Non riesco a venire in alcun modo

Inviata da tizianalob · 8 nov 2024 Problemi sessuali

Salve a tutti, sono una ragazza di 22 anni che é fidanzata da due anni con un ragazzo fantastico. É tutto ciò che ho sempre desiderato, eppure nel nostro rapporto é ormai da due anni che si fa sempre più insistente il fattore che io non riesco a venire durante i rapporti. Non sento nulla. Zero. All’inizio ero molto bloccata perché prima di lui avevo avuto il mio primo ragazzo e provavo solamente dolore durante i rapporti, quindi questo “trauma” l’ho trascinato con me per molto tempo. Il mio attuale ragazzo ha saputo aspettare i miei tempi e dopo tanto, finalmente non ho più provato dolore. Il problema é che non provo proprio nulla e questa cosa é davvero troppo frustrante. All’inizio riuscivo a riderci sopra, ma adesso, a distanza di due anni sta diventando quasi un’ossessione per me. Ne abbiamo già parlato insieme e lui mi rispetta sempre e mi capisce, lo ringrazio tantissimo per questo. Ma mi rendo conto che so che magari, anche se non lo dice, possa pensare che sia un suo problema. Io non credo ci sia davvero un colpevole, ma certo se si riuscisse a superare questa cosa sono sicura che il nostro rapporto volerebbe ancora più in alto. In tutta la mia vita sono venuta solamente due volte tramite un rapporto ed é stato con lui. Ma é capitato così tanto a distanza di tempo che quasi mi sembra di essermelo sognato.
In più ora nasce un nuovo problema. Mi impongo così tanto a voler venire, che se prima con il petting (era il mio unico modo per venire) riuscivo a raggiungere il mio scopo, adesso é un mese che non riesco più!!! Mi sento amareggiata, frustrata e non so più come fare. La mia mente é come se non volesse aiutarmi. Più penso di voler venire più non sento nulla, ma come già detto, é una cosa che portavo già dall’inizio, quindi non so se sia questo il reale motivo. Sedute non posso pagarle perché costano e non lavoro.
C’è qualcuno che possa aiutarmi a capire a cosa sia dovuto ciò e possa darmi qualche consiglio? Ve ne prego, sono esasperata e anche la mia autostima ne sta risentendo troppo .
Ps qualche mia amica mi ha suggerito la masturbazione per aiutarmi, ma purtroppo, anche in questo caso la mia mente é bloccata e non riesco ad accettare l’idea di dover fare una cosa del genere

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Miglior risposta 9 NOV 2024

Gentile Tiziana,

Espongo questa questa risposta in elenco puntato per semplicità di lettura
Per ogni punto le segnalo gli aspetti carenti attuali, e cosa poter modificare per ottenere risultati più interessanti.

PUNTI DEBOLI (errori) e RIMEDI:
- Ritenere che l'orgasmo provocato dalla penetrazione vaginale sia raggiungibile; basta volerlo veramente.
Tenga conto che, da statistiche, solo il 30/40% delle donne lo prova; e dunque occorre evitare diventi un chiodo fisso. Lo scopo del rapporto sessuale non è l'orgasmo (è più semplice e sicuro ottenerlo da soli, no?), ma il godere di un percorso sessuo-affettivo in una coppia complice..
- "Impegnarsi" per raggiungere l'orgasmo.
L'orgasmo consiste in una perdita di controllo; proprio all'opposto dell'impegno. È un lasciarsi andare alle sensazioni e stare a vedere quello che succede. E dunque quanto più la mente si impegna, tanto più l'orgasmo .. fugge.
- Caricare l'orgasmo di eccessivi significati simbolici: "… Se ce l'avessi… volerebbe ancora più in alto", "se non ce l'ho… lui possa pensare che è un suo problema". L'assenza dell'orgasmo da penetrazione vaginale diventa un problema SOLO SE Lei lo fa diventare un problema prima personale e poi di coppia, E SE Lei dà a tale assenza il potere di avvelenare la piacevolezza di uno scambio di coppia peraltro sereno e passionale.
Anche perché esiste la stimolazione clitoridea...
- A tal proposito la sua mente è riuscita ad avvelenare anche questo settore: "mi impongo così tanto voler venire che non riesco più, nemmeno con il petting". L'esperienza dunque le suggerisce che non è proprio la via corretta questa che sta percorrendo.
Ma Lei invece conclude che è "la mia mente non mi vuole aiutare"; al contrario, è lei che la carica di eccessive improduttive responsabilità. La mente va messa a riposo e il corpo funzionerà in autonomia.

I "consigli" che Lei chiede sono compresi nei punti sopra elencati. Per approfondire potrà leggere questo mio articolo, in rete, gratuito:
Brunialti, Orgasmo e donna: difficoltà, cause, soluzioni.
Pur tuttavia i consigli possono non bastare. Può essere necessario l'aiuto in presenza dell* Specialista: Psicolog* che sia anche psicoterapeuta, ed inoltre sessuolog* clinic*. Nominativi certificati li potrà reperire nell'Albo della Federazione italiana Sessuologia Scientifica FISSonline.it.

Saluti cordiali.
Dott. Carla Maria Brunialti
psicoterapeuta, sessuologa clinica FISS, psicologa europea


Dott. Carla Maria Brunialti Psicologo a Rovereto

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11 NOV 2024

Buongiorno Tiziana,
ha avuto modo di leggere molte risposte pertinenti alla situazione descritta, penso che questo l'abbia portata a riflettere sul da farsi affinché il corpo possa vivere la parte di piacere che gli spetta.
Il suggerimento di alcune amiche,inoltre, va preso molto seriamente in quanto la clitoride è un organo complesso e con molte ramificazioni verso la zona pelvica e che, sollecitato con delicatezza, svolge la funzione di far provare un piacere sensoriale ed é un organo svincolato dal sistema riproduttivo e dedicato solo al piacere.
Molte donne lo stimolano (o viene stimolato con la dovuta attenzione dal partner) durante il rapporto sessuale "classico", cioé con introduzione, perchè a volte la penetrazione non consente, per le più svariate ragioni fisiche o mentali del momento, di raggiungere un piacere appagante per la donna.
Inoltre la masturbazione femminile é stata considerata tabù per secoli.
Questo atto di esplorazione delle sensazioni che produce la stimolazione clitoridea da parte sua e che può essere anche un gioco condiviso con il compagno, chiede solo di non essere attraversato da aspettative e pensieri che si concentrino solo sull'attenzione di verificare se l'atto produce un godimento o meno. Deve essere un gioco dove si pone l'attenzione, e non la concentrazione, su più o meno intense sensazioni gradevoli provate fisicamente.La reazione sessuale deve essere lasciata libera dalla concentrazione su di di essa, sul porre una fissità attentiva, che così facendo la blocca.
E' come se io la guardassi fissa negli occhi e le sollecitassi:" si rilassi, si rilassi!". Chiaramente otterrei l'effetto contrario.
Le ha già provato due orgasmi con il suo partner per cui non vi è nulla che fisicamente non vada. Sembra più una derivazione del contesto educativo nel quale cresciamo e dei suoi schemi preconcetti sul sesso e sul piacere e come è lecito ottenerlo o meno.
Inizi a scoprire il suo corpo e le sue zone erogene, senza pudori o preconcetti e vedrà che quest'azione le riserverà piacevoli sorprese.
Se lei si stimola mentre il suo compagno la penetra questo non significa che lo esclude ma, anzi, lo rende pienamente partecipe e
attivo per il vostro godimento. Come si dice: " la sessualità non vuole pensieri" e direi neppure fantasie coltivate da una sola parte, ma possibilmente condivise anche se non attuate.
Un cordiale saluto
Dott. Giancarlo Mellano

Dott. Giancarlo Mellano Psicologo a Padova

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11 NOV 2024

Buongiorno Tiziana,
La ringrazio per aver scelto di condividere parte delle sue riflessioni, nonostante la fatica che emerge dalle sue parole.
L'intesa sessuale non è sempre semplice da costruire, la coppia ha spesso bisogno di un po' di tempo e di lavorarci su per riuscire a raggiungerla.
Sembra che viva la sessualità come un tabù e questo potrebbe portare ad essere più "controllati" durante il rapporto sessuale, impedendo di sentirsi realmente liberi e godersi il momento.
L'orgasmo non è solo "fisico", richiede intimità, intesa, possibilità e capacità di affidarsi anche all'altro. La terapia individuale potrebbe aiutarla offrendole uno spazio protetto e sicuro in cui poter approfondire alcuni aspetti della sua relazione e delle sue emozioni, per permetterle di riuscire a fidarsi e liberarsi realmente.
Spero di esserle stata utile e rimango disponibile per ulteriori approfondimenti, anche online.
Un saluto,
Dott.ssa Paola Cutrupi

Dott.ssa Paola Cutrupi Psicologo a Reggio Calabria

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10 NOV 2024

Cara Tiziana,
Mi dispiace quanto questa situazione stia influenzando la tua serenità e la tua autostima, la difficoltà nel raggiungere il piacere sembra portare a una pressione interiore che amplifica il blocco, trasformando il desiderio di provare soddisfazione in una preoccupazione che, anziché aiutarti, aggrava il problema.
Il fatto di aver superato il dolore nei rapporti è un progresso significativo, ma la storia passata di questa difficoltà iniziale potrebbe aver lasciato una traccia che, in momenti di intimità, limita la tua capacità di lasciarti andare completamente quando il desiderio si trasforma in una sorta di controllo, è come se la mente, nel tentativo di raggiungere un obiettivo, perdesse la spontaneità e bloccasse il processo naturale del piacere.
Il piacere sessuale, infatti, è strettamente legato alla possibilità di abbandonarsi senza forzature, e il tentativo costante di controllare il momento in cui dovrebbe arrivare può diventare un ostacolo, paradossalmente, più si cerca di raggiungere una sensazione specifica, più si rischia di bloccarla, poiché la tensione mentale diventa la barriera principale.
Un percorso utile potrebbe essere imparare a osservare queste aspettative e lasciare andare gradualmente la pressione del "dover" provare piacere, ti consiglio alcuni esercizi di rilassamento, visualizzazione, respirazione o anche di concentrazione sul corpo che potrebbero aiutarti a entrare in contatto con le tue sensazioni più profonde.
In assenza di una terapia formale, riflettere su quanto la tua storia passata e le esperienze precedenti possano avere inciso sulle tue aspettative e percezioni attuali potrebbe essere un primo passo verso la comprensione di ciò che ti trattiene. Quando ti senti pronta, prova a vivere i momenti di intimità senza uno scopo definito, concentrandoti sul piacere del contatto e della vicinanza più che sull’idea di un traguardo.
Questo è un percorso graduale e delicato; lasciare andare la pressione e il giudizio che potrebbe portarti a scoprire un approccio diverso, capace di ridare spontaneità alla tua intimità.
Resto a disposizione per eventuali domande o consigli
Cordiali Saluti Dott.ssa Jessica Bombino

Jessica Bombino Psicologo a Bra

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9 NOV 2024

Salve gentile Utente, la difficoltà che descrive è più comune di quanto si pensi, e parlarne apertamente come ha fatto è già un passo importante verso il superamento del problema. La situazione che vive sembra legata a una combinazione di fattori fisici ed emotivi. Avere sperimentato dolore nei primi rapporti può aver creato un blocco che ora si riflette nella difficoltà a rilassarsi e lasciarsi andare completamente. L’ansia da prestazione è un altro aspetto rilevante: quanto più si concentra sull’obiettivo di “dover” raggiungere il piacere, tanto più la tensione mentale e fisica diventa un ostacolo al rilassamento, condizione essenziale per il piacere.

La buona notizia è che esistono diversi approcci per affrontare questo tipo di difficoltà.

1) Può essere utile provare a spostare il focus dal risultato all’esperienza, concentrandosi solo sulle sensazioni piacevoli senza aspettative può essere liberatorio. Cercare di godersi il momento, anche se sembra difficile, è un buon esercizio per ridurre la pressione.

2) Sebbene abbia difficoltà ad accettare l’idea della masturbazione, è una pratica che spesso aiuta a sviluppare maggiore consapevolezza su cosa procura piacere al proprio corpo. Se per ora non riesce a intraprendere questo passo da sola, può provare con piccoli gesti esplorativi, per esempio soffermandosi su quale tipo di carezza o movimento le procura una piacevole sensazione durante l’intimità con il partner.

3) Tecniche di respirazione e rilassamento possono essere utili per allenare la mente e il corpo a lasciare andare la tensione. Molte persone traggono beneficio da esercizi di consapevolezza corporea (come quelli proposti dal “body scan”) o dalla meditazione per rilassarsi e abbassare l’ansia.

4) Alcuni servizi di assistenza psicologica sono disponibili gratuitamente presso i consultori familiari o attraverso piattaforme online che offrono sessioni di sostegno a basso costo. Un percorso breve con un professionista potrebbe aiutarla a esplorare eventuali blocchi emotivi in un contesto sicuro.

Questo tipo di difficoltà non mette in discussione il valore della relazione o della sua autostima, è semplicemente una fase che, con pazienza e nuovi strumenti, può essere superata. Provi a darle il giusto tempo, senza fretta, e potrà scoprire nuovi modi di vivere la sessualità in modo più sereno e appagante.

Dott. Luca Vocino

Dott. Luca Vocino Psicologo a Bergamo

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9 NOV 2024

Buongiorno
Le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta, per superare le sue problematiche.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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9 NOV 2024

Buongiorno. Capisco la sua sofferenza legata alla situazione, ma probabilmente sta investendo troppe "energie" emotive e cognitive per risolvere la questione che invece richiederebbe - a mio avviso - un approccio meno rigido e senza eccessiva preoccupazione. Avere un orgasmo con la sola penetrazione vaginale non è proprio facile...anzi!, difatti il consiglio della sua amica di aiutarsi con la masturbazione (quando è sola o anche durante il rapporto- aggiungo io) potrebbe essere molto valido! Ad ogni modo, avere l'orgasmo non è l'obiettivo né del rapporto sessuale né della masturbazione: può essere molto piacevole ed eccitante anche tutto ciò che viene prima, dunque perché sminuirlo o pensarlo solo in funzione dell'orgasmo?
Il consiglio che le posso dare è di ricercare sensazioni fisiche o pensieri che ritiene eccitanti, condividerli con il partner e iniziare a vedere la sessualità per ciò che è, ossia un profondo (ma al contempo giocoso) momento di incontro con sé stessi o con qualcun altro, e non qualcosa che può determinare la nostra autostima.
Qualche incontro con uno psicologo esperto in sessuologia potrebbe comunque aiutarla!

Susanna Mattoccia Psicologo a Roma

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9 NOV 2024

Cara,
Innanzitutto ti ringrazio per la condivisione e spero che il confronto con noi possa esserti di supporto.

Questo tipo di problematiche richiederebbero, in genere, diversi approfondimenti e diversi tipi di intervento professionale. In primis, sarebbe da escludere qualche problematica organica facendo esami specifici che potrebbe consigliarti un ginecologo.

Una volta esclusa la problematica organica ci sarebbe da lavorare con figure specializzate nel campo - sessuologo - per approfondire fattori psicologici per mezzo dei quali il tuo corpo ha appreso a rispondere in questo modo ad alcuni stimoli sessuali.

Questo percorso potrebbe richiedere del tempo ma la risoluzione è altamente probabile se si procede in questo modo e se si lavora attraverso il corpo con esercizi che cercano di smantellare delle associazioni automatiche tra lo stimolo sessuale, la risposta emotiva e le sue ripercussioni sul corpo.

In questo tipo di percorso si vanno anche ad analizzare fattori temperamentali, culturali, modelli educativi che hanno potuto strutturare una certa visione dei rapporti sessuali che ti porti anche ora nelle tue relazioni.

È assolutamente normale che ora il tuo corpo appare come silenziato dal momento che ora potrebbe accadere questo:
stimolo o situazione di carattere sessuale - pensiero automatico (già so che non arriverò) - inibizione corporea - vissuto emotivo negativo - conferma del pensiero automatico.
E il circolo si autoalimenta e va avanti così.

Intanto, prova ad aprirti all'idea della masturbazione che non ha alcuna valenza negativa nonostante i alcuni fattori culturali possano portarti a pensare a questo.

Potresti praticare la masturbazione esterna con dispositivi stimolanti, lubrificante e in un'atmosfera per te piacevole e rassicurante.

Capisco che economicamente non è semplice ma credo che sia necessario questa tipologia di interventi. Inizia a considerare l'idea che investire sul tuo benessere personale è una priorità.

Un caro saluto.




Dott.ssa Fabiana Navarro Psicologo a Centurano

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9 NOV 2024

Gentile utente, posso comprendere la frustrazione che vive in questo periodo e a maggior ragione alla sua età.
Di solito la prima cosa che va esclusa è se ci sono delle patologie organiche o altre questioni (non necessariamente patologiche) che in qualche modo vanno attenzionate dal punto di vista medico.
Escluse quelle si può pensare ad un percorso di solito sessuologico o anche psicologico per comprendere i motivi di questo suo blocco.
Ci sono soluzioni nel pubblico (che comprendo bene non siano ideali in quanto i tempi non sono immediati), ma che lei può utilizzare almeno per avere un'idea generale della sua problematica.
Vorrei comunque rassicurarla sul fatto che molte donne al mondo soffrono di dolori durante i rapporti e di conseguenza anche di anorgasmia.
La masturbazione che le consiglia la sua amica potrebbe essere in effetti un primo step, se non altro per conoscersi meglio perché non è così scontato purtroppo.
Conoscere la propria anatomia e il modo in cui il nostro organo riproduttivo funziona è utile per conoscere se stesse anche in situazioni che dovrebbero essere piacevoli per antonomasia.
Ci sono poi tutti gli aspetti legati all'emotività che però sono più difficili da risolvere "da soli".
Chiaramente non è un modo per scoraggiarla, ma la tematica che porta è molto complessa per cui prevedere qualche seduta di confronto con un professionista esperto potrebbe essere, se non altro, la molla che può far scattare un cambio di situazione in positivo.
Si chieda come mai ha questo blocco sia sui rapporti in sè che sulla masturbazione. Se crede sia legato al suo partner o se è più qualcosa legato a lei stessa.
Se è riuscita a raggiungerlo una volta, allora è possibile raggiungerlo ancora ma cosa la blocca? Cosa non consente di vivere questa esperienza?
Si chieda anche se lei VUOLE raggiungere questo stato di piacere o se ci sono dei pensieri suoi inconsapevoli che in qualche modo non le consentono di viverlo.
Cordialità.

Dott.ssa Letizia Lo Cascio Psicologo a Milano

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9 NOV 2024

l’incapacità di raggiungere l’orgasmo, detta anche anorgasmia può avere diverse cause a livello psicologico.

Questo problema c’è sempre stato oppure se manifestato da un certo momento in poi?

Psiche e rapporto sessuale sono strettamente legati e si influenzano a vicenda

L’iniziale già un rapporto sessuale con la paura che non si aggiudica l’orgasmo che si vorrebbe raggiungere a tutti i costi già mette in una situazione di ansia che favorisce il non raggiungimento dell’orgasmo


L’orgasmo è qualcosa che deve venire in maniera naturale, data del piacere psicologico e fisico dell’atto stesso non si può forzare (soprattutto nella donna).


Lei, afferma che la sua “mente bloccata“ è opportuno indagare meglio cosa intende per “mente bloccata”.
Che cosa ne passa per la mente in quel momento quali sono i suoi pensieri? Quali sono le sue credenze in quel momento per che cosa intende dire concretamente quando dice in quel momento, la mia mente è bloccata?


Questi sono tutti i fattori che è opportuno indagare.

Le consiglio di interni, un percorso psicologico individuale o di coppia la/vi possa aiutare a comprendere e risolvere questa situazione

Resto a disposizione, per ulteriori chiarimenti e domande, mi contatti sarò lieto di aiutarla.

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Pontedera

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9 NOV 2024

Comprendo perfettamente quanto tu possa sentirti frustrata e confusa in questo momento. È naturale che un problema così intimo e persistente possa incidere sulla tua autostima e sul tuo rapporto di coppia.

È importante sottolineare che non sei sola e che molte donne affrontano difficoltà simili. Il fatto che tu ne abbia parlato con il tuo ragazzo è già un grande passo avanti, e il suo sostegno è fondamentale.

Analizziamo insieme le possibili cause:

Trauma passato: Come hai già accennato, le esperienze dolorose precedenti possono aver influenzato la tua risposta sessuale. È possibile che il tuo corpo si sia creato una sorta di "blocco" per proteggersi.
Ansia da prestazione: Il desiderio di provare piacere e il timore di non riuscirci possono creare una tensione che inibisce la risposta sessuale.
Aspettative irrealistiche: A volte, l'ossessione per raggiungere l'orgasmo può paradossalmente allontanare il piacere.
Fattori fisici: Sebbene tu non ne abbia menzionato, è sempre bene escludere eventuali cause fisiche consultando un ginecologo.
Cosa puoi fare:

Comunicazione aperta: Continua a parlare con il tuo ragazzo dei tuoi sentimenti e delle tue preoccupazioni. La comprensione reciproca è fondamentale.
Pazienza e gentilezza: Ricorda che la sessualità è un aspetto complesso e delicato. Non forzarti e concediti il tempo necessario per esplorare il tuo corpo e le tue sensazioni.
Tecniche di rilassamento: Prova a praticare tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda o la meditazione, prima e durante i rapporti sessuali.
Esplorazione solitaria: La masturbazione può essere un ottimo strumento per conoscere meglio il tuo corpo e le tue zone erogene. Non sentirti in colpa, è un'attività del tutto normale e sana. Potresti provare a utilizzare dei lubrificanti o dei giocattoli sessuali per rendere l'esperienza più piacevole.
Aiuto professionale: Se il problema persiste, valuta la possibilità di rivolgerti a un sessuologo. Un professionista potrà offrirti un supporto personalizzato e aiutarti a superare le tue difficoltà.
Alcuni consigli aggiuntivi:

Smetti di concentrarti sull'obiettivo: Invece di focalizzarti sull'orgasmo, cerca di goderti il momento presente e di esplorare le sensazioni che provi.
Sperimenta: Prova diverse posizioni, ritmi e stimoli per scoprire cosa ti piace di più.
Non paragonarti agli altri: Ogni donna è diversa e ha i suoi tempi. Non confrontarti con le tue amiche o con ciò che vedi nei film.
Prenditi cura di te stessa: Dormi a sufficienza, mangia in modo sano e fai attività fisica. Il benessere generale influisce positivamente anche sulla tua vita sessuale.
Ricorda: non sei sola in questo percorso. Con pazienza, comprensione e il giusto supporto, potrai superare questo ostacolo e ritrovare il piacere.

Dott. Alessandro Cancellieri Psicologo a Genova

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9 NOV 2024

Buongiorno

È significativo che lei abbia accanto una persona che la rispetta e la comprende, ma il percorso per risolvere il suo blocco passa prima di tutto attraverso di lei, e non è una semplice questione tecnica. Qui si tratta del legame con il suo corpo, che sembra aver sviluppato nel tempo un filtro o un freno che la allontana dalle sue sensazioni.

Da quello che descrive, potrebbe esserci un conflitto inconscio, come se una parte di lei percepisse il piacere come qualcosa di distante o non del tutto accessibile. Ciò che può emergere in situazioni come questa è una sorta di “doppia richiesta”: il desiderio di provare piacere si scontra con un’altra parte di sé, quella più “rigida” e meno pronta ad accogliere le sensazioni del corpo. Quando le sensazioni corporee vengono cercate con insistenza, sembra quasi che qualcosa si ritiri, come un meccanismo difensivo che fa fatica a lasciarsi andare.

Questo conflitto può essere esplorato più a fondo con un terapeuta, e anche senza impegno economico fisso potremmo cercare percorsi alternativi per un supporto. Intanto, può iniziare a porsi alcune domande su come percepisce il piacere in generale, su come si vive come donna, su quali aspettative ha verso se stessa e il suo partner in questo contesto. In fondo, potrebbe essere il momento di scoprire quali sono le sue “voci interne” che resistono a questa esperienza, per cominciare a ridare alla sua sessualità una direzione nuova e più autentica.

Resto a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Francesca Cisternino

Dott.ssa Francesca Cisternino Psicologo a Milano

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9 NOV 2024

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo molto importante che lei possa ritagliarsi uno spazio dove tira fuori e fare emergere tutti i significati connessi a questa situazione, effettuando una sorta di storia della sintomatologia per cercare di capire fattori antecedenti e fattori di mantenimento . Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice Psicologo a Roma

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9 NOV 2024

Gentile Tiziana, mi
Spiace molto per la sua situazione. Sicuramente le beneficerebbe di un supporto psicologico, le ultime righe del suo scritto sono significative. La masturbazione non dovrebbe essere un tabu, ma un modo per conoscersi, per stare con se stessa, per volersi bene, r per permettere a lei ed al suo fidanzato di capire come è fatta ed a cosa reagisce.
Le consiglio i libri di violetta Benini, puo cercarli usati, ed anche di rivolgersi ad un consultorio pubblico e parlare con un ostetric o chiedere di un psicologa. La salute sessuale è salute, ed è ritenuta tale dall’ oms, non sottovaluti un suo diritto e bisogno di curarsi!

Saluti

Dott.ssa Barbara Durand Psicologo a Torino

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