Il mio ragazzo è depresso e non so che fare.

Inviata da girasun · 20 nov 2023 Terapia di coppia

Buongiorno,
vi scrivo perchè oggi mi sento impotente. Ieri il mio ragazzo che è sempre stato un uomo forte, il classico che “non piange mai”, si mostra sempre forte e di sostegno per gli altri, è scoppiato in lacrime dopo una discussione. La discussione era una cavolata, ma noi entrambi impulsivi a volte alziamo la voce. Lui esce di casa incavolato nero, poi ritorna e scoppia in lacrime improvvisamente. Erano lacrime di disperazione e dolore, mi chiede scusa per il suo comportamento e mi dice “io non sto bene”, riuscendo dire a fatica che pensa di essere depresso.
Io me ne ero accorta, perchè man mano rispetto a quando l’ho conosciuto ha fatto un cambiamento, è sempre nervoso, svogliato, triste, ha perso l’entusiasmo in ogni cosa e anche con me la sera non vuole mai venire a letto “perchè non ha sonno” e mi raggiunge sempre alle 2 di notte, perchè passa il tempo al computer a giocare o a fare i suoi progetti in modo a volte compulsivo.
L’anno scorso sono stata male io e quando gli dissi di aver bisogno di sostegno psicologico lui mi disse “Chi va dallo psicologo è un debole”. Io li mi ero fatta due domande, perchè lui stava attraversando un brutto periodo familiare (la sorella più piccola ha avuto un tumore e lui le è stato vicino ogni singolo giorno). Dopo mesi è riuscito a dire solo a me questa cosa.
Io l’ho abbracciato e gli ho detto che per lui ci saró sempre e sono contenta che sia riuscito a piangere, perchè a detta sua non riusciva a provare più emozioni se non rabbia e nervosismo.
Il suo malessere deriva, a detta sua, ma ne sono quasi certa anche io, dalla situazione lavorativa/economica. Abbiamo 27/28 anni e conviviamo e lui ogni mese tra rate, spese di casa fatica ad arrivare a fine mese e lavorativamente parlando mi ripete ogni giorno di quanto non sia appagato, che li dentro si sente una morsa alla gola, perchè il titolare è terribile, paga in ritardo e poco e nin si sente appagato nemmeno nella mansione.
Il problema è che avendo l’indeterminato lui si sente vincolato a stare li per sempre. Io gli ho detto che la sua salvezza è cambiare aria, anche dr gli faranno un contratto determinato, anche a fare un semplice lavoro al supermercato potrebbe farlo sentire libero e sereno. Ma lui dice di no, che non puó perchè ha resistito tutto questo tempo, perderebbe soldi di un eventuale naspi e sarebbe un salto nel vuoto.
Inoltre lui lo fa per il padre con cui lavora e che per l’azienda, di cui era socio, ha faticato molto. Io anche qui mi ci sono arrabbiata più volte perchè lui deve pensare a se stesso! Non al padre che fra due anni se ne andrá in pensione. Altra cosa che pensa: di non essere in grado di fare nulla perchè non ha un titolo di studio particolare, ha il diploma.
Ma è un ragazzo intelligente in informatica, elettonica, tutto ció che fa lo sa fare abbastanza bene.
Finisco con il dire che lui è da questa primavera che con il padre lavora alle ristrutturazioni della casa, ogni weekend (i suoi giorni di riposo) lo passa a lavorare alla casa, mentre durante la settimana lavora in azienda.
Io capisco quello che prova perchè ho anche io queste sensazioni, paura del futuro e di non realizzarmi mai, di non avere un obiettivo, vediamo entrambe i nostri amici che fanno successo e soldi, solo che io cerco sempre di essere positiva in tutto quello che faccio, perché per me l’importante non è la carriera e i soldi, ma stare bene con me stessa e soprattutto con lui e fare una famiglia.
Lui dice di amarmi e che sono una tra le poche cose che lo tiene a galla, ma che a volte non vuole trascinarmi giù in questa situazione perché non me lo merito. Dice di sentirsi un’ancora per me. Così gli ho detto che se per lui era meglio star solo ci avrei provato, col cuore spezzato a lasciarlo solo, ma lui mi ha detto e ripetuto che io non centro niente e che con me sta bene e sono una tra le poche cose che lo fa sentire vivo.
Ora io non so che fare. Nessuno sospetta di questo. La mia famiglia è dall’altra parte dell’Italia e io vivo a Roma, gli unici con cui posso parlare sono i genitori o la sorella, ma lui mi ha detto di non dirlo a nessuno.
Io so che da solo non andrà mai in terapia. Anche perché non ha la possibilità economica.
Io voglio aiutarlo, perchè lui ha sempre aiutato tutti. Non voglio che arrivi a fare cose brutte, sono veramente disperata anche se a lui cercherò di non dimostrarlo.
Vorrei dei consigli su come agire e come comportarmi e se ci sono delle strutture agevolate.

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