Non saper più come gestire la propria vita
Salve,
sono una donna di 44 anni, ho un partner da 15.
Vivo due vite:
una nella città in cui sono nata per questioni sia lavorative, ma anche e soprattutto per seguire le dinamiche familiari ormai in essere da più di un ventennio (mio padre è deceduto anni fa; mio fratello ha 50 anni, non ha famiglia, lavora stabilmente ma beve e diventa verbalmente violento, oltre a distruggere ogni oggetto quando è ubriaco, vive con mia madre 80enne, colpa di ogni suo insuccesso);
l’altra con il mio compagno, a 60km di distanza, nei weekend e in ogni momento libero possibile (il mio lavoro mi consente un po’ di flessibilità).
Adesso inizio a sentire la stanchezza di questa duplice esistenza.
Mi sono fatta tante domande e arrivo sempre alla medesime risposte: sono rimasta bloccata in un limbo, non ho costruito una famiglia, sto bene con il mio compagno ma la distanza ci ha piegati e certe decisioni sono sempre state rimandate, ho difficoltà a lasciare la mia città di origine per le ragioni sopra esposte (in ogni caso mia mamma non mi vorrebbe seguire), non voglio lasciare lui, che è il più bel dono che la vita mi ha fatto; lui è più vincolato di me nel lavoro (settore navale, non può spostarsi dalla costa) e ha la madre anziana ma ha un fratello presente.
Come coppia coltiviamo ancora la speranza che un giorno tutto si risolverà e che il nostro lungo sacrificio sarà ripagato da una serena vita finalmente insieme, infondo ci sentiamo una famiglia anche se non abbiamo procreato…
Però il tempo passa e stiamo entrambi soffrendo molto, entrambi seguiti da professionisti, benché in città diverse.
A volte mi domando se da una situazione del genere si potrà mai uscire, premesso che ogni nostro impedimento non è determinato da egoismo, ma da una serie di circostanze esterne altamente vincolanti.
Si può essere felici così? 10 anni fa pensavo di sì ma negli ultimi anni ho iniziato ad essere insofferente ed apatica e anche il mio compagno ha perduto la splendida luce che emanava. Eppure riusciamo ancora ad amarci e divertirci insieme, anche se si avverte l’amarezza in entrambi.
È come un vortice senza fine e io non riesco più a comprendere cosa sarebbe più giusto per entrambi. Ne parliamo ma all’idea di lasciarci entrambi non vogliamo cedere.