Paura di lasciare casa

Inviata da Margherita · 30 ott 2024 Autorealizzazione e orientamento personale

Salve a tutti, sono una ragazza di 19 anni che sta frequentando da un mese esatto il suo primo anno di Università. La facoltà che avevo scelto di frequentare, odontoiatria, è a numero chiuso. Nel corso del mio quinto anno di liceo scientifico ho svolto il test e sono riuscita a passarlo, ma non nella mia città. Ho comunque deciso di iscrivermi nella facoltà in cui ero entrata, che si trova a poco meno di 2 ore di distanza da casa mia usando i trasporti pubblici. Non aspettandomi assolutamente di ritrovarmi qui a studiare non mi ero preparata. Al momento sto viaggiando tutti i giorni (la frequenza alle lezioni è obbligatoria), per un totale di quasi 4 ore sul treno giornaliere, senza considerare i ritardi. Tutti mi dicono di cercare casa e trasferirmi, ma io non voglio: ho troppa paura. Oltre ad essere testarda, sono una ragazza molto insicura e timida; il mio (piccolo) gruppo di amici studia nella città dove abito e dove anche io avrei voluto studiare. Loro possono vedersi tutti i giorni, e se io mi trasferissi rimarrei esclusa. Già adesso mi sento esclusa quando parlano delle tratte di viaggio in comune, o quando vanno a trovarsi a vicenda durante le lezioni. Faccio fatica a fare amicizia quindi so che rimarrei sola nella città dove studio. Infatti i miei compagni di corso (siamo solo 25) sono tutti del posto e hanno altre amicizie che frequentano nelle loro giornate. Inoltre ho paura di lasciare la mia famiglia, sento sia troppo presto: a casa ci sono anche mia sorella e il mio cane ad aspettarmi, e sono le 2 cose a cui tengo di più al mondo. Pensare di non vederle tutti i giorni mi fa soffrire. Poi non sono mai stata a vivere da sola: non saprei nemmeno da dove iniziare per organizzarmi. È normale non riuscire a lasciare casa? Sto addirittura pensando di cambiare facoltà il prossimo anno pur di non farlo. So che non è possibile viaggiare per 6 anni, finirei per esaurirmi, ma sto davvero male all’idea di trasferirmi, sia mentalmente che proprio fisicamente. Cosa mi consigliate di fare?

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Miglior risposta 31 OTT 2024

Buongiorno Margherita,
la tua preoccupazione per la distanza da casa e l’idea di lasciare la tua famiglia e i tuoi amici é comprensibile, quindi é giusto riconoscere quanto sia normale sentirsi sopraffatti in questa circostanza. Iniziare l'universitá è un grande cambiamento, e nel tuo caso viaggiare per raggiungerla provoca ulteriore stress.
Sicuramente l’università può rappresentare un’opportunità per crescere e sviluppare nuove competenze, anche a livello personale ma é altrettanto importante sentirsi supportata e a proprio agio durante questo percorso.
Se trasferirti ti spaventa, potresti iniziare a valutare la situazione in modo più graduale. Ad esempio, potresti esplorare la possibilità di trovare un alloggio temporaneo, magari per un semestre, in modo da avere un assaggio della vita in città senza sentirti costretta. Questo potrebbe aiutarti a fare amicizia con i tuoi compagni di corso e a costruire una rete di supporto. Inoltre ricorda che anche i tuoi amici attuali possono continuare a essere parte della tua vita, anche se dovessi vivere in un'altra cittá. Non dimenticarti di dedicare del tempo a te stessa, anche nella tua città, per costruire nuove amicizie, ad esempio partecipare a eventi universitari o unirti a gruppi di interesse può facilitare le connessioni. È importante anche riflettere su cosa desideri veramente, mi par di capire che vuoi cambiare facoltà solo per sfuggire alla paura di trasferirti. Parla con qualcuno di fiducia, come un familiare o un consulente, per esplorare le tue opzioni e i tuoi sentimenti. Infine, ricorda che è normale provare insicurezze e paure quando si affrontano cambiamenti significativi. Con il tempo e il supporto giusto, potresti scoprire che la vita in una nuova città porta opportunità inaspettate. Prenditi il tempo necessario per decidere, senza fretta.
Ti auguro il meglio,
cordialmente
Dott.ssa Velia Morati

Dott.ssa Velia Morati Psicologo a Nocera Inferiore

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31 OTT 2024

Credo sia capitato a molti di noi.
Quell'ansia della città universitaria dove non conosci le strade, le persone, e senti solo la voglia di tornare a casa. Poi i primi esami e la sensazione di non essere mai pronta.
Non so cosa sarebbe meglio per te ma di certo quello che stai vivendo è lo stesso che vivono ogni anno gli studenti che si iscrivono all'università. Incrocio le dita per te.

Tiziana Viol Psicologo a Vittorio Veneto

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31 OTT 2024

Buongiorno,

Lasciare la famiglia, i legami stretti e la propria zona di comfort è una delle prime sfide di autonomia che molti incontrano durante il passaggio all’università. Questa scelta le sembra così pesante perché implica non solo il distacco dagli affetti, ma anche la necessità di affrontare insicurezze e paure legate alla solitudine e alla nuova indipendenza.

A volte, davanti a una decisione che ci spaventa, siamo portati a pensare che l’unico modo per gestire la paura sia evitarla. Tuttavia, consideri che ogni piccolo passo che sceglie di fare verso l’autonomia può aiutarla a crescere e a scoprire risorse dentro di sé che ancora non conosce. Potrebbe essere utile provare a vivere questa possibilità come un’esplorazione, non un obbligo definitivo, considerando magari una soluzione temporanea (come trascorrere una settimana in città e il weekend a casa). Questo le permetterebbe di sperimentare la novità mantenendo un legame sicuro con la sua famiglia e i suoi affetti.

Lasciarsi il tempo di esplorare questa opzione, a piccoli passi, le darà modo di capire meglio cosa è davvero possibile per lei, senza rinunciare ai suoi sogni per paura di cambiare.

Resto a disposizione

Un caro saluto
Dott.ssa Francesca Cisternino

Dott.ssa Francesca Cisternino Psicologo a Milano

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31 OTT 2024

Gentile Margherita, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi la sua esperienza. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio che prova, spinta anche da due forze così contrastanti come la paura di lasciare un luogo a lei familiare e "sicuro" e il seguire il suo sogno a livello di studi e futura carriera.

Non sempre la motivazione e la passione bastano a farci prendere scelte difficili, a volte le nostre paure ci sembrano insormontabili e impossibili da superare o con cui convivere, tuttavia le suggerirei di valutare un percorso psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, sviluppando insieme al professionista strategie utili per far fronte a queste difficoltà e per comprendere in che direzione vede e sogna il suo futuro.

Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero

Dott.ssa Elena Sinistrero Psicologo a Torino

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31 OTT 2024

Ciao Margherita, prendi le cosa una per volta. Intanto stai frequentando, stai trovando un ritmo tra frequenza e viaggi. Poi ci saranno i primi esami. Non ti senti pronta a cambiare città, non farlo, non è obbligatorio. vedrai man mano. Se hai la possibilità fai un percorso psicologico per vedere insieme a chi ti seguirà alcuni tuoi aspetti di cui hai accennato sopra. Un percorso terapeutico è una grande dono che facciamo a noi stessi.

Un caro saluto
Michela Romano, psicologa psicoterapeuta

Dr.ssa Michela Romano Psicologo a Santorso

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31 OTT 2024

Buongiorno gentile Margherita, comprendo quanto possa essere sfidante e destabilizzante affrontare un periodo di cambiamento come quello che sta vivendo. Passare dalla vita scolastica alla vita universitaria, specialmente per una facoltà impegnativa come odontoiatria, comporta non solo un grande impegno accademico, ma anche un adattamento importante alle nuove esigenze logistiche ed emotive. Le sue preoccupazioni e la difficoltà nel prendere decisioni sono del tutto comprensibili, considerata la portata dei cambiamenti che questo percorso implica.

Sembra che la sua paura di trasferirsi sia legata a vari fattori: il timore di allontanarsi dagli affetti più cari, l’idea di perdere le amicizie attuali e l’incertezza di riuscire a crearsi una nuova rete di supporto. Questi sentimenti sono comuni e non indicano necessariamente che lei “non sia pronta,” ma piuttosto che sta vivendo una normale resistenza di fronte a una situazione che richiede adattamento e riorganizzazione delle sue abitudini.

Potrebbe essere utile valutare un approccio graduale, esplorando inizialmente la possibilità di trascorrere qualche giorno in città, magari provando anche solo un breve periodo in cui rimane a dormire, per capire come si sente con un distacco temporaneo. Si tratterebbe di una soluzione che potrebbe alleviare la sua ansia, aiutandola ad abituarsi all’idea di trasferirsi senza la pressione di doverlo fare immediatamente e in maniera definitiva. La scoperta che possa essere meno difficile di quanto si aspetta potrebbe rassicurarla.

Anche il dialogo con i suoi amici e familiari potrebbe essere utile. Potrebbero sostenerla nell’idea di una nuova quotidianità e rassicurarla che il trasferimento non interromperebbe necessariamente i suoi rapporti, ma che potrebbe arricchirli con una nuova prospettiva. Le sue capacità di adattamento, che potrebbero sembrare poco sviluppate, hanno comunque un buon potenziale: ha già superato con successo un test difficile e ha intrapreso un percorso complesso. Tutto questo mostra una determinazione di base, che con il tempo e qualche piccolo passo alla volta potrebbe sorprenderla.

Infine, per gestire i cambiamenti e le ansie che emergono in questo passaggio, potrebbe essere utile un breve percorso di supporto psicologico: un professionista potrebbe affiancarla nel trovare strategie per affrontare l’incertezza e costruire, un po’ alla volta, una fiducia più stabile nelle sue capacità di adattamento.

Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di una consulenza resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino

Dott. Luca Vocino Psicologo a Bergamo

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31 OTT 2024

Cara Margherita,
Comprendo il momento delicato che sta vivendo, sta facendo molti sacrifici ed è normale sentirsi smarriti quando improvvisamente mancano dei punti di riferimento.
Lo stesso timore di non riuscire a stringere legami nuovi è assolutamente comprensibile e tipico di ogni fase di passaggio. Si è comunque allontanata dalla sua comfort zone per seguire un suo sogno e questo è ammirevole. Si prenda il tempo giusto per adattarsi lentamente ad una routine nuova senza giudicarsi per queste emozioni che vive ogni giorno.
In questo mese ha dimostrato a sé stessa, nonostante le difficoltà quotidiane e l'umanissima nostalgia di casa, di essere una persona intraprendente e determinata.
In questi sei anni oltre a mantenere i rapporti già consolidati potrebbe costruirne altri anche molto gratificanti e stimolanti.
Sono sicura che esplorando meglio e con calma queste paure troverà anche la grinta necessaria per non rinunciare alla sua passione.
Se vorrà parlarne ancora, resto a disposizione anche online.
Intanto... Un in bocca al lupo!
Dott.ssa Valentina Monaco


Dott.ssa Valentina Monaco Psicologo a Roma

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31 OTT 2024

Salve Margherita, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Innanzitutto non si colpevolizzati per ciò che sta provando perché è normale alla sua età (e non solo alla sua età) sperimentare questo tipo di paure . Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice Psicologo a Roma

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31 OTT 2024

Ciao Margherita è naturale avere paura del cambiamento e di una responsabilità del genere l'importante è capire cosa vuoi tu veramente e non farti guidare nelle tue scelte dalla paura consiglio un percorso personale
Io sono a disposizione, un grande abbraccio

Dott.ssa Maria Vittoria Ardosigli Psicologo a Palermo

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31 OTT 2024

Buongiorno Margherita, le perplessità che ti attanagliano in questo momento sono effettivamente evidenti in questo messaggio, direi sofferto, che ci hai affidato e per il quale sento di ringraziarti. Parlo di messaggio sofferto perché mi sembra di capire che tu volessi fare proprio odontoiatria, tanto da esserti impegnata per il test durante un anno difficile come il quinto superiore, e che ora pensi di voler lasciare pur di non trasferirti.
Capisco benissimo la tua sensazione di essere "un'estranea" nei discorsi dei tuoi amici e nella loro quotidianità, così come comprendo a fondo la difficoltà nel lasciare casa con tutto ciò che ami. Questo passaggio potrebbe essere in effetti molto combattuto per qualcuno, probabilmente per la percezione di perdere "qualcosa" e forse, di riflesso, se stessi.
L'unica cosa che mi sento di dirti a fronte di questa scelta sofferta, è quella di affidare il tuo vissuto a qualcuno con cui poter riflettere su alcuni nodi e cercare di districarli per permetterti di essere quanto più serena possibile, indipendentemente dalla scelta che farai.

Un caro saluto,
dottoressa Francomano Ilaria

Dott.ssa Ilaria Francomano Psicologo a Verona

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31 OTT 2024

Ciao Margherita,
essere legati alla propria famiglia, alla propria casa e ai propri amici è una cosa molto bella, e non devi vergognartene.
E' importante però che tu vada un po' più a fondo rispetto alla tua paura di allontanarti da casa, e più che chiederti se è normale o no, riflettere su che cosa temi di poter perdere spostandoti per 5 giorni la settimana dal tuo paese e dalle tue certezze.
Un percorso di sostegno psicologico e di confronto con uno specialista penso possa esserti utile in questo senso.
Per il momento non penserei troppo ai 6 anni che ti aspettano, ma proverei a vivere la cosa giorno per giorno. Magari presto ti sentirai più sicura, farai qualche nuova amicizia e l'idea di affittare una casa nel paese dove studi ti sembrerà meno irraggiungibile.
Per il momento, se la cosa non ti pesa troppo, continua a viaggiare giornalmente, senza ascoltare i "tutti" che ti dicono di trasferirti, e nel corso del tempo, sostenuta dal confronto con un terapeuta, capirai cosa è meglio per te.

Continua a godere della relazione con tua sorella, con il tuo cane, con i tuoi amici e traine il tuo nutrimento e la tua crescita.

A disposizione per ulteriori confronti.

Dott.ssa Mariaconcetta Arezzo

Mariaconcetta Arezzo Psicologo a Ragusa

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31 OTT 2024

Cara Margherita,
nessuno può definire cosa sia normale o cosa non lo sia. Ognuno di noi è strutturato in modo diverso, con i nostri vissuti e le nostre esperienze. In generale si potrebbe anche dire che nulla sia sbagliato, fintanto che questo non impedisce a noi stessi di vivere a pieno e felicemente la nostra vita, fino a quando questo qualcosa diventa in qualche modo limitante.
Lei sta crescendo Margherita e probabilmente ha bisogno di più tempo per maturare dentro di lei alcuni pensieri che per altri invece magari sono scontati.
Se desidera e le fa piacere risolvere questo groviglio di pensieri, possiamo vederci anche online

Un caro saluto

Paola Schizzarotto Psicologo a Limena

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31 OTT 2024

iao! È completamente normale sentirsi insicuri e avere paura di affrontare un grande cambiamento come il trasferirsi per studiare, soprattutto quando si tiene molto alla propria famiglia e agli amici. Fai bene a prendere tempo per riflettere sulla situazione e a riconoscere i tuoi sentimenti, perché sono importanti e meritano attenzione.

Ecco alcune considerazioni che potrebbero aiutarti a fare chiarezza:

Valuta le tue priorità: Riflettici bene. Qual è la cosa più importante per te in questo momento? La salute mentale ed il benessere o il proseguimento degli studi nella facoltà desiderata? Avere una visione chiara delle tue priorità ti sarà utile per prendere una decisione.

Prova a fare amicizia: Anche se può sembrare difficile, potresti provare a interagire di più con i tuoi compagni di corso. Essendo un gruppo ridotto, magari puoi trovare punti in comune e avviare delle conversazioni. A volte, avere un amico anche solo a scuola può fare la differenza.

Parla con qualcuno: Se hai un amico fidato o un familiare di cui puoi parlare, condividere le tue paure potrebbe darti un migliore supporto emotivo. Inoltre, considera di rivolgerti a un tutor o a un counselor universitario per affrontare la tua situazione.

Prova la convivenza: Se mai dovessi decidere di trasferirti, potresti prendere in considerazione l’idea di trovare un compagno o una compagna di stanza. Questo potrebbe rendere l’esperienza meno solitaria e più facile da gestire.

Fai delle prove: Se ti senti pronta a esplorare la possibilità di trasferirti, perché non provare a trascorrere un paio di giorni nella nuova città per vedere come ti senti? Puoi anche provare a partecipare ad eventi universitari o corsi extra per socializzare e integrarti più facilmente.

Cambia prospettiva: Invece di vedere il trasferimento come una separazione dalla tua famiglia e dai tuoi amici, pensa che potrebbe essere un'opportunità per crescerci come persona, acquisire indipendenza e costruire nuove relazioni.

Rifletti sulla tua scelta: Se proprio non ti senti pronta a lasciare la tua città, valutare un cambio di facoltà può essere un'opzione valida. È fondamentale che tu ti senta a tuo agio e felice nei tuoi studi. Non c'è nulla di male nel prendere un'altra strada se credi sia la soluzione migliore per te.

Infine, ricordati che non esiste una risposta giusta o sbagliata; l’importante è ascoltare te stessa e trovare la soluzione che meglio si adatta ai tuoi bisogni e sentimenti. Non avere fretta, prendi il tempo necessario per fare chiarezza. Buona fortuna!

Dott. Fabrizio Toti Psicologo a Todi

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31 OTT 2024

Trasferirsi per motivi universitari, provoca quasi sempre paura. È una cosa assolutamente normale.

Nuovi ambienti nuove amicizie, nuove situazioni, un mondo totalmente nuova

Tuttavia, non è detto che lei non si può ambientare e forse anche lì dei nuovi amici.

Le nostre paure spesso sono basate su se stesse e non su qualcosa di concreto.

Chi le dice che se si trasferisce non potrà trovare nuove amicizie?
Chi le dice che non potrà trovarsi bene a vivere da sola?


Chiaramente, in un primo momento le cose non saranno semplici, però col tempo ci si abitua.

Spesso i nostri pensieri ci mostrano una realtà più negativa di quella che è. I nostri pensieri sono semplicemente pensieri non sono prove di verità o leggi assolute
Il fatto che noi pensiamo a determinate cose, non significa che quella determinata cosa sia vera per il semplice fatto che noi la pensiamo..

Se si dovesse trasferire e puoi andare male, può sempre tornare indietro tornare a casa

Tuttavia, comprendo anche le sue motivazioni che sono certamente valide e da considerare

Le consideri riflettici bene su tutti i pro e i contro di un trasferimento e poi valutare.

Resto a disposizione, per ulteriori chiarimenti e domande mi contatti sarò lieto di aiutarla.

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Ponsacco

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31 OTT 2024

Buongiorno Margherita
I cambiamenti quando sono maturi non vanno ostacolati e le paure vanno affrontate. Sempre che siano cose volute e cercate e che non ci siano problemi correlati di altro tipo, ovviamente. Si può anche darla vinta alle proprie paure, certo, ma questo generalmente ha una ricaduta sulla propria vita futura, di solito non molto positiva.
A disposizione

Dott. Giacomo Sillari

Dott. Giacomo Sillari Psicologo a Siena

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31 OTT 2024

Buongiorno, innanzitutto desidero ringraziarla per aver condiviso la sua situazione. Vorrei rassicurarla: è assolutamente normale provare timore sia all’idea di sentirsi esclusa o di perdere legami importanti e abitudini con un trasferimento, sia nel considerare insostenibili anni di viaggi.
Affrontare i cambiamenti non è semplice, ma un percorso di supporto potrebbe aiutarla a osservare le sue paure da un’altra prospettiva, cogliendo nuove possibilità e accompagnandola verso un cambiamento vissuto con maggiore apertura e fiducia.

Dott.ssa Elena Gambogi
Psicologa

Elena Gambogi Psicologo a Lucca

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31 OTT 2024

Ciao Margherita,
Comprendo le tue paure e i tuoi dubbi.. in fin dei conti come potresti non averne? fare un passo del genere spaventa tutti! si tratta fondamentalmente di fare una sorta di "salto nel vuoto" e chiunque ne avrebbe paura.. se ci pensi anche un bambino, al momento della nascita, la prima cosa che fa è piangere.. il cambiamento fa paura a tutti ma non per questo significa che non si può fare o che al di la di quel salto non ci siano cose belle. In questi momenti tendiamo a vivere le emozioni in maniera totalizzante e unilaterale ma, se ci pensi bene, oltre alla paura sono sicuro che troverai anche qualcosa di positivo in questa situazione o nella possibilità di cambiamento. Tutto sta nell'affrontare questo momento di transizione, fatto questo tutto assumerà un nuovo colore. Hai dei dubbi su come ti potresti trovare nella nuova città o se riuscirai a farti degli amici.. anche questo è normale e l'unico modo per capire che ce la puoi fare, è farlo.
Sicuramente può essere d'aiuto il sostegno di qualcuno al tuo fianco che sia una persona cara o uno psicologo, come ne trovai uno io quando toccò a me.
Sono momenti difficili, ma passano, e scoprirai nuovi modi di essere te che ora neanche puoi immaginare!
In bocca al lupo! per qualsiasi cosa resto a disposizione.. e ancora buona giornata

Dott. Giuseppe F. D'Agostino

Giuseppe Francesco D'Agostino Psicologo a Velletri

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31 OTT 2024

Salve Margherita,
le paure che sta provando sono del tutto naturali: questa fase della sua vita è piena di cambiamenti, lei sta muovendo i primi passi lontana da casa e pensare di lasciare queste certezze e gli affetti per un nuovo inizio in un'altra città non deve essere facile.
Si dia del tempo per valutare meglio la situazione: non sarebbe di certo la prima a fare da pendolare, ma occorre capire quanto questo viaggio le crei disagio e quanto le provochi ansia invece l'idea di spostarsi. In fondo ha iniziato da un mese e la strada per trovare la sua indipendenza è praticamente appena iniziata.
Dott.ssa Alessia Foronchi

Dott.ssa Alessia Foronchi Psicologo a Pesaro

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31 OTT 2024

Cara Margherita,

Stai affrontando tanti cambiamenti, quindi è normale sentirsi smarriti e un po’ impauriti. Hai dovuto riorganizzare la tua vita in poco tempo e accettare che non tutto è andato come avevi previsto. È importante, in questo momento, provare ad adattarsi a tutti questi “scossoni” nel modo in cui ritieni possa essere per te migliore, riflettendo anche sul fatto che a volte siamo noi stessi a porci delle limitazioni con i nostri pensieri.
Ti consiglio di provare a parlarne con un professionista che possa aiutarti in questo processo.
Un caro saluto,

Dott.ssa Annachiara Pentasuglia

Annachiara Pentasuglia Psicologo a Milano

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31 OTT 2024

Buongiorno Margherita, la tua timidezza e le difficoltà a socializzare possono rendere ancora più complesso il mantenimento dei contatti e l'integrazione in un nuovo ambiente. È una sfida significativa.
Qui di seguito alcune riflessioni in merito a quanto scrivi:

Innanzitutto, è importante riconoscere che la timidezza non è un ostacolo insormontabile. Può essere utile vedere questa esperienza come un'opportunità per crescere e sviluppare nuove abilità sociali. Anche piccoli passi, come iniziare una conversazione con un compagno di corso o partecipare a un gruppo di studio, possono fare una grande differenza nel tempo.

Mantenere i contatti con la tua famiglia e i tuoi amici può essere facilitato dalla tecnologia. Anche se sei timida, le videochiamate e i messaggi possono essere facilitare il rimanere in contatto. Puoi stabilire delle routine, come chiamare la tua famiglia o organizzare videochiamate con i tuoi amici. Questo ti aiuterà a sentirti meno isolata e a mantenere forti i tuoi legami.

Inoltre, potresti trovare utile cercare supporto all'interno dell'università. Molte università offrono servizi di consulenza e gruppi di supporto per studenti che si trovano in situazioni simili alla tua. Partecipare a questi gruppi può offrirti un ambiente sicuro in cui condividere le tue esperienze e trovare comprensione e supporto.

Un altro aspetto da considerare è la possibilità di lavorare sulla tua autostima e sulle tue abilità sociali con l'aiuto di un professionista della salute mentale. Un percorso in cui poter affrontare i pensieri negativi, l'ansia sociale e che consenta di raggiungere consapevolezze che favoriscono la gestione delle emozioni che emergono nelle nuove situazioni.

Disponibile per approfondimenti, porgo un cordiale saluto

Dott.ssa Sabina Aldrovandi

Sabina Aldrovandi Psicologo a Piacenza

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31 OTT 2024

Buongiorno
Le problematiche sono diverse dal cercare una stanza in affitto per lo studio.
Ti puoi rivolgere ad una agenzia che di occupa di affitti.
Dall'andare da uno psicoterapeuta per superare le problematiche che presenti.
Comprendo la tua paura, ma le paure e utile superarle per noi stessi.
Per diventare adulti.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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