Cosa sono i disturbi della personalità?
Con disturbi della personalità si indica un gruppo di disturbi caratterizzati da una serie di comportamenti, pensieri ed emozioni disadattivi. Le persone che ne soffrono solitamente percepiscono la realtà in maniera diversa, così come le relazioni sociali. Di conseguenza, gli individui con disturbi della personalità possono avere problemi nella sfera affettiva, professionale e sociale. Chi ne soffre, inoltre, non è cosciente del proprio disturbo e tende a non chiedere aiuto a un professionista.
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Quali sono le cause dei disturbi della personalità?
Non sono state ancora definite con certezza le cause dei disturbi della personalità. Nonostante ciò, si pensa che possano essere provocati da una serie di fattori ambientali e genetici. Esistono una serie di cause che possono incrementare il rischio di soffrire di disturbi della personalità. Fra i principali fattori troviamo:
- traumi infantili;
- stress;
- rifiuto o ostilità da parte dei genitori;
- iperprotezione durante l'infanzia;
- esperienze traumatiche durante il periodo scolastico;
- cause genetiche;
- struttura del cervello.
Quali sono i sintomi dei disturbi della personalità?
Esistono diverse tipologie di disturbi della personalità. Per questo, i sintomi possono variare a seconda del tipo di disturbo. Innanzitutto, i disturbi della personalità vengono suddivisi in tre gruppi: cluster A, cluster B e cluster C.
Il cluster A comprende comportamenti inusuali e i principali sintomi sono:
- poca fiducia nei confronti degli altri;
- sospetti costanti;
- rancore;
- mancanza di interesse nelle relazioni sociali;
- percezioni strane;
- mancanza di empatia;
- comportamenti eccentrici.
Il cluster B comprende comportamenti drammatici e poco stabili, e i principali sintomi sono:
- mancanza di empatia;
- aggressività;
- indifferenza;
- impulsività;
- difficoltà nelle relazioni sociali;
- cambiamento repentino dello stato d'animo;
- emotività eccessiva;
- bisogno di attenzione costante.
Il cluster C comprende i comportamenti ansiosi e timorosi e i principali sintomi sono:
- ansia;
- sentimento di inferiorità;
- timidezza;
- difficoltà nelle relazioni sociali;
- dipendenza affettiva;
- mancanza di autostima;
- perfezionismo;
- manie di controllo.
Quali tipi di disturbi della personalità esistono?
Esistono tre gruppi (detti cluster) di disturbi della personalità che comprendono dieci tipologie di disturbi.
Nel cluster A (comportamenti strani ed eccentrici) troviamo:
- disturbo paranoide di personalità: la caratteristica principale è una forte diffidenza nei confronti degli altri;
- disturbo schizoide di personalità: chi ne soffre evita le relazioni e le attività sociali;
- disturbo schizotipico di personalità: si caratterizza per comportamenti e pensieri eccentrici.
Nel cluster B (comportamenti drammatici e poco stabili) troviamo:
- disturbo antisociale di personalità: si caratterizza per aggressività e manipolazione nei confronti degli altri;
- disturbo borderline di personalità: chi ne soffre è instabile, impulsivo e ha paura di essere abbandonato;
- disturbo istrionico di personalità: le caratteristiche principali di questo disturbo sono la bassa autostima e la necessità di sentirsi sempre al centro dell'attenzione;
- disturbo narcisistico di personalità: chi ne soffre prova un senso di superiorità nei confronti degli altri e dimostra scarsa empatia.
Nel cluster C (comportamenti ansiosi e timorosi) troviamo:
- disturbo evitante di personalità: si caratterizza per il senso d'inferiorità e per l'alta sensibilità alle critiche altrui;
- disturbo dipendente di personalità: chi ne soffre dipende dagli altri per poter prendere qualsiasi decisione riguardante la propria vita;
- disturbo ossessivo-compulsivo di personalità: si caratterizza per un alto grado di perfezionismo e di controllo.
Quali sono le conseguenze dei disturbi della personalità?
I disturbi della personalità possono avere gravi conseguenze sulla vita sociale, affettiva e lavorativa di chi ne soffre. Fra i principali effetti di questi disturbi troviamo:
- dipendenza da sostanze;
- insonnia;
- difficoltà nelle relazioni sociali;
- ansia e stress costanti;
- rischio di soffrire di altri disturbi come depressione e fobie;
- difficoltà nell'accettare le cure e nella relazione con il medico;
- autolesionismo;
- tentativi di suicidio;
- disturbi del comportamento alimentare;
- aggressività;
- assenza di vita sociale.
Come curare i disturbi della personalità?
Una delle difficoltà principali nel trattamento dei disturbi della personalità è che i pazienti accettino di sottoporsi alle cure perché spesso non si rendono conto di soffrire di questo tipo di disturbi. La diagnosi, inoltre, è fondamentale per poter individuare la tipologia di disturbo e per creare un percorso che porti alla riduzione dei sintomi e delle conseguenze. L'obiettivo della cura è quella di modificare gli schemi mentali che interferiscono negativamente sul benessere del paziente.
Chi ti può aiutare?
Per poter affrontare il trattamento dei disturbi della personalità è necessario fare affidamento su diversi professionisti. Lo psicoterapeuta, specializzato ad esempio in terapia cognitivo-comportamentale, è indispensabile per ridurre i sintomi e le percezioni negative del paziente. In più, il lavoro del terapeuta può essere utile per dare supporto ai familiari del paziente. In alcuni casi è fondamentale anche l'assunzione di medicine come antidepressivi o ansiolitici, prescritti dal medico di famiglia o dallo psichiatra.
Scheda rivista e corretta dalla dottoressa Patrizia Mattioli
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