Conflitto interiore ragione vs pulsioni

Buonasera Mattia,
La soddisfazione di cui parla potrebbe essere ridefinita nei termini di un "equilibrio nel conflitto" che la conduca a ritrovare il suo benessere e qualità della vita: questo passa attraverso una conoscenza più approfondita del conflitto che sta vivendo e dei suoi significati personali ad esso attribuiti.

La psicoterapia potrebbe aiutarla in questo.
Resto a disposizione,
Un saluto,
Dott.ssa Federica Favro

Gentile Mattia,

Capisco il conflitto interiore che sta vivendo tra il desiderio di piacere e i suoi valori spirituali. Questa tensione è comune e può essere molto difficile da gestire. È positivo che stia cercando di trovare un equilibrio tra questi due aspetti della sua vita.

Una possibile soluzione per soddisfare entrambe le parti potrebbe essere quella di trovare un modo per integrare i suoi valori spirituali nelle sue attività di piacere. Ad esempio, se trova piacere nel socializzare o nel divertirsi, può scegliere ambienti e attività che rispettano i suoi valori. Questo potrebbe significare partecipare a eventi sociali organizzati da gruppi che condividono i suoi stessi principi, oppure scegliere attività ricreative che non confliggono con le sue convinzioni.

Un altro approccio potrebbe essere quello di praticare la moderazione. Non è necessario rinunciare completamente ai piaceri, ma trovare un modo per goderne in modo equilibrato e rispettoso dei suoi valori. Questo può significare stabilire dei limiti o delle regole per sé stesso che permettano di sperimentare il piacere senza sentirsi in colpa.

La mindfulness e la meditazione possono essere strumenti utili per affrontare questo conflitto. Praticare la consapevolezza può aiutarla a riconoscere e accettare le sue pulsioni senza giudicarle, permettendole di prendere decisioni più consapevoli che rispettino sia i suoi desideri che i suoi valori.

Inoltre, potrebbe essere utile parlare con un mentore o un consigliere spirituale di fiducia. Questi individui possono offrire una prospettiva più esperta e aiutare a trovare modi per integrare i suoi valori spirituali con le sue esperienze di piacere.

Infine, è importante ricordare che il percorso verso l'equilibrio è personale e unico. Potrebbe richiedere tempo e sperimentazione per trovare ciò che funziona meglio per lei. La chiave è essere gentile con sé stesso durante questo processo e riconoscere che è normale affrontare conflitti interiori. Con il tempo e la riflessione, potrà trovare un modo per armonizzare queste due parti di sé.

Premetto che la sua lettera non è ben chiara quindi potrei aver frainteso ciò che lei vuole dire.

Se per ricerca del piacere intende sessualtà libera, pornografia, masturbazione, Questi comportamenti indipendentemente dai valori spirituali o credo religiosi che uno può avere, creano dipendenza Senso di angoscia, Basta autostima vergogna difficoltà relazionali In quanto tendiamo a vedere l’altro soprattutto la donna come oggetto di piacere e non come persona.


Questi comportamenti tendono a prendere il sopravvento e a condizionare tutto il nostro essere la nostra vita personale Sociale e relazionale.

Se per ricerca del piacere intende uso di alcol, droghe o altre sostanze anche queste indipendentemente dai valori spirituali o credo religiosi creano dipendenza e sono nocive sul piano personale sociale e relazionale e della salute fisica.


È vero che L’uomo ha le pulsioni al suo istinto ma È anche vero che l’essere umano è dotato Di ragione e razionalità.

Non siamo come gli animali soggetti soltanto all’istinto.


L’essere umano essendo dotato di ragione è in grado di capire ciò che gli fa bene e ciò che gli fa male e Sta a lui scegliere Se fare l’uno o fare l’altro.


È vero che ci sono le pulsioni però in ultimo in stanza sta sempre a noi scegliere se è Benefico Per noi assecondarle Oppure no.



È vero che ci sono le pulsioni tuttavia noi esseri umani essendo dotati di ragione non siamo assoggettati ad esse. Possiamo scegliere.

Questo distingue l’uomo dall’animale.

Se lei sente di avere delle pulsioni di ricerca del piacere Che poi una volta assecondate la fanno stare male e sono in contrasto con i suoi valori spirituali non le assecondi. Può scegliere di non assecondarle.

San Paolo afferma che: “tutto mi è lecito ma non tutto mi giova” ( 1 Corinzi 6: 12 - 13)

(Questa frase è sempre valida indipendentemente dal segreto religioso che non può avere.)

Come le ho detto all’inizio il suo scritto non è chiaro penso di avere ben inteso cosa intendesse Se avessi frainteso la prego di scusarmi.


Resto a disposizione

Gentilissimo Mattia, grazie per esserti rivolto a noi innanzitutto! Capisco la situazione che descrivi, e comprendo quanto per te data anche la tua età anagrafica, possa essere difficile gestire questo conflitto morale che ti porti dentro. Credo che, intraprendere alcuni colloqui di terapia potrebbe aiutarti ad esplorare e comprendere a fondo quello che vi è alla base del conflitto stesso e i pensieri che ti suscita, in modo da individuare eventuali strategie per fronteggiarlo.
Resto a disposizione!
AV

Salve Mattia.
La problematica che porta è naturale, i conflitti tra i desideri e valori sono parte della vita e in ambito clinico possono essere affrontati tramite terapia psicodinamica-psicoanalitica. Purtroppo dare esempi specifici è difficile non conoscendo la sua situazione, i suoi desideri e i valori che trova incompatibili con essi. In generale trovare una risoluzione a questi conflitti richiede tempo e lavoro con un professionista, e la soluzione dovrebbe essere personale e individualizzata.
Di solito si lavora per rendere i valori morali meno rigidi e proibitivi, più funzionali (ciò non vuol dire abbandonare ogni regola e principio) e per esplorare i propri desideri in modalità socialmente accettabili.
Cordiali saluti.

Dott. Pietro Verner

Gentile utente, come giustamente dice lei tutti siamo in conflitto tra ragione e piacere e la sua situazione di smarrimento è perfettamente comprensibile. Di per se il conflitto è naturale che ci sia, non si può vivere di solo piacere o di sola razionalità. Non è facile dare a questo conflitto una risposta preconfezionata universale. Se lei sente che questo conflitto le provoca malessere, parlarne con uno psicologo potrebbe aiutarla a fare luce sulle sue necessità e trovare insieme a lui le soluzioni più adatte alla sua situazione. Di base un conflitto lo si affronta in tre modi che si attuano a seconda della situazione:
-trovare un compromesso tra le parti
-dare spazio ad una parte alla volta
-chiarire la natura delle parti in conflitto
Il mio invito è ascoltare i suoi bisogni e trovare lei (magari insieme ad uno psicologo) la risoluzione migliore per il suo conflitto.

Distinti saluti, dr. Morgione Massimo

Buongiorno
Penso che lei si dovrebbe chiarire , con uno psicoterapeuta.
Della sua problematica.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roms

Ciao Mattia,
grazie per esserti aperto e aver condiviso il tuo conflitto interiore, dev'essere faticoso vivere la quotidianità sentendoti "strattonato" tra questi "due opposti" come li descrivi tu. E se queste due parti "da soddisfare" potessero coesistere senza scambiarsi il turno in una partita interminabile durante la quale una sola di loro è appagata ma tu "perdi" sempre?
Potrebbero uscire dal campo da gioco e mettersi a tavolino con te, così che sia tu a "vincere" nel poterti sentire finalmente nella facoltà di far dialogare ragione e pulsioni e rispondere ai tuoi bisogni serenamente.
Comprendo la tua necessità di capire "come fare" attraverso degli esempi concreti ma non credo tu possa trovarne di esaustivi nei siti internet, perché questa è una questione molto personale e ognuno trova il suo modo di mettersi in ascolto di sé stesso e sperimentare modi per rispondere ai propri bisogni, sarebbe più utile un percorso di sostegno psicologico centrato sulla tua persona, così che tu possa individuare quello che è il tuo stile e che la tua "lotta" si plachi.

Ti auguro buoni giorni,
Dott.ssa Lisa Favaro

Ciao Mattia
Hai messo giù in maniera fin troppo astratta e inevitabilmente approssimata dei concetti di sapore filosofico che non sono di facile gestione, né a livello personale né culturale. Poni una questione moralistica di lotta tra bene e male, cercherei di inquadrare questi concetti in una cornice piuttosto etica, non moralista.
Vista anche la tua giovane età cerca di vivere la vita e fare esperienze senza sentirti gravato da colpe, e nel frattempo se sei interessato non cercare risposte fast sui siti ma cerca percorsi di vita o di studio che ti aiutino a strutturare un pensiero riguardo a te stesso e al mondo.
A disposizione

Dott. Giacomo Sillari

Buongiorno Mattia,
Dal tuo racconto emerge una visione che considera la ricerca del piacere e la ragione come due mondi opposti che non possono coesistere, in realtà non é così, infatti il piacere, la ragione e i valori non si escludono a vicenda.
Appari diviso tra razionalità e piacere, tuttavia entrambi questi due lati fanno parte di te, perciò sarebbe importante provare a integrare queste parti che consideri divise e opposte, indagare da dove nasce questa distinzione così netta e il senso di colpa di cui parli.
Rimango a disposizione
Buona giornata
Dott.ssa Elena Dati