Grazie in anticipo per l'aiuto che mi darete!!..sono un ragazzo di 40 anni con una moglie e due figli e mi trovo a prendere delle decisioni da uomo però spesso e volentieri nella mia strada trovo persone che non si comportano bene con me e meriterebbero una lezione verbaleche che dimostri che sono arrabbiato con loro però alla fine carico di rabbia dentro di me verso queste persone quando vado con la volontà di dirgliene quattro sistematicamente mi comporto sempre da buono e alla fine non dico mai quello che vorrei dire veramente però dentro Ho tanta rabbia. Io vorrei farmi rispettare da un uomo. Il mio problema è che non mi sento uomo perché non so difendere la mia famiglia quando ci sono dei problemi
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
5 MAR 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Alessio,
Il problema che descrive è di solito un problema di assertività e non di "mascolinità".
La fatica di esprimere i nostri bisogni e di essere chiari sulle nostre emozioni di rabbia/ingiustizia con gli altri è un'attitudine che si costruisce nel tempo e che deriva molto da come siamo stati educati ad esprimerci in famiglia.
Di solito se abbiamo vissuto (ad esempio) criticismo da parte dei genitori, rigidità nelle regole o violenza verbale o fisica, possiamo sviluppare due strategie opposte entrambe poco assertive: una strategia passiva/remissiva verso gli altri o una strategia aggressiva/difensiva di accusa verso gli altri.
Nessuna delle due ci garantisce di essere chiari con gli altri. L'assertività ci aiuta invece a restare fermi e centrati, mentre ci difendiamo o manifestiamo disaccordo.
Le consiglio un libro che parla di questo, magari può essere per lei uno spunto di riflessione. "Mi vado bene" di Michele Giannantonio.
Una consulenza con un terapeuta cognitivo comportamentale potrebbe certamente esserle molto d'aiuto.
5 MAR 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Caro Alessio, arriva tutta la frustrazione per quello che sperimenta e anche le delusione verso se stesso, perché non ě come vorrebbe...mi chiedo da dove arriva questa difficoltâ a "farsi valere"? Dove ha imparato che non si puó esprimere la rabbia e bisogna essere sempre bravi e buoni? Sembra non avere abbastanza fiducia in se stesso, come se in qualche modo la sua persona contasse meno di quella dell'altro. La rabbia che nasconde dentro di sė senza dubbio non le fa bene e, probabilmente, imparare ad essere piû assertivo con gli altri potrebbe essere una buona soluzione. Il rapporto con gli altri, peró, non puó essere affrontato se prima non si cura quello con se stessi: credo che un percorso psicologico potrebbe essere utile per lavorare su di se, sulle sue risorse, sulla sua autostima e su una gestione piû fluida delle sue emozioni. Un grosso in bocca al lupo per la sua vita, ha tutte le carte in regola per farcela! Dott.ssa Daniela Cannistrâ.
5 MAR 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Alessio,
parta dal presupposto che lei è un uomo unico e speciale...la rabbia è un sentimento comune che occorre imparare ad esprimere e gestire. Lei lentamente puo' apprendere il rispetto di se stesso in primis e degli altri di conseguenza. La rabbia porta con se un'enorme carica energetica, occorre canalizzarla in modo costruttivo.
Si conceda un momento di riflessione, quando sente la rabbia respiri a fondo, ed aspetti alcuni istanti prima di iniziare a dire o pensare qualsiasi cosa. Si focalizzi sulle sensazioni ed emozioni che sente in lei. Un percorso psicologico di gestione della rabbia potrebbe esserle utile in questo momento.
Resto a disposizione
Dott.ssa Donatella Costa
5 MAR 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Alessio,
da quello che dice immagino che per Lei l'idea di essere una persona che si arrabbia e gliene dice quattro a chi ritiene non si comporti bene, non sia una possibilità che sente di poter percorrere. Sarebbe interessante indagare la sua costruzione di persona "arrabbiata" e cercare assieme le implicazioni nella relazione con l altro e con sè stesso. Potremmo ipotizzare che tutto questo la metta in una posizione scomoda, non si senta bene, dove la sensazione è di rabbia ma l'alternativa di poter rimandare ciò che non ritiene giusto non sia per Lei in questo momento una possibilità. Le è mai capitato di arrabbiarsi intensamente con qualcuno per qualche motivo? Che tipo di esperienza è stata e quali le sensazioni correlate?
Inizierei da una riflessione di questo tipo per poi poter approfondire la sua esperienza magari con uno psicoterapeuta.
Una buona giornata
Francesco Tesser