Buongiorno, scrivo dopo che le maestre di mia figlia (4 anni, quasi 5) mi hanno detto che tutti i giorni risponde male ed è scontrosa (con gli adulti, non con gli altri bimbi). 4 mesi fa è nato il suo fratellino, ma io non ritengo sia dovuto a questo per il semplice fatto che lamentavano lo stesso problema anche lo scorso anno. Tuttavia vorrei precisare che quando è nato il fratellino manifestava una forte gelosia nei nostri confronti (con lui invece era dolce e premurosa), ma adesso non sembra più soffrire di questo, si è ben abituata alla sua presenza e si dimostra tranquilla. Questi atteggiamenti che ha a scuola non li ha invece quando 2 volte a settimana va a fare sport. Mi dicono che lì anzi è dolcissima e non hanno di che lamentarsi. A casa qualche volta capita che risponda in modo scontroso (specie se è stanca e SOPRATTUTTO quando si sente attaccata), ma comunque non in modo eccessivo. Dopo averne parlato con lei mi ha detto che a scuola fa così perché le maestre la sgridano quando fa qualcosa che non deve (giustamente direi), e che la soluzione secondo lei sarebbe che le parlassero con più dolcezza. Preciso che è una bimba molto sensibile e che ha talvolta difficoltà a gestire le sue emozioni. Voglio precisare anche che a casa c'è un bel clima e che io e mio marito ci comportiamo allo stesso modo con lei, nel senso che se uno dice una cosa, quella è anche per l'altro. Vorrei avere un vostro parere su come farle capire che il suo comportamento irrispettoso è sbagliato. Ogni volta che le faccio discorsi sembra aver capito, dice che non lo fa più, ma il giorno dopo si ripresenta di nuovo la stessa situazione. E sentir dire che la mia bimba è STANCANTE (così mi è stata definita lo scorso anno) mi ferisce molto. Grazie
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15 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Ludovica,
sua figlia sta probabilmente vivendo un momento di sconforto a cui reagisce con la rabbia. La rabbia interviene solitamente in risposta a un torto, un danno o un'ingiustizia, oppure legata a un senso di impotenza o disappunto verso qualcosa. Con i bambini di età inferiore ai 6 anni utilizzare come strumento discorsi e retorica non è efficace, perché non hanno ancora sviluppato le adeguate strutture cognitive per "trasformare i discorsi in azioni". È più utile aiutarla a entrare in contatto con il fatto di essere arrabbiata e, banalmente, verbalizzarlo perché lei non è ancora capace di entrare funzionalmente in contatto con la sua emotività. In breve dirle per esempio "sei arrabbiata? Che è successo? Come stai?" è più utile che farle discorsi.
Inoltre va considerato che se la bambina esprime rabbia e viene punita o etichettata per questo, tutto ciò potrebbe ulteriormente aggravare la situazione o creare false credenze (come ad es. nella vita non puoi arrabbiarti perché se no ti danno tutti addosso).
Qualora avesse necessità di approfondire e comprendere meglio quanto le scrivo, resto a sua disposizione anche per consulenze online.
Con l'augurio che possa tranquillizzare la sua bimba,
un caro saluto
Dott.ssa Simona Delli Santi
16 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Salve, diversamente da quel che alcuni colleghi le hanno scritto, direi che la questione non è educativa, cioè aiutare sua figlia a distinguere il giusto dallo sbagliato o inerente il contesto scolastico, bensì di tipo psicologico.
Capita spesso che la scuola diventi il luogo in cui i bambini manifestino il proprio disagio, proprio perchè la scuola è un luogo diverso dalla famiglia ma allo stesso tempo affettivo, in cui i bambini "sanno" di essere visti. Questo disagio ha spesso a che fare con inquietudini e angosce che in quell'età spesso emergono nel mondo interno del bambino; i comportamenti così detti disfunzionali ne sono espressione.
Ci possono essere molte ragioni, come quelle da lei descritte, per cui sua figlia si trova ad affrontare preoccupazioni intense, che tuttavia hanno a che fare però col suo modo personale di sentire, col suo carattere e la sua soggettività. Potrebbe essere che sua figlia abbia bisogno di un luogo specifico, cioè quello della stanza di terapia, per superare alcune di queste paure o forti angosce. I bambini hanno davvero molte risorse.
Le consiglio di contattare un terapeuta ad orientamento psicoanalitico che utilizzi il gioco in terapia: spesso si fanno 3/4 sedute preliminari utili ad avere un quadro più comprensibile della situazione anche a lei a suo marito.
Ne vale la pena.
15 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buon giorno Sig.ra Ludovica,
del suo racconto mi hanno colpito due cose in particolare: la prima è la definizione di di sua figlia come molto sensibile e la seconda che fa fatica a gestire le sue emozioni, è vero che il fratellino le sta probabilmente facendo fare i conti con nuove dinamiche famigliari, ma lei dice che anche prima manifestava queste reazioni.
Forse la sua bambina ha bisogno di essere sostenuta della gestione di alcune emozioni, magari legate a situazioni particolari come quelle del grande gruppo (ad esempio la sezione).
A questa età i discorsi purtroppo non servono a molto i bambini hanno bisogno di sperimentare.
Il gioco è un ottimo strumento di rassicurazione, anche le storie che parlano di rabbia possono essere utili.
Il clima familiare sereno e la coerenza tra voi genitori è un sicuramente un buon punto di partenza, ma se sente il bisogno di un confronto per avere un pò di sostegno nell'affrontare una situazione, che come lei scrive la ferisce, non abbia paura di chiedere aiuto.
Dott.ssa Convento Elena
psicologa psicomotricista
15 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Ludovica,
ciò che descrive sembra essere legato unicamente all'ambiente della scuola d'infanzia e sua figlia avrebbe dal canto suo già trovato la soluzione.
Parlarne con le maestre diventa perciò essenziale...in una riflessione comune rispetto a ciò che ritengono essere stancante della bambina e cosa ritengono si possa fare per migliorare la situazione; tenendo conto che la bimba non mostra gli stessi comportamenti negli altri contesti e che questi comportamenti sono spesso in risposta ad un sentirsi attaccata o criticata. Rispetto alle emozioni può essere positivo intraprendere un percorso a doc o usufruire dei tanti libri a nostra disposizione (vero è che gli aspetti di relazione a volte non sono così intuitivi.
A disposizione per eventuali approfondimenti. Un caro saluto. dr. Maria Zaupa
15 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Ludovica,
comprendo come sentire etichettare la propria bambina "stancante", possa essere molto doloroso. Sarebbe utile sapere un po' di più sulle circostanze che a scuola scatenano le reazioni delle maestre. La sensazione, tuttavia, è che l'interesse sia molto sul disagio/insofferenza degli adulti, piuttosto che sulle emozioni e sui vissuti di sua figlia. Come lei dice, è molto sensibile, ed avere alla sua età momenti in cui fatica a gestire i suoi stati d'animo è del tutto fisiologico. Il compito di noi adulti in queste circostanze, è proprio quello di fungere da regolatori esterni, attraverso una presenza rassicurante ed accogliente, capace in un primo momento di stare nella "crisi", e successivamente riparare attraverso un dialogo costruttivo che tenga insieme pensieri, emozioni e sensazioni. Più che soffermarsi, quindi, sul farle intendere che il suo comportamento è sbagliato, sposterei l'interesse sul capire come sta a scuola in generale e come vive certe situazioni. Rispondere male ed essere scontrosi in maniera ripetuta e costante nel tempo, ci dice di qualcosa che non va nel rapporto con le figure educative e probabilmente racconta di un disagio che merita di essere compreso.
Un caro saluto,
Dott.ssa Stefania Netti
15 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Ludovica, grazie per la condivisione. La nascita di un fratellino, e la conseguente destabilizzazione e ristabilizzazione del menage familiare possono incidere e affaticare i bambini. Da terapeuta infantile, mi sento di consigliarle di tenere monitorata la situazione, cercando se possibile di di ritagliare degli spazi esclusivi della bimba, in modo da garantirle dell'esclusività che ha momentaneamente perso. Nel caso le difficoltà persistano, si rivolga ad un terapeuta infantile in modo da capirci meglio!
resto a disposizione
AV
14 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buon pomeriggio Signora
l'arrivo di un fratellino può destabilizzare una bambina. Sua figlia sta esprimendo un disagio, e la rabbia perchè si sente spodestata.
Cerchi di coinvolgerla con il bambino. piccolo , la faccia sentire importante E si faccia aiutare da uno psicoterapeuta chieda un sostegno psicologico
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
14 DIC 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Ludovica
La modalità di comportando della bambina può esprimere senz'altro una difficoltà nell'adattamento al nuovo arrivo ma può essere frutto anche di molti altri aspetti. Io credo che parlare con le maestre può essere un buon modo per aiutare la bambina ma se non dovesse essere sufficiente credo che un confronto più specifico con un professionista le possa essere d'aiuto.
Se vuole sono a disposizione anche a distanza.
Serena Costa psicologa dell'infanzia e blogger di Connettiti alla psicologia dei bambini
