Forte ansia e stress da lavoro e non solo…

Inviata da Dandelium · 2 lug 2024 Ansia

Buongiorno a tutti,
Premetto che la domanda sarà un po’ lunga ma ho tanto bisogno di sfogarmi e spiegare approfonditamente tutto
Sono una ragazza giovanissima (27 anni). Dopo un percorso di laurea triennale e magistrale in un corso altamente specializzato ambito finanza sono entrata nel mondo del lavoro a Giugno 2022 con uno stage in una azienda nell’ambito di mio interesse con un piccolo ruolo in sostituzione a una persona che se ne era andata. È stata contemporaneamente sia un’esperienza difficile che un’esperienza memorabile (in positivo): purtroppo parlo di esperienza difficile perché quello che dovevo fare mi è stato spiegato poco e male, da una responsabile che mi stava poco dietro (e che a sua volta non sapeva bene cosa avrei dovuto fare per via delle dimissioni della collega) e che si interessava più a quanto duravano le mie pause caffè con i colleghi della mia età (NB non facevo ore di pausa caffè, magari quando lei faceva 10min ufficiali di pausa io ne facevo 15 ma a differenza sua non andavo in bagno ogni mezz’ora con il telefono per starci dentro altri 10min) o a quanto facevo di smartworking (in particolare una volta a novembre 2022 mi sono positivizzata al Covid e sono rimasta in smart un giorno in più a cavallo di weekend e lei si è lamentata che non l’avessi avvisata quando ho dato per scontato che se dal martedì precedente al lunedì successivo fossi ancora a casa era dovuto al test ancora positivo e non avevo modo di contattarla fuori dal lavoro per poterglielo dire se non il lunedì mattina stesso…). Questa responsabile ha poi dato a sua volta le dimissioni a Dicembre 2022 esattamente quando, al termine del mio stage, sono stata assunta in azienda e da qui è partito un nuovo esasperato passaggio di consegne velocissimo su cose troppo più grandi di me, che non mi competevano né in termini di responsabilità né in termini di job description, e che mi avrebbero fatto addirittura riportare direttamente alla persona più importante in azienda lato economico con conseguente semi-gestione e intermediazione del mio team in Italia con il team finance nel paese estero della sede principale dell’azienda. Questa situazione mi ha cominciato molto a pesare, come dicevo avevo troppe cose di troppa importanza sulle mie spalle, nonostante fossi un profilo junior facevo più di quanto dovessi e quindi, complice anche il carattere del manager a cui rispondevo molto poco paziente e comprensivo dei miei limiti su alcune cose, me ne sono andata buttandomi in una nuova azienda con un nuovo ruolo (visto che avevo anche fatto la considerazione che, senza alcuna esperienza pregressa, valesse la pena così giovane di tentare un’altra strada per vedere quale posizione Finance mi piacesse o addicesse di più) e ho lasciato sollevata quel posto ma lasciando a malincuore alcuni dei colleghi che avevo trovato più un’azienda piccola d compatta che mi permetteva di viaggiare un pochino. In tutto ciò, non ho specificato ma vivevo in provincia e lavoravo su Milano 4 giorni su 5 in presenza, facendo circa 3h/3,30h di spostamenti con i mezzi tra andata e ritorno. Quindi, nel 2023 dopo un totale di 11 mesi nell’azienda precedente, mi butto in questa azienda più grande (rimanendo su Milano) e ottenendo qualche migliaio in più in stipendio, molti più benefit tra cui anche più smartworking. Mi sono subito trovata bene con i colleghi, ero in un team più numeroso quindi la mole di lavoro era adeguatamente ripartita tra tutti e all’inizio ero stata presa sotto l’ala protettiva di questi colleghi (tutti poco più grandi di me quindi un clima giovane e divertente, leggero e spensierato) quindi sono stata inserita piano piano con una migliore formazione rispetto all’azienda precedente in tutte le attività del team con anche la considerazione della poca esperienza pregressa. Purtroppo l’azienda ha cominciato dopo pochi mesi ad andare male, hanno licenziato persone e invitato altre ad andarsene, tanti benefit sono stati tolti/ridotti e c’era un forte clima di incertezza sul futuro. Ho visto gente su gente andarsene e l’azienda intera svuotarsi, io per prima nel mio team ho perso un sacco di colleghi che erano i miei insegnati e punti di riferimento, rimandando con solo una collega e il responsabile (che prima si faceva vedere e sentire poco, poi con la situazione in peggioramento è ‘ricomparso’ ma dimostrandosi un incompetente, assolutamente non in grado di gestire quel lavoro e le persone). Quindi, dopo pochi mesi, mi sono trovata di nuovo ad avere molto lavoro sulle spalle e molto stress derivante dalla situazione aziendale e dal manager incapace di organizzare il piccolo team rimasto, il lavoro, le ferie, i contatti con gli altri uffici aziendali etc. Contemporaneamente, a Ottobre 2023, mi sposto e vado a convivere con il mio partner di 7 anni avvicinandomi di più a Milano: già questo è stata un’altra forte botta psicologica, io che ero abituata a vivere nella mia casetta con giardino con tutti gli affetti vicini, finisco in piccolo appartamento in affitto, con vicini sopra e sotto rumorosi, con un sacco di problemi insorti solo dopo (muffa, elettrodomestici che puzzano all’utilizzo, pezzi di cucina che si staccano) dove non mi trovo per nulla a mio agio sia nel paese troppo più grande rispetto a come sono abituata e sia lontano dai miei amici/parenti/cane e, nonostante la ragione principale per spostarci qui fosse raggiungere con maggiore comodità il posto di lavoro a Milano (anche il mio fidanzato lavora lì), di fatto ci metto quasi lo stesso tempo di quando vivevo più lontana perché i mezzi funzionano sempre peggio. Alla fine, dopo un anno e due mesi, complice anche il fatto che la posizione nuova che avevo voluto cogliere l’opportunità di provare non mi piacesse molto perché troppo meccanica e noiosa, trovo una nuova opportunità in cui svolgo la mansione della prima azienda, ancora più comoda da raggiungere (prendo solo treno e non treno+metro) in una realtà solida, quasi centenaria e internazionale: qui non ci sono sicuramente incertezze sul destino dell’azienda, la paga è ottima (ho fatto un grande incremento di RAL), ho ancora tanti buoni benefit e il team è comunque abbastanza giovane e divertente. Sono qui da soli due mesi, speravo (come mi era stato preannunciato) di imparare tanto e di farlo con una velocità di crociera normale, adattandomi piano piano al nuovo ritmo (molto più serrato essendo un’azienda così importante) accompagnata dalla mia nuova responsabile che ha pochi anni in più di me. Sappiamo tutti però che niente va come previsto e difatti, purtroppo, settimana scorsa la mia responsabile ha dato le dimissioni per intraprendere una nuova avventura lavorativa differente (motivata da questioni personali che capisco e condivido, tra cui avere il tempo di crescere sua figlia piccola e non passare la sua vita facendo straordinari in questo lavoro così impegnativo) quindi, eccomi qui di nuovo in preda all’ansia e allo sconforto, che inizio un nuovo frenetico passaggio di consegne per apprendere tutto quello che lei lascerà in azienda. A differenza dei due posti precedenti, il manager superiore si è premurato di contattarmi dicendo che ne lui ne gli altri colleghi mi lasceranno sola, che si tratta comunque per me di una grande opportunità da cui imparare ma che lui è il nostro ‘parafulmine’ quindi qualsiasi cosa accada ci pensa lui a fare da scudo, il che mi ha davvero tanto confortata ma, sapendo cosa ho già passato tempo fa, mi ha già fatto venire ulteriore stress a quanto già ne abbia dal recente cambiamento, dalla difficoltà di adattamento alla casa dove sono, dall’ansia di sbagliare nel nuovo lavoro visto che sono ancora in periodo di prova ma già sto facendo documenti che mando a ranghi molto alti in azienda etc. A questo punto sono arrivata ad avere attacchi di panico continui che devo nascondere da tutti, mi piango addosso nell doccia per non farmi vedere e per somatizzare un po’ lo stress, mi impongo ritmi assurdi al di fuori del lavoro per fare tutto ciò che devo fare in casa (pulire, lavare, cucinare, stirare, riordinare, fare la spesa) in settimana così che nel weekend possiamo tornare dai nostri genitori in provincia dove sento realmente di vivere e respirare a pieni polmoni, cerco di dedicare qualche spazio anche a me e ai miei hobby come fare sport, guardare le mie serie tv preferite ma ho ulteriore stress che mi arreco da sola perché se non riesco a fare tutto quello che ho nella to do list non riesco a stare tranquilla e devo maniacalmente riorganizzare il tutto e così via. Sono un po’ di settimane che, oltre a questi ritmi insostenibili e al lavoro da cui so quando inizio ma non so quando finisco (o torno a casa), abbiamo degli impegni nel weekend che non ci hanno fatto tornare a casa e sono stata psicologicamente male perché non ho potuto tornare nella mia comfort zone e quindi ho capito quanto Milano e le aspettative di questa città e sulle persone che ci lavorano mi stiano logorando dentro e non siano tagliate per me, non perché non sia pretenziosa o non abbia obiettivi di carriera ma perchè questa carriera voglio farla preservando la mia salute mentale. Ora, soprattutto lavorativamente parlando, sono conscia del fatto che non possa lasciare nuovamente questo lavoro dopo soli due mesi (e non posso neanche cambiare il 4 posto di lavoro in 3 anni), però mi sto arrovellando il cervello sul da farsi, su come resistere, sto combattendo contro me stessa per trovare un’escamotage mentale che mi faccia andare avanti e resistere contro voglia, che poi magari sto facendo tutti dei castelli in aria per nulla e non succederà niente di cui mi sto anticipatamente preoccupando (essere lasciata sola a fare del lavoro che non so come fare gestire, rimanere bloccata in questa casa più tempo di quanto vorrei perché non troviamo la casa dei nostri sogni da comprare o non avremo le disponibilità economiche di farlo, non riuscire a fare tutto quello che devo fare entro la fine della giornata e tutto) però non riesco a smettere e mi sento sempre peggio, rimettendone davvero di salute. L’unica luce in fondo al tunnel per me è quella di pensare di tornare vicino a casa (ne ho già parlato con il mio fidanzato ed è assolutamente d’accordo non per motivi riguardanti me ma per entrambi il desiderio è di riavvicinarsi alla famiglia e al verde, con prezzi più sostenibili e anche in vista di una creazione di una famiglia è dove vorremmo crescere i nostri figli come siamo cresciuti noi), poi sto anche pensando al lavoro di cercare di rimanere in questa azienda almeno 2/3 anni e poi cercare un lavoro o in provincia, sapendo che dovrò rinunciare a qualcosa tra RAL o aspettative di crescita perché purtroppo ci guadagnerei in vicinanza ma le aziende sono tutte vecchio stampo con management all’antica o addirittura di cambiare nuovamente lavoro e andare tipo in banca o assicurazione così da poter gestire meglio il mio tempo e godere anche dei miei affetti e questo non mi spaventa affatto, anzi appunto è l’unica forza motrice che per ora mi fa andare avanti, il sapere di avere questo come obiettivo, solo con la paura di non riuscire a realizzarlo o non riuscire ad arrivarci nelle tempistiche che spero.
Per riassumere il tutto, vivo in un perenne stato d’ansia causato da lavoro e da vita personale, insoddisfazione e paura generalizzata e probabilmente sindrome dell’impostore che mi fa sempre pensare di non essere all’altezza di superare alcuni scogli (anche se alla fine ho sempre dimostrato agli altri e a me stessa di poterlo fare) e in più, credo di meritarmi un po’ di tranquillità lavorativa che in tutti questi anni ancora non ho avuto modo di godermi.
Ovviamente non voglio lasciare il lavoro, non voglio fare la mantenuta ma voglio solo qualcosa che mi piaccia e mi faccia stare bene, forse non sono fatta come vogliono ‘venderci’ tutti per le multinazionali che richiedono anima, corpo e sangue e va bene così solo che ora sono in uno stallo perché voglio trovare altro ma non voglio neanche dare una delusione ai miei responsabili che mi hanno dato questa occasione e creduto in me così come non voglio passare come una persona inaffidabile se decidessi di cambiare di nuovo lavoro a breve perché non mi sento bene dove sto a causa della mia mente che vede sempre il bicchiere mezzo vuoto e vive sempre pensando al futuro e mai il qui e ora.
Cosa posso fare? Come posso prendere in mano le redini del mio destino e stare bene?

Risposta inviata

A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo

C’è stato un errore

Per favore, provaci di nuovo più tardi.

Prenota subito un appuntamento online a 44€

Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.

Miglior risposta 4 LUG 2024

Salve Dandelium,
Dopo aver letto il suo lungo sfogo, mi sembra che lei sia stata in grado di centrare il problema nelle ultime 10 righe circa. La parola chiave è tranquillità (quella che lei non si dà in questa fase di vita), il vedere il bicchiere mezzo vuoto, il non riuscire a vivere il qui e ora, e il voler avere tutto sotto controllo, anche ciò che non è ancora accaduto.
Forse, anzi molto probabilmente, lei potrebbe beneficiare di una psicoterapia a cadenza settimanale.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

686 Risposte

227 voti positivi

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

9 LUG 2024

Gentile Dandelium, grazie per la sua apertura accurata e molto chiara. Osservo una grande risorsa in questo modo di raccontarsi, sembra proprio consapevole di sé e capace di mettersi in discussione. Penso che potrebbe proprio beneficiare di un percorso di terapia, che l'aiuti ad integrare le sue consapevolezze e capacità con i bisogni che avverte, affinché se ne prenda cura e costruisca una vita su misura per lei. Buon lavoro!
Lucia Orlando

Dott.ssa Lucia Orlando Psicologo a Roma

29 Risposte

7 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

4 LUG 2024

Gentile Dandelium,
il suo lungo sfogo avrebbe potuto essere riassunto in poche parole "la chiamano vita".
Perché la vita è appunto il modo disordinato, imprevedibile, deludente, illusorio, frustrante, e contraddittorio con cui gli eventi accadono.
Lei, giovane, di questi aspetti della vita non ne aveva ancora fatta esperienza avendo avuto la fortuna di nascere e vivere (si legge fra le righe del suo scritto) in un ambiente protetto e tutelato: bravi genitori evidentemente ma anche una comunità ed un ambiente naturale in armonia con i ritmi delle persone.
Poi l'ingresso nel mondo del lavoro, tra l'altro in un settore (quello finanziario) tra i più cinici e competitivi del mercato l'ha catapultata in un universo parallelo dove lei, per un verso o per l'altro, si sente come un giocoliere che deve continuamente muovere e controllare parecchi piatti che girano in equilibrio precario su sostegni fragili e spesso improvvisati. Sempre sul pezzo!
Ha già cambiato (con molto coraggio) tre o quattro posti di lavoro sperando di trovare un clima lavorativo per lei più soddisfacente ma, come ha constato, la situazione è sempre molto ansiogena e ai limiti della sostenibilità.
A me sembra che da un punto di vista psicologico le possano fare comodo a questo punto alcuni pratici consigli di base che ho verificato essere utili alle mie pazienti:
- il mondo del lavoro funziona su base gerarchica, chi ha il potere non solo lo usa (e non tollera che venga messo in discussione) ma si aspetta che il dipendente capisca DA SOLO quali sono i limiti e le regole da seguire,
- "l'informazione è potere", ecco perché le informazioni in azienda si danno poco e malvolentieri. Ed ecco perché lei ha trovato parecchia reticenza e poca buona volontà presso coloro che avrebbero dovuto istruirla.
È buona norma in azienda tenere gli occhi aperti e reperire da soli le informazioni che servono,
- è importante avere il controllo sulla mole del proprio lavoro e avvertire per tempo se non si riesce a rispettare una scadenza,
- nel mondo del lavoro si è valutati per il risultato e non per le intenzioni
- il bravo dipendente (per l'azienda) è quello che porta a termine bene il compito assegnato. Così bene da togliere al capo l'obbligo del controllo.
Ne avrei molte altre ma mi fermo qui. Questo breve vademecum dovrebbe avere, nelle mie intenzioni, lo scopo di placare la sua ansia.
Perché il mondo del lavoro ha regole e stili comunicativi completamente diversi da quelli usati da lei fino ad ora. Ma lei li sta già imparando (si capisce da ciò che dice a proposito del suo attuale posto di lavoro).
Se lei diventa pienamente consapevole di questo, e se lo ripete all'inizio di ogni giornata lavorativa, anche la sua ansia dovrebbe diminuire.
Vorrei fermarmi qui, la mia risposta è già troppo lunga.
Suggerisco che, circa gli effetti dei cambiamenti che il lavoro induce nella sua vita privata, lei ci scriva un'altra lettera (stavolta breve).
Spero di esserle stata utile, almeno un po'.

Rinalda Sabbadini

Dott.ssa Rinalda Sabbadini Psicologo a Arese

111 Risposte

122 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

4 LUG 2024

Buongiorno Dandelium.
Nella tua richiesta leggo tanta angoscia, tristezza e soprattutto ansia per ciò che sta accadendo nella tua vita.
Affacciarsi al mondo del lavoro così giovani non è semplice ma sembra che tu stia facendo molto bene ciò che ti viene richiesto.
E' anche molto positivo il fatto che nel momento in cui intraprendi un nuovo lavoro metti molto impegno in ciò che fai. Inoltre, anche se hai cambiato vari impieghi lavorativi, leggo che sei stata in grado di svolgere le mansioni richieste in modo davvero maturo.
L'ansia e il panico che senti arrivare sono piccoli segnali che ci stanno dicendo qualcosa. L'ansia porta sempre un messaggio, in questo caso ancora da decifrare. Sappiamo già qualcosa però; sei molto stanca e provata da questo periodo, ed è comprensibile visto i cambi repentini che ci sono stati e le grandi responsabilità. Forse c'è bisogno di fare un po' il punto della situazione e comprendere alcune dinamiche interne e personali.
Mi sento di dirti che a tutto c'è una soluzione ma è molto importante, a volte, sapersi ascoltare e fermare a riflettere su ciò che accade intorno a noi. In questi casi un percorso psicologico può aiutare a fare chiarezza.

Rimango a tua disposizione.
Dott.ssa Benedetta Micheletti

Dott.ssa Benedetta Micheletti Psicologo a Lunata

20 Risposte

4 voti positivi

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

4 LUG 2024

Ciao,
grazie per aver condiviso la tua storia in modo così dettagliato e sincero. Mi rendo conto di quanto possa essere stato difficile per te scrivere tutto questo, e apprezzo la tua apertura.
Dal tuo racconto emergono diverse tematiche significative: il sovraccarico lavorativo, la pressione di responsabilità non proporzionate alla tua esperienza, l’instabilità lavorativa, la difficoltà di adattamento alla nuova casa e la lontananza dagli affetti. È comprensibile che tu ti senta sopraffatta, considerati i numerosi cambiamenti e le sfide che hai affrontato in un periodo relativamente breve.
Prima di tutto, è importante riconoscere e validare i tuoi sentimenti. Quello che stai vivendo è difficile e il fatto che tu ne sia consapevole è già un primo passo fondamentale. Avere attacchi di panico, sentirsi sopraffatti e provare ansia in queste circostanze è una reazione normale a situazioni di forte stress.
Riflettendo sulla tua esperienza lavorativa, sembra che tu abbia spesso ricoperto ruoli che richiedevano una gestione autonoma superiore alla tua esperienza. Questo può facilmente portare alla sindrome dell'impostore, una condizione in cui le persone non riescono a interiorizzare i propri successi e vivono con il timore di essere "smascherati" come incompetenti. Tuttavia, è evidente che hai superato molte sfide con successo, il che dimostra la tua resilienza e capacità.
Il supporto del tuo manager attuale è un segnale positivo. Avere una figura di riferimento che ti rassicura e promette sostegno può fare una grande differenza. Prova a fidarti di questa promessa e a utilizzarla come ancora nei momenti di maggiore stress. È importante anche cercare di comunicare apertamente con lui o con altri colleghi fidati riguardo alle tue preoccupazioni.
La tua decisione di spostarti in una nuova casa e vivere con il tuo partner è un grande cambiamento e richiede tempo per adattarsi. La nostalgia per la tua vecchia casa e la difficoltà di adattamento al nuovo ambiente sono comprensibili. Potrebbe essere utile cercare modi per rendere la tua attuale casa più accogliente e confortevole, e magari stabilire una routine che ti permetta di sentirti più "a casa".
Riguardo ai tuoi attacchi di panico e al costante stato di ansia, potrebbe essere utile esplorare alcune tecniche di gestione dello stress come la mindfulness, la meditazione o la respirazione profonda. Considera anche l'opzione di parlare con uno psicoterapeuta che possa offrirti un supporto professionale continuo e personalizzato.
Infine, il tuo desiderio di tornare vicino ai tuoi cari e di vivere in un ambiente più tranquillo è del tutto legittimo. È importante avere obiettivi chiari per il futuro, ma è altrettanto importante cercare di vivere nel presente senza essere sopraffatti dalle preoccupazioni per ciò che potrebbe accadere. Potresti pianificare dei piccoli passi concreti verso il tuo obiettivo di trasferimento, mantenendo una certa flessibilità mentale.
Ricorda che è normale desiderare una carriera soddisfacente che non comprometta la tua salute mentale. Continua a esplorare e cercare le opportunità che ti permettano di bilanciare lavoro e vita personale in modo più armonioso.

Se senti il bisogno di un ulteriore confronto o di approfondire alcune delle questioni menzionate,
resto a disposizione!

Un caro saluto, Dott.ssa Jessica Pierobon

Dott.ssa Jessica Pierobon Psicologo a Torino

113 Risposte

96 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

3 LUG 2024

Salve, come lei stessa si è descritta e una ragazza giovanissima, è normale porsi domande e avere dei dubbi. Sta pian piano capendo quello che vuole e ciò che non gli piace. Purtroppo non possiamo noi rispondere alla sua domanda è più un qualcosa che va esplorato insieme in un percorso terapeutico dal momento che non esiste una risposta generale ed assoluta.
Le auguro buona fortuna e rimango a disposizione per qualsiasi richiesta o supporto.

Dott.ssa Mari Daniela Psicologo a Roma

21 Risposte

1 voto positivo

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

3 LUG 2024

Cara utente, dalle sue parole emerge la difficoltà del periodo unita alla confusione rispetto a cosa fare. La terapia sarebbe l’occasione per mettere ordine rispetto al caos, oltre che fissare delle priorità su cui lavorare, in modo da aumentare il suo benessere.

Resto a sua disposizione,
Nel caso in cui voglia contattarmi.

Dott.ssa Ilaria De Mola.

Dott.ssa Ilaria De Mola Psicologo a Milano

20 Risposte

5 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

3 LUG 2024

Buon pomeriggio,
leggendo ciò che scrive si evidenzia una giovanissima donna con una grande capacità di apprendere, mantenere e mettere a frutto ciò che acquisisce, versatile ed affidabile. L'ambito nel quale opera é, come dice, atto a cercare di farla diventare tutt'uno con l'azienda nella quale lavora, facendo in modo che i suoi pensieri siano indirizzati quasi completamente verso il lavoro, dimenticandosi che vi é una vita privata che va vissuta e realizzata in modo soddisfacente. Lei non intende farsi fagocitare da progetti, ambizioni, obiettivi altrui, come fin'ora ha dovuto fare, ma deve trovare del tempo per chiarire bene cosa vorrebbe da sé stessa, quali progetti ai quali ambire, in quale campo specifico e entro che periodo di tempo. Inoltre, per recuperare un minimo di energie, proporrei al suo partner di suddividere i compiti casalinghi e non assolverli lei in toto. Questo potrebbe aiutarla a ridurre, anche se minimamente, le responsabilità che si sente addosso. Il tipo di lavoro e di ritmo di vita può portare a accusare ansie, pensieri, attacchi di panico e preoccupazioni e ,seppure lei lo sostiene in modo egregio (da come scrive), l'attuale lavoro la logora troppo e fa bene a cercare a guardare altrove. Prima viene lei e la sua salute ,poi tutto il resto Questo anche per via del fatto che non si/vi trovate bene tutt'e due in questa sfibrante città ed i ritmi che impone, desidera aver più tempo per sé stessa, i suoi affetti, le amicizie, uno spazio più aperto ove vivere e un luogo più confacente ai suoi/vostri desideri, dove poter seguire eventuale prole.
Le consiglio però di non affrontare tutto questo lavorio mentale e fisico da sola, ma di appoggiarsi ad un sostegno psicologico che le possa fornire un ambiente accogliente, dove poter lasciare fuori momentaneamente doveri, impegni, e ritmi lavorativi, dove condividere, con un/a professionista, tutti pensieri, necessità, urgenze,ambizioni e desideri che sente ed anche delusioni, aspettative tradite, insicurezze ed incertezze, che le impediscono di viversi più serenamente. Potrà cosi collocare in modo più ordinato e chiaro, i passi che potrebbe fare per raggiungere un obiettivo che si propone . Un obiettivo che le aumenterebbe la soddisfazione per sé, per le sue abilità e la capacità di essere più concretamente artefice del proprio futuro, insieme al suo partner. Non si dia subito una tempistica ma inizi i colloqui e in un secondo momento, quando avrà fatto più chiarezza sulle proprie esigenze ed obiettivi, penserà a darsi/vi un tempo entro il quale agire per il loro concretizzarsi.
In questa sede posso solo dirle questo che ho scritto, ribadendo che la sua intelligenza e capacità di acquisire la porteranno a risolvere pienamente questa pesante situazione di malessere.
La saluto cordialmente e può contattarmi senza problemi
Dott. Giancarlo Mellano

Dott. Giancarlo Mellano Psicologo a Padova

224 Risposte

112 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

3 LUG 2024

Gentile utente, capisco la sua frustrazione. Le consiglio una psicoterapia personale per affrontare questo perdiodo di vita pieno di dubbi e voglia di rinascita. Sono a disposizione, un abbraccio

Dott.ssa Maria Vittoria Ardosigli Psicologo a Palermo

278 Risposte

31 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

3 LUG 2024

Fare carriera in ambito aziendale non è facile e a volte costa molti sacrifici sia a livello psicofisico, affettivo, ed economico

Da quello che lei scrive mi sembra di capire che quello che le è successo questi continui cambiamenti lavoro e sul lavoro stiano causando forte stress ed ansie.

La cosa migliore sarebbe cercar un equilibrio fra la vita privata il benessere psicologico fisico ed il lavoro.

Forse tornare vicino a casa ed ai suoi affetti, Insieme il suo fidanzato potrebbe aiutarla a stare meglio


Forse lei sta dando troppa importanza al lavoro nella vita Ci sono altre cose egualmente importanti..


Queste ansie e questo stress possono essere un avvertimento del suo corpo e della sua mente che sono sovraccarico e che hanno bisogno di riposo.


Capisco che l’aziende vicino casa possono non essere le aziende dei suoi sogni però avrebbe il tempo anche per altro. Famiglia, vita sociale, vita affettiva con suo fidanzato.

Le consiglio un percorso psicologico individuale o anche di coppia che la possa aiutare a fare chiarezza sulla situazione e valutare qualsiasi scelta migliore Da fare per risolvere la situazione.

Resto a disposizione

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Ponsacco

299 Risposte

93 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

3 LUG 2024

Buon pomeriggio
Mi spiace molto della sua sofferenza.
Penso che le sarebbe utile dei colloqui con uno psicoterapeuta per superare la sua ansia , i suoi attacchi di panico , e le altre problematiche che presenta
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

1685 Risposte

259 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

3 LUG 2024

Carissima,
ciò che potrebbe aiutarla in questo momento è intraprendere un percorso di terapia attraverso il quale approfondire i temi che ha riportato.

Rimango a disposizione anche online
Dott.ssa Francesca Ravagli

Dott.ssa Francesca Ravagli Psicologo a Quarrata

46 Risposte

7 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

3 LUG 2024

Le propongo di fare una una prima consulenza gratuita per skipe per semplificare il suo problema e le sue emozioni correlate e che cosa desidera ottenere con la psicoterapia.

Cordiali saluti
Leonardo Mometti

Dott. Leonardo Mometti Psicologo a Mestre

28 Risposte

12 voti positivi

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

3 LUG 2024

Buongiorno,
le sue parole trasmettono una potente sofferenza per una condizione di vita che non la rispecchia più e contemporaneamente anche una grande forza e motivazione nel voler trovare il suo posto nel mondo, il che è una importante risorsa da tenere salda con sé.
Il tema della sua confusione potrebbe essere legato ai significati più profondi che si "nascondono" dietro alle scelte che ha fatto fino ad ora. Che cosa significa per lei questo lavoro e che cosa ha significato in passato? Che cosa rappresenterebbe "cambiare vita"? Quali sono i pensieri che le vengono (su di lei o sul mondo) quando pensa a questa possibilità?
Molto spesso la sofferenza nasce dal fatto che vengono prese decisioni sulla base di ciò che altri dal nostro sé autentico (la società, le persone vicine a noi, il nostro giudizio interno) ritengono che sia giusto per noi. Si tratta di un meccanismo inconsapevole ma piuttosto saldo nel nostro funzionamento. Qualsiasi scelta può essere giusta o sbagliata, dipende dal significato che ha per lei. Il rischio, se non si fa chiarezza su questo aspetto, è di sentire di "andare via" da qualcosa e non "andare verso" qualcosa, ritrovandosi in trappola, come il criceto nella ruota. Il mio consiglio è quello di iniziare una psicoterapia che possa aiutarla a fare luce su ciò che oggi ancora non è chiaro e, forte di questa maggiore chiarezza, prendere le decisioni che le permettano di muovere i prossimi passi con consapevolezza e fiducia verso quel che desidera davvero per lei.

Valentina Rossetti Psicologo a Sarzana

1 Risposta

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

3 LUG 2024

Cara Dandelium,

Emerge forte, dalle tue parole scritte, la sensazione di ansia che stai provando in questo momento!
Da quello che dici, nel tuo lavoro sembri piuttosto brava: nelle varie esperienze che hai riportato sei sempre stata in grado di cavartela e ti sono stati affidati anche incarichi importanti.
Chiedi che cosa puoi fare per stare bene e per prendere in mano le redini del tuo destino: la risposta si trova già un pò nelle ultime righe della tua richiesta, quando dici che vorresti qualcosa che ti piaccia e che ti faccia stare bene. Dovresti quindi comprendere che cosa ti fa stare davvero bene delle situazioni che vivi, di ciò che hai voglia di fare e di quello che invece ti obblighi a fare controvoglia, di riflettere sulla persona che vorresti davvero essere. E' importante fare emergere dei progetti di vita che siano davvero autentici per te, dove hai la possibilità di sentirti "comoda", e di abbandonare quei percorsi di vita che sono poco identitari rispetto al tuo modo di essere.

Resto a disposizione,
Dott.ssa Cristina Alaimo

Dott.ssa Cristina Alaimo Psicologo a Passirano

6 Risposte

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

3 LUG 2024

Buongiorno,
capisco quanto questa situazione possa arrecarti sofferenza. Forse sarebbe il caso di approfondirla per comprendere meglio i meccanismi interni.
Resto a tua completa disposizione.
Saluti.

Dott.ssa Marta Calogiuri Psicologo a Lecce

1 Risposta

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

Psicologi specializzati in Ansia

Vedere più psicologi specializzati in Ansia

Altre domande su Ansia

Spiega il tuo caso ai nostri psicologi

Invia la tua richiesta in forma anonima e riceverai orientamento psicologico in 48h.

50 È necessario scrivere 24250 caratteri in più

La tua domanda e le relative risposte verranno pubblicate sul portale. Questo servizio è gratuito e non sostituisce una seduta psicologica.

Manderemo la tua domanda ai nostri esperti nel tema che si offriranno di occuparsi del tuo caso.

Il prezzo delle sedute non è gratuito e sarà soggetto alle tariffe dei professionisti.

Il prezzo delle sedute non è gratuito e sarà soggetto alle tariffe dei professionisti.

Introduci un nickname per mantenere l'anonimato

La tua domanda è in fase di revisione

Ti avvisaremo per e-mail non appena verrà pubblicata

Se hai bisogno di cure psicologiche immediate, puoi prenotare una terapia nelle prossime 72 ore e al prezzo ridotto di 44€.

Questa domanda esiste già

Per favore, cerca tra le domande esistenti per conoscere la risposta

psicologi 27650

psicologi

domande 24250

domande

Risposte 147050

Risposte