Buongiorno a tutti, ormai da due annetti sono in quella che io definirei una “crisi esistenziale” legata al mio percorso di studi e al lavoro inerente a questi. Conclusa la laurea con il massimo dei voti, sono subito entrata in un’azienda a lavorare. Ormai da tempo avevo notato una mancanza di interesse nel mio campo di studi che si è concretizzata quando ho iniziato a lavorare: mi manca totalmente la passione e l’interesse per ciò che faccio, sviluppando una sorta di rifiuto che patisco ciclicamente e a cui vorrei mettere fine. Mi piacerebbe rimettermi in gioco e orientarmi davvero verso una direzione che mi piace ma questo significherebbe ricominciare a studiare e mi sembra un enorme passo indietro, soprattutto avendo iniziato da un anno a lavorare, a gustare la mia indipendenza economica e toccare con mano quello che potrebbe essere un “inizio di carriera”. Tuttavia, ogni volta che penso a questo tipo di carriera mi viene il magone, soprattutto appena sorge la consapevolezza di dover abbandonare un ambito di studi (lungo) che mi appassiona di più. Questo mi fa entrare in crisi e mi paralizza. So che non esistono scelte giuste o sbagliate, ma alcune volte mi chiedo se in uno stato di stanchezza come il mio e di poche energie, forse la scelta migliore per me sarebbe mettere una pietra sopra ad altre strade e intraprendere con forza quella già scelta, poiché studiare di nuovo, lavorare, sarebbe faticoso e avrei voglia di un po’ di leggerezza, di alzare le mani e dire “basta così”. Come se ne esce?
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14 AGO 2024
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Gentile Gammazita,
personalmente sono del parere che non bisogna rinnegare, svalutare e perdere tutto quello per cui ci si è impegnati e per cui sono stati fatti anni di sacrificio per poterlo realizzare. Quindi non si distrugge ciò che è stato costruito con fatica e impegno.
Quando però succede (come nel suo caso che è stato anche il mio) che nasce un nuovo forte interesse per un altro campo di studi e potenziale altra applicazione lavorativa futura, può valere la pena di riprendere gli studi senza rinunciare a quello che già si ha; d'altra parte sono diversi i professionisti plurilaureati.
Ovviamente, alla base ci deve essere una motivazione molto forte, altrimenti il progetto non decolla e si resta inerti nella "crisi esistenziale".
Quindi, per poter decidere, lei si deve chiedere (meglio in un contesto di psicoterapia) qual'è il livello della sua motivazione per la nuova area di interesse .
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
13 AGO 2024
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Gammazita,
solo ascoltandoci possiamo scegliere liberamente cosa vogliamo essere.
Il nostro corpo ha già le risposte, basta ascoltarlo.
Troppo spesso invece utilizziamo solo la testa e scegliamo la strada più semplice e veloce a discapito della nostra felicità.
Lei ha già scelto, indipendentemente da quello che possono dirle gli altri.
Sono a disposizione per un approfondimento anche online
Un cordiale saluto
Daniela Rega
12 AGO 2024
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buonasera Gammazita,
sembra che questa insoddisfazione per la materia, per la quale ha studiato, l'accompagni da tempo e questo non giova certamente alla sua serenità quotidiana e a considerare, in modo valorizzante, il suo attuale lavoro. Questo le permette però di vivere in modo economicamente indipendente, le permette di vedere davanti a sé una carriera lavorativa, le permette in sostanza di avere una serie di agi che oggi non sono poca cosa visti i tempi. Se però da due anni si sente in crisi verso l'interesse per la materia ed il lavoro ad essa connesso, occorre fare chiarezza sui suoi reali interessi, su ciò che lei si sente portata a fare e a valutare attentamente la possibilità di intraprendere il lungo ciclo di studi che ha nominato sopra. Se il suo attuale stato di stanchezza e di poca energia può essere messo in relazione al disinteresse per suo lavoro attuale e i relativi sbocchi di carriera, allora é bene che si prenda un tempo entro il quale decidere e, facendosi aiutare da un professionale sostegno psicologico, contemplare la fattibilità sull'iniziare il nuovo percorso universitario. E' chiaro che questo comporterebbe un cambio di vita e nuove energie e, probabilmente, la necessità di un aiuto economico.Se invece se la sente di continuare con il lavoro, iscrivendosi contemporaneamente all'università, questo richiederà grande motivazione e molte energie, ma non vedrei questo come un passo indietro, semmai un passo verso i suoi interessi, passioni e ambizioni. Cerchi di capire, con il/la professionista che sceglierà, se la stanchezza che sente è dovuta ad una somatizzazione del disinteresse verso l'attuale lavoro o meno, nel qual caso capirà cosa é meglio per lei sia dal lato dal lato psichico che fisico.
Le auguro una buona ripresa in tal senso e una decisione consona alle sue esigenze.
Resto a disposizione
Cordialmente
Dott. Giancarlo Mellano
12 AGO 2024
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Gammazita, concordo con quanto hanno detto alcuni colleghi: non valutare il problema nell'ottica di una scelta radicale che comporti una esclusione, ma in un ottica di conoscenza ed accettazione di ciò che tu stai vivendo. Apprezzamento per l'indipendenza economica che ti sei guadagnata con lo studio e l’impegno, ma anche accettazione del desiderio di qualcosa di nuovo ( che hai già individuato da quel che posso capire) e che ti porta a sognare un nuovo percorso. Rassegnarsi e restare in una situazione poco feconda (per i tuoi sogni) non ha senso, equivale a "spegnersi", mentre ognuno di noi ha dentro di sè la spinta verso il cambiamento e l'individuazione. Non arrenderti . Non devi decidere subito. Concediti il tempo necessario ad analizzare la situazione e a capire quali sono i bisogni delle due "parti di te" che sono così ben delineate in questo momento. Come terapeuta Voice Dialogue ( dialogo fra le parti psichiche) potrei aiutarti a fare chiarezza, capire quali sono i bisogni e i timori e recuperare un "centro" in grado di scegliere al momento opportuno. E' un lavoro di "conoscenza" appassionante. Pensaci.
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
12 AGO 2024
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Carissima,
ritengo che una scelta delicata come la sua sua sia meritevole di essere affrontata in un apposito spazio. Credo che alcuni colloqui con un professionista che si occupi di orientamento e autorealizzazione personale potrebbero aiutarla a fare maggiore chiarezza, e a darle nuovi elementi e prospettive per operare la scelta migliore.
Resto a disposizione a tale scopo invitandola a prenotare una prima consulenza online per conoscerci meglio.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita
12 AGO 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve, le consiglio un terapeuta caldo ed empatico che la possa aiutare attraverso un percorso personale verso la vita che per lei ha più senso vivere. Io sono disponibile, un grande abbraccio
12 AGO 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buon pomeriggio
La vita e fatta di scelte.
Valuti i pro e i contro di ogni situazione.
In più e opportuno che su faccia aiutare da uno psicoterapeuta
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Rima
12 AGO 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
come dice giustamente, non esistono scelte giuste o sbagliate, quindi la risposta non può venire dall'esterno ma da lei stessa.. piuttosto al posto suo inizierei a pormi alcune domande (anche un po scomode perchè potrebbero smuovere la sua comfort zone).. ad esempio quali sono le sue priorità? fare carriera oppure lavorare in un ambito che la appassiona? gustarsi la sua indipendenza economica, anche se il prezzo da pagare è il rifiuto per ciò che fa, oppure fare "un passo indietro" e riprendere gli studi?
Ascolti i segnali che le da il suo corpo e cerchi di capire che direzione vuole prendere.. se invece la confusione risulta eccessiva, arrivando a paralizzarla, credo sia meglio rivolgersi ad un professionista.
La saluto
Dott. Ludovico Pino
12 AGO 2024
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno cara,
Innanzitutto mi spiace molto per il momento di difficoltà che sta vivendo. A volte immaginiamo la nostra vita come una strada dritta, senza alti e bassi, in cui le cose vanno come ci siamo immaginati e in cui ad un certo punto ci si rilassa, senza grandi scossoni. Se invece iniziassimo a vedere la vita per quello che è davvero, ossia un percorso ricco di incertezze, momenti di down, di dubbi, allora vivremmo questi momenti di crisi come semplicemente parte del normale percorso, non come ostacoli, e li accoglieremmo con maggior serenità! C’è una frase molto bella di Bob Dylan che dice ‘se non sei impegnato a nascere sei impegnato a morire’. Ogni giorno si può ricominciare e io non parlerei di passi indietro, ma di passi avanti, alla scoperta di ciò che siamo davvero! Che bellezza ascoltarsi, ricominciare, non vivere per inerzia. Se sente che lì dov’è non è contenta, può pensare di ricominciare a studiare e magari intanto continuare a lavorare, il percorso magari sarà più lungo, ma così non perderebbe la sua indipendenza. Le consiglio, se le va, di intraprendere un percorso con un* psicolog* per affrontare con consapevolezza questo momento di ‘crisi’. Un grande in bocca al lupo!
12 AGO 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Come lei afferma non ci sono scelte giuste scelte sbagliate.
Deve valutare i pro e contro oggettivi concreti Che comporterebbe la scelta di ricominciare.
È sicuro di non poter conciliare lo studio con il lavoro?
Potrebbe trovarsi nel frattempo un altro lavoro che le Possa permettere questa conciliazione.
Rimanere fermo a pensare non l’aiuta, Anzi la consuma ancora di più, deve prendere una decisione Con la dovuta calma e Con la dovuta valutazione..
Come le ho scritto sopra deve valutare i pro e contro oggettivi concreti Sia della scelta di provare a ricominciare sia della scelta di continuare a fare il lavoro che fa.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla A fare chiarezza.
Resto a disposizione se aveste necessità per dei colloqui mi contatti
12 AGO 2024
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Buongiorno,
Una delle regole auree dell’approccio allo psichico quando ci si sente ad un bivio di scelte contrapposte, è quello di non restare nella logica binaria dell’”aut-aut” cioè dell’ “o-o” ma iniziare a pensare in termini di “et-et” cioè “e-e”. Cioè bisogna cercare di considerare entrambe le opzioni come importanti per la propria esistenza in quel momento, senza scartarne una delle due. Pensare in questi termini, significa pensare in termini di complessità e dare il giusto peso a tutta la situazione. Per esempio è indubbio che il lato dell’autonomia economica sia per lei fondamentale così come considerare questa sua passione nuova sia un fattore di rilievo per il suo senso di soddisfazione e di progetto. Sopprimere uno dei due può equivalere a reprimere istanze psichiche importanti del Sé. Probabilmente un percorso psicoterapeutico potrebbe molto giovarle.
Dott. Pietro Salemme
12 AGO 2024
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Se ne esce facendo un passo.
Può dare voci alle ‘sue parti’ nella stanza delle parole, può ascoltare con attenzione chi vuole inseguire quel sogno anche se lungo e faticoso e chi invece vuole stare per l’indipendenza economica. Puo metterle in comunicazione e far trovare nuove strade.
Se desidera approfondire
Ricevo online ed in studio a Torino
12 AGO 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile,
la vita ci mette davanti a sfide e bivi apparentemente scomodi per portarci sempre di più a scoprire chi siamo veramente e cosa vogliamo portare nel mondo, anche attraverso il lavoro.
Un percorso di orientamento ti sarebbe sicuramente utile per fare chiarezza sui tuoi desideri e bisogni e per decidere in quale direzione convogliare le tue energie.
Resto a disposizione,