Il funzionamento borderline maschile: come identificare questo disturbo?
Anche tra i non addetti ai lavori sta crescendo la consapevolezza rispetto al disturbo borderline. Oltre a riepilogarne brevemente le caratteristiche riassumerò le evidenze rispetto a manifestazioni borderline nel genere maschile.
Alcuni di voi avranno sentito parlare del Disturbo Borderline di Personalità, che implica forte instabilità emotiva e relazionale, identità mutevole, sentimenti di vuoto, paura costante dell'abbandono, impulsività, autolesionismo e pensieri paranoici transitori. Questa diagnosi è generalmente associata al genere femminile; un po' come il Disturbo Narcisistico di Personalità al genere maschile.
Disturbo borderline di personalità negli uomini
Al di là delle etichette diagnostiche oggi spenderò due parole per descrivere alcune evidenze emerse in letteratura (Bozzatello et al. 2024, Sansone e Sansone 2011) rispetto al funzionamento borderline al maschile. Accennerò inoltre a come sembra si possa distinguere dal funzionamento narcisistico nell'uomo. Anzitutto si riscontrano alcune differenze nei comportamenti impulsivi/pericolosi: mentre le donne presentano maggiormente disturbi nell'area alimentare gli uomini tendono di più a ricorrere all'uso di sostanze.
In generale gli uomini con diagnosi borderline sembrano avere maggiori condotte spericolate e le donne maggiore instabilità nelle relazioni. A livello delle manifestazioni emotive emerge un'interessante differenza: le donne in maggior misura possono avere alterazioni emotive e dell'umore laddove gli uomini manifestano di più rabbia esplosiva. Sembra poi che per gli uomini l'identità sia meno instabile.
Per il resto anche gli uomini presentano sentimenti cronici di vuoto, paura dell'abbandono e comportamenti autolesivi. Per gli uomini è stata osservata una certa correlazione tra disturbo borderline e disturbo narcisistico. In entrambi i casi si pensa in genere ad un modo di rapportarsi che può assumere forme manipolative, egocentriche, aggressive, intense, impulsive ed imprevedibili.
Come si può distinguere nell'uomo un funzionamento borderline da uno narcisista?
Kernberg e Yeomans (2013) suggeriscono 3 principali caratteristiche che permettono una distinzione:
- Nel funzionamento narcisistico vi è la difficoltà ad accettare qualsiasi tipo di relazione di dipendenza, preferendo relazioni di tipo esplorativo o "parassitario". Il funzionamento borderline pur con contraddizioni ed ambiguità presenta chiaramente la dimensione di dipendenza dalle relazioni.
- Le fluttuazioni d'umore riguardano temi di fallimento personale contrapposti a sentimenti di superiorità e grandiosità nel caso del funzionamento narcisistico; inoltre è presente un pervasivo atteggiamento di disprezzo e rifiuto verso l'altro. Nel borderline le fluttuazioni sono in tema relazionale e passano dall'idealizzazione e dipendenza al rifiuto ed alla rabbia nei confronti dell'altro; tuttavia non vi è un sentimento cronico di disprezzo verso l'altro.
- Il rifiuto del bisogno di affidarsi e l'atteggiamento svalutante fanno sì che il funzionamento narcisistico porti all'isolamento (anche se non per forza nell'ambito di relazioni superficiali o di lavoro).
Nel borderline le relazioni possono essere immature, contradditorie e complicate ma bene o male sono presenti. Se si nota che il proprio funzionamento interiore e nei rapporti sta divenendo fonte di una sofferenza non più accettabile è bene cercare aiuto. Nel contesto delle psicoterapie per trattare il funzionamento borderline si possono considerare la Dialectical Behaviour Therapy e la Schema Therapy. Quest'ultima risulta anche indicata per il funzionamento narcisistico.
Le informazioni pubblicate da GuidaPsicologi.it non sostituiscono in nessun caso la relazione tra paziente e professionista. GuidaPsicologi.it non fa apologia di nessun trattamento specifico, prodotto commerciale o servizio.
PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ