Problemi di gelosia con il mio ragazzo
Buongiorno, io e il mio ragazzo abbiamo rispettivamente 21 e quasi 25 anni e stiamo insieme da un anno. Premetto che per me questa relazione è la prima.
La nostra relazione è iniziata già un po' problematica: ci vedevamo poco, tranne quando finita scuola andavo io direttamente a casa sua e, nonostante dicessi di volerlo vedere di più, lui rispondeva di essere abituato a uscire con le sue ex ancora meno (mi ha sempre detto di non aver avuto relazioni serie e durature, con me è stata la prima volta).
In estate, il fine settimana, lui usciva sempre con amici e parenti mentre con me si vedeva solo la sera ogni tanto. Lentamente abbiamo iniziato a uscire più spesso, tuttavia io a settembre ho cominciato l'università trasferendomi a Verona, a 2h e 30 da casa mia, e tornando ogni due fine settimana, per motivi economici non mi è possibile tornare a casa più spesso e lui non vuole venire a trovarmi.
Da quando ho iniziato l'uni, ci siamo avvicinati di più e lui ha iniziato ad affezionarsi molto di più, con l'innamoramento, però, è cresciuta anche la sua gelosia fino a essere molte volte estenuante: quando ci vediamo lui mi prende il telefono per controllare messaggi, chiamate e instagram, io non mi faccio problemi a lasciargli il cellulare ma lui si arrabbia e pensa male anche per dei messaggi scritti con un ragazzo per aiutarlo a cercare casa o con un altro che mi doveva solo vendere un libro o se nomino un ragazzo in una chat con una ragazza. Il suo telefono io invece non lo tocco, ho piena fiducia in lui detto proprio sinceramente e non ho intenzione di entrare in cose private come i messaggi.
Oltre al telefono ha iniziato a farmi storie per un gruppo che frequento ogni lunedì sera, ma è un gruppo di universitari cattolici: ci ritroviamo per la Messa, preghiamo insieme, ceniamo, chiacchieriamo, cantiamo e poi si va a casa... Inizialmente lui non diceva nulla ma da qualche mese ha inziato a dirmi che non posso avere amici maschi, che posso pregare a casa o da sola, che a lui una relazione in cui io ho amici e lui amiche non piace...
Io a Verona ho trovato felicità, durante la scuola ho subito bullismo, esclusione, solitudine, ero sempre giù di morale. In questa città invece mi sono fatta delle amiche all'università, il gruppo del lunedì, ambienti sereni e che mi riempiono il cuore di allegria e pace. Inoltre Verona è una città molto viva, spesso, abitando in centro, sono uscita la sera con un'amica a comprare un dolce o fare una passeggiata e anche questo a lui non piace molto.
Nella mia stessa residenza abita una ragazza che frequenta il gruppo del lunedì e il mio ragazzo proprio non la tollera: mi dice sempre che è una brutta compagnia, che non gli va bene, che devo smettere di vederla e un giorno è arrivato a darmi un ultimatum: o l'amicizia con lei o lui...
A mio parere la sua gelosia è dovuta in particolare alle sue origini, alla sua famiglia e ai suoi amici che hanno una mentalità molto maschilista, le loro donne stanno a casa a cucinare, pulire e accudire i figli e a me questa loro idea che una per essere una brava ragazza debba soprattutto saper cucinare e pulire sta stretta. Io sono cresciuta in una famiglia completamente diversa in cui il maschilismo non esiste proprio.
Mi sono sentita dire dai suoi amici e parenti frasi come "Ma il tuo ragazzo non ti ha ancora messo delle regole?", "No i pantaloncini per andare a lavoro", "Io alla mia donna non avrei mai permesso di andare in un'altra città" e, la peggiore di tutte che sentendola non ho potuto tacere come al solito: "devi capire che in questa famiglia comandano gli uomini".
Io sono diversa in quella cerchia di amici e parenti... frequento l'università, voglio diventare avvocato, ho una famiglia piccola ma sempre presente. Di loro praticamente nessuno ha un diploma, hanno una famiglia molto grande, sono di origine slava (non specifico oltre) e a 18 anni già mettono sù famiglia.
Da qualche mese il mio ragazzo ha iniziato a usare toni diversi e prova a impedirmi le amicizie, abbigliamento come gonne e tacchi (a me che comunque vesto in modo modesto...), uscite anche solo per fare una passeggiata, mi dimostra il suo dissenso e spesso mi dice che tanto fra due anni dovrò studiare da casa, basta andare fuori...
Nell'ultima settimana abbiamo litigato maggiormente, ha anche provato a lasciarmi anche se mi ha rincorso e abbiamo fatto pace subito. Mi ha detto frasi come "Io ti mando a Verona per studiare non per uscire", “Se scrivi ancora con questo ragazzo mi arrabio” (il ragazzo della casa), “tu il lunedì non vai più lì”, “ti ho già lasciato questa amica quante ne vuoi ancora”, e altro. Oltre a parlarmi come se lo tradissi e questo mi fa molto male perché io di lui mi fido tantissimo e prima di incontrare lui ero spensierata senza nessun interesse per i ragazzi.