Odio la figlia di mia moglie

Inviata da Tonino · 12 lug 2024 Terapia familiare

Salve sono Antonio ho 30 anni una figlia di due e sposato da 4 anni con una cubana.da un anno siamo riusciti a portare in Italia la figlia di 10 anni ... Pensavo che doveva essere tutto molto semplice invece no.... All' inizio non sapendo lei dove si trova non sapendo la lingua italiana la portavo sempre con me però con il tempo tutto è andato a rotoli..... Adesso lei va a scuola sta sempre chiusa nella stanza con il telefono o PlayStation e io quando la vedo non la sopporto proprio.... Mi dispiace di tutto questo e mi sento in colpa di questo mio limite però non so proprio come uscirne perché ovviamente si ripercuote anche su me è mia moglie perché io con lei sto bene però capisco anche lei che si trova tra l' incudine ed il martello..... Spero di non essere stato troppo crudo mi vergogno anche però è la verità grazie......

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Miglior risposta 14 LUG 2024

Gentile Antonio,
anche se il suo contributo per poter realizzare il ricongiungimento di questa ragazzina con la madre (che è diventata sua moglie) è lodevole, forse lei è stato eccessivamente ottimista sottovalutando le difficoltà conseguenti a questo cambiamento per tutto il sistema famiglia ma soprattutto per la ragazza stessa (nuova collocazione, assenza di amicizie, lingua sconosciuta, distacco da eventuali legami affettivi esistenti nel posto di provenienza etc...).
Tuttavia, lei è una persona attenta e responsabile tant'è che inizialmente, temendo che la ragazza potesse trovarsi in difficoltà, la portava spesso con sè ma ciò non è sufficiente a chiarire la qualità della relazione che si era venuta a creare con lei.
Nemmeno è chiaro qual'è oggi il rapporto madre-figlia dal momento che per diversi anni probabilmente sono state lontane.
E' quindi probabile che la ragazza non si senta ancora a suo agio e per questo si rifugia nella comfort-zone della sua stanza con cellulare e play-station per trovare distrazione/sollievo e non certo per fare un dispetto a lei o a sua madre.
Sicuramente sia lei che sua moglie siete brave persone e in buona fede ma non avete gli strumenti per modificare questa situazione che causa rabbia, frustrazione e senso di colpa.
Pertanto, il suggerimento è di avvalervi del supporto di una psicoterapia di coppia o familiare per risolvere questo problema e vivere più serenamente e in armonia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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19 LUG 2024

Gentile Antonio,
capisco la sua situazione e non deve farsi colpe circa la modalità in cui ha espresso la sua emotività per questa situazione. Immagino lei non sappia come gestire questa difficoltà, ma, al tempo stesso, sento in lei la consapevolezza del fatto che ognuno ha un ruolo diverso e che tutti vadano tutelati. Pertanto per cercare un equilibrio, in maniera tale da favorire lo spazio di diritto di ognuno senza costringere nessuno a troppe rinunce, il mio suggerimento è quello di farsi supportare da un professionista, per cercare insieme delle strategie efficaci per gestire la situazione che sta vivendo.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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18 LUG 2024

Gentile utente, la situazione che descrive è molto complessa e può generare sentimenti di frustrazione, colpa e vergogna. È importante riconoscere il suo impegno e la sua preoccupazione per il benessere di tutti i membri della famiglia. Affrontare una nuova dinamica familiare, specialmente con una bambina che si adatta a un nuovo paese e cultura, può essere molto difficile. Per prima cosa le suggerisco di provare a stabilire un dialogo aperto con la sua figliastra. Cerchi di capire come si sente, quali difficoltà sta affrontando e cosa potrebbe aiutarla a sentirsi più a suo agio. Provi a trovare attività che possano coinvolgerla e che lei potrebbe apprezzare. Condividere momenti positivi e costruire nuove esperienze insieme può aiutare a rafforzare il legame e a migliorare la percezione reciproca. Adattarsi a una nuova vita richiede tempo, è importante essere pazienti con se stessi e con gli altri membri della famiglia. Riconoscere i progressi, anche se piccoli, e mostrare comprensione può fare una grande differenza. Anche la relazione con sua moglie è fondamentale. Continuare a sostenersi a vicenda, discutere delle difficoltà e cercare soluzioni insieme può rafforzare il vostro legame e offrire un fronte unito di supporto per i bambini. Se la situazione non dovesse migliorare, consideri di chiedere l'aiuto di un professionista, come uno psicologo infantile, che può offrire supporto emotivo e strategie per gestire il cambiamento. Un intervento professionale potrebbe essere utile per affrontare eventuali traumi o difficoltà di adattamento. Spero di essere stata d'aiuto.
Cordiali saluti. Dott.ssa Eleonora Mocetti

Dott.ssa Eleonora Mocetti Psicologo a Orvieto

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17 LUG 2024

Gentile Antonio, è assolutamente normale che il cambiamento dell'equilibrio famigliare comporti da parte di ciascuno l'attivazione di diverse emozioni e sentimenti; è altrettanto naturale che il cambiamento, soprattutto a livello famigliare impatti sul comportamento. Quello che potrebbe esserle utile in questo momento è una o due consulenze sul comprendere ciò che "è scattato in lei" ma soprattutto come leggere e agire a livello comunicativo. Un caro saluto, Maria dr. Zaupa

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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17 LUG 2024

Buongiorno Tonino, immagino la difficoltà di esprimere questi sentimenti, ma allo stesso tempo è importante ammetterli, cosa vorrebbe nel vostro rapporto?

Dott.ssa Erica Farolfi Psicologo a Forlì

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17 LUG 2024

Salve Antonio,

Capisco la difficoltà della situazione che sta vivendo e la sua sincerità è un passo importante verso la ricerca di soluzioni. Le dinamiche familiari possono diventare complesse, specialmente quando si tratta di integrare un nuovo membro in un contesto culturale e linguistico diverso. È naturale sentirsi sopraffatti e in colpa in queste circostanze, ma ci sono diverse strategie che potrebbero aiutarla a migliorare la situazione:
1. Comunicazione Aperta: Provi a parlare con sua moglie delle sue preoccupazioni e sentimenti, è importante che entrambi comprendiate le reciproche difficoltà e lavoriate insieme per trovare soluzioni.
2. Empatia e Comprensione: La sua figliastra sta attraversando un periodo molto difficile, essendo in un nuovo paese, con una nuova lingua e lontana dal suo ambiente familiare, quindi mostrare empatia e comprensione per la sua situazione può aiutarla a sentirsi più accolta e meno isolata.
3. Tempo di Qualità: Provi a trascorrere del tempo di qualità con la sua figliastra. Attività semplici come fare una passeggiata, giocare insieme o cucinare possono aiutare a costruire un legame più forte e migliorare la comprensione reciproca.
4. Supporto Linguistico: Aiutare la sua figliastra a migliorare il suo italiano può fare una grande differenza, a riguardo potrebbe considerare di iscriverla a corsi di lingua o di dedicarle del tempo per aiutarla con i compiti.
5. Equilibrio tra Tecnologia e Vita Reale: Sebbene sia comprensibile che sua figliastra trovi conforto nei dispositivi elettronici, è importante incoraggiarla a partecipare a attività diverse. Può essere utile stabilire delle regole condivise con sua moglie per l'uso di telefoni e PlayStation, incoraggiandola a partecipare a giochi o attività familiari.
6. Supporto Professionale: Consideri l'idea di consultare un terapeuta familiare, il quale può aiutare tutti i membri della famiglia a comunicare meglio e a trovare strategie per affrontare i conflitti e le difficoltà.
7. Sostegno Scolastico: Mantenere un buon rapporto con gli insegnanti e il personale scolastico può fornire ulteriore supporto alla sua figliastra e aiutarla a integrarsi meglio nell'ambiente scolastico.
8. Autocura: Non dimentichi di prendersi cura di sé stesso. Gestire lo stress e le emozioni in modo sano è essenziale per poter essere di supporto agli altri. Attività come l'esercizio fisico, la meditazione o semplicemente trovare del tempo per sé stesso possono fare una grande differenza.

È importante ricordare che affrontare queste sfide richiede tempo e pazienza. Ogni piccolo passo verso il miglioramento conta e non deve sentirsi in colpa per i sentimenti che sta provando. L'importante è riconoscerli e lavorare attivamente per migliorare la situazione.

Resto a disposizione per ulteriori domande o chiarimenti.

Cordiali saluti, dott.ssa Camilla Persico, Psicologa a Carrara e online

Camilla Persico Psicologo a Carrara

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16 LUG 2024

Salve Antonio,
cerchi di entrare in contatto con lei anzichè giudicare il suo comportamento. Provi a creare un rapporto, basato sull'ascolto. Si metta nei suoi panni, le chieda come sta e la faccia sentire accolta, non per ciò che fa o non fa, ma perchè esiste.
Pensi che ha cambiato tutto, amici, abitudini e chissà cosa prova nel nuovo nucleo familiare. Non è curioso?
E' un allenamento che le sarà utile quando sua figlia più piccola sarà pre adolescente, si abitui all'isolamento e ad altre manifestazioni di questo genere.
Affronti i problemi e la realtà adesso, anzichè rimandare.
La saluto
Dott.ssa Borsari

Dott.ssa Valentina Borsari Psicologo a Mantova

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15 LUG 2024

Caro Antonio,

grazie per aver condiviso la tua storia. Comprendo quanto sia difficile per te e apprezzo la tua sincerità nel raccontare la situazione. Le difficoltà che stai vivendo sono comuni in famiglie che affrontano cambiamenti così significativi, come l’integrazione di un nuovo membro in un nuovo paese. Ecco alcuni punti su cui riflettere e alcune strategie che potrebbero aiutarti:

1. Comprensione e Empatia: È importante ricordare che tua figlia di 10 anni sta attraversando un periodo molto difficile. Si trova in un paese nuovo, con una lingua e una cultura diverse, lontana dai suoi amici e abitudini precedenti. Questo può portare a sentimenti di isolamento e confusione.
2. Comunicazione Aperta: Cerca di creare un ambiente in cui lei si senta sicura di esprimere i suoi sentimenti e pensieri. Potrebbe non essere facile all’inizio, ma mostrare pazienza e disponibilità all’ascolto può fare una grande differenza.
3. Attività Condivise: Trova attività che possano piacere a entrambi e che possano essere svolte insieme, come cucinare, fare sport, o anche semplicemente guardare un film. Questo può aiutare a costruire un legame e a creare momenti positivi condivisi.
4. Pazienza e Tempo: L’integrazione e l’adattamento richiedono tempo. È importante essere pazienti con se stessi e con gli altri membri della famiglia. Non aspettarti che tutto si risolva immediatamente, ma celebra i piccoli progressi lungo il cammino.
5. Gestione delle Emozioni: È normale provare frustrazione, ma è importante trovare modi per gestire queste emozioni in modo sano. Potresti trovare utile parlare con un consulente o un terapeuta per trovare strategie di coping efficaci.
6. Ruolo di Tua Moglie: È fondamentale che lei si senta supportata e che possa fungere da ponte tra te e sua figlia. Lavorate insieme come squadra per affrontare queste sfide.

Ricorda che è normale avere difficoltà in queste circostanze e chiedere aiuto è un segno di forza, non di debolezza.

Con i migliori auguri,

Fabrizio Paone

Dott. Fabrizio Paone Psicologo a Aversa

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15 LUG 2024

Buon pomeriggio Tonino,

capisco quanto possa essere difficile per lei riuscire ad interagire e a relazionarsi con una bambina/ragazza di 10 anni, che per di più non conosce la lingua italiana e che ha abitudini lontane da quelle che pensa siano adeguate per una ragazza di questa età. A complicare tutto il fatto che la madre probabilmente ha una concezione educativa diversa dalla sua, oppure difficoltà a dare delle regole a questa figlia. E' possibile, inoltre che provi sensi di colpa per averla lasciata nel suo Paese di Origine per venire in Italia e questo le renda ancora più difficile riuscire a darle delle regole e dei limiti.

Va tenuto conto anche del fatto che non sappiamo questa ragazza cosa stia vivendo dentro di sé: cosa ha vissuto nel recente passato prima di venire in Italia e cosa sta vivendo ora in questa nuova famiglia. Non è facile ritrovarsi in un Paese sconosciuto e vivere con una persona che non conosce; solitamente i ragazzi non riescono ad esprimere il loro disagio a parole e lo manifestano con comportamenti come quelli che lei descrive.

A mio parere, per uscire da questa situazione di tensione, rabbia inespressa e disagio che state provando tutti, potrebbe essere importante rivolgervi ad uno psicoterapeuta familiare che possa valutare la situazione, ascoltando ognuno di voi e aiutandovi a trovare un nuovo equilibrio che vi aiuti a vivere con serenità. Sono sicura che la sua richiesta di aiuto può essere il primo passo in questa direzione.

Un caro saluto.

Dott.ssa Claudia Cioffi

Dott.ssa Claudia Cioffi Psicologo a Ancona

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15 LUG 2024

Salve Tonino,
Mi dispiace per la sua situazione, è difficile entrare in contatto con una bambina di 10 anni quando non si sà da dove iniziare, la frustrazione e rabbia che comporta sicuramente è molta. I Bambini quest'età hanno bisogno di spazi ma anche bisogno di sapere che hanno l'appoggio e la protezione da parte dei genitori. Puoʻ esprimere la sua esigenza di voler star con lei e rassicurarla del fatto che ci sarà nonostante la sua decisione. Mi viene anche in mente di condividere qualcosa insieme che sà che le piace come ad esempio giocare alla play insieme.
Rimango a disposizione.
Grazie per la sua condivisione.

Dott.ssa Mari Daniela Psicologo a Roma

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15 LUG 2024

Salve Tonino, innanzitutto credo che sia importante per lei capire cosa si nasconde dietro la rabbia per l'isolamento della ragazza. Provare a scavare più a fondo su motivazioni profonde potrebbe aiutarla a superare questo momento difficile.
Inoltre se lei e sua moglie non riuscite a gestire questa fase importante e forse dolorosa della vostra ragazza, vi consiglio di contattare un professionista che possa aiutarvi a trovare le soluzioni migliori per tutti. Non c'è nulla di male nel chiedere aiuto quando ne abbiamo bisogno.
Un caro saluto,
Dott.ssa Claudia Pino

Dott.ssa Claudia Pino Psicologo a Pisa

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15 LUG 2024

Buonasera Tonino, posso ben capire la tua situazione, mi ha ricordato quella di un vecchio paziente come te sposato ad un donna cubana e con una figlia della stessa età avuta da un precedente matrimonio . E so bene quanti problemi possano verificarsi. Nel tuo caso, nonostante le emozioni che senti e che hai fatto bene ad esprimere in questo spazio, devi riconoscere che non ci sono cose gravi se non un "ritiro" che tu non capisci e che ti dà sui nervi. Per ora niente di drammatico e a cui non si possa porre rimedio con la buona volontà cercando di riallacciare quel filo che vi ha uniti all'inizio. Allora ti sentivi responsabile, perchè per lei era tutto nuovo e la portavi sempre con te. Adesso lei è un poco più indipendente e, come fanno tanti bambini-ragazzini, purtroppo si isola con gli strumenti tecnologici che noi adulti forniamo loro. So come possa essere faticoso cercare di incrinare questo isolamento. Ci vuole costanza e determinazione. Ma l'adulto sei tu e se vuoi preservare un rapporto familiare "felice" devi trovare delle piccole-grandi strategie per ricreare un rapporto. Ma prima di tutto devi prenderti cura di te e di quello che senti. Non devi vergognarti, ma devi cercare un sostegno psicologico che ti aiuti ad elaborare e trasformare queste emozioni. Pensaci seriamente. un caro saluto
Dott.ssa Marzia Mazzavillani

Dott.ssa Marzia Mazzavillani Psicologo a Forlì

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15 LUG 2024

Buonasera Tonino, posso ben capire la tua situazione, mi ha ricordato quella di un vecchio paziente come te sposato ad un donna cubana e con una figlia della stessa età avuta da un precedente matrimonio . E so bene quanti problemi possano verificarsi. Nel tuo caso, nonostante le emozioni che senti e che hai fatto bene ad esprimere in questo spazio, devi riconoscere che non ci sono cose gravi se non un "ritiro" che tu non capisci e che ti dà sui nervi. Per ora niente di drammatico e a cui non si possa porre rimedio con la buona volontà cercando di riallacciare quel filo che vi ha uniti all'inizio. Allora ti sentivi responsabile perchè per lei era tutto nuovo e la portavi sempre con te. Adesso lei è un poco più indipendente e, come fanno tanti bambini-ragazzini, purtroppo si isola con gli strumenti tecnologici che noi adulti forniamo loro. So come possa essere faticoso cercare di incrinare questo isolamento. ci vuole costanza e determinazione. Ma l'adulto sei tu e se vuoi preservare un rapporto familiare "felice" devi trovare delle piccole-grandi strategie per ricreare un rapporto. Ma prima di tutto devi prenderti cura di te e di quello che senti. Non devi vergognarti, ma devi cercare un sostegno psicologico che ti aiuti ad elaborare e trasformare queste emozioni. Pensaci seriamente. un caro saluto
Dott.ssa Marzia Mazzavillani

Dott.ssa Marzia Mazzavillani Psicologo a Forlì

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15 LUG 2024

Gentile Antonio,
la situazione che riporta mostra diverse criticità che richiedono una certa fatica nell'essere affrontate.
L'irritazione che prova ritengo che sia normale, anche se è spiacevole.
Una bambina di 10 anni che arriva in un nuovo paese, con una nuova lingua, una nuova situazione famigliare e sociale ma, soprattutto, pieno di stimoli a cui non era sottoposta a Cuba, deve aver frastornato la ragazzina che, come molti suoi coetanei, affronta facendosi irretire dalle tecnologie fatte apposta per creare dipendenza.
Quello che posso suggerire è iniziare un percorso di terapia familiare, potrebbe essere anche utile il ricorso ad una mediatrice culturale.
Cordialmente,
Dott. Cristian Chiappini

Dott. Cristian Chiappini Psicologo a Perugia

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15 LUG 2024

Buongiorno Antonio
Immagino che per lei possa essere frustrante tutto questo visto che la preadolescenza lo è per tutti i genitori.
E’ ancora più difficile per lei poiché la ragazzina non è sua figlia e non riesce a comprendere il motivo del suo atteggiamento.
Probabilmente la ragazza si trova in totale confusione: un paese che non è il suo, una lingua nuova, una madre con cui ha una relazione diversa da quelle che noi siamo abituati a dare in Italia, amici lasciati lontani, mancanza di certezze e sicurezze che ogni ragazzino di 10 anni avrebbe bisogno di avere in questa fase così delicata della vita.
Immagino che per lei sia difficile da comprendere e probabilmente lo sarà anche per sua madre, ma dovreste fare un piccolo sforzo e provare a mettervi dei panni suoi. Come vi sentireste voi al suo posto?
Dovete avere molta pazienza nei suoi riguardi e darle il tempo necessario per adattarsi alla sua nuova vita.
Non si scoraggi se si chiude in camera… lei le sta comunicando il suo disagio. Provi a coinvolgerla maggiormente e la stimoli ad uscire insieme a voi, chiedendole cosa le piacerebbe fare. Passate più tempo possibile insieme dando importanza alla qualità di quello che fate insieme. Ascoltate quello che lei vi dice a suo modo e troverete con calma un punto d’incontro.
Lieta di esserle stata d’aiuto.
Consiglierei un supporto alla genitorialita’.

Dott.ssa Bonato Elena Psicologo a Scorzè

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15 LUG 2024

Potrebbe essere utile indagare su che cosa in In concreto livello comportamentale vi dia fastidio la bambina.

Quando una bambina va a vivere in un paese che dove non conosce La lingua è Normale che passi il tutto il tempo attaccata ai genitori.

Che giochi alla PlayStation per una bambina di 10 anni è una cosa normale. Sarebbe utile indagare anche se la bambina ha una rete Di amicizie oppure è Sola.


Come punto per iniziare una riflessione potrebbe essere utile chiedersi


Che cosa fa la bambina che a lei dà concretamente Parlando a livello comportamentale che le dà fastidio?

Aveva delle aspettative su come sarebbe stata questa bambina che poi non ci sono realizzate?

Lei come risolverebbe concretamente parlando a livello comportamentale questa situazione?

Questi sono solo alcuni punti per iniziare una riflessione. Da consigli un percorso terapeutico che l’aiuti a fare chiarezza ed Affrontare la situazione.

Resto a disposizione

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Ponsacco

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15 LUG 2024

Per una corretta valutazione la situazione l’hai descritta meriterebbe vedersi approfondita.

Potrebbe essere utile indagare in che cosa concretamente parlando la Bambino fa a livello comportamentale che A lei le dà fastidio.

Quando una bambina straniera va A vivere in un paese dove non conosce la lingua è normale che stia sempre attaccata ai genitori. Piano piano quando acquisisce un po’ di autonomia si stacca… È una cosa normale

Il fatto che sia chiuso in camera a giocare alla PlayStation per una bambina di 10 anni possiamo dire è normale Per la sua età. Non so Se la bambina ha una rete sociale di amiche con cui giocare oppure è sola.

Forse lei si era fatto delle aspettative diverse su come sarebbe stato portare da bambini in Italia e come sarebbe stato vivere con lei.

Come primi punti di una riflessione potrebbe essere utile Chiedersi:

1 Che cosa fa concretamente la bambina a livello comportamentale che a me dà così tanto fastidio?

2 Avevo delle aspettative su come sarebbe stata la vita con questo bambina Che poi non si sono realizzate, le cose sono andate diversamente da come immaginavo io?
3 Se sono andate diversamente, concretamente in che cosa sono andate diversamente?

4 cosa bisognerebbe fare per risolvere concretamente Questa situazione?

Questi sono soltanto alcuni punti per iniziare una riflessione. Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico che l’aiuti a fare chiarezza e a trovare una soluzione.

Resto a disposizione

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Ponsacco

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15 LUG 2024

Buongiorno Antonio,
quali aspettative riponeva nel ricongiungimento madre-figlia? Scrive che pensava "doveva essere tutto molto semplice" perchè "doveva"?
Questa chiusura della bambina la vive come qualcosa di legato a sé e questo la rende ostile nei confronti della stessa, ha pensato che possano essere difficoltà di ambientamento, non necessariamente legate alla vostra conoscenza?
Quando scrive che sua moglie si trova tra " incudine e martello" è una sua ipotesi o espresso direttamente dalla sua consorte?
Queste sono solo alcune domande per aprirsi a nuove riflessioni, magari con l'aiuto di un professionista che possa aiutarla anche a comprendere meglio quali sono i suoi bisogni e i suoi desideri, affinché la situazione possa essere più gestibile e maggiormente compresa nelle dinamiche familiari che si sono venute a sviluppare.
Cordialmente

dott.ssa Sabina Aldrovandi

Sabina Aldrovandi Psicologo a Piacenza

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15 LUG 2024

Gentilissimo Antonio, grazie per la condivisione innanzitutto. Capisco la situazione che descrive, e comprendo il fastidio e le fatiche che l'arrivo della bambina le ha causato e mosso internamente. Credo che, se possibile, intraprendere alcuni colloqui di terapia individuale o anche a livello familiare potrebbero aiutarla/vi a comprendere a fondo quello che sta in sottofondo al suo fastidio, nonchè individuare delle alternative e delle strategie più funzionali per cercare di risolvere il problema.
Resto a disposizione!
cordiali saluti
AV

Dott.ssa Antea Viganò Psicologo a Pessano con Bornago

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14 LUG 2024

È sicuramente una situazione complessa che andrebbe indagata meglio in un percorso di coppia con sua moglie in modo da poterne parlare insieme e esprimervi vicendevolmente le varie difficoltà che possono essere presenti in questo periodo.
Cordiali saluti Dott. Di Monte e Dtt ssa Anibaldi

Dott. Di Monte - Dott.ssa Anibaldi Psicologo a Senigallia

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14 LUG 2024


Salve Antonio,
capisco quanto possa essere difficile e frustrante gestire queste dinamiche familiari, specialmente quando coinvolgono un adolescente che si sta adattando a un nuovo ambiente.
Quello che sta vivendo è una sfida comune in situazioni di grande cambiamento, come il trasferimento in un altro paese. È del tutto normale che la figlia di sua moglie stia affrontando difficoltà nell'adattarsi. La barriera linguistica e culturale può essere molto destabilizzante, portandola a rifugiarsi in attività solitarie come il telefono o la PlayStation.
Comprendo il suo disagio e la sua frustrazione. È naturale provare questi sentimenti, ma è importante ricordare che sono una reazione a una situazione complessa, non un giudizio sulla sua capacità di essere un buon genitore o partner.
Provi a stabilire un dialogo aperto con sua figliastra, cercando di capire le sue emozioni e preoccupazioni. Farle sapere che lei è disponibile ad ascoltarla senza giudizio può fare una grande differenza. Trovare attività che possano piacere a entrambi e trascorrere del tempo insieme come famiglia potrebbe aiutarla a sentirsi più integrata.
Potrebbe essere utile anche cercare supporto esterno, come un consulente familiare o uno psicologo. Un professionista può offrire strategie per migliorare la comunicazione e facilitare l'adattamento.
Incoraggi sua figliastra a partecipare ad attività extracurriculari o gruppi sociali. Questo può aiutarla a fare nuove amicizie e a sentirsi parte della comunità. E, infine, cerchi di essere paziente e comprensivo, sia con se stesso che con lei. Il processo di adattamento richiede tempo e ogni piccolo progresso è un passo avanti.
Spero che questi suggerimenti possano aiutarla e che la situazione migliori per tutta la famiglia.

Cordiali saluti,
Dott.ssa Pinella Chionna

Dott.ssa Pinella Chionna Psicologo a Mesagne

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13 LUG 2024

Buongiorno Tonino,
la situazione non é semplice perché, probabilmente, nell'essere riusciti a portare la bambina in Italia, realizzando così una riunione madre-figlia, si sono aggiunte tutte le aspettative (non realizzatesi) connesse a questa azione ed inoltre é solo un anno che la bambina vive con voi.
La realtà dalla quale proviene é molto diversa (socialmente e tradizionalmente) dalla nostra e l'impatto anche con un nuovo modo di doversi relazionare con lei, la figlia di due anni (sorella), una lingua sconosciuta, una scuola dove sappiamo quanto é facile ricevere etichette dalle/dai compagne/I, ha prodotto, per ora, una reazione di isolamento in un mondo suo, che attualmente sta tenendo a bada i sentimenti ed emozioni contrastanti e forse laceranti che vive. Per parte sua dovrebbe farsi dare un aiuto professionale psicologico per capire cosa l'ha portata a non sopportare la ragazzina e quali aspettative lei aveva su questo ricongiungimento, se in fondo vi sono retaggi culturali dei quali non siamo consci e che portano a sentirci in credito più che essere neutrali. In breve vi sono dei vissuti contrastanti in lei in merito a questo incontro di culture diverse che devono emergere ed essere affrontati. Anche il suo attuale ruolo in questa situazione. Informatevi come il corpo insegnanti veda i comportamenti della ragazzina a scuola, che tipo di socialità ha instaurato con la classe e se l'ha instaurata. Ha bisogno di essere aiutata magari con un/a professionista che parli la sua lingua o conosca a fondo la cultura cubana, e che la sostenga e la aiuti a far venire in luce e risolvere, i contrasti emotivi che prova in sé, dovuti al cambio repentino di vita di lingua e di familia. Più che vergognarsi agisca, cerchi di trovare, con la /il professionista, le radici di questa sua intolleranza per fare in modo di vivere al meglio la famiglia che ha contribuito a formare, ed a riconoscere e evitare atteggiamenti preferenziali tra le due sorelle. Ne parli anche con . Una terapia sistemico familiare che tenga conto delle differenze culturali che vi sono, e con una iniziale attenzione verso la sorella in questione, potrebbe essere utile per iniziare a chiarire meglio la situazione attuale e ottenere un parere professionale competente. Alla luce delle informazioni attuali, in questa sede, non posso dirle altro.
La saluto cordialmente
Dott. Giancarlo Mellano

Dott. Giancarlo Mellano Psicologo a Padova

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13 LUG 2024

Buonasera Tonino,
Non si deve vergognare, capisco che la gestione non sia semplice. Molto probabilmente anche per questa ragazza non deve essere stato semplice gestire il trasferimento, una nuova sorella e il compagno della mamma. Forse bisognerebbe comprendere, credo anche normale, la chiusura della ragazza.
Buona giornata
Alice Noseda

Dott.ssa Alice Noseda Psicologo a Lecco

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13 LUG 2024

Caro Antonio, grazie per aver condiviso la tua esperienza così sinceramente. È evidente che stai affrontando una situazione molto complessa e carica di emozioni. Voglio rassicurarti che il tuo sentimento di frustrazione e colpa è comprensibile, considerando le circostanze. Trasferirsi in un nuovo paese può essere estremamente difficile. Molto probabilmente sta affrontando un periodo di adattamento che può manifestarsi in comportamenti che per te risultano difficili da gestire.
È importante riconoscere che il suo isolamento e l’uso della tecnologia possono essere un modo per lei di trovare conforto e sicurezza in un ambiente che ancora le è estraneo. Potrebbe sentirsi sopraffatta dalle nuove esperienze e dalla barriera linguistica, il che può portarla a ritirarsi nel suo mondo. Questo comportamento, anche se può sembrare problematico, è una reazione comune e può essere gestito con il giusto approccio.
Ti suggerirei di considerare alcune strategie per migliorare la situazione. Potrebbe essere utile stabilire una routine familiare che includa momenti di condivisione e attività comuni, riducendo il tempo passato da sola con i dispositivi elettronici. Coinvolgendola in attività che possano piacerle e che permettano di creare legami affettivi più solidi può fare la differenza. Inoltre, è importante che lei possa avere accesso a un supporto linguistico adeguato per facilitare il suo apprendimento dell'italiano e, se necessario, potrebbe essere utile consultare uno psicologo infantile che possa aiutarla a elaborare il suo trasferimento e adattamento.
Infine, non sottovalutare l’importanza della comunicazione aperta con tua moglie. È cruciale che affrontiate insieme questa situazione, sostenendovi a vicenda e cercando soluzioni comuni. Potrebbe anche essere utile partecipare a sedute di consulenza familiare per migliorare la dinamica e trovare modi costruttivi per gestire le difficoltà.
La tua volontà di migliorare la situazione è un primo passo fondamentale. Con il tempo e il giusto supporto, sono sicura che riuscirete a creare un ambiente familiare più armonioso per tutti.

Un caro saluto,

Dott.ssa Jessica Pierobon

Dott.ssa Jessica Pierobon Psicologo a Torino

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13 LUG 2024

Ciao Antonio, non capisco se a figlia è anche sua o solo di tua moglie ? E anche per capire in che fase star, quanti anni ha? Entrambi i fattori devono essere presi in considerazione, poiché siamo esseri biopsicosociali, culturali e spirituali. Il padre dello psicodramma Jacob Levy Moreno disse: "Siamo esseri in relazione, e in essi possiamo ammalarci o guarire".
"Naturalmente siamo spontaneamente creativi, ma le riserve culturali possono bloccarci e persino farci ammalare." Quindi con gli strumenti dello Psicodramma in psicoterapia possiamo allenare una versione migliorata di te per stabilire una relazione armoniosa e sana in famiglia. Allena il tuo cervello a identificare quali sono le emozioni e quali i sentimenti, identificando i pensieri funzionali e disfunzionali, in modo da poter modificare i comportamenti indesiderati.

Geilma Belli Psicologo a Porto Sant'Elpidio

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