Buongiorno, sono una donna di 30 anni.
Dopo diversi anni di malessere generale ho deciso di rivolgermi a una psicologa, la quale mi ha diagnosticato ansia e depressione. Questa psicologa mi ha seguito per 1 anno e mezzo ma le cose sono degenerate quando ho scoperto di essermi 'affezionata' troppo a lei, gliel'ho detto ma da allora non è più stata la stessa cosa. Non mi vedevo troppo coinvolta solo io ma anche lei. È uscita dalla stanza durante la seduta quando le ho detto che avevo provato a farmi del male, pareva si sentisse poco bene, è rimasta fuori a iperventilare e poi è rientrata come niente fosse. Alla fine ho deciso di interrompere le sedute anche se tutt'ora sento ancora un forte legame con lei, un forte affetto, ma soprattutto un'ossessione quasi costante, ne sono dipendente.
Da gennaio dopo aver abbandonato il percorso con questa psicologa sono stata meglio con l'umore, mi ero iscritta a diversi corsi ( disegno e musica..) e la maggior parte dei pensieri negativi e autolesionistici erano praticamente scomparsi.
Presa da una nuova carica di positività e fiducia ho provato a ricominciare un nuovo percorso con un'altra psicoterapeuta che però ho già messo in pausa dopo circa un mese e mezzo perché non credo di trovarmi molto bene.
Attualmente ci sono giorni che sento di stare veramente male, l'umore spesso è giù, mi viene da piangere, penso che la vita sia troppo difficile da vivere, sento perennemente un forte magone, disagio e a volte ho tanta voglia di farmi del male. Nulla ha più senso. Mi sento in una prigione. Il mio umore cambia all'interno della stessa giornata, basta un piccolo evento che per gli altri può essere insignificante ma per me è tanto, per farmi precipitare nel baratro.
Volevo sapere cosa potrei fare, non riesco più ad aprirmi seriamente con un terapeuta, mi sento sempre e comunque incompresa e sfiduciata. Da sola però sento di non potercela fare. È giusto tornare dalla prima psicologa anche se uscivo devastata da ogni seduta visto che bastava una frase da me fraintesa per farmi stare malissimo?
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
1 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara anonima,
credo che se ha deciso di rompere la relazione con la sua psicologa è perchè sentiva che qualcosa non funzionava. Come dice si erano un pò persi i confini della relazione, confini che sono fondamentali quando si è in una relazione di cura.
La relazione deve funzionare ed essere utile, nel senso che il paziente oltre ad avere stima del suo psicologo deve fidarsi e deve avere miglioramenti significativi dei problemi che lo hanno portato da lui.
Considero corretta la scelta che ha fatto di avviare un percorso con un nuovo psicologo. Questo però non significa che se sente che anche questo non sia quello giusto debba accontentarsi.
Le consiglio di trovare uno psicologo che la soddisfi con cui poter affrontare una volta per tutte le sue difficoltà.
Resto a disposizione anche online
Un caro saluto
Dott.ssa Vita
24 SET 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno. In una cura psicoterapica è normale che qualcosa di affettivo si riediti nei confronti del terapeuta. E ciò che in psicoanalisi viene chiamato transfert, ovvero l’azione inconsapevole e automatica di trasferire sul terapeuta dei vissuti, aspettative e affetti sperimentati in origine con altri. Può essere spaesante e arrivare ad essere un ostacolo alla cura se non ben trattato. Tuttavia è anche una preziosa risorsa per il cambiamento e la terapia perché permette di osservare dal vivo, riprendere ed elaborare delle proprio questioni. Il mio consiglio è di rivolgersi ad uno psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico e mettere a tema proprio questa questione per iniziare. Il consiglio di un terzo terapeuta, differente dai primi, deriva dal fatto che, essendo così intenso, a suo tempo non trattato e così ancora attuale e problematico per lei, osservarlo dall’esterno con un terzo può aiutarla in questo momento. Un saluto
2 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Ciao Gentile utente, la prima cosa che posso dirle e che non è facile uscire dalle dipendenze, specie da sola ..quindi in primis voglio congratularmi con lei per aver interrotto un percorso, che in qualche modo poteva aiutarla, perché si e resa conto che la stava inglobando. Davvero non è cosa facile.
La vita è come un pendolo che oscilla costantemente tra stati emotivi diversi e spesso, quando non riusciamo a capire di cosa necessitiamo, questo pendolo va un po' più velocemente da una parte e l'altra.
Sento come se sentisse la necessità di sentirsi protetta a casa. E al tempo stesso come se si ferisse se non capita. La sua famiglia è al corrente dei suoi percorsi personali? Come la vedono nel suo dolore e nelle sue ferite emotive prima che fisiche?
Inoltre cosa ti ha sentito così legata a questa professionista al punto da superare entrambe un confine? Cosa ha trovato in lei? Anche questo e importante snodare
Resto a sua disposizione, anche online dott.ssa Gabriella Caracciolo
2 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera,
forse questa paura di aprirsi e fidarsi degli altri è legata alla paura dell’abbandono, unita alla credenza di non essere una persona meritevole di affetto. Il fatto che questi percorsi psicologici si siano interrotti è più che naturale, per far sì che la terapia funzioni c’è bisogno di sintonia da entrambe le parti, che non deve però sfociare in una relazione di dipendenza perché questo la porterebbe a riuscire a regolarsi emotivamente solo con la vicinanza del/della terapeuta. Sicuramente il fatto che lei è in grado di riconoscere e accettare la sua sofferenza, cercando così aiuto, è un ottimo punto di partenza per continuare a cercare il professionista adatto a lei. Quale potrebbe essere? La persona con la quale si sente a suo agio nell’essere se stessa e che le permette di sperimentare un senso di accoglienza e sicurezza.
Un caro saluto
2 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Anonima, grazie per esserti aperta così.
Questo messaggio qui e le tue ricerche di un aiuto terapeutico mi fanno pensare che tu sia determinata a cercare una soluzione alla tua sofferenza, anche perché ti meriti di vivere una vita serena. Questi gesti mi fanno pensare che tu abbia una grande forza, quindi coraggio!!
Visti i presupposti, è possibile che la relazione con la prima psicologa sia stata "compromessa", infatti trovo interessante che ti sia sentita meglio quando avete interrotto e, parlandone, tu la definisca "una dipendenza". Quello che è successo non deve essere vissuto come una colpa di nessuna delle due, siamo umani e sono situazioni che possono succedere.
Per quello che riguarda come tu ora vivi la relazione con la nuova psicologa, è possibile che sia causata da un confronto che sei portata inconsciamente a fare con al terapeuta precedente? Come si è chiuso il percorso di un anno e mezzo? Forse avresti bisogno proprio di partire da questo ed elaborare tale vissuto. Hai avuto modo di parlarne con la tua terapeuta attuale?
Ti ho lasciato qualche spunto per riflettere, ma ci sarebbe tanto altro da dire!
Sono sicura che riuscirai a stare meglio, non perdere la tua determinazione!
Un saluto,
Dott.ssa Valeria Carbone ☾
⧽ Psicologa, Consulente sessuologa e Counselor professionista
⧽ Torino e online
1 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera Anonima,
nella relazione terapeutica, si creano sempre situazioni e coinvolgimenti. L’aver abbandonato la tua prima terapeuta perché la consideravi negativa è giusta (sempre se per te è questo è vero). Chiaramente cercare un altro, comporta delle differenze e dei discostamenti individuali e professionali che possono non soddisfarti subito. Penso che se sei ancora in una situazione di sofferenza, l’aiuto di un professionista non può che farti bene, aiutandoti con le tue fragilità, emozioni ed altro ancora. Non isolarti, cerca il contatto umano, l’ansia e la depressione aumentano nella solitudine.
Se vuoi iniziare questo percorso anche via on line sono a sua completa disposizione. Mi puoi contattare tranquillamente anche per eventuali chiarimenti.
Cordialmente
Dr.ssa Maria S.I. Meledandri
1 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve , grazie della tua condivisione. Scusa se mi permetto di darti del tu. Innanzitutto ti faccio i complimenti per essere stata perseverante e costante nel volerti prendere cura di te cercando aiuto. Ti consiglierei di continuare con questo tuo coraggio su questa strada. È normalissimo non trovare subito un/una terapeuta con cui riuscire a capirsi. Ma come in tutte le relazioni anche nella relazione terapeutica ci si deve "trovare" ed è più insolito scovare subito il/la psicologo/a con cui fare un percorso.
1 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve
Se l approccio con la psicologia rende la terapia non efficace o va interrotta o va compreso quale sia il motivo del malessere. Il professionista deve essere in grado di riconoscere il suo contro transfert e comunicarlo alla paziente. Se ciò non avviene si creano problemi che posso essere dannosi per entrambi i contraenti.
1 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
quella che descrive è una situazione emotivamente complessa ma vorrei rimandarle che è moto positivo che lei abbia continuato a cercare aiuto e supporto attraverso la terapia, anche se ha avuto esperienze contrastanti con i terapeuti che ha incontrato.
Prima di prendere una decisione riguardo a tornare dalla prima psicologa, potrebbe essere utile riflettere su cosa l’abbia portata a sentirsi così legata a lei e quali siano state le dinamiche della vostra relazione terapeutica. Queste dinamiche potrebbero essere l’oggetto stesso della fase iniziale di un nuovo percorso e comprenderle meglio potrebbe aiutarla a capire cosa fare e come prendersi cura di lei nel modo più adatto.
È comune, quando ci si approccia alla terapia, esplorare diversi approcci o diverse persone prima di incontrare quella con cui ci si trova meglio. Inoltre, non è detto che lo stesso terapeuta sia sempre il più adatto per tutti i momenti della nostra vita.
Le auguro il meglio
1 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno gentile Utente, innanzitutto la ringrazio per essersi aperta e aver spiegato nel dettaglio la sua situazione. Sicuramente trovare una/o psicologa/o non è impresa semplice in quanto ci sono molti fattori da tenere in considerazione tali per cui si riesca o meno ad instaurare un’alleanza terapeuta e senza quest’ultima la terapia non ha i suoi benefici. Oltre alla preparazione professionale dello psicologo serve anche una sintonia con il paziente. Se dovesse aver bisogno di ulteriori informazioni non esiti a contattarmi.
Dott.ssa Pinessi Giorgia
1 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara anonima credo che il tuo problema di fondo sia la dipendenza che probabilmente si è instaurata dentro di te nel rapporto infantile, questa dipendenza ti fa vivere l'altro necessario come l'aria che respiri e questo provoca queste tue reazioni. È molto importante che tu possa passare attraverso questa dipendenza e poterla almeno in parte superare perché ti si riproporrà sempre in tutte le relazioni non solo con i terapeuti e le relazioni dipendenti sono dolorosissime. Capisco la tua sofferenza e probabilmente ritornare dalla prima psicologa ti riattiva dentro questa emozione così devastante. Tu non ti fidi di lei e che non ti fidi di te stessa perché immediatamente dentro di te sorge questo sentimento che ti fa molto soffrire. Credo che ti sarebbe molto utile affrontare una terapia psicanalitica che ti possa in qualche modo aiutare a sciogliere questa dipendenza così forte. Devi cercare di riflettere su questo quando ti sorgono questi sentimenti poiché penso tu possa avere le capacità per affrontare la situazione. Non fare nulla non fa altro che rendere questo problema sempre più invalidante.
1 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno,
Dal suo racconto recepisco tanta solitudine e tanto smarrimento, che creano questa sfiducia.
In tutta questa sofferenza che sta vivendo lei e' comunque in viaggio nonostante le sembra di essere ferma e imprigionata ed e' alla ricerca di quella sua parte autentica che ha necessita di venire alla luce.
La invito a riflettere che la situazione che sta vivendo mette in atto una forma di paura che vuole farle trovare a breve una soluzione a costo di ritornare in un esperienza terapeutica che in qualche modo da cio che racconta non la faceva stare bene o almeno le e' stata funzionale per il tempo dovuto fino ad arrivare dov e'.
Le suggerirei di provare a fare spazio dentro se per poi riuscire a intraprendere il tragitto piu' consono a lei.
Penso che tutto cio che sta vivendo potrtebbe derivare da un insieme di esperienze che nella sua vita non le hanno consentito di trovare se stessa.
Le suggerirei di intraprendre un percorso terapeutico integrale che utilizzi anche la Mindfullness e che le consenta di poter fare un viaggio di conoscenza delle sue parti in luce e in ombra per poter aiutarla ad acquisire fiducia in un ambiente accogliente e protetto
Disponibile anche online.
Per ulteriori info non esiti a contattarmi.
Dr.ssa Alessandra Petrachi
1 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
da professionista le consiglierei una psicoterapia che preveda l'utilizzo delle EMDR.
Ritengo che possa esserle di grande aiuto.
Cordialmente
Sara
1 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
per prima cosa parti da te e dai tuoi affetti più cari. Circondati delle persone che ami, fai molte uscite all aria aperta, fai sport, impegna al massimo le tue giornate così da non avere molto spazio per " pensare troppo".
Fatti accompagnare in questo percorso lento di miglioramento da un terapeuta che ti sappia comprendere: troverai col tempo quello che fa per te.
Buona giornata!!!
1 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Cara
Pensio che sarebbe opportuno che lei
cambi psicoterapeuta.
Perché ci deve essere solo, un rapporto professionale,con un Terapeuta.
E opportuno avere fiducia nell'altro non tutti sono uguali.
Come lo è per tutti i sanitari
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
1 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno, da quanto descritto sembra proprio devastata, come che ha tutti i nervi scoperti pronti a scattare ogni momento ad ogni fraintendimento, senza tralasciare tutto il resto della descrizione dei suoi problemi.
Non mi sento di dire cosa dovrebbe fare o non perché sarebbe fuori contesto.
Secondo me potrebbe trovare uno specialista che in tempi brevi o il più brevi possibili la sblocchi da questo suo stato di malessere.
Fabiàn Gabriel B.
1 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara, la tua testimonianza riflette una profonda sofferenza emotiva e una lotta costante. È coraggioso che tu stia cercando attivamente aiuto e supporto, nonostante le difficoltà che hai incontrato nel percorso terapeutico.
È comprensibile che tu abbia sviluppato un legame significativo con la tua prima psicologa, considerando che hai lavorato insieme per un periodo prolungato e hai affrontato esperienze emotive intense durante le sedute.
Tuttavia, è altrettanto importante riconoscere che il tuo benessere emotivo è la priorità principale e che è fondamentale trovare un terapeuta con cui ti senti veramente a tuo agio e sostenuta. Se senti che la tua relazione con la tua prima psicologa è diventata insoddisfacente o dannosa per il tuo benessere, potrebbe essere utile considerare altre opzioni.
Potresti prenderti del tempo per riflettere su cosa hai apprezzato e cosa hai trovato difficile nel tuo rapporto con la tua prima psicologa, e usare queste informazioni per guidare la tua ricerca di un nuovo terapeuta. Inoltre, potrebbe essere utile esplorare diverse modalità di trattamento per trovare l'approccio che meglio si adatta alle tue esigenze e preferenze.
Infine, è importante ricordare che non sei sola e che ci sono risorse e supporto disponibili per te. Non esitare a raggiungere amici, familiari o gruppi di supporto per condividere le tue esperienze e ricevere sostegno durante questo periodo difficile.
1 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno, non ritengo che lei debba tornare dalla psicoterapeuta precedente, perché gli effetti che quell’incontro ha avuto indicano che è più opportuno cambiare psicoterapeuta. Iniziando un nuovo percorso, lei potrà elaborare ciò che è successo nel precedente. Infatti ciò che è successo nel precedente rapporto terapeutico potrebbe far comprendere la natura del problema psicologico-esistenziale che la riguarda e dunque affrontarlo da un’altra prospettiva, quella della riflessione a partire dalle manifestazioni inconsce, come sogni, fantasie, atti mancati etc..
Buon nuovo inizio
Dott. Pietro Salemme