoi sentimenti siano svaniti, la allarma moltissimo, la tende, cattura la sua attenzione, la fa stare sulle spine e le fa provare molta preoccupazione e altre emozioni spiacevoli, limitando la possibilità di dedicarsi alle altre positive...che quindi sono inibite per questo, non tanto perché non le provi più.
Un professionista può aiutarla e sostenerla in questo momento delicato restituendole tranquillità e benessere ed accompagnandola ad esplorare questi ed altri temi e prospettive migliorative e utili alla sua serenità.
Anche io resto eventualmente a sua disposizione!
23 MAG 2024
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Salve Emma,
A volte vi sono degli eventi scatenanti che possono fondare una svolta critica. La crisi però non è da considerarsi con accezione negativa, bensì rappresenta un passaggio decisionale nuovo che prevede una elaborazione per essere risolto. È come la ricerca di una soluzione all’enigma che la vita di tanto in tanto ci pone. L’assunzione di cannabis sembra essere stata l’occasione di manifestazione di questo aspetto critico: la messa al vaglio della sua dimensione affettiva interiore. Quando capita in questi termini, a maggior ragione la crisi può essere affrontata con un periodo di riflessione su sè stessi che può avvenire in psicoterapia. Perché dunque non intraprende un percorso psicoterapico?
Dott. Pietro Salemme
22 MAG 2024
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Ciao Emma,
Do not panic e comincia un po' a lavorare su te stessa magari con l' aiuto di un/una buona professionista sensibile e accogliente. Piano piano metterai a posto le tessere del tuo quadro. Cosa fai nella vita a proposito?
Un augurio di progressi futuri vicini
Cordialità
EG
22 MAG 2024
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Cara Emma,
la situazione che descrive andrebbe approfondita in una prima consulenza, in modo da esplorare l'origine all'interno dei contesti di appartenenza in cui e' inserita.
Sono a sua completa disposizione per qualsiasi approfondimento, anche in modalita' online.
22 MAG 2024
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Buongiorno Emma, nella sua richiesta di aiuto sento tanta PAURA. Ha scritto AIUTO! Maiuscolo come un SOS, come se si sentisse in pericolo: di restare sola, di non poter più amare nessuno e di non essere più amata. La paura è un emozione legata alla sopravvivenza, è fortussima ed è inutile cercare di controllarla razionalmente. Le consiglio di cercare un sostegno da un professionista che la possa aiutare a superare questo momento.
Un saluto