Mio figlio fa l'ultimo anno della scuola superiore, e la scorsa settimana ci ha telefonato a casa una sua insegnante comunicandoci che nostro figlio aveva chiesto un incontro con lo psicologo perché è presente lo sportello psicologico. La quale ci ha riferito che è molto demotivato dalla scuola, che è sovraccaricato dalle numerose verifiche che stanno facendo anche in preparazione dell'esame di maturità e visto che è un ragazzo che raggiunge con fatica la sufficienza, è molto preoccupato. Cosa possiamo fare noi genitori per aiutarlo?
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4 APR 2014
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Gentile Katia,
concordo con la collega dott.ssa Chiara Francesconi.
Il carico scolastico in visione della "maturità" tende ad aumentare e lo stress a cui si viene sottoposti può creare ansia, frustrazione e demotivazione, soprattutto in un ragazzo che, come Lei riporta, ha molta difficoltà nel raggiungere la sufficienza. Essersi rivolti allo sportello scolastico per chiedere consiglio e monitorare emozioni e timori provati in questo periodo è sicuramente un passo importante che suo figlio ha compiuto. Potrebbe essere importante continuare i colloqui di sostegno psicologico con questa collega ed affiancare, qualora fosse utile, una psicologa scolastica esperta in metodologie e strategie di studio della Vostra zona.
Il percorso verso la "maturità" può avere significati multipli... e una buona collaborazione tra scuola, famiglia e professionisti sarà sicuramente proficua per il ragazzo.
Un caro saluto!
A disposizione per qualsiasi bisogno.
3 APR 2014
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Gentile Katia,
è possibile che il problema per cui suo figlio si è rivolto allo psicologo scolastico sia, appunto, lo stress derivato dalla scuola. Tuttavia non è detto che sia così.
Suo figlio cosa dice in proposito?
Gli avete detto di sapere?
Se il problema è la scuola e voi non avete un atteggiamento particolarmente giudicante o "protettivo" non credo ci sia molto da fare.
Lo stress per l'esame di stato non può essere evitato.....
3 APR 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Katia,
il fatto che suo figlio abbia richiesto di sua iniziativa il consulto con lo psicologo è un buon segno del fatto che riconosca la sua difficoltà nell’affrontare questo ultimo anno e voglia un supporto, un consiglio su come gestire questi timori. Da genitori potreste proporgli di continuare ad effettuare queste sedute, presso lo stesso sportello se c’è n’è possibilità, o contattando uno psicologo della vostra zona, che sia esperto di problematiche scolastiche, sostegno e orientamento allo studio. Il fatto di raggiungere a fatica la sufficienza potrebbe essere dovuto a vari fattori, che potrebbero essere risolti con il giusto aiuto e modificando il metodo di studio. Inoltre nei casi in cui la scuola diventa un “peso” sarebbe meglio non caricare ulteriormente il ragazzo durante la giornata, in modo che abbia tempo anche per svagarsi e mantenere contatti sociali e attività ricreative. Il pensiero che “quest’anno esiste solo la maturità” può diventare di per sé demotivante e rendere negativo il vissuto scolastico. In ogni caso, vostro figlio ha già dimostrato maturità nel riconoscere ed esprimere i suoi timori!
Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Francesconi