Inviata da laura d'agostino · 24 ott 2016Disgrafia
Molti dei miei problemi con la scrittura e la lettura corrispondono a quelli descritti su internet che ho avuto da bambina. Molti dei miei errori di ortografia sono riuscita a risolverli solo da adulta grazie a l'uso del PC. Ancora oggi ho problemi a riconoscere destra e sinistra e se leggo a voce alta spesso non capisco ciò che leggo. Dove posso trovare a Roma un centro che possa diagnosticare il problema ora che sono adulta. Sarebbe una rivincita per me scoprire che è così dopo tutte le volta che mi è stato detto che ero pigra e stupida e si rideva per come scrivevo e pronunciavo alcune parole.
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25 OTT 2016
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Cara Laura, anche da adulti si può intraprendere una valutazione neuropsicologica per sospetto di DSA (in cui rientrano dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia) e, se si è studenti universitari, l'eventuale diagnosi comporterebbe l'applicazione di una serie di tutele previste dalla legge. Molti atenei si stanno dotando di uno Sportello DSA per offrire servizi e supporto lungo il corso degli studi. Rispetto ai centri a cui potersi rivolgere, ci sono diverse alternative (sia in strutture pubbliche che private). Può intanto chiedere indicazioni in merito al suo medico curante, al centro AID della sua regione e alla sua ASL di competenza, o decidere di rivolgersi ad un Professionista privato esperto in materia che collabori con logopedisti.
Resto a sua disposizione.
Un caro saluto!
Dott.ssa Luisa Moschillo-Torino
25 OTT 2016
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Gentilissima Laura, può rivolgersi ad un centro AID (associazione italiana dislessia) presenti in tutta italia. Le consiglio di guardare il sito internet e di provare a chiamare. La situazione che descrive è riconducibile a DSA Disturbo Specifico d'apprendimento che comprende dislessia disturbo della lettura, disortografia disturbo ortografico , disgrafia ovvero scrittura non convenzionale e discalculia, disturbi nel calcolo. I disturbi possono presentarsi in comorbilità (cioè tutti assieme o più di uno) o singolarmente. Chiaramente in età adulta il problema è meno evidente e le crea meno disagio, ma durante la scolarizzazione crea un grosso disagio poichè sempre sotto valutazione. Le diagnosi di DSA vengono svolteanche presso il servizio Asl, o presso logopedista o psicologo specializzato in DSA. In età adulta non è necessario avere una diagnosi per questo le consiglio di rivolgersi all'associazione italiana dislessia in modo da chiarirsi le idee sulla sua situazione. Solitamente in età scolastica a seguito di diagnosi vengono forniti strumenti compensativi per lo svolgimento delle attività scolastiche quali pc, tablet, supporti audiovisivi, calcolatrice, studio attraverso mappa concettuali, ecc.Spero di averle dato qualche consiglio utile. Disponibile per ulteriori chiarimenti.
Dott.ssa Elisa Gnugnoli Pedagogista GENUStudio
24 OTT 2016
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Cara Laura,
potrebbe rivolgersi al suo medico di famiglia al fine di ricevere le informazioni sulle strutture più appropriate nella sua città.
Solitamente, il servizio dell'ASL competente per tali indagini è la Neuropsichiatria infantile, che va fino ai 18 anni. In quello della mia città capita, però, che accolgano anche persone già maggiorenni, in quanto è proprio il servizio preposto a questo tipo di dubbi e può accadere che le persone scoprano di avere un DSA (disturbo specifico dell'apprendimento: dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia) in età adulta.
Si informi quindi dal suo medico di famiglia, oppure presso il servizio che le ho indicato della sua ASL!
24 OTT 2016
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Cara Laura,
da ciò che leggo lei oggi non sembra avere problemi di disgrafia, o comunque non gravi e non sembra neanche stupida, visto che è riuscita a migliorare negli anni. Potrebbero anche diagnosticarle il disturbo, ma cosa avrebbe ottenuto alla fine? Una scusa da dare a se stessa con la quale giustificarsi. Tutti abbiamo qualche problemino, chi più e chi meno....se si vuole veramente migliorare ci vuole: impegno, caparbietà, dare poco peso a ciò che dicono gli altri (che spesso indicano la pagliuzza nell' occhio altrui per non dover far caso alla trave nel proprio), avvalersi di un aiuto competente, usare i fallimenti come spunto per ricominciare, porsi degli obiettivi piccoli e costanti, cercare una strategia che funzioni.
Non esiste problema che non preveda una soluzione e che non necessiti di impegno per essere risolto. Non si accontenti!