Buonasera,
Ho una bambina di 2 anni e mezzo e una neonata di 1 mese. La primogenita é sempre stata difficile per addormentarsi. Di recente la sua routine prevede libro a lettino e poi nanna. Ha sempre voluto me o meglio se io non sono in casa dorme tranquillamente con il papà ma se sono presente vuole me. Ho provato a modificare questo aspetto ma non ci sono riuscita. Ora con la nascita della sorellina é diventatonun problema. Quando la piccola piange mio marito non riesce a calmarla e io sono bloccata con la grande. Abbiamo provato qualche sera a farla dormire con il papà mentre consolavo la piccola ma la grande si è addormentata dopo pianto al grido di “voglio mamma”. Non so davvero cosa fare perché vorrei tanto continuare ad addormentare la prima in quanto non mi sembra un capriccio bensì un desiderio donatarie con me dato che sto molto di più con la neonata adesso.
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31 MAG 2023
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Cara mamma, grazie per il tuo quesito. Partiamo dall’elemento sonno che, come saprai, di media fino ai 3 anni risulta molto diverso rispetto a quello degli adulti, soprattutto a causa di una certa immaturità cerebrale. In tal senso, è prioritario chiarire che i ‘capricci’ – così come intesi dagli adulti – non esistono: si parla sempre di bisogni e/o difficoltà, proprio perché da un punto di vista cognitivo durante l’infanzia non siamo in grado di manipolare il prossimo come invece si potrà apprendere - ahimè - a fare più avanti.
La necessità quindi da parte della tua bimba più grande di averti vicino è più che lecita ed è anche normale che – in tua presenza – prediliga te che più di tutti la fai sentire al sicuro; poi i bimbi, in assenza di figure prioritarie, sanno perfettamente adattarsi in maniera pro-attiva perché, di fatto, il loro istinto di sopravvivenza e la loro tendenza alla felicità li porta ad accettare anche situazioni meno ‘ideali’.
Fatta questa premessa, occorrerebbe studiare una nuova routine che ti permetta di prenderti cura della nuova arrivata tenendo conto anche delle necessità della grande: vanno quindi stabiliti orari, azioni routinarie, luoghi di addormentamento (al seno, nel lettone o in altre modalità). Immagino la tua profonda stanchezza e lo sconforto ma stai certa che con il tempo tutto è destinato a sistemarsi in modo naturale.
A disposizione per fornirti un supporto, se lo riterrai opportuno.
Caterina Fancello
31 MAG 2023
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Titti,
in genere, la nascita di un secondo figlio sconvolge l'equilibrio intrafamiliare precedente e per la richiesta di più attenzioni crea anche problemi al primogenito che si sente trascurato rispetto a quanto avveniva prima.
Considerando però che il bambino nei primi mesi di vita dorme per la maggior parte del tempo, lei ha la possibilità di dedicarsi abbastanza anche alla bambina più grande che si adatterà gradualmente al cambiamento e potrà farla assistere e partecipare in modalità di gioco all'accudimento della più piccola.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
30 MAG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentilissima Titti, l’arrivo di un neonato fa scattare quella che il grande Winnicott chiamò “preoccupazione materna primaria” che va dalla fine della gravidanza ad alcune settimane dopo il parto. Tuttavia lo stato di “sollicitudo materna primaria” apre la strada a un senso di priorità, di preferenza che la madre istintivamente ha per il bambino più piccolo e che dura diversi mesi. Il miglior rimedio per non “stritolare” il figlio più grande in questi meccanismi naturali di maggior attenzione al piccolo e debole è coinvolgere il più grande nella cura del neonato. Far partecipare il più grande a momenti come il bagnetto... addormentarli entrambi insieme. Insomma far sentire il figlio maggiore coinvolto, parte attiva del nuovo evento. È possibile inventate da soli queste strategie oppure organizzarle con l’aiuto di un terapeuta. I miei auguri per tutto e un caro saluto.
30 MAG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
sicuramente in questa fase è più semplice che la piccola si adatti a quelle che sono le routine che volete proporle mentre la più grande ha bisogni e consapevolezze delicate in questo momento. Inoltre si può lavorare per cercare di sfasare un po' gli orari e cercare di trovare un equilibrio che possa soddisfare tutta la famiglia nel migliore dei modi. Sono psicologa perinatale e consulente del sonno, se posso essere d'aiuto sono a disposizione.
Saluti
30 MAG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno, grazie per aver condiviso con noi ciò.
Quando nasce un figlio tutto il sistema familiare deve attivarsi per individuare un nuovo "equilibrio". Per poter fare ciò c'è bisogno di tanta energia e di un pò di tempo. Sicuramente le potrebbe essere di aiuto il confronto con un professionista per approfondire le sue dinamiche familiare e individuare, con il supporto e le competenze specifiche, un nuovo "equilibrio" familiare.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Marianna Mura
30 MAG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentilissima Titti, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrive, e comprendo la fatica nel doverla gestire con due bambine così piccole. L'arrivo di una sorellina potrebbe aver destabilizzato la maggiore, e per questo richiedere maggiori attenzioni soprattutto dalla mamma. Credo che intraprendere un percorso di supporto genitoriale potrebbe aiutarla ad esplorare ed individuare delle strategie per aiutare il nucleo familiare in una migliore gestione del momento sonno.
Resto a disposizione!
AV
30 MAG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Titti,
La nascita di un secondo figlio crea chiaramente un cambiamento all'interno del sistema familiare, che, in qualche modo, deve ricrearsi, a maggior ragione se c'erano già delle precedenti difficoltà.
Pertanto il mio suggerimento è quello di rivolgersi ad un professionista, per esplorare meglio con lei la situazione, i comportamenti della bambina e di tutto il nucleo familiare, e per trovare insieme delle strategie per risolvere la difficoltà da lei esposta, riacquistando così il vostro nuovo equilibrio familiare.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca