Ciao sono Giorgia ho 21 anni. Da due mesi ho cominciato a chiudermi sempre più in me stessa, ho iniziato saltando le lezioni all'università, dormendo fino a tardi la mattina e diminuendo le uscite con gli amici. Ora sono passati due mesi esco raramente di casa, l'idea di incontrare qualcuno che conosco mi mette a disagio e mi crea ansia tanto che, preferisco inventare scuse e non rispondere al telefono pur di evitare confronti e proposte. Ho anche rinunciato ad un viaggio con due delle mie migliori amiche anche se sarebbe durato solo tre giorni. Mi muovo pochissimo, la mattina resto a letto finché posso a volte anche fino alle quattro del pomeriggio ( finché il mio corpo regge l'immobilità), il calore delle coperte, la semioscurità mi danno un senso di sicurezza e infatti, mi piace molto quando cala la sera : So che la giornata sta volgendo a termine e sono più rilassata ceno guardo la tv e poi vado a letto e leggo per ore. Mi sembra di non avere più veri interessi ne emozioni, ho paura di affrontare la vita reale e non ho voglia di andare avanti, non vedo un futuro, mi sembra di non riuscire più ad intrattenere una conversazione, dentro di me non si formano più spontaneamente connessioni, sensazioni o opinioni. Nello studio noto che non mi concentro e mi sento come diventata stupida, non assimilo e dimentico rapidamente (troppo) quello che leggo. Sono preoccupata, non riconosco me stessa, ero intraprendente volevo andare a vivere da sola i campagna, non ho mai avuto problemi con lo studio e questo semestre ho dato una sola materia.. Spesso sogno i miei amici sto bene con loro in perfetta armonia ma poi continuo a non cercarli nella realtà (una vita sociale onirica insomma). So che la chiave é nella mia testa che continuo a cadere in una spirale di azioni (non-azioni) che mi fanno rimanere in questo stato ma mi manca la volontà o c'è una parte di me che vuole continuare stare così. Non ho più idee, iniziative, mi manca la mia creatività la voglia di fare. Mi era già successo ciclicamente, soprattutto in inverno, di avere un abbassamento del tono dell'umore e di isolarmi dalla vita sociale, ma non ero mai arrivata a questo punto. Per chiunque stia leggendo le sono grata dell'attenzione e di qualunque risposta possa ricevere.
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21 FEB 2018
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Cara Giorgia,
comprendo il malessere che sperimenti da questo stato di passività e demotivazione.
il bisogno di isolarsi ed attendere con piacere la fine della giornata, perché non possano arrivare richieste dal mondo esterno, è un probabile indice dello stato depressivo in cui sei caduta.
Non lasciarti vincere da questa demotivazione. Intraprendi un percorso psicologico che ti possa aiutare a ritrovare quelle risorse, che sicuramente possiedi e che possono farti ritrovare una tua progettualità di vita.
Un caro saluto
Dott.ssa Vanda Braga
22 FEB 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Giorgia, mi sembra che da un pó di tempo a questa parte si sia attivata nella tua vita una spirale pericolosa: piú "lasci" delle cose e ti butti giú, piú fai fatica a rialzarti e quindi lo sconforto e la delusione ti portano a ributtarti giú e via dicendo....da come ti descrivi sembri impantanata in una progione dorata, nella quale paradossalmente ti senti protetta ma che ė pur sempre una prigione. Dici che prima non era cosí, che avevi voglia di vivere, intraprendenza e maggiori relazioni sociali: mi sembra che una parte di te vorrebbe tornare ad essere come prima, o comunque uscire dalla situazione in cui ti trovi adesso. Attaccati a questa parte, dalle sempre piû voce e chiedile aiuto per ritrovare o riscoprire ció che puó rendere la tua vita degna di essere vissuta. Comprendo che non sia per niente facile, per questo il supporto di un professionista che ti ispiri fiducia potrebbe essere lo strumento giusto per affrontare la tua vita. Un grosso in bocca al lupo, dott.ssa Daniela Cannistrâ.
22 FEB 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile, GIorgia
quello che stai accadendo è una fase depressiva che come ha già annunciato si ripete in modo ciclico.
E' possibile risolvere il problema certamente ma è necessario l'interevento di un percorso psicologico e anche in un breve periodo l'interevento di un sostegno farmacologico proprio per ridurre le ricadute. Le chiederei di contattarmi in privato per una consulenza, al fine di poterla aiutare meglio.
grazie
21 FEB 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Giorgia,
quelli che descrive (“Mi sembra di non avere più veri interessi ne emozioni”, “mi sento come diventata stupida”, “ non riconosco me stessa”, “Non ho più idee, iniziative, mi manca la mia creatività la voglia di fare”) hanno la sembianza di sintomi che potrebbero essere la conseguenza di traumi con radici forse anche molto antiche, riattivati da qualcosa accaduta negli ultimi mesi.
La sua preoccupazione è ragionevole, ed il suo malessere intenso. L'unica strada percorribile è quella di una terapia con un terapeuta esperto, che saprà anche, se lo riterrà opportuno, indicarle eventuali altre forme di supporto. Se vuole, può contattarmi e sarò lieta di fornirle ulteriori chiarimenti.
Buona giornata
21 FEB 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Giorgia,
Ovviamente la prima domanda che le vorrei porre è da quando è iniziato tutto ciò.
ad ogni modo ritengo sia molto utile questa consapevolezza che lei ha di cosa sta vivendo. Questo è alla base di un percorso psicologico che le consiglio di effettuare dato che anche lei stessa dice che sta vivendo male e ha paura di ciò che sta facendo. No?
E allora perché non interpellare uno psicologo? Lei di che città è?
Se vuole mi contatti.
20 FEB 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Giorgia,
Isolarsi dalla vita sociale non è funzionale al proprio benessere psicologico. Lei racconta di aver già avuto in passato un abbassamento del tono dell'umore specialmente in inverno, occorre quindi prestare attenzione a questi ulteriori segnali di chiusura e isolamento.
Per riprendere in mano la propria vita le consiglierei di consultare una psicologa che la possa accompagnare nella risalita dal tunnel in cui è entrata.
Resto a disposizione
Dott.ssa Donatella Costa