Quanto il mio background familiare può influire nella mia vita?

Inviata da cond_ta · 18 giu 2024 Terapia familiare

Buongiorno a tutti,

i miei genitori si sono separati nel 2000, quando avevo appena un anno.
Io e mio fratello, più grande di me, ci siamo sempre supportati ed è lui che vedo come figura riferimento. Sin da bambini siamo stati "sballottati" avanti e indietro, e anche se ero molto piccola, ho sempre vissuto male la relazione di mio padre con la compagna, che ha sempre voluto farci vedere come una "nuova mamma".

Nella fase adolescenziale, la sua presenza era diventata molto fastidiosa, e mi accusò all'epoca di aver rubato a mio padre, cosa che, ovviamente, non era vera, anche perché già lavoravo e di certo non avevo spese. Mio padre le credette e questo mi lasciò molto delusa, tanto che negli ultimi 10 anni, lo vedo sì e no una volta all'anno e ogni volta ho la speranza sia cambiato.

Mia madre è una persona instabile: un momento c'è e quello dopo esce di testa, soprattutto quando eravamo bambini riversava su di noi l'odio per mio padre e per la nuova compagna, spesso arrivando alle mani e urlando frasi che ai bambini, mi dico, sarebbe meglio non dire "es. sei la mia più grande delusione / peggior errore...". Mio fratello che era più grande accusa molto questo periodo e ha litigato con lei parecchi anni fa, andandosene di casa.

Non ho mai "accusato" il tradimento di mia madre (causa della separazione, ma a mio parere più una goccia che ha fatto traboccare il vaso), mentre mio fratello l'ha sempre visto con molta severità. Conoscendo mio padre l'ho sempre giustificata: figlio unico, di una madre apprensiva, un uomo molto viziato che pensa di avere sempre in mano la verità, ma che della vita ha vissuto ben poco. Parla sempre male di tutti, io e mio fratello compresi, e i figli degli altri sono sempre i migliori.

Sono sempre stata una persona autonoma: ho lavorato sin da quando ho potuto, sono sempre andata benissimo a scuola, non ho mai dato problemi di nessun tipo e non ho mai chiesto nulla ai miei genitori. Eppure non ho mai ricevuto un "brava, sono proprio orgoglioso". (Vale lo stesso per mio fratello).

Ho comprato, dopo anni e anni di lavoro, dopo una laurea (pagata di tasca mia) e tanti sacrifici, la mia prima auto. In questi anni ho visto le mie amiche super coccolate (auto a 18 anni con fiocco nel garage, affitti per le migliori università, vacanze...) e lo sguardo fiero dei loro genitori anche per traguardi molto inferiori ai miei. Non ho mai provato invidia ma mi sono sempre chiesta perchè, invece, a noi non fosse mai stato riservato lo stesso sguardo. Quando pochi giorni fa mio padre mi ha chiamata (succede una volta ogni 6 mesi), ho subito detto con fierezza di aver preso un auto, e invece ho solo ricevuto prese in giro sulla scelta, il che ha inciso molto sulla mia stessa soddisfazione. Questo è un film già visto: alla maturità, alla laurea, non era mai abbastanza.

Due anni fa mia madre ha scoperto di avere un cancro (oggi risolto dopo l'operazione) e più che rattristarmi questo mi ha infastidita. Non ho provato tristezza, né preoccupazione, solo fastidio. A dirlo, questo, mi fa sentire in colpa, e in realtà i miei atteggiamenti negli ultimi due anni sono stati oggettivamente di poco supporto.

Sono fidanzata con un ragazzo che per me rappresenta la vita che avrei sempre voluto. Una splendida famiglia, super orgogliosi. Passo da lui la maggior parte del mio tempo, forse un po' per scappare da mia madre, anche se a volte mi sento come se fossi in debito con lei e dovessi starci insieme per farle compagnia o dovessi assicurarmi che non è sola.

Oggi la mia paura più grande è quella di diventare come lei e di affiancarmi a uomini che siano come mio padre. A volte vedo i loro atteggiamenti nel mio modo di comportarmi e questo mi fa molto arrabbiare. Vorrei solo che questo sfondo (che mi rendo conto non essere " tragico" come altri che si sentono, ma che sento mi sta influenzando molto) non sia altro che un ricordo senza ripercussioni sul mio futuro. So che non è possibile cancellare tutto, ma è possibile distaccarsi, guardando tutto dall'alto e non più nuotandoci dentro?

Un caro saluto

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Miglior risposta 19 GIU 2024

Buonasera,

Inizio con il sottolineare che lei è già diversa da ciò in cui è immersa anche solo per il fatto di affermare di volerlo essere. È chiaro che alcuni dettagli faranno sempre parte del repertorio che le è stato dato, ma è pur vero che questo stesso repertorio si è ampliato e continua ad ampliarsi attraverso gli anni e le esperienze relazionali che ha fatto e sta facendo. I genitori e la famiglia in generale sono il nostro primo contatto col mondo sociale, ma non per forza devono essere pilastri fondanti delle nostre personalità. L'influenza sicuramente c'è, e anche lei la nota, ma questo non vuol dire che si sa già chi lei diventerà, come si svilupperà, come sarà nella sua vita da adulta. Nel suo racconto noto tantissime differenze a più livelli tra lei e i suoi genitori che probabilmente mettono loro stessi e le loro emozioni davanti, non rendendosi conto di quanto questo l'abbia sempre ferita. Lei ha mai espresso loro come si sentiva in riferimento ai loro commenti e modi di fare? Glielo dico perché a volte anche se le persone che ci circondano ci vogliono bene, fanno fatica a vedere le cose nel nostro stesso modo e non si rendono conto di fare danni.
Il fatto che abbia compiuto tantissimi sacrifici per potersi laureare e, addirittura, comprare una macchina non fa altro che farle onore: non è da tutti avere ben chiaro dove si voglia arrivare, tantomeno metterci anima e corpo per raggiungerlo.
Sono contenta di leggere che ha trovato una famiglia che incarna ciò che lei avrebbe voluto per sé, fa bene di riflesso anche a lei il fatto di essere immersa in un ambiente positivo. Il sentirsi in debito lo posso comprendere, ma le consiglio vivamente di godersi anche gli spazi in cui è finalmente serena e in cui ciò che la circonda la fa sentire apprezzata e voluta bene, come si meriterebbe che fosse a casa sua.
I consigli che le dò sono due. Il primo, ammesso che non l'abbia già fatto, è quello di provare ad esprimere ai suoi genitori come si sente: a volte il fatto di parlare liberamente di ciò che fa soffrire spaventa, ma è un suo diritto fare presente che cosa la fa stare male. Il secondo, invece, è quello di non desiderare di cancellare tutto: c'è del positivo anche nell'apprendere chi non si desidera diventare!
La sua storia mi intriga, mi sorgono tantissime domande e mi piacerebbe parlarne, perciò resto a disposizione,

Dott.ssa Marta Brucci

Dott.ssa Marta Brucci Psicologo a Genova

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25 GIU 2024

Buonasera, grazie per questa condivisione tanto emotivamente sentita. La sua domanda finale mi sembra parli di un progetto, un progetto di vita che la veda autonoma rispetto alle scelte complesse, soprattutto nelle ripercussioni che hanno avuto su voi figli, dei suoi genitori. Come ben dice e sa, non è possibile cancellare tutto, ma di certo può lavorare perché quel tutto non influenzi la sua vita nelle scelte che farà, considerando poi le sue grosse capacità e i traguardi raggiunti. Si faccia sostenere, se ne sente la necessità, in un percorso di terapia in cui riconoscere cosa tenere e da cosa allontanarsi perché il suo futuro sia come desidera.
Un caro saluto a lei.

Dott.ssa Lucia Orlando Psicologo a Roma

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25 GIU 2024

Salve e grazie per la sua condivisione.
L'ipotesi che il passato e la storia di vita abbiano una incidenza particolare sul nostro presente da una parte non sembra sorprendere. Risulta comune approcciare al presente tenendo conto della propria storia di vita, degli apprendimenti e dei possibili modelli avuti durante la propria crescita.
Dall'altra è opportuno considerare che i modelli nelle nostre esperienze non sono solo familiari. Nel nostro percorso ci confrontiamo con molti modelli diversi e contesti più ampi.
La questione sembra quindi quanto la nostra mente tenda a ritornare su un passato che inevitabilmente ora non c'è più rispetto ad un presente da vivere e da attraversare.
Su questo abbiamo un nostro ruolo, una nostra possibilità di azione.
Saluti
FMJ

Dott. Filippo M. Jacoponi Psicologo a Roma

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20 GIU 2024

Gentile utente, le consiglio un percorso personale per affrontare i suoi vissuti emotivi e stabilire una nuova direzione nella sua vita. Sono a disposizione

Dott.ssa Maria Vittoria Ardosigli Psicologo a Palermo

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19 GIU 2024

Buonasera mi spiace molto della sua
sofferenza.Purtroppo i genitori non li possiamo cambiare.
Ma noi possiamo vedere le cose da altri punti di vista.
Le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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19 GIU 2024

Il nostro passato soprattutto se è doloroso influenza Visione del presente e del futuro. È normale.

Non si può cancellare il passato. Possiamo però imparare da esso. Il nostro passato è un ottimo maestro sta noi essere bravi allievi.

Se lei ha paura di “affiancarsi a uomini Come suo padre” facci bene attenzione alla persona con Sceglie di stare. Cerca di costruire con lui un rapporto sano basato sul rispetto la fiducia il dialogo.

Per evitare che il passato si ripeta bisogna fare scelte diverse da quelle fatte in passato.


Questo è un primo spunto su cui riflettere tuttavia le consiglio di intraprendere un percorso terapeutico con un professionista che potrà aiutarla a superare al meglio la sua situazione.

Resto a disposizione.

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Livorno

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19 GIU 2024

Buonasera,
si riconosce che avete vissuto, lei e suo fratello, un'infanzia/adolescenza molto travagliata, non a causa vostra. Siete riusciti a non soccombere psicologicamente a tutte le svalutazioni avute e questo deve rafforzare molto la vostra propria autostima. Suo fratello per ora si é distaccato (spero non solo fisicamente) da casa e questo lo auguro anche a lei, cercando un/a professionista che le possa fornire un sostegno psicologico oltreché uno spazio fisico neutro e accogliente. Un ascolto ed una condivisione attenta della sua carriera di vita e che la aiuti a far emergere le varie situazioni emotive che vive, o ha vissuto, per comprenderle e a collocarle, di modo che non risultino più intrusive.Un sostegno che la aiuterà a eliminare i suoi sensi di colpa. Lei e suo fratello non avete colpe. I comportamenti dei suoi genitori non li valuto e non li giudico poiché non é questa la sede, ma ne tengo conto in merito alle conseguenze che hanno prodotto nei suoi/vostri confronti.
Lei ora si gusti e si viva la relazione che ha e, quanto prima, appeno può permetterselo, cerchi una propria abitazione che le consenta di avere uno spazio proprio dove poter aver cura di sé, delle proprie urgenze,desideri , ambizioni, qualità, capacità e quant'altro possa emergere dai colloqui psicologici.
Il background familiare può influire specialmente se non lo si affronta con un necessario aiuto professionale.
Qualche atteggiamento, dovuto all'esempio familiare, può esserci ma svanirà nel riconoscerselo (come già sta facendo, per cui non abbia timore di diventare "come" sua madre, che ha avuto un'altra storia e un'altra vita. Lei é unica ed ha, ed avrà, una sua vita
Con molta stima la saluto cordialmente e non si faccia remore nel contattarmi per ulteriori chiarimenti.
Buono e proficuo lavoro
Dott. Giancarlo Mellano

Dott. Giancarlo Mellano Psicologo a Padova

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19 GIU 2024

Buongiorno cara,

mi sono particolarmente soffermato su questa storia, la tua storia. In particolare sulla tua necessità di volerla “cancellare”, di botto.
Non ti aiuterebbe.
Le nostre storie familiari sono ciò che più ci forgiano e formano, sono ciò che in parte ci rendono oggi, ciò che ci caratterizzano ma non sono lo stampo da cui poi ci materializziamo.
Ciò significa che assolutamente potrai prendere una strada diversa da quella dei tuoi genitori, e quasi sicuramente sarà così.
Ricorda però che la tua storia di vita è importante. Non sottovalutarla.
Anzi, comprendila, abbracciala, falla tua, non guardarla dall’esterno e imparerai solo così a vivere, senza condizionamenti. Quindi il primo consiglio che ti do è di raggiungere una maggiore consapevolezza. La tua storia è complicata e come tale le va dato un enorme significato, non minimizzarla.
Se ti va, ne possiamo parlare insieme.

Un caro saluto

Dario Savastano Psicologo a Marcianise

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19 GIU 2024

Carissima, un lungo percorso di vita..è molto trambusto.
Intanto le faccio i complimenti per tutti i traguardi che ha raggiunto, per la resilienza e la volontà di affermarsi e credo che ogni mattina dovrebbe alzarsi e farsi un applauso occhi chiusi su una sedia e sentire che effetto fa.
Cominci a congratularsi anche se non sarà come quelle congratulazioni che voleva ricevere e su cui c'è molto dolore.
Certamente un contesto difficile può condizionare in tanti modi, dipende sempre da come noi reagiamo e cosa ci portiamo dietro. Per comprendere meglio sé stesso e volare come un drone sopra sua storia è necessario un percorso psicoterapeutico per vedere come funzionano e cosa copriamo quando mettiamo in moto i nostri funzionamenti automatici per uscire poi dall'energia che ci può rendere vittime e diventare autorevoli centri della propria vita.
Un carissimo saluto e rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento
Dottoressa Silvia Chiavacci

Dott.ssa Silvia Chiavacci Psicologo a Firenze

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