Perenne senso di colpa e problemi a relazionarsi
Buongiorno,
sono un ragazzo di 20 anni, scrivo perché, soprattutto negli ultimi mesi, sento che mi sto chiudendo in me stesso sempre di più. Da dopo i 14-15 anni ho sempre avuto una bassa autostima che è andata a infossarsi di più man mano che sono passati gli anni. Ho iniziato a detestare la mia indole estremamente timida e introversa, il modo in cui non riuscivo ad essere spigliato nell'esprimermi e nel costruire e consolidare i rapporti come altri miei amici facevano, l'essere totalmente incapace di relazionarmi con le ragazze, di esprimere miei stati d'animo o sentimenti alle persone a cui volevo bene. Non sono mai stato in grado di essere un vero supporto emotivo per i miei amici nei momenti di difficoltà, in cui mi limitavo a pensare e a esporre la soluzione al problema, non mostrando tuttavia un grande tatto o vicinanza affettiva in alcuni casi. Ho sempre trovato difficoltose anche le comuni interazioni di tutti i giorni, in quanto pensavo in continuazione a che cosa dire e in che modo dirlo, spesso con il risultato di rimanere in silenzio temendo di dire cose stupide o inopportune. In tutte queste occasioni provavo un senso di colpa misto ad una sensazione di disagio, che molte volte non mi abbandonava nemmeno quando ero solo, poiché continuavo a pensare a ipotetici scenari in cui avrei potuto agire diversamente. Una volta finite le superiori, ho riscontrato difficoltà nel mantenere vivi i rapporti con la maggior parte di loro, perché non so mai cosa dire, se risulto inopportuno, o se le cose che dico sono solo idiozie di cui riempio per avere l'illusione di mantenere un rapporto solido con loro. In questo ultimo periodo provo un costante senso di colpa più intenso rispetto al passato qualunque cosa io faccia, anche la più semplice azione della vita quotidiana, ogni interazione che ho con chiunque, compresi i miei genitori. Penso che potrei essere una persona totalmente diversa, capace di vivere più serenamente e meno egoisticamente, smetterla di essere un peso per gli altri, avere una visione della vita e dei rapporti umani meno cinica, ma sono totalmente incapace di cambiarmi. Mi rendo conto inoltre che fatico sempre di più a stare con le altre persone. Ultimamente non riesco a guardare negli occhi per più di un paio di secondi a sconosciuti e conoscenti, mi sento sempre più a disagio quando gli altri mi rivolgono la parola, quando parlo con persone che non conosco a fondo provo sempre ansia. Sono in un perenne stato di apatia in cui non faccio altro che pensare a ciò che non sono e per questo a quanto mi odii. Cosa posso fare?