Mi ha tradito e ora non so cosa è giusto fare!
Vi scrivo per la seconda volta, perché la prima volta, circa 20 giorni fa non mi avete risposto.
Vorrei avere un’opinione su quanto mi è accaduto, perché io non capisco veramente come un uomo che si diceva così innamorato di me, che si è sempre fatto in 4 per la famiglia, che mi è sempre stato vicino, con cui ho superato ostacoli come la sfiducia nell’amore, la distanza per 8 anni, l’infertilita, per cui ero una moglie perfetta e donna esemplare, abbia potuto tradirmi in modo così meschino.
Quando conosco mio marito, circa 14 anni fa, si rivela per me, il principe azzurro, un ottimo lavoro, una bella presenza, un compagno di vita affettuoso, sessualmente coinvolgente, collaborativo e sempre divertente.
Durante il fidanzamento però noto che sui social mette i like alle foto di altre ragazze, e riesco ad entrare nel suo profilo FB, perché una volta era entrato dal mio cellulare ed erano rimaste memorizzate lì, casualmente, le sue credenziali.
Scopro che la sera chatta con delle ragazze, ma non si va mai oltre a reciproci complimenti e a parlare del più e del meno. Con una ragazza in realtà si dà anche appuntamento per un caffè, ma l’invito è sempre vago, senza una data o un luogo, quindi lei alla fine, temendo di essere presa in giro, gli dice che è meglio lasciar perdere e lui è d’accordo e non si vedranno mai (o almeno dai messaggi cosi pare).
Lo affronto e mi dice che per lui i social sono un mondo a parte, che lo fa per noia, che era una tipa a cui stava dietro in passato ma che si era sempre negata e ora voleva solo capire dove voleva arrivare, ma che non l’avrebbe mai incontrata. Gli spiego che dietro lo schermo ci sono persone reali e questo comportamento è una grave mancanza di rispetto, rompendo quasi il fidanzamento. Si dichiara sinceramente pentito e mi lascia le sue credenziali social, che da allora controllo ogni tanto, ma senza darvi troppo peso.
Dopo 3 anni ci sposiamo.
Purtroppo per lavoro viviamo a distanza per altri 5 anni e ci vediamo solo il weekend, cercando invano di diventare genitori.
Poi con grande sofferenza ma tanto amore e forte complicità iniziamo un percorso di fecondazione assistita e diventiamo genitori di uno splendido bambino, quindi riusciamo ad avvicinarci con il lavoro e comincia la nostra vera vita insieme. Lui è un padre ammirevole, un compagno unico in tutto.
Stiamo bene, qualche litigio ogni tanto per questioni familiari, per lo stress dei figli, il lavoro, poi il covid che frena le sue entrate, senza però privarci mai di grosse rinunce.
Noto in quel periodo che dal suo profilo, manda tante richieste di amicizia a donne e mi arrabbio forte, come anni prima. Lui ripete la storia che ha sottovalutato i social e smette, cancellando le richieste e allontanandosi dai social per qualche mese, in cui io comunque controllo il suo profilo.
Anche in questo caso comunque non trovando altre prove che mi facciano sospettare fatti più gravi, dimentico in fretta.
Lui in tutto ciò a casa è sempre amorevole, pulisce casa, i bambini, mi riempie di attenzioni in tutto.
Poi succede che riproviamo la strada della fecondazione e dopo un periodo molto doloroso dovuto alla perdita di mio padre e ad un aborto pochi mesi dopo, finalmente aspettiamo un’altra bimba!
Ma stavolta, lo vedo diverso, in realtà è diverso da un paio di anni , cioè è spesso nervoso, scostante, attaccato al telefono, mi accusa di non essere una buona madre e moglie, dal nulla, urla, è meno presente con il bambino, si veste in maniera diversa e se litighiamo non cerca di fare pace subito, quando era sempre lui a cercare me prima.
In un’occasione litighiamo così forte che mi dice che devo lasciare casa, che lui deve portarci un’altra, ma subito dopo mi chiede perdono e per vari giorni mi sta più vicino ( è nei giorni a seguire che farà sesso la prima e unica volta con la donna con cui mi sta tradendo, ricollegando messaggi fatti e date).
Comunque durante la gravidanza peggiora tantissimo , cioè si arrabbia per niente, non partecipa attivamente ai preparativi per la nuova nascita, o la fa sempre molto contrariato. Io da parte mia, soffro fisicamente la gravidanza, perdendo 15 kili perché sto male e sono quasi sempre a letto o con le flebo, ma quando lo rimprovero che lo sento distante, mi dice che finalmente fa quello che gli piace.
Poi però si pente e mi cerca, mi abbraccia, mi coccola ma io sto sempre troppo male e spesso lo maltratto. Durante la gravidanza festeggiamo i nostri 40 anni e tante belle occasioni, ma i litigi sono all’ordine del giorno. Lui è sempre attaccato al telefono, anche in vacanza ed è li che finalmente mi si illumina la mente, come in un risveglio improvviso. Un giorno gli chiedo di darmi il suo telefono e si rifiuta, e li capisco tutto. Mi sta tradendo! Lui nega, ma debolmente, e mi da il suo telefono, dove ha cancellato tutto tranne due messaggi nelle note, da cui si capisce che ha una storia con qualcuno.
E parte la confessione, durata più o meno 20 giorni perché si vergogna di confessare tante cose dice e io pretendo i particolari perché mi sento impazzire nel non riconoscere più l’uomo che amavo e capire quanto era GRAVE la nostra situazione. L’amante ( fa brutto dirlo ma è così, ancora non lo accetto) era una donna sposata, una ragazza della comitiva giovanile ( la conoscevo poco ma ai tempi non se ne parlava bene, era fidanzata con un suo ex amico, che la lasciò dopo un paio di tradimenti ), una bella ragazza che però per me non valeva niente, nel senso, che obiettivamente al mio confronto era una persona povera di contenuti e caratterialmente difficile.
Lui l’aveva contattata su IG 10 mesi prima e avevano iniziato una conversazione sui propri figli e locali che si frequentava con i bambini, vacanze, scuola, giochi, educazione.
E tra una domanda e l’altra lui dice di aver trovato una sintonia con lei, una leggerezza, uno scambiarsi di battute via via più confidenziale da indurlo a invitarla a prendere un caffè insieme da vecchi amici. E lei aveva rifiutato rispondendo che era sposata e non lo vedeva opportuno. Poi però qualche giorno dopo lei l’aveva invitato per quel famoso caffè e lui aveva accettato.
Preciso che è la versione di mio marito perché lei, una volta che l’ho cercata ha negato tutto, sostenendo che mio marito si era inventato di sana pianta una storia con lei per farla lasciare con il marito ed averla per lui, che era pazzo di lei, che le raccontava che stava a casa solo per i figli, che io non esistevo praticamente.
Insomma a quel caffè lei lo avrebbe provocato sfidandolo ad avere il coraggio di darle un bacio e lui lo aveva fatto. E da quel momento avevano iniziato a sentirsi e vedersi ogni tanto per un caffè o nel parcheggio di centri commerciali, ma principalmente chattando.
Poi per qualche mese si erano allontanati perché lei aveva iniziato a lavorare e si erano rivisti quando lei aveva lasciato il lavoro ed era più libera.
Si vedevano in palestra una volta a settimana, si scambiavano regali ( che lui portava a casa ), addirittura lei faceva regali ai miei figli ( per le ricorrenze varie) e mio marito a suo figlio in uno scambio reciproco. Lei avendo un bimbo piccolo, lo portava a scuola la mattina e poi contattava mio marito che la raggiungeva, quando poteva per un caffè, un saluto per pochi minuti, dovendo lui lavorare, sentendosi principalmente a mezzo telefonico, tutti i giorni per circa 3 mesi ( marzo, aprile e maggio) fino ad arrivare al punto di darsi appuntamento in hotel.
Lui dice che fino a quel momento la loro era stata piu una relazione platonica dove si parlava dei bambini principalmente, ma poi il vedersi e trovarsi daccordo li aveva spinti a volere di più, e così, stuzzicarsi di continuo con un linguaggio più spinto, più confidenziale, aveva creato le fondamenta per passare ad una fase più intima del rapporto e si erano dati appuntamento in hotel a metà Maggio.
Qui la prima volta lei sul letto gli avrebbe detto che non se la sentiva e voleva solo provocarlo per vedere dove voleva arrivare con lei. A quel punto mio marito dice di essersi reso conto dello schifo che stava facendo, con una moglie incinta, un bambino a casa che stava trascurando, che si era allontanato da tutti perché si sentiva uno schifo, che era una storia senza capo né coda , che mi stava mancando di rispetto e che aveva cercato di chiudere tutto, pensando che forse era ancora in tempo visto che almeno il sesso non c’era stato.
Ma che lei a quel punto aveva cominciato a tartassarlo di messaggi e telefonate dicendo che ci teneva a lui e che si era pentita di non aver voluto fare niente ( in un messaggio che ho trovato, lei era felice che lui era tornato da lei, dopo aver cercato di andare via). E si erano rivisti in hotel a fine maggio, dove secondo lui , avevano provato a farlo ma era stato comunque un fallimento, un atto freddo e meccanico per entrambi ( la penetrazione c’era stata però stavolta).
E che da quel momento lui aveva cercato di chiudere veramente, perché le cose erano diventate pesanti da gestire psicologicamente, ma dopo poco lei lo aveva cercato nuovamente, mostrando meno insistenza delle altre volte, e sentendosi sempre meno frequentemente, il che lo aveva convinto che stavolta stava per finire davvero, visto che nel frattempo era nata la bambina. Lui dice che si era creata come una dipendenza da cui da solo non riusciva a guarire, dipendenza dalla situazione, non dalle persona in sé per sé, che da persona carina e comprensiva, piano piano si era rivelata per lui, qualcosa che lo prosciugava e non lo lasciava staccarsi e che aveva sbagliato a non farsi aiutare. Lui, con la psicologa che lo segue, è arrivato alla conclusione che in un momento di grande crisi esistenziale, aveva trovato qualcuno che si nutriva di questo suo stato, che all’inizio lo faceva stare bene, solo per il fatto di poter parlare liberamente, come in una nuova storia, parlando di sé come un uomo di successo e quasi un eroe, al contrario di me che lo mortificavo di continuo, principalmente per le sue continue assenze a casa per il lavoro, molto impegnativo ma poco remunerativo. Poi mi dice che i sensi di colpa e la personalità di questa donna lo facevano stare peggio ma non riusciva ad uscirne.
Comunque dopo l’atto sessuale e un distacco di qualche settimana il loro rapporto era tornato ad essere messaggi baci rubati al volo, telefonate e caffè, per altri 2 mesi senza parlare più di quella volta in hotel, come a volerla entrambi cancellare, in un rapporto che in coincidenza dell’estate, e della nascita di mia figlia, si faceva meno pesante e oppressivo, leggero come i primi mesi.
Tutto questo fino a quando li ho scoperti, 2 mesi dopo il parto e non si sono più sentiti. Per me è stato uno shock, avrei scommesso un braccio sulla sua fedeltà, non lo avrei scambiato con nessuno, nemmeno per un milione di dollari e quella rivelazione, dopo due messaggi ritrovati da me , mi sembra ancora impossibile da accettare.
Io avevo accesso ai suoi social ma non lo controllavo mai ! Lui usava Instagram perché non sapeva avesse le stesse credenziali di FB ed è lì che si sentivano ! Io avevo accesso a tutto ma non avendo sospetti, e comunque stando male per la gravidanza, non ci andavo a controllare, ma poi uno perché deve controllare ? La fiducia deve essere al primo posto in un rapporto di coppia! Non avevo dato nemmeno peso al fatto che spesso la incontravamo dove eravamo noi! Lui dice che era lei a venire dove andavamo noi e che quando aveva capito che questa cosa faceva schifo non le diceva più dove andavamo.
Lui in tutto ciò dice che era debole per questioni sue personali e si era rifugiato in questa storia, che era diventata un abitudine piacevole all’inizio, ma poi via via più pesante per le incompatibilitá caratteriali con lei e i sensi di colpa nei miei confronti, ma che poi non riusciva più ad uscirne perché si sentiva in colpa con lei che lo ricercava sempre e con me a cui mancava di rispetto. Che stava affrontando un brutto periodo a lavoro, che era cominciato come uno svago di mente, con me che ero diventata assente, che non ero mai gelosa, che non mostravo mai di tenerci, che lei era un po’ di leggerezza senza secondo fine ma che a causa del tempo prolungato della storia, e della confidenza che era nata, alla fine andarci in hotel , era stata l’ evoluzione fisiologica di una frequentazione uomo/donna di 40 anni. Ma che stava male … e io dico ma allora chi ti costringeva a farlo ? Sembra quasi che l’hanno costretto da come parla e mi fa incazzare ancora di più … che quando piange disperato consumandosi i denti e le mani , mi fa pure pena e devo ancora preoccuparmi, perché sempre il papà dei mie bimbi resta.
Davanti a me vedo un uomo che sembra consumato dal dolore, ma che io non PERDONERÓ mai, perché in realtà non so più CHI È.
È pentito, da tre mesi piange notte e giorno, va da uno psicanalista, a lavoro chiede sempre permessi per stare con noi, si dice innamorato e che anche se non lo perdonerò lui vivrà per farci solo del bene e riparare al male fatto, che si era perso la persona buona che era e si era trasformato in un mostro, e che il telefono e i social lo avevano rovinato. Che sulla sua strada aveva incontrato pane per i suoi denti e che se lui voleva lei, lei voleva lui e si era innescata una spirale di gratificazione e dipendenza soprattutto, a vicenda.
Io non riesco a capire invece come abbia potuto rovinare una storia così bella e pura e non riesco a perdonare ed andare avanti, e vedo solo un uomo che mi ha ingannato e umiliato, con qualcuno che veramente non vale niente, come moglie, madre e donna ( per quello che ha fatto alla sua famiglia).
Cosa ne pensate di mio marito? Perchè ha agito in questo modo così meschino ? Non mi ha mai amato forse ? Io pensavo che lui non meritasse nemmeno una piccola bugia e sono sempre stata sincera con lui, su tutto e lui ha fatto tutto questo a me, incinta di sua figlia, quando ero priva di forze, fino a farsi scoprire, senza fermarsi mai, nemmeno di fronte ad alcune esternazioni sospette nei suoi confronti in più di un’occasione, quando ad esempio si era rifiutato di darmi il cellulare. Si può perdonare tutto questo? Io non so cosa è giusto fare per me stessa…