Disagio, crisi di pianto, lavoro

Inviata da Fiore91 · 24 apr 2023 Autorealizzazione e orientamento personale

Salve, spero che qualcuno mi aiuti davvero, perchè non so più come stare bene e tornare ad essere felice, senza ricadere ogni momento in crisi di pianto/ depressione e pensare al peggio della mia vita, quando forse in realtà è tutto nella mia testa.
Sono una ragazza di 31 anni, ho un diploma, facevo (ora non più) volontariato in croce rossa, lavoravo come educatrice ed avevo una vita sociale di amicizie che mi faceva stare bene.
Ero felice e soddisfatta, vivevo ancora con i miei, poi per motivi familiari abbiamo venduto casa e adesso stiamo cercando di comprarne già un'altra, ma questa questione si sta già risolvendo.
Da 4 anni ormai sono andata a convivere con il mio compagno e da 1 anno circa o forse un po di più, che ho lasciato il lavoro perchè non sentivo più la stessa motivazione che avevo prima, ci andavo con l'ansia ed ogni giorno era diventato pesante, le mie esigenze erano cambiate.
Da quando non lavoro più, diciamo che anche la voglia è andata un po via e mi dispiace, perchè sento che mi sto buttando all'aria, senza motivo. Il solo fatto di essere qui a raccontarlo mi fa sentire male.
Ci sono dei giorni che non riesco più a vedere un futuro per me, altri invece in cui sto tutto il giorno a cercare offerte di lavoro nuove, o corsi di aggiornamento che potrei fare, ma poi mi assale l'ansia di non farcela e lascio tutto, ma è possibile a 30 anni?
Sembra che niente mi entusiasmi più come prima, sento di essere cresciuta di tot anni tutti insieme e di corsa.
Il pensiero di non lavorare e quindi non contribuire alle spese, di non essermi guadagnata da solai soldi per una vacanza in estate ad esempio, etc...mi fa sentire una fallita, una pessima compagna, una nullità quando invece negli anni precedenti non era così.
Sapere che il mio compagno mi sostiene e mi aiuta, mi fa stare bene solo in parte, perchè poi nutro un certo rancore o disagio verso me stessa che penso non sia giusto. Anche io voglio sentirmi indipendente, libera, fiera, che al mondo esisto anche io e faccio un lavoro che mi piace, ma non so da dove e come iniziare davvero!
Passo dalla paura di non farcela a fare un nuovo lavoro o peggio di non trovarlo più, da cosa mettermi a fare, alla speranza di trovarlo e vedere se la situazione migliora.
Mi sono chiusa e alle volte ho delle crisi di pianto ed anche di rabbia verso me stessa, perchè non mi sento una brava figlia, non capisco che problema ho?! Se trovo lavoro questa situazione si scioglierà oppure no?
Sembra che tutto sia diventato difficile, anche solo di aver fatto delle scelte sbagliate lavorative non lo so.
Ho due genitori presenti, che mi hanno sempre appoggiato nelle scelte che ho fatto, che mi amano ma alle volte penso di averli delusi....
Va detto che sono una persona ansiosa e penso 10000 volte prima di fare una qualunque cosa, mi sottovaluto molto, forse penso troppo e agisco poco per paura e perchè mi manca il coraggio di affrontare la vita per quella che è?? Grazie a chi mi risponderà

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Miglior risposta 25 APR 2023


Gentile Fiore,
apprezzo il suo sforzo nell’essere qui a raccontare il suo stato d’animo nonostante ciò la faccia sentire male, forse è proprio da qui che può partire: qualcosa dentro di lei la porta a rivolgersi ad un professionista, perché vorrebbe cambiare questa situazione in cui si trova e lo sta provando a fare in un modo diverso da quelli che ha già tentato. 

Provi ad ascoltare meglio questo dolore che sente dentro, che messaggio le porta? Da dove arrivano queste preoccupazioni di incapacità a portare a termine i corsi di aggiornamento o la demotivazione o ancora la sensazione di “buttarsi all’aria”?
La componente ansiosa suggerisce un ruolo nei comportamenti autosabotanti, ma soprattutto tanta ansia sembra corrisponda a qualcosa che va oltre, per lei, al suo voler riprendere in mano la sua vita. Spesso si fa l’errore di far corrispondere il proprio valore ad un esame, ad un titolo, alla posizione lavorativa e al guadagno che ne deriva. Tuttavia l’assenza, come anche la perdita di tutto ciò, può facilmente disorientare. 

Una cosa che potrebbe aiutarla è ricercare attivamente il suo valore e la sua unicità e iniziare a sentire sue le scelte che fa per il suo futuro. Questo è un passaggio fondamentale che le permetterebbe in seconda battuta, anche ad affrontare la difficoltà nell’accettare realmente il supporto delle persone a lei care e uscire da questo turbine di ansia e senso di indegnità che la tiene in scacco.
Rispondendo alla sua domanda finale, è possibile che le manchi il coraggio, nel senso che non riesce a dominare la paura, ma dalle sue parole non mi arriva la paura di vivere, quanto di non vivere come si aspetta.
Immagini che questo momento che sta vivendo in tutta la sua sofferenza, può portarla a riflettere seriamente sulla sua vita e può rivelarsi un prezioso indicatore di ciò che sta cercando.

La invito a finalizzare il suo sforzo di raccontarsi qui, concedendosi l’aiuto di un professionista.


Dott.ssa Silvia Bicciato Psicologo a Padova

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26 APR 2023

Cara Fiore91, grazie per esserti confidata con noi.
Scegliere di affidare agli altri il proprio dolore e le proprie preoccupazioni è sempre un atto molto coraggioso, perchè indica un desiderio e un bisogno di cambiamento. Posso comprendere quanto raccontare ciò che ti fa soffrire di più, possa farti sentire male e a disagio, tuttavia ci tengo a dirti quanto la consapevolezza e la condivisione, così come la richiesta di aiuto, possano rappresentare un vero primo passo verso la possibilità di ripristinare una situazione di benessere.
Dal tuo racconto sembra che nell'ultimo periodo della tua vita si siano susseguiti una serie di cambiamenti importanti, sia da un punto di vista oggettivo/lavorativo, sia soggettivo/relazionale. E' normale potersi sentire sopraffatti dagli eventi ed è possibile che, in queste situazioni, anche quelle decisioni che sentiamo più nostre e sulle quali abbiamo riflettuto di più, possano aggiungersi come carico sulle nostre spalle.
Immagino quanto sia pesante per te aver perso la tua indipendenza economica, proprio in un periodo di vita dove la spinta all'autonomia e al cavarsela da soli, si fa più sentire. Questi eventi ci fanno sentire impotenti, prosciugano le nostre speranze e la nostra visione positiva del mondo. Credo sia molto importante pensare a questi momenti di vita come a capitolo conclusi di un libro che stiamo scrivendo, giorno dopo giorno. Non è semplice definire il termine di un periodo di vita, così come non è mai semplice ricominciare a scrivere il capitolo successivo: sebbene possiamo provare gioia, curiosità, entusiasmo, questi vissuti sono indubbiamente accompagnati da timore, insicurezza, incertezza e dubbi.
E' possibile che sbloccandoti da un punto di vista lavorativo tu possa riacquisire quella sicurezza necessaria per riprendere in mano la tua vita, ma ti inviterei comunque a sfruttare questa situazione e a dedicarti uno spazio e un tempo per riflettere con un professionista su ciò che ti sta capitando e sulle emozioni che si sono attiva, come l'impressione di non essere abbastanza, di aver deluso le tue e altrui aspettative e la grande svalutazione con cui ti guardi a seguito di quanto accaduto. Questi sono tutti vissuti molto importanti, che riusciamo a mettere da parte e tenere in silenzio per periodi brevi: è sufficiente, infatti, un avvenimento per noi significativo, per riattivarli e restituirgli importanza e forza, rendendoli dirompenti e assordanti.
Spero di esserti stata di aiuto e rimango a disposizione per qualsiasi cosa,
un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi

Dott.ssa Annalisa Magnaneschi Psicologo a Roma

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26 APR 2023

Buongiorno Fiore,
Sembra che stia attraversando un periodo particolarmente complesso della sua vita che si alterna tra il bisogno di crescere e migliorarsi e la paura di fallire: questo potrebbe spiegare le sensazioni negative che attualmente sembrano affliggerla, portandola a rimanere ferma davanti alle opportunità della vita, scegliendo di ignorarle piuttosto che provare e godere successivamente dei risultati ottenuti.
Capisco il suo rammarico nel non riuscire a sentirsi indipendente economicamente, iniziando a pensare di essere un peso sulle spalle del suo compagno che, comunque, sembra non fargliene un problema.
Avere genitori presenti e amorevoli ha sicuramente tanti vantaggi ma contemporaneamente si crea la paura di non essere all'altezza di raggiungere o superare le aspettative che pensiamo loro nutrano nei nostri confronti e questo conduce spesso a sentirsi una nullità e una delusione.
La ringrazio comunque per il coraggio che ha dimostrato scegliendo di condividere parte della sua storia, nonostante il malessere che sembra causarle. Tra l'altro ha svolto lavori che potrebbero averla appesantita perché, a lungo andare, diventano difficili da gestire senza un percorso adeguato, soprattutto se associati ad ulteriori problematiche tipiche della vita quotidiana.
Trovare un nuovo lavoro potrebbe essere un primo passo per aiutarla a superare questo senso di inadeguatezza che prova ma i risultati potrebbero essere più efficaci e duraturi se scegliesse di intraprendere un percorso di terapia individuale che possa aiutarla a comprendere attraverso l'approfondimento del suo vissuto personale, familiare e relazionale, cosa si nasconde dietro questo suo bisogno di dimostrarsi sempre pronta e adatta, nonostante il sovraccarico emotivo che sembra quasi schiacciarla, attivando le risorse necessarie a permetterle di riprendere a vedere il bello che la vita offre, eliminando quella nebbia che attualmente non le permette di accogliere e godere delle opportunità.
Spero di esserle stata utile e rimango disponibile per ulteriori approfondimenti, anche online.
Un saluto,
Dott.ssa Paola Cutrupi

Dott.ssa Paola Cutrupi Psicologo a Reggio Calabria

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25 APR 2023

Gentile Fiore,
nella storia che ha raccontato penso che il momento critico sia stato quando, forse per ansia e stress, ha deciso di lasciare direttamente il lavoro che aveva senza provare prima a farsi aiutare per contrastare l'ansia e lo stress.
Evidentemente si può concludere che lasciare il lavoro senza pensarci troppo è stato un errore ma dagli errori si impara per cui la esorto a non abbattersi bensì a farsi coraggio e insistere finchè non troverà un nuovo lavoro.
Peraltro, per contrastare ansia, bassa autostima e conseguente autosvalutazione che ora la ostacolano, le suggerisco di intraprendere un percorso di psicoterapia preferibilmente ad orientamento cognitivo-comportamentale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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25 APR 2023

Buongiorno,
il disagio che descrive è molto debilitante e sembra rubarle molte energie.
Un supporto psicologico può aiutarla nel capire quale è la motivazione profonda che al momento le fa vivere questo blocco.
In realtà le sue difficoltà non sono così inspiegabili, se considera il periodo storico di precarietà in cui viviamo, e in cui è difficile farsi spazio in piena autonomia. Pensare ciò può aiutarla prima di tutto nel non sentirsi sola, ma inserita in un contesto che, ahimé purtroppo non predispone sempre all'autorealizzazione. Oltre ciò, il supporto terapeutico può fornirle gli strumenti per comprendere quali sono i meccanismi di funzionamento che le impediscono di intravedere una speranza.
La sua storia personale, la sua professione e la sua relazione sono sicuramente punti di forza, risorse che dimostrano la capacità di portare avanti dei progetti e degli obiettivi. Ad oggi si trova in una situazione di standby da cui può ripartite con il giusto supporto.
Rimango a disposizione qualora ne avesse bisogno.
Le auguro il meglio.

Valentina Iacuzio Psicologo a Inzago

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25 APR 2023

Buongiorno Cara
Mi spiace molto della tua sofferenza e ti sono vicina. Penso che ti sarebbe utile un percorso di psicoterapia per riprendenti la tua vita.
e per superare tutte le problematiche che hai citato.
Coraggio
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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25 APR 2023

Ciao, capisco che la situazione che stai vivendo può essere molto difficile e stressante per te. Vorrei invitarti a considerare l'idea di iniziare una terapia individuale per poter esplorare meglio i tuoi sentimenti e pensieri riguardo a questa situazione. Prima di tutto, è importante che tu capisca che le tue emozioni sono valide e meritano di essere esplorate. È normale sentirsi frustrati e confusi quando si è in una fase di transizione nella vita e quando si cerca di trovare la propria strada. Tuttavia, è importante riconoscere i tuoi pensieri e sentimenti e lavorare per superare le sfide che stai affrontando. Inoltre, la tua ansia potrebbe essere un fattore importante che contribuisce ai tuoi sentimenti di tristezza e depressione. Potrebbe essere utile esplorare le strategie di gestione dell'ansia e come puoi imparare a gestire meglio i tuoi pensieri e le tue emozioni per poter affrontare le sfide della vita in modo più efficace. Infine, la terapia individuale può aiutarti a esplorare le tue paure, i tuoi desideri e le tue ambizioni in modo più profondo e guidato. Potrebbe aiutarti a trovare nuove prospettive e scoprire ciò che è veramente importante per te nella vita. Ti invito quindi a considerare seriamente l'idea di iniziare una terapia individuale per poter esplorare meglio i tuoi pensieri e sentimenti riguardo a questa situazione. Insieme possiamo lavorare per aiutarti a trovare nuovi modi per affrontare le sfide della vita e trovare la felicità e la soddisfazione che meriti.

Dott.ssa Nicoleta Senni Pop-Span Psicologo a Asti

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