Salve ho 23 anni ed ho un problema col contatto fisico nonostante non abbia problemi a socializzare, in generale quando si presenta l'occasione di un contatto fisico anche amichevole provo un irrigidimento muscolare e nervoso. Questo ha purtroppo compromesso la mia situazione relazionale.
Soffro di DOC(seppur non invalidante), legato anche a contaminazione e alla paura di risultare aggressivo.
Non so se questo problema possa essere correlato.
Sono alla ricerca di supporto terapeutico ma non so quale orientamento terapeutico sia il più congeniale al mio problema.
Vi ringrazio in anticipo.
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5 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Buongiorno,
capisco quanto per lei possa essere invalidante a livello sociale e relazionale questa condizione. Il suo corpo, attraverso l'irrigidimento muscolare le sta chiaramente dando dei segnali su cui lei ha posto attenzione: prendersene cura e capire che significato riveste per lei il contatto fisico è prezioso.
Un percorso che la può aiutare a trovare delle strategie finalizzate, attraverso la modificazione di alcuni processi di pensiero automatici e disfunzionali è la terapia cognitivo comportamentale a breve termine, il cui nucleo è costituito dalla tecnica dell'Esposizione e della Prevenzione della risposta.
Con l'augurio che il mio feedback le possa essere d'aiuto.
Saluti
10 LUG 2023
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Buongiorno. Da numerose ricerche è emerso che più che l'orientamento del terapeuta molto più importanti sono le competenze dello psicologo a prescindere del suo orientamento. Cerchi un professionista competente.
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10 LUG 2023
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Buongiorno. Da numerose ricerche è emerso che più che l'orientamento del terapeuta molto più importanti sono le competenze dello psicologo a prescindere del suo orientamento. Cerchi un professionista competente. ....
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10 LUG 2023
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1 MAG 2023
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Buonasera, rispetto alla sintomatologia gli approcci più efficaci risultano essere il cognitivo comportamentale e l'approccio strategico breve tuttavia mi sento di suggerirle un percorso di terapia personale che esplori maggiormente i significati sottesi al sintomo e che sembrano "toccare" il suo porsi in relazione 'nonostante non abbia problemi a socializzare'. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa
11 APR 2023
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Salve,
le confermiamo che le problematiche qui esposte andrebbero meglio esplorate in uno spazio di riflessione più ampio. Iniziare una psicoterapia potrebbe col tempo darle consapevolezze dei significati più profondi che si celano dietro a queste sue difficoltà. Non è importante l'orientamento del terapeuta, piuttosto l'alleanza terapeutica che viene a crearsi tra medico e paziente. Non perda altro tempo, si affidi ad uno specialista con cui risolvere le sue difficoltà relazionali
Cordiali Saluti
Studio Associato Dott. Ferrara Dott.ssa Simeoli
6 APR 2023
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Buongiorno, nel breve periodo potrebbe intraprendere un percorso con un terapeuta strategico breve o un cognitivo-comportamentale. Ma sul lungo periodo lavorerei su un percorso più relazionale con un gestaltista, un sistemico relazionale o uno psicoanalista relazionale.
Per altro mi contatti
cordialmente
Dott Giuseppe D'Amico
5 APR 2023
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Gentile Ragazzo Perplesso,
Capisco perfettamente le problematiche che le fa avere questa sensazione di disagio nei confronti del contatto fisico e come questo abbia una forte influenza sulla sua vita relazionale e sociale.
Il Doc potrebbe essere correlato, ma bisognerebbe valutare su quale specifica ossessione/compulsione si basa, per escludere o includere un'eventuale correlazione.
Il mio suggerimento, dato che dobbiamo comprendere per bene la natura della sua difficoltà, è quello di optare per le Terapie Brevi, quindi un intervento breve e mirato, che affronta e risolve le varie problematiche di tipo psicologico, utilizzando tecniche e strategie molto efficaci ed efficienti. Questo tipo di orientamento, infatti, si impegna per capire dove intervenire, per risolvere il problema alla radice. Permette, inoltre, di focalizzarsi sulle risorse della persona, piuttosto che amplificare lo spazio problema, mirando ad ottenere il benessere della persona nel minor tempo possibile.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca
5 APR 2023
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Buongiorno .
La sua reazione, istintiva, difronte al contatto potrebbe essere descritta come freezing, una sorta di congelamento di fronte ad uno stimolo ritenuto pericoloso. Probabilmente la sua è una reazione ad un antico trauma, la terapia più indicata in questi casi è l'emdr, con la quale si sono tenuti dei buoni risultati anche con il disturbo doc e non solo per gli episodi traumatici per i quali è nata.
Viene praticata dai terapeuti afferenti a qualunque tipo di scuola, ma consiglio sempre un lavoro psicodinamico poiché più completo.
Resto a disposizione e Spero di essere stata utile. Un caro saluto
Dottoressa Simona D'Urso
5 APR 2023
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Buongiorno
Grazie di aver Condiviso questa situazione.
Bisognerebbe sapere che cosa gli è successo nella sua infanzia che lo porta ad avere problemi
Con il contatto fisico.
Perché tutto parte dalla nostra infanzia.
Le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
Roma
5 APR 2023
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Salve ragazzo_perplesso,
Il percorso psicoterapeutico è un ottimo strumento ma l’importante è la relazione che si instaura con il terapeuta…! Ti auguro il meglio dalla vita e se vuoi sono a disposizione.