Salve , ho una bimba di 21 mesi

Buonasera Ari, i bambini per poter conoscere il mondo hanno modalità diverse da quelle delle persone adulte, ad esempio , nei primi mesi di vita portano gli oggetti alla bocca perché è l’organo che loro, con la suzione hanno imparato a gestire meglio. Con il tempo imparano altre modalità alle quali si aggiungerà la parola. Ma per i bambini resta fondamentale il contatto fisico, il toccare un oggetto equivale a prenderne confidenza, a conoscerlo meglio.. Inoltre penso che la sua bimba sia caratterialmente molto socievole e che nello stesso tempo riproponga nel contatto con gli altri bimbi le stesse modalità comportamentali che voi genitori manifestate nell’accudirla, nel rassicurarla. Penso che abbiate fatto un buon lavoro come genitori trasmettendole tanta sicurezza.. Non preoccuperei molto delle reazioni degli altri bimbi, sarà sua figlia che crescendo imparerà i confini entro cui potrà muoversi. E’ancora piccina. Sono a sua disposizione per ulteriori consigli. Dott.ssa Beatrice Canino

Gentilissima,

la ringrazio per aver condiviso la situazione di sua figlia e per aver sollevato una questione così delicata. È comprensibile che la sua bambina, mostrando un atteggiamento affettuoso nei confronti degli altri bambini, susciti in lei emozioni forti, specialmente quando incontra reazioni negative.

Il comportamento della sua bambina di cercare interazioni affettuose, come abbracciare e accarezzare altri bambini, può indicare una naturale predisposizione alla socializzazione e all’empatia. È bello vedere come esprima il suo affetto e desideri connessioni con gli altri. Tuttavia, è altrettanto comune che i bambini piccoli non rispondano sempre in modo adeguato a tali gesti, soprattutto in fase di sviluppo delle competenze sociali. Reazioni come l’indifferenza o il rifiuto da parte di altri bambini possono essere normali in questa fase della crescita, poiché molti stanno ancora apprendendo come interagire e comprendere i sentimenti altrui.

L’inserimento nel nido rappresenta un’importante opportunità per sua figlia di esplorare e migliorare le sue interazioni sociali. Questa esperienza le permetterà di imparare a gestire le diverse reazioni degli altri e a costruire relazioni positive.

È fondamentale continuare a supportarla nel suo desiderio di interagire con gli altri, mantenendo un dialogo aperto riguardo alle dinamiche sociali e alle diverse modalità di interazione. Inoltre, esporla a contesti in cui le interazioni affettuose sono ricambiate può aiutarla a sentirsi più sicura e a rafforzare il suo comportamento positivo.

Se desidera approfondire ulteriormente la questione o ricevere supporto specifico per accompagnare sua figlia in questo percorso, sarò a disposizione per un incontro. Ricevo su Bergamo, ma mi trova anche per colloqui online. La invito a contattarmi per discutere di eventuali strategie e interventi che possano rivelarsi utili.

Le auguro ogni bene,
Dott.ssa Sara Cutrale.

Chiedo scusa ancora una volta per la risposta pubblicatasi incompleta, non so perché stia succedendo.

Dicevo che, oltre alla componente personale e temperamentale potrebbe essere, nel suo caso, anche la componente familiare che sta dando un'impronta di dolcezza e affettuosità. Personalmente, al momento, non la vedrei come una cosa negativa ma se il rifiuto che vede nei bambini le causa molto disagio o tristezza, potrebbe provare a proporre alla sua bambina modalità conoscitive differenti, sostituendo con un approccio maggiormente "verbale" il suo approccio al momento molto fisico.

Se nel tempo dovesse esserci una sorta di rigidità nel comportamento conoscitivo con impatto molto fisico anche se non richiesto, sarebbe il caso di intervenire per modulare l'approccio allo spazio e al corpo degli altri. Per ora, personalmente, non vedo niente di preoccupante e poi, andando al nido, potrebbe imparare autonomamente a modularsi nel rapporto con gli altri.

Un caro abbraccio a lei e alla sua dolce bambina,
dottoressa Francomano Ilaria

Buongiorno Ari, credo che la sua curiosità nel cercare di capire il comportamento e il mondo della sua bambina sia una bella attenzione che può rivolgerle.

Innanzitutto i bambini hanno modi di socializzare diversi rispetto a quelli adulti, i quali possono utilizzare il canale verbale per farsi conoscere e conoscere a loro volta. Basti pensare anche all'esplorazione del mondo, che intorno ai 6 mesi, inizia proprio con il portare in bocca gli oggetti per scoprirli e imparare; modalità questa che sarebbe impensabile per un adulto

Buon pomeriggio Ari, la sua bambina è molto fisica come del resto tutti i bimbi; lei decide di andare dagli altri bambini per abbracciarli, gli altri bambini non si aspettano questa vicinanza inaspettata e, in modo molto fisico, l'allontanano. E' importante aiutarla a modulare queste dinamiche perchè è piuttosto facile che riceva quel tipo di risposte. Quindi ,per esempio, se vede che sua figlia sta andando verso un bambino magari abbassarsi e dire cose tipo: "ciao bambino, io e ....vogliamo salutarti, ....vuole mostrarti un suo gioco..." in modo che sua figlia rallenti un pò l'approccio fisico e l'altro bambino si aspetti e comprenda meglio quello che sta accadendo. Anche se i bambini sono piccoli e non comprendono tutte le parole sicuramente la sua voce, il suo volto arriveranno come rassicuranti.
Un abbraccio alla sua dolce bimba

A disposizione anche online

Michela Romano
psicologa psicoterapeuta

Buongiorno gentile Utente, dal suo messaggio emerge chiaramente il desiderio di capire meglio il comportamento di sua figlia e il dispiacere nel vederla talvolta rifiutata dagli altri bambini. L’affettuosità di sua figlia è un segno molto positivo: indica apertura, curiosità e capacità di creare connessioni. A questa età, i bambini stanno iniziando a esplorare le interazioni sociali e ciascuno lo fa a modo suo, influenzato anche dall'ambiente familiare.

È probabile che, crescendo in una famiglia affettuosa, sua figlia abbia sviluppato un linguaggio affettivo che esprime anche con i coetanei. Tenga presente che ogni bambino ha i propri tempi di risposta agli stimoli sociali: alcuni sono più inclini al contatto fisico e altri meno, e questo può spiegare perché alcuni bambini non rispondano ai suoi abbracci o preferiscano mantenere le distanze.

L’asilo nido può essere un contesto utile per lei per affinare queste interazioni e scoprire gradualmente come approcciare gli altri bambini. Sarà utile osservarla, intervenendo solo se necessario, e incoraggiarla a esprimere la sua affettuosità anche attraverso altri modi, come il sorriso o la condivisione dei giochi. Se vorrà approfondire ulteriormente come supportarla nelle interazioni sociali, una breve consulenza con uno psicologo dell’età evolutiva potrebbe offrire spunti personalizzati su come aiutarla a esplorare serenamente i suoi rapporti con gli altri bambini.

Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di una consulenza resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino

La tua bambina sembra avere un cuore davvero dolce e affettuoso! Alcuni bambini sono naturalmente più inclini a mostrare affetto fisico, specialmente se crescono in un ambiente dove l'affetto è espresso apertamente.

Ecco alcune riflessioni sul suo comportamento:

Imitazione del comportamento familiare: I bambini spesso imitano ciò che vedono a casa. Se la vostra famiglia è molto affettuosa, è naturale che lei voglia esprimere affetto verso gli altri.

Desiderio di connessione: Il desiderio di abbracciare e accarezzare può essere il modo in cui cerca di connettersi con gli altri bambini.

Stupore e curiosità: Guardare gli altri bambini con stupore potrebbe essere un segno di curiosità e di voler esplorare e comprendere il mondo che la circonda.

Quanto alla risposta degli altri bambini, è utile ricordare che ognuno ha il proprio modo di interagire e di esprimere se stesso. Alcuni possono essere meno inclini al contatto fisico o semplicemente non sanno come reagire a tanta dolcezza.

Potrebbe essere utile incoraggiarla a continuare ad essere sé stessa, spiegandole che ogni bambino è diverso e che va bene se alcuni preferiscono mantenere un po' più di distanza. Questo potrebbe aiutarla a sviluppare la comprensione e il rispetto per i confini degli altri.

Gentile Ari, nel comportamento di sua figlia, per il momento non sembrano apparire aspetti problematici, sta esplorando e scoprendo il mondo e probabilmente è una bambina molto socievole.
Non tutti i bambini però lo sono, anzi a quell'età l'estraneo può essere disturbante, anche se è più o meno della stessa età.
Quello che può fare è accogliere la tristezza di sua figlia, senza preoccuparsi eccessivamente, poichè è importante che la bambina provi anche le emozioni negative senza spaventarsi per questo. Se la mamma è amorevole e tranquilla rispetto alla sua tristezza, è probabile che cresca pensando che è legittimo sia che gli altri ci dicano di no se qualcosa dà fastidio sia che lei possa esprimere liberamente tutte le proprie emozioni, anche quelle che ci fanno stare più male.

Se tuttavia, per lei mamma, diventasse difficoltoso percepire sua figlia triste e rifiutata, può pensare di richiedere un consulto psicologico per affrontare la sua criticità.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero

Buongiorno signora
Non si preoccupi, sua figlia e una bimba socievole.
Perché abituata a questo con voi e all'asilo nido.
Gli altri bimbi che incontra hanno avuto esperienze diverse.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Cara Ary la sua bambina esprime le sue emozioni nel modo che le è stato insegnato in famiglia . Questa è la modalità che lei conosce di affacciarsi al mondo .
Non mi preoccuperei anzi da mamma che sono anche io , mi renderebbe felice . Questa apertura, però, può risultare un po’ “fuori dal comune” tra i suoi coetanei, soprattutto in un ambiente come il nido, dove i bambini stanno ancora sviluppando il loro modo di relazionarsi. Alcuni potrebbero non essere pronti o abituati a interazioni così vicine e possono reagire con un po’ di sorpresa o addirittura con un rifiuto. Ciò non significa che la sua dolcezza sia un problema, anzi, ma che richiederà del tempo affinché lei e gli altri bambini imparino a interagire rispettando i bisogni e i ritmi reciproci.
Il nido, dove avrà la possibilità di socializzare regolarmente, può aiutare. Anche se inizialmente potrà incontrare delle difficoltà, col tempo svilupperà maggiore sicurezza e consapevolezza rispetto alle reazioni degli altri bambini. Intanto, può essere utile valorizzare e riconoscere il suo lato affettuoso, rassicurandola quando si sente respinta e aiutandola a capire che ogni bambino è diverso e ha il suo modo di interagire.
Cari saluti

Buongiorno Ari, sua figlia ha una predisposizione molto affettuosa verso gli altri bambini e questa é una cosa positiva. A questa età, i piccoli stanno ancora esplorando le loro emozioni e i rapporti sociali. Il suo tipo di interazione come il cercare abbracci e accarezzare gli altri potrebbe essere un segno della sua natura socievole e del desiderio di connettersi.
Tuttavia, è normale che i bambini non rispondano sempre in modo positivo, molti bambini della sua età non hanno ancora sviluppato le competenze sociali per interagire con gli altri in modo gentile, e possono reagire in modi inaspettati, come ignorare o spintonare. Questo non significa che tua figlia faccia qualcosa di sbagliato; semplicemente, sta esprimendo la sua natura affettuosa, mentre gli altri stanno ancora imparando a gestire le interazioni.
Iniziare il nido potrebbe anche influenzare le sue esperienze sociali, poiché avrà l’opportunità di incontrare bambini con diverse personalità e stili di gioco. È importante continuare a supportarla, incoraggiandola a esprimere i suoi sentimenti e a capire le reazioni degli altri. Potresti anche parlarle di come gli altri bambini possono avere modi diversi di interagire e rassicurarla sul fatto che il suo affetto è speciale.
Con il tempo, probabilmente imparerà a navigare meglio le relazioni e a gestire le varie risposte che riceve dagli altri. La tua presenza affettuosa e il sostegno saranno fondamentali per aiutarla a sviluppare la sua socialità in modo positivo.
La saluto cordialmente,
Dott.ssa Velia Morati.

Salve Ari,

Da quello che racconta, sua figlia sembra mostrare una grande sensibilità e un desiderio naturale di connessione con gli altri bambini, esprimendo affetto in modo spontaneo e sincero. Questo comportamento può riflettere l’ambiente affettuoso e caloroso che vive in famiglia, dove ha imparato a esprimere e a ricevere amore in modo aperto.

Tuttavia, è importante considerare che ogni bambino ha il proprio modo di relazionarsi e reagire alle interazioni, e non sempre la risposta degli altri bambini rispecchia un rifiuto, ma piuttosto una differenza nel modo di esprimersi e di avvicinarsi agli altri. A questa età, le modalità di interazione possono essere molto diverse, alcuni bambini possono sentirsi sopraffatti da un gesto affettuoso improvviso, non perché rifiutino l’altro, ma perché non hanno ancora sviluppato la stessa sicurezza o apertura verso il contatto fisico.

In questo momento, per sua figlia, ciò che è più importante è sentirsi sostenuta e compresa, anche di fronte a reazioni che potrebbero risultare deludenti o difficili da accettare. Coltivare questa sua sensibilità e rassicurarla che la sua dolcezza è un valore, indipendentemente da come gli altri bambini possano reagire, le permetterà di continuare a sviluppare un senso di fiducia in se stessa e negli altri.

Resto a disposizione

Un caro saluto
Dott.ssa Francesca Cisternino

Gentile signora ogni bambino è un mondo a Sè per cui I confronti molte volte non sono utili. Nel comportamento di sua figlia non mi pare ci siano elementi per cui preoccuparsi. Accolga la sua tristezza se viene rifiutata. È probabile che sia solo una fase. Se continua il comportamento e le sue preoccupazioni può essere molto utile contattare un professionista per un confronto più specifico.
Saluti
Serena Costa psicologa dell'infanzia e blogger di Connettiti alla psicologia dei bambini