Salve,
Ho 28 anni ed ultimamente ho difficoltà a scoprirmi con i miei a casa e con le persone a me vicine, ma in particolare con mio padre… ho anche un mezzo delirio cioe che se mi mostrassi ai suoi occhi come sono davvero, lui finirebbe per amarmi… ci sarebbe un rapporto troppo intenso nella mia immaginazione e per questo spesso rispondo male o non gli rispondo oppure mi sento spesso fissata da lui e gli dico di non guardarmi, è pesante come sguardo per me, capita di percepirlo cosi alcune volte e me ne vergogno, finendo per nascondermi appunto dietro un carattere scostante e irritabile. Sento di non essere libera di poter essere a pieno me stessa in casa mia e sento sollievo quando ci sono solo i miei fratelli. Ho paura e se mi mostrassi per come sono realmente proverei molta vergogna…
Vi scrivo perché sono stanca e desidero sbloccare questa situazione per essere più libera, leggera soprattutto in casa
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20 MAG 2024
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Cara Kiki,
non si tratta di un delirio altrimenti non sarebbe in grado di raccontarcelo. Credo che abbia sviluppato questa credenza, intesa come una serie di convinzioni circa suo padre e la relazione con lui che la spingono ad avere il comportamento che descrive. Si potrebbe, all'interno di un percorso psicologico andare a lavorare su queste convizioni, ossia su questi pensieri che condizionano la relazione con suo padre.
Resto a disposizione anche per colloqui online.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita
17 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Kiki,
ognuno di noi è in una certa misura uno, nessuno e centomila in base alle varie situazioni sociali e con i diversi interlocutori. I nostri pensieri non sono la realtà ma una costruzione, una rappresentazione possibile di questa realtà, e possono essere faticosi da gestire a volte.
C'è una parte delle sue abitudini e comportamenti che non le piacciono, come l'essere scontante e irritabile. In un certo senso non siamo mai del tutto liberi di esprimerci, perché almeno in parte dobbiamo tenere conto dei sentimenti degli altri nella nostra comunicazione. Può essere utile confrontarsi con una/un terapeuta per esplorare i suoi punti di forza, riscoprire le sue risorse e gestire i suoi vissuti emotivi e le sue comunicazioni, insieme ai suoi pensieri, a volte contrastanti tra di loro, per ritrovare una maggiore libertà comunicativa che è sempre legata a una diversa e più consapevole scelta, e una maggiore "leggerezza" nelle interazioni familiari.
16 MAG 2024
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Cara Kiki,
dal suo racconto manifesto molta insicurezza e scarsa autostima dettata da questa sua vergogna e difficoltà di mostrarsi per quella che è. Ha mai provato a domandarsi il motivo di questo imbarazzo nei confronti di sua padre? In ogni caso le consiglio di chiedere l'aiuto di un professionista ed intraprendere un percorso psicologico in quanto è l'unico modo per poter uscire da questo circolo vizioso e ritornare a vivere serenamene senza aver più questi strani pensieri. Resto a sua disposizione qualora avesse piacere di fare una prima consulenza e magari iniziare anche un percorso psicologico, comprendendo quelli che sono i suoi disagi con il fine di recupera la sua vita, cercando di darle un senso, che ora non ha, in quanto bloccata appunto da questi suoi giudizi negativi.
16 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Salve Kiki, cosa intende per ''scoprirmi''...e soprattutto perchè ''finirebbe per amarmi''? Non sta vivendo con serenità la sua vita per paura che possa avverarsi una cosa che la farebbe stare bene?...Suo padre potrebbe fissarla semplicemente per capire come mai è così scontrosa, lui non sa questa realtà. Mi chiedo come mai si preclude la possibilità di questo rapporto e soprattutto se non si sente libera perchè condizionata da altri o da se stessa. Si faccia aiutare a capire il perchè di questa dinamica che la porta ad agire in questo modo. Forse non vuole sapere/scoprire il perchè ma se chiede aiuto sa bene che così non può andare avanti. Se vuole un confronto per sapere cosa si potrebbe fare per farla stare meglio mi contatti senza problemi, oppure contatti un collega o una collega ma non rinunci in partenza, la sofferenza non è una bella compagna di vita.
A presto.
Marina
16 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Kiki, dalle sue parole colgo la paura e la vergogna di cui parla, tuttavia gli elementi che porta non sono sufficienti per darle un minimo di riscontro. Un percorso di terapia le aiuterebbe ad esplorare ciò che dice essere un impedimento ad essere più libera e leggera e soprattutto a riconoscere e comprendere meglio questa paura e senso di vergogna. Un caro saluto e a disposizione anche on line, Maria dr. Zaupa
16 MAG 2024
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Gentile Kiki,
Capisco che si senta stanca e frustrata da questa situazione che sta vivendo attualmente dentro casa. Per sbloccarsi, le consiglierei di rivolgersi ad un terapeuta in modo tale che riesca a definire il motivo di questa sua inadeguatezza, che è accompagnata da un senso di vergogna nei confronti di suo padre.
Per qualsiasi cosa resto a disposizione.
un saluto
Dott.ssa Martina Romano