Il pensiero di non amare più il mio ragazzo mi ossessiona...
Salve,
So che altre centinai di ragazze hanno scritto per un problema simile, ma ho bisogno di scrivervi anche io.
Sto vivendo una situazione di ansia da un mese e mezzo, in cui il pensiero di non amare il mio ragazzo e di volerlo lasciare è ormai un'ossessione giornaliera e costante.
Tutto è iniziato quando a Luglio ho avuto un ritardo nel ciclo e ho avuto moltissima paura di essere rimasta incinta. Ho vissuto quella situazione con ansia fortissima, ma il mio ragazzo mi aveva rassicurata dicendo che quell'esperienza ci avrebbe reso più forti.
Sto con questo ragazzo da tre mesi, più un mese di frequentazione, ma posso dire con certezza di essermi innamorata di lui praticamente subito.
Arrivata la certezza di non essere incinta c'è stato un momento di tranquillità in cui sono stata felice con lui come non ero mai stata con nessuno.
Poi, una sera, circa un mese e mezzo fa, eravamo a casa mia e dopo aver fatto l'amore, poichè purtroppo non era stato soddisfacente come sempre, ho iniziato ad avvertire una sensazione strana e quando lui se n'è andato ho iniziato a chiedermi, di punto in bianco, se lo amassi davvero.
Da lì panico totale.
Inizialmente avvertivo solo una sensazione sgradevole al pensiero di aver avuto quel dubbio, poi l'ansia ha cominciato ad assalirmi fino a farmi avere dei veri e propri attacchi.
Pensavo che non mi attraeva per niente, che non lo amavo, che volevo lasciarlo e che stavo con lui solo perché non volevo stare sola.
Ma questo crescendo di pensieri mi causava solo ansia sempre più forte.
Al pensiero di non amarlo più e di lasciarlo sto malissimo, piango come una disperata.
Il picco l'ho raggiunto quando lui, due settimane dopo l'inizio degli attacchi di ansia, è andato in vacanza tre giorni con i suoi parenti.
Eravamo abituati a vederci tutti i giorni, circa, e quando io stavo con lui i dubbi si attenuavano molto e io riuscivo a far chiarezza e capire che lo amo solo guardandolo.
Quando è andato, il panico al pensiero che non lo amavo e che non vedendolo non avrei potuto ottenere le rassicurazioni che volevo mi ha assalito.
Mia madre ha iniziato a chiedermi se per caso non fosse stata solo una cotta passeggera, ma quel dubbio mi ha fatto stare ancora più male.
Sono andata da una psicologa e lei mi ha detto tutto e detto niente.
Le ho raccontato che tre anni fa ho avuto la mia prima storia seria con un ragazzo di fuori e che, dopo aver provato ansia perché pensavo di aver perso un anello che mi aveva regalato, avevo iniziato ad avere gli stessi identici dubbi che ho sul mio attuale ragazzo.
Anche quel periodo pensavo di non amarlo più e avevo un'ansia gigantesca, una settimana dopo lo lasciai davvero ma capì che quello non era il problema perché stetti malissimo e tornai con lui.
Lui mi lasciò una settimana dopo e mi ripresi da quel dolore un anno dopo.
Nei tre anni da quel ragazzo e il mio attuale non sono stata con nessun altro, ho solo avuto piccole delusioni da ragazzi che non mi volevano.
Ora, dopo tre anni, ho trovato il ragazzo perfetto e giuro che io ero felicissima di lui, prima di quest'ansia.
Lei mi ha detto che potrebbe essere che io ancora ho da smaltire e metabolizzare il dolore e la precedente relazione.
Ora ci sono dei momenti, due o tre giorni al massimo, in cui riesco a stare tranquilla e i dubbi sul mio ragazzo mi sembrano assurdi e stupidi.
Ma a volte i dubbi mi assalgono e sento che realmente non lo amo e voglio lasciarlo.
Quando sono con lui e lo vedo, però, tutto diventa come prima. Il mio istinto quando lo vedo è saltargli addosso, abbracciarlo, baciarlo.
Istintivamente sento che lo amo e sono al settimo cielo e finchè sono con lui sono serena.
Solo qualche volta mi capita di pensare ai miei dubbi anche in sua presenza e un po' di panico mi assale.
Ma poi mi distraggo, lo bacio e il dubbio svanisce.
Il problema è che ora, io con la scuola (ho 18 anni) e lui con l'università (ne ha 20), ci vedremo una sola volta alla settimana.
Questa prospettiva mi ha fatto piangere per giorni, la scorsa settimana.
Sentivo la sua mancanza e piangevo sapendo di non poterlo vedere, poi quando riuscivo a calmarmi tornava l'ansia e i dubbi.
Ormai mi porta ansia anche pensare alle cose belle passate con lui.
Come se avessi collegato lui all'ansia e l'ansia al fatto che non lo amo e voglio lasciarlo.
È senza senso.
Perché il mio atteggiamento con lui non è cambiato, ho sempre voglia di fare l'amore con lui, ho sempre voglia di vederlo e se gli dico ti amo, anche se quello è l'oggetto principale dei miei dubbi, sento di amarlo davvero.
È contorto.
E sto impazzendo, me lo sento.
Sento che se riesco a debellare l'ansia e i dubbi posso tornare a essere felice con lui come prima.
Aiutatemi, io non voglio arrivare a lasciarlo, mi viene ansia anche al pensiero delle coppie con problemi, che si lasciano, che non si amano.
Mi fa venire ansia anche pensare alla sua ex che l'ha lasciato perché non lo amava.
Visto che sono stata male per lui quando mi aveva raccontato di questo episodio, può essere che io sia suggestionata e abbia solo paura di farlo stare male di nuovo?
Può essere che invece la mia paura sia fondata e nasconda il fatto che non lo amo e non riesco ad accettarlo?
Questa prospettiva mi terrorizza.
Io voglio essere felice di nuovo, ma con lui.
Aiutatemi...