Gentili dottori,
Sono da un anno in cura da uno psicoterapeuta per quelli che io credevo essere attacchi di panico. In realtà , proprio questo mese , sto avendo delle bruttissime sensazioni corporee (è come se non mi sentissi parte del mio corpo,come se mi sentissi "leggera",ecc..) e il terapeuta mi ha detto che soffro di un disturbo da conversione di isteria (o una cosa del genere). Volevo chiedere a voi due cose:
1. Si riesce a curare quasi definitivamente?
2. È normale che dopo un anno stia presentando questi sintomi?
Grazie mille.
Ps:non prendo alcun tipo di farmaco.
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25 MAG 2015
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Gentile Laura.
Il disturbo da Conversione, così come i disturbi d'ansia di cui lei soffre sono in generale assolutamente risolvibili. Ad esempio esiste un nuovo protocollo di psicoterapia ipnotica Ericksoniana per la cura dei sintomi da conversione in 3 sole sedute. Tuttavia nessun protocollo o modello psicoterapico ne medico può garantire a tutti la guarigione.
Durante un processo terapeutico può inoltre avvenire che in un certo momento trasformativo di sé appaiano sintomi transitori del tipo da lei descritto.
La invito a confrontarsi con il suo terapeuta per chiarire meglio ogni suo eventuale dubbio.
Per ogni eventuale chiarimento o approfondimento rimango a sua gentile disposizione.
25 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Vi ringrazio per le risposte. Diciamo che io mi fido del mio terapeuta sennò penso avrei terminato già da tempo la terapia solo che non riesco a capacitarmi del fatto che siano sensazioni e dolori fisici provocati dalla mente (se così li possiam descrivere).
E proprio in questo momento della terapia dove credevo di starmi aprendo e dove pensavo di aver detto già molte cose di me (cosa che mi è risultata difficile all'inizio),si stanno "aggravando" i sintomi e questo mi fa spavento. Comunque,senza ombra di dubbio,esporrò i miei dubbi al terapeuta.
Volevo solo capire se fosse un problema risolvibile e se il "peggioramento" potesse essere normale o no.. Tutto qui.
Grazie ancora.
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24 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno gentile Laura,
per rispondere alla sua seconda domanda sarebbe necessario sapere molto di più su di lei e sul percorso che sta facendo con il suo terapeuta, in quanto, non è inusuale constatare che dopo diverso tempo in terapia il disagio si "sposta" verso altro. Nel suo caso, solo il suo psicologo può rispondere ai suoi interrogativi e sarebbe segno di buona sinergia parlare apertamente anche di dubbi, chiedere spiegazioni, con il terapeuta con cui si sta lavorando.
Cordiali saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma
23 MAG 2015
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Gentile Laura,
quello che sta chiedendo a noi lo deve chiedere al suo terapeuta, nel senso che le sue preoccupazioni devono essere a lui esplicitate perché parte importante del percorso terapeutico. Se non c'è trasparenza e fiducia nel terapeuta, anche la terapia funzionerà a singhiozzo. Parli dei suoi dubbi e timori con il suo terapeuta in tutta tranquillità cercando insieme a lui di dare ad essi un senso.
Cordiali saluti
Anna Ambiveri
23 MAG 2015
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Cara Laura
con la dovuta pazienza e con la dovuta costanza questo disturbo passerà.
Devi davvero fidarti del tuo terapeuta ed approfondire il legame di "Alleanza Terapeutica" con molta perseveranza negli incontri e discutendo con lui ogni perplessità e domanda.
Il fatto che tu scriva a noi mi fa comprendere che non ci sia una completa fiducia e invece questo è il fulcro della questione.
Esprimi a lui tutti i tuoi dubbi e le tue domande.
Utilizza totalmente il tuo spazio terapeutico!
Saluti
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna
23 MAG 2015
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Cara Laura, per i pochi elementi che si possono rilevare non è possibile entrare nello specifico. E' però normale che una terapia abbia tempi lunghi e comunque il superamento di questa fase è possibile con molto impegno e alta motivazione. Sottolineo che non devi prendere farmaci, se non per particolari stati particolarmente gravi di cui non leggo evidenza. Un caro saluto, Giuseppe
23 MAG 2015
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Cara Laura dal momento che lei sta facendo un percorso psicoterapico con uno psicologo, i cambiamenti che lei vive sia a livello delle sensazioni corporee che a livello ideativo e comportamentale sono il risultato di tale percorso e possono essere letti sia come una resistenza o regressione che come una evoluzione del suo modo di relazionarsi agli altri, compreso la terapia.
Se lei sente una sensazione fisica di legerezza questa potrebbe indicare che si è liberata da fardelli psicologici che la gravavano?
23 MAG 2015
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Salve Laura, sarebbe più opportuno che rivolgesse queste domande al suo terapeuta che conosce perfettamente la sua storia personale e clinica, e può così darle spiegazione in proposito al suo "disturbo""..
Dott.ssa Irene Olivi
22 MAG 2015
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Cara Laura,
i modi in cui evolvono le nostre risposte psicofisiche possono essere, talora, sorprendenti.
Nella sua situazione, in cui è già seguita da un terapeuta, le suggerisco di comunicargli i suoi dubbi e comunicazioni.