Mi sono lasciato con la mia (ormai ex) fidanzata ma non riesco ad andare avanti

Buongiorno, scrivo qua perché la mia testa da sola mi sta facendo solamente soffrire.
Tre mesi fa circa (12 febbraio) mi sono lasciato con una ragazza dopo 3 anni circa di relazione, divisi da un'altra piccola separazione avvenuta dopo i primi 2 anni.
Lei è stata per me un po' la famosa "cotta del Liceo", essendo che ci siamo conosciuti a fine del secondo anno in un circolo velico che avevamo iniziato a frequentare grazie ad attività col Liceo.
Dopo due anni di fidanzamento, decisi di lasciarla perché non mi dava più le attenzioni che sentivo necessarie, cosa anche forse un po' futili (a letto non mi abbracciava, non cercava di organizzare quando ci saremmo visti e quando ci vedevamo ci teneva sempre a dirmi subito a che ora sarebbe dovuta andarsene...); ci lasciammo ma continuammo a vederci a casa mia settimanalmente, cosa di cui mi vergogno e pento, per la maniera in cui l'ho trattata forse "illudendola", quando in realtà la usavo per il suo corpo e poi fuori mi comportavo come mi pareva.
Tutto questo è durato fino a che non mi ha detto che in una vacanza con dei suoi amici si è baciata con il mio (ai tempi) migliore amico, e che si è scritta con lui nei tre mesi prima in cui stavamo insieme.
A sentire queste cose sono completamente andato in pappa, mi è crollato addosso il mondo, per 4 notti non ho dormito e mangiavo solo perchè mi sforzavo.
La cosa mi aveva massacrato, ed il mio cervello cercò di elaborare pensando che allora di lei mi importasse ancora, così, in mezzo a questa crisi, le chiesi di tornare insieme e cosi facemmo.
Passa un annetto in cui le cose all'inizio vanno discretamente bene ma poi riaffiorano certe situazioni: lei che deve sempre studiare, fa fatica a trovarmi un buco alla settimana e quando ci vediamo non succede mai niente di che, anche perchè io smetto di proporre proprio per vedere come si comporta lei.
Ad ogni iniziativa mi viene ricordato quali sono gli orari massimi da non sforare, e questo mi faceva sempre sentire più simile a un appuntamento più che a una relazione.
Intanto all'università conosco una ragazza che comincia a interessarmi ma con cui non succede nulla, fino a quando a febbraio mi lascio, e tre settimane dopo vado con l'altra.
Passano tre mesi felici, in cui sono tranquillo e felice, scrivo alla mia ex solo per alcune cose del circolo velico in cui siamo istruttori entrambi ora.
A metà maggio la rivedo al circolo (cosa che doveva succcedere e lo sapevo).
Lei mi dice di sapere della mia relazione e io, chiedendole, vengo a sapere che si sente con un ragazzo.
Da quel momento mi manca, soffro, non riesco più a vivere bene le cose che prima facevo con lei (vela...), penso che era il nostro mondo e ora non lo è più. Rivedo tutti i ricordi delle cose fatte insieme, gli anni passati, e penso che lei c'è stata in tutti i momenti importanti della mia vita (su 21 anni, 3 di relazione sono stati abbastanza).
Inoltre mi sento uno schifo nei confronti della mia attuale fidanzata e questo mi fa pensare di aver corso troppo, ma perché per tre mesi sono stato bene e ora sono così triste?
La mia ex sicuro mi attrae ancora, ma so che non può funzionare, perchè non riesco a lasciare andare dopo quello che mi ha detto? Penso al fatto che quando l'ho lasciata, sicuro ero molto deciso sulle mie scelte, ma perché ora sono così fragile allora? Ho paura di aver fatto scelte sbagliate e che non riuscirò a tornare spensierato come prima