Non riesco a capire cosa voglio fare della mia relazione
Buongiorno,
sono in una relazione da quasi 2 anni e nell'ultimo periodo sto avendo sempre più dubbi.
La nostra relazione è stata fin dall'inizio caratterizzata dalla distanza: abitiamo a un'ora di macchina , ma dallo scorso novembre, per motivi di studi, lei si è trasferita e ora siamo agli estremi opposti dell'Italia riuscendoci a vedere praticamente una volta al mese per un weekend o poco più.
A me questa distanza pesa molto più che a lei. Ne abbiamo discusso e abbiamo capito che questa differenza deriva soprattutto dal fatto che lei ha da sempre i parenti distanti ed è abituata a non vedere persone a lei care per mesi e mesi; dall'altra parte, io ho tutti i parenti e gli amici nel raggio di 20km e non sono per nulla abituato a convivere con questa distanza.
In questi mesi io ho capito inoltre di avere un enorme bisogno di contatto fisico e vicinanza che prima non pensavo di avere; anche solo un abbraccio, per me, vale molto di più che ore e ore passate in videochiamata.
Ho sofferto davvero tanto per la distanza in questi mesi, e il solo pensiero di dover fare ancora almeno altri 4 anni così mi fa stare malissimo e mi fa pensare che la soluzione migliore sia lasciarsi.
Un'altra cosa che è comparsa nell'ultimo periodo e alla quale continuo a pensare è che noi siamo tanto diversi caratterialmente e su cose anche importanti. Non parlo di gusti in generi musicali, film, serie tv, hobby; quelli, per come la penso io, è molto bello averli diversi perchè ti fanno provare cose nuove che magari non avresti mai fatto prima. Ma parlo, per esempio, di dove voler andare a convivere in futuro, del fatto di voler avere figli o no, e cose di questo tipo che è importante avere un'opinione simile.
Per quanto riguarda invece il carattere e lo stile di vita, anche lì siamo molto diversi: lei adora discutere anche per le minime cose, io invece cerco sempre di evitare la discussione; lei vorrebbe fare tutto insieme, anche le cose più semplici, io invece no; lei passerebbe ogni istante possibile al telefono con me (data la distanza), io invece vorrei passare molto più tempo da solo perchè sono una persona che adora stare da solo nei suoi pensieri e ne sento proprio il bisogno (questo gliel'ho già detto due volte e magari per qualche giorno è più comprensiva e ho più spazio per me, ma poi torna tutto come prima e anche peggio).
Sul carattere diverso che abbiamo io penso di poter riassumere con questo: all'inizio della relazione io questa diversità di carattere la vedevo come una cosa meravigliosa (lei è una ragazza più negativa, più pessimista, più razionale; io invece sono più positivo, più ottimista, più ingenuo) e dicevo sempre che eravamo complementari. Ora invece per esprimere questa diversità non uso più quell'aggettivo, ma dico che siamo caratterialmente opposti. E il fatto di esprimere lo stesso concetto con due aggettivi così diversi mi ha fatto riflettere: se sento la parola "complementari" io, sempre nel contesto di una relazione, penso a due persone che si abbracciano; sentendo invece la parola "opposti" penso a due persone che si danno le spalle e si incamminano in direzioni opposte.
E, detto onestamente, io sono invidioso di quelle persone che sono fidanzate con qualcuno di solare, di ottimista. Perchè forse assomiglia di più a me, e perchè forse è proprio quello che vorrei anch'io.
Vorrei finire dicendo che io ho già provato a lasciarla 2 volte, ma non ci sono riuscito. La prima volta sono tornato da lei il giorno dopo convinto di aver detto cose che non intendevo (compreso il volerla lasciare); la seconda volta, poco tempo fa, non sono nemmeno riuscito a dirlo perchè sono scoppiato a piangere a dirotto e nel mentre mi scorrevano in testa i momenti belli con lei e questo mi ha fermato dal dirlo. Eppure, a distanza di poco tempo, sono ancora qui a pensare le stesse cose.
Quello che voglio è riuscire a capire effettivamente cosa voglio fare, non ce la faccio più ad andare avanti così. Sia perchè questa situazione mi fa stare male, sia perchè non voglio illuderla ancora e farla stare insieme ad una persona che non è davvero convinta. Non se lo merita.