Bimbo di due anni non vuole stare con il papà

Inviata da Davide · 7 ago 2024 Psicologia infantile

Buonasera, mio figlio ha da sempre un legame forte con la mamma che è sempre stata con lei e lo è tuttora che ha 2 anni e mezzo non andando all’asilo e mia moglie non lavorando.
Io lavorando passo solo qualche ora la sera e i weekend con mio figlio e facciamo attività insieme, raramente capita che io esca con mio figlio da solo o faccia attività e sta bene con me quando usciamo insieme, salvo la sera se mia moglie esce a cena e non me vuole sapere di far la nanna con me (ma quello è un altro discorso credo anche per abitudine).
Da qualche giorno siamo al mare ed è un continuo voler stare con la mamma, iniziando anche qualche attività con me ma poi vuol subito la mamma e non c’è verso di tenerlo con me per evitare pianti o creare altro stress a mia moglie che è incinta del secondo tra l’altro.

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Miglior risposta 8 AGO 2024

Gentile Davide,
sembra che lei patisca questo più forte legame di attaccamento del bambino con la figura materna, cosa che è invece assolutamente normale soprattutto nel momento della regressione dell'addormentamento.
Pertanto, il suggerimento è di accettare con tranquillità questa situazione e, quando è possibile, provare a coinvolgere il bambino in attività per lui piacevoli e alleggerire sua moglie nelle incombenze domestiche in considerazione della seconda gravidanza in corso.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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12 AGO 2024

Caro Davide,
grazie per aver condiviso i tuoi pensieri e le tue preoccupazioni riguardo a tuo figlio e la situazione che state vivendo in famiglia. Trovo molto bello che per te sia importante costruire un legame forte con tuo figlio.
È evidente che il bambino ha un legame molto stretto con la mamma, dato il tempo che hanno trascorso insieme finora. Questo legame è una parte naturale e sana della sua crescita. Tuttavia, il fatto che tua moglie sia incinta potrebbe aver suscitato in lui un senso di gelosia e di insicurezza.
Questi sentimenti possono portarlo a desiderare ancora di più la vicinanza della mamma, come un modo per cercare rassicurazione in un momento in cui percepisce dei cambiamenti in arrivo. Non è che lui non voglia stare con te; piuttosto, potrebbe essere che si sente un po' spaventato o insicuro riguardo alla presenza del nuovo fratellino o sorellina e il fatto che desideri passare più tempo con la mamma è probabilmente una risposta a queste nuove emozioni che non sa ancora come gestire. Da parte tua, è importante continuare a essere presente e disponibile per lui, mostrando pazienza e comprensione.
Per aiutare tuo figlio a sentirsi più a suo agio con te in questo periodo di transizione, potrebbe essere utile continuare ad avere dei momenti speciali che condividete solo voi due. Questi momenti non devono essere forzati o strutturati; anche attività semplici come leggere insieme un libro o fare una passeggiata possono aiutarlo a sentirsi più sicuro e a vedere che il suo legame con te è altrettanto importante e costante.
Nel frattempo, è fondamentale continuare a supportare tua moglie, aiutandola a ridurre lo stress e rassicurandola che insieme potete affrontare questa situazione. La tua presenza, anche se a volte non è immediatamente accolta con entusiasmo da tuo figlio, è essenziale per costruire e rafforzare il legame tra di voi.
Ricorda, il comportamento di tuo figlio non è un rifiuto verso di te, ma piuttosto un segnale del suo bisogno di sicurezza in un momento in cui sta affrontando un grande cambiamento. Con il tempo, la pazienza e il continuo supporto, riuscirete a creare un equilibrio che renda tutti più sereni e pronti ad accogliere il nuovo membro della famiglia.
Spero che queste riflessioni possano esserti di aiuto. Se hai altre domande o hai bisogno di ulteriori consigli sono disponibile ad aiutarti
Cordialmente,
Dott,. Cristian Chiappini

Dott. Cristian Chiappini Psicologo a Perugia

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12 AGO 2024

Buongiorno Davide, come i miei colleghi mi sento di tranquillizzarla. Non c'è nulla di anomalo in questo comportamento di suo figlio. Lei continui a fare ciò che sta già facendo senza forzarlo e pensi anche che quando il secondo bimbo sarà nato, il suo primogenito dovrà dividere la mamma con il neonato, per cui lasci che le sia il più vicino possibile adesso. Il suo ruolo di papà è comunque importante anche se è minore come durata e lo sarà ancora di più dopo la nascita del secondogenito. Io penso che dovranno crearsi allora dei momenti più ampi padre-figlio, anche per alleggerire sua moglie che sarà molto presa. Ma dovrete fare in modo che la nascita venga accettata ( mettendo in conto una gelosia fisiologica) con molto pazienza e disponibilità, perchè se i l bimbo è abituato a stare 24 ore con la mamma senza andare al nido, è evidente che sentirà la differenza e il distacco dal corpo materno che non sarà più solo suo. Valutate in anticipo tutto ciò. Un cordiale saluto e auguri
Dott.ssa Marzia Mazzavillani

Dott.ssa Marzia Mazzavillani Psicologo a Forlì

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9 AGO 2024

Buongiorno, probabilmente il bambino avverte che sta cambiando qualcosa. Forse non è tanto il tempo in meno che la madre passa con lui, ma la qualità del tempo passato insieme a lui. Credo che potreste trovare utile riflettere sui vostri stati d'animo in generale, in relazione al vostro primogenito ed in relazione al bambino o bambina che sta per nascere.
Domandatevi onestamente se questo cambiamento in arrivo e i quelli in atto per far in modo che il vostro primogenito passi più tempo con il padre rispetto a quanto ne ha vissuto con la madre, vi sta mettendo agitazione, ansia o rabbia.
I bambini hanno bisogno di contenimento, non possono contenere le loro emozioni da soli in quanto il loro Sé non è ancora strutturato. Pertanto gli adulti, i caregiver, hanno il compito di rimanere calmi, consentendo al bambino di fare i capricci, protestare, piangere e tuttavia restituendo amore ed emozioni positive.
Se al primo pianto del bambino i genitori colludono con le sue richieste si caricano di frustrazione che poi verrà sfogata nella relazione di coppia o sul bambino stesso. Se viene ignorato il bambino si perde in un vuoto di ansia ed impotenza. Mentre se viene rimproverato o sgridato, si sentirà schiacciato tra l'angoscia del abbandono e la paura delle ritorsioni. Crescerà così con la paura della sue stesse emozioni.
Ciò che potete fare è dargli tanto amore e tanta comprensione. Mettendo tanta pazienza nel sostenere i suoi capricci e i suoi pianti. E' importante che restiate li con lui presenti e che gli facciate comprendere che siete felici di stare con lui anche se è triste e arrabbiato in quel momento.
Se vi resta difficile farlo e sentite che invece le emozioni negative prevalgono, allora è necessario lavorare sui pensieri che innescano queste emozioni negative. Perché essere un genitore è estremamente difficile in quanto necessita della capacità di dare amore ed accettazione sinceri anche verso gli aspetti negativi della personalità di un figlio. Con questo non si deve pensare che i genitori debbano lasciar fare al bambino quello che vuole, ma che i "NO" devono essere fatti rispettare con amore, non con rabbia o con il ricatto psicologico dell'abbandono, come a volte purtroppo accade.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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8 AGO 2024

Buonasera
Dica a sua moglie di tranquillizzare il figlio,
Che quando esce ,ritorna a casa.

Probabilmente il bimbo si sente abbandonato
Quando la mamma esce.
Ci giochi di più con suo figlio, gli dedichi più tempo.E vedra che starà con lei molto volentieri
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dottoressa Patrizia Carboni
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Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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8 AGO 2024

Carissimo Davide, capisco la sua preoccupazione ed è anche importante che lei abbia contattato dei professionisti per condividerla.
A 2 anni è normale che il bimbo voglia stare di più con la mamma e tra l’altro come lei afferma passano anche molto tempo insieme. Il momento dell’addormentamento poi è particolarmente delicato perché il bambino sa che deve separarsi dalla sua base sicura e quindi non vuole perderla. Ma sono processi del tutto normali e fisiologici.
Inoltre c’è un nuovo membro in arrivo e questo può e potrà rendere instabili le sue certezze.
Quello che può fare lei, è accettare quando il bimbo vuole stare con lei e non forzarlo, magari coinvolgendolo in attività particolarmente interessanti per lui in presenza della mamma. Capisco anche la difficoltà di sua moglie, ma al momento è meglio non forzare la mano, è la qualità del tempo che trascorre con suo figlio ad essere importante e non la quantità. Gli lasci il tempo e lo spazio per poter spontaneamente avvicinarsi a lei.
Resto a disposizione
Cordialmente
Dott.ssa Gabriella Sciacca

Gabriella Sciacca Psicologo a Anzio

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