Figlio ventenne sempre arrabbiato
Buonasera,
mio figlio a ha 20 anni e da almeno un paio di anni, dopo il covid, è perennemente arrabbiato. Ce l'ha con il mondo intero, ogni minimo intoppo che ha durante la giornata lo manda in crisi ( capitano tutte a me, non me ne va mai bene una); in conflitto con tutto e con tutti. E la sua maniera di sfogarsi è urlare. Ogni cosa sembra un affronto contro di lui. Non riesce a farsi scivolare nulla.Quando si prova a parlare si finisce col discutere perché più si cerca di fargli capire che quello che succede a lui è ordinaria amministrazione e quasi tutti la viviamo tutti i giorni, più continua a dire che noi non capiamo. Con me parla parecchio (diciamo che parla poco ma quando è in crisi manda tantissimi messaggi); da un lato la cosa va bene e mi fa piacere, anche se alla fine io finisco col raccogliere tutte le sue angosce; dice che in questa società i giovani non possono avere un futuro, che andare a lavorare tutti i giorni per 1000 euro al mese non è vita....è arrabbiato perché chi non fa nulla alla fine sta meglio degli altri. Mi dispiace perché è un ragazzo sensibile e buono, ma su queste cose non si riesce a farlo ragionare e a fargli cambiare opinione. A volte sembra quasi che il fatto che noi siamo persone per bene e lavoratrici gli dia fastidio, che ci accontentiamo della normalità, che non "sgarriamo mai o trasgrediamo mai"...ma perché mai dovremmo trasgredire? Si arrabbia perché un esercente risponde in maniera scocciata e maleducata ad una sua richiesta e il fatto di non rispondergli male a sua volta e'come se gli generasse frustrazione. Vorrei tanto aiutarlo a poter vivere meglio e sereno. A 20 anni, lavori, hai una famiglia che ti vuole bene, ma con questo carattere rischi di farti terra bruciata intorno...a 20 anni dovresti essere felice, divertirti, avere un sacco di amici...e invece no...anche li due anime in croce per le quali farebbe di tutto e dalle quali si aspetta altrettanto ma le sue aspettative
Vengono spesso deluse. E io, oltre a raccogliere i suoi sfoghi, vorrei aiutarlo, ma è difficile se in primis lui non vuole far nulla per volersi bene e farsi aiutare. Perché secondo lui non c'è nulla che si possa fare, solo rassegnarsi a una vita di fatica e di doveri e nessuno può aiutarlo...