Salve,
volevo un consiglio su mia figlia 16enne.
La notte non vuole dormire da sola perché mi ha confessato che le danno fastidio il nostro parlare e le nostre effusioni.
La notte dorme con mia moglie, poi ha scatti d'ira se ci vede farci dolcezze. Vorrei un consigliò su come comportarci
Grazie
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31 MAR 2015
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Gentile Alessandro
intanto mi sembra positivo il fatto che sua figlia le abbia "confessato" questo stato d'animo turbato ed ansioso.
Emerge le paura di essere lasciata in secondo piano, abbandonata ed esclusa dal vostro rapporto; residui "edipici" non risolti emergono in questa ansia.
Io vi consiglierei (a lei e a sua moglie) di continuare con la ragazza un dialogo franco e aperto su questi temi.
Eventualmente l'aiuto di uno psicoterapeuta può essere prezioso e pure potete proporre questo alla ragazza.
Cordiali saluti
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna
31 MAR 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Alessandro.
vostra figlia sta vivendo una difficoltà che trova le sue origini nella fase edipica e pertanto il suo comportamento attuale è cronologicamente inadeguato. Il mio suggerimento è quello di invitarvi contattare senza indugio ad uno/a psicoterapeuta dell'Età Evolutiva.
Forse avete sempre rimandato cercando di fare del vostro meglio con lei ma senza risolvere nulla ed ora si presentano delle complicazioni che , senza l'aiuto di un professionista, non potete più gestire da soli. Auguri
Dott.ssa Cala Panno
psicologa-psicoterapeuta
30 MAR 2015
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Gentile Alessandro,
sua figlia è in piena adolescenza, un periodo in cui si accelera il processo di distacco del figlio verso l'autonomia di pensiero e affettiva. Questo periodo infatti segna una maturazione cognitiva e l'apertura ad altri rapporti affettivi al di fuori della famiglia. L'adolescente può avere qualche difficoltà ad affrontare questa fase perchè ovviamente la famiglia rappresenta un luogo protetto, rispetto all'esterno. Le consiglio di consultare uno psicologo psicoterapeuta che potrà meglio valutare i rapporti familiari e suggerirle delle strategie opportune di comunicazione e di comportamento.