Il pensiero di non amare più il mio ragazzo mi ossessiona...

Inviata da Giada · 21 set 2015 Terapia di coppia

Salve,
So che altre centinai di ragazze hanno scritto per un problema simile, ma ho bisogno di scrivervi anche io.
Sto vivendo una situazione di ansia da un mese e mezzo, in cui il pensiero di non amare il mio ragazzo e di volerlo lasciare è ormai un'ossessione giornaliera e costante.
Tutto è iniziato quando a Luglio ho avuto un ritardo nel ciclo e ho avuto moltissima paura di essere rimasta incinta. Ho vissuto quella situazione con ansia fortissima, ma il mio ragazzo mi aveva rassicurata dicendo che quell'esperienza ci avrebbe reso più forti.
Sto con questo ragazzo da tre mesi, più un mese di frequentazione, ma posso dire con certezza di essermi innamorata di lui praticamente subito.
Arrivata la certezza di non essere incinta c'è stato un momento di tranquillità in cui sono stata felice con lui come non ero mai stata con nessuno.
Poi, una sera, circa un mese e mezzo fa, eravamo a casa mia e dopo aver fatto l'amore, poichè purtroppo non era stato soddisfacente come sempre, ho iniziato ad avvertire una sensazione strana e quando lui se n'è andato ho iniziato a chiedermi, di punto in bianco, se lo amassi davvero.
Da lì panico totale.
Inizialmente avvertivo solo una sensazione sgradevole al pensiero di aver avuto quel dubbio, poi l'ansia ha cominciato ad assalirmi fino a farmi avere dei veri e propri attacchi.
Pensavo che non mi attraeva per niente, che non lo amavo, che volevo lasciarlo e che stavo con lui solo perché non volevo stare sola.
Ma questo crescendo di pensieri mi causava solo ansia sempre più forte.
Al pensiero di non amarlo più e di lasciarlo sto malissimo, piango come una disperata.
Il picco l'ho raggiunto quando lui, due settimane dopo l'inizio degli attacchi di ansia, è andato in vacanza tre giorni con i suoi parenti.
Eravamo abituati a vederci tutti i giorni, circa, e quando io stavo con lui i dubbi si attenuavano molto e io riuscivo a far chiarezza e capire che lo amo solo guardandolo.
Quando è andato, il panico al pensiero che non lo amavo e che non vedendolo non avrei potuto ottenere le rassicurazioni che volevo mi ha assalito.
Mia madre ha iniziato a chiedermi se per caso non fosse stata solo una cotta passeggera, ma quel dubbio mi ha fatto stare ancora più male.
Sono andata da una psicologa e lei mi ha detto tutto e detto niente.
Le ho raccontato che tre anni fa ho avuto la mia prima storia seria con un ragazzo di fuori e che, dopo aver provato ansia perché pensavo di aver perso un anello che mi aveva regalato, avevo iniziato ad avere gli stessi identici dubbi che ho sul mio attuale ragazzo.
Anche quel periodo pensavo di non amarlo più e avevo un'ansia gigantesca, una settimana dopo lo lasciai davvero ma capì che quello non era il problema perché stetti malissimo e tornai con lui.
Lui mi lasciò una settimana dopo e mi ripresi da quel dolore un anno dopo.
Nei tre anni da quel ragazzo e il mio attuale non sono stata con nessun altro, ho solo avuto piccole delusioni da ragazzi che non mi volevano.
Ora, dopo tre anni, ho trovato il ragazzo perfetto e giuro che io ero felicissima di lui, prima di quest'ansia.
Lei mi ha detto che potrebbe essere che io ancora ho da smaltire e metabolizzare il dolore e la precedente relazione.
Ora ci sono dei momenti, due o tre giorni al massimo, in cui riesco a stare tranquilla e i dubbi sul mio ragazzo mi sembrano assurdi e stupidi.
Ma a volte i dubbi mi assalgono e sento che realmente non lo amo e voglio lasciarlo.
Quando sono con lui e lo vedo, però, tutto diventa come prima. Il mio istinto quando lo vedo è saltargli addosso, abbracciarlo, baciarlo.
Istintivamente sento che lo amo e sono al settimo cielo e finchè sono con lui sono serena.
Solo qualche volta mi capita di pensare ai miei dubbi anche in sua presenza e un po' di panico mi assale.
Ma poi mi distraggo, lo bacio e il dubbio svanisce.
Il problema è che ora, io con la scuola (ho 18 anni) e lui con l'università (ne ha 20), ci vedremo una sola volta alla settimana.
Questa prospettiva mi ha fatto piangere per giorni, la scorsa settimana.
Sentivo la sua mancanza e piangevo sapendo di non poterlo vedere, poi quando riuscivo a calmarmi tornava l'ansia e i dubbi.
Ormai mi porta ansia anche pensare alle cose belle passate con lui.
Come se avessi collegato lui all'ansia e l'ansia al fatto che non lo amo e voglio lasciarlo.
È senza senso.
Perché il mio atteggiamento con lui non è cambiato, ho sempre voglia di fare l'amore con lui, ho sempre voglia di vederlo e se gli dico ti amo, anche se quello è l'oggetto principale dei miei dubbi, sento di amarlo davvero.
È contorto.
E sto impazzendo, me lo sento.
Sento che se riesco a debellare l'ansia e i dubbi posso tornare a essere felice con lui come prima.
Aiutatemi, io non voglio arrivare a lasciarlo, mi viene ansia anche al pensiero delle coppie con problemi, che si lasciano, che non si amano.
Mi fa venire ansia anche pensare alla sua ex che l'ha lasciato perché non lo amava.
Visto che sono stata male per lui quando mi aveva raccontato di questo episodio, può essere che io sia suggestionata e abbia solo paura di farlo stare male di nuovo?
Può essere che invece la mia paura sia fondata e nasconda il fatto che non lo amo e non riesco ad accettarlo?
Questa prospettiva mi terrorizza.
Io voglio essere felice di nuovo, ma con lui.
Aiutatemi...

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Miglior risposta 21 SET 2015

Gentile Giada,
sono anch'io del parere che ci possa essere un qualche legame di questi suoi stati d'animo con la precedente storia non ancora completamente metabolizzata e che è comunque durata tre anni. Sembra esserci anche una analogia nell'inizio dei suoi dubbi sulla consistenza dei due rapporti, dubbi scatenati entrambi da una paura (paura di aver perso l'anello nel primo caso, paura di essere rimasta incinta nel secondo caso).
Questa insicurezza, una volta nata, sembra poi andare e venire in modo altalenante.
Una cosa è sicura : anche se lei, quando rivede il suo ragazzo, è certa di amarlo, le vengono i dubbi quando lui non è presente.
I punti nodali perciò sono due : a) le sue ansie e insicurezze e b) la qualità della relazione con il suo ragazzo.
Sono questi gli argomenti che dovrebbe approfondire con la psicoterapeuta che ha già contattato e a cui non ha dato il piacere di poter portare avanti un percorso adeguato di psicoterapia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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22 SET 2015

Grazie mille delle risposte.
Ho fatto un solo incontro con la psicologa ma ho prenotato già per un secondo appuntamento la settimana prossima.
Mi sento uno schifo, perché dovrei essere felice e invece quest'oppressione e senso di ansia non mi lascia esserlo.
È come se io stessi impedendo a me stessa la mia felicità.
Quando sono tranquilla e sto per addormentarmi, ho notato che mi è molto più facile chiarirmi le idee e pensare a quanto lo amo.
Oggi abbiamo ufficialmente fatto i tre mesi e io ho letto il suo messaggio dolcissimo più o meno a mezzanotte, dopo essermi svegliata per qualche minuto.
Non appena l'ho letto ho sorriso e mi sono addormentata felice e tranquilla, sicura di amarlo.
È così ogni volta che ci scriviamo qualcosa, io sorrido, poi ci penso meglio e l'ansia torna.
È come se io non riuscissi più a fermarmi e dare retta ai miei sentimenti e alle mie emozioni iniziali, come se io volessi frenare il sentimento.
L'ansia mi viene molto spesso la mattina o in generale quando mi sveglio, anche se dormo di pomeriggio. Ho già un senso terribile di peso al petto e debolezza alle gambe.
Ormai sono arrivata ad un punto tale che osservare una sua foto o una foto insieme a lui mi fa venire l'ansia.
L'ansia arriva senza pensieri specifici, ormai, ma solo se penso a lui.
E la cosa che mi fa più paura di tutto è che possa finire, con lui.
Perché io non voglio, non voglio che questa ansia nasconda dei pensieri reali, non voglio lasciarlo, non voglio stare male.
Voglio solo tornare a stare bene come prima, quando anche se non lo sentivo per un'ora riuscivo comunque ad essere rilassata.
Anche il pensiero delle cose più belle con lui mi porta ansia.
Come se tutti i sentimenti belli che provo siano fonte di ansia.
Non so più cosa fare...

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21 SET 2015

Cara Giada,
mi sono soffermata su un aspetto, leggendo il tuo messaggio. I dubbi rispetto ai tuoi sentimenti emergono a causa di fatti esterni: un rapporto sessuale poco soddisfacente ora e, in passato, la perdita dell'anello.

Potrebbe succederti di attribuire e questi fatti una sorta di potere magico, come fossero segnali predittori o messaggi per comunicarti cosa effettivamente provi.
Un pò come chi, al contrario, ritiene di essere legato dal destino ad una persona per il solo fatto di aver scelto lo stesso caffè al bar.

Se osservi bene, potresti trovarne molti altri, di questi segnali, sia in senso positivo, sia negativo. I rapporti sessuali possono essere più o meno soddisfacenti, a volte molto belli; gli oggetti possono andare perduti e così via.

Rifletti sulla possibilità che siano eventi neutri a cui tu attribuisci il potere di dirti se ami o non ami. Fosse così, puoi lasciarli andare e ascoltare cosa provi e cosa senti dentro senza dare ascolto a episodi di questo tipo.

Un saluto
Dott.ssa Francesca Fontanella

Dott.ssa Francesca Fontanella Psicologo a Rovereto

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21 SET 2015

Ciao Giada,
non specifichi quanti incontri hai fatto con la collega.
La mia sensazione è che tutta questa ansia sia più dovuta a tue insicurezze personali, più che al tuo sentimento in sé e per sé.
In pratica stai bene solo quando sei con lui e quando non c'è è come se essendo lui lontano possa cambiare qualcosa...
io credo tu debba tornare dalla collega e approfondire altre situazioni, ossia, quando non c'è lui invece di assillarti con dubbi e pensieri irrazionali non svogli le tue attività, vedi le amiche etc.? Ma ti focalizzi su altro? Forse non avevi mai provato cosa vuol dire essere sereni pur in assenza dell'altro e allora entri in uno stato ansioso...
Però è da approfondire, con un incontro non è certamente possibile farlo, ma occorre un po' più di tempo.

Claudia Popolillo - Studio Logos Psicologo a Lodi

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21 SET 2015

Gentile Giada,
come giustamente scrive:"Sento che se riesco a debellare l'ansia e i dubbi posso tornare a essere felice con lui come prima" dunque, lei è consapevole che il suo problema di ansia sottoforma di dubbi si sia concentrato sulla relazione con questo ragazzo ed è su questo che dovrebbe concentrare i suoi sforzi per lavorare con la sua psicologa.

Cordiali saluti

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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