Si può amare e lasciar andare ?

Inviata da GiuliaL · 25 apr 2022 Dipendenza affettiva

Salve, mi chiamo Giulia e ho 28 anni. Ieri ho lasciato il mio compagno (di 25 anni), dopo due anni di relazione. Ci conosciamo da molto tempo però ci siamo iniziati a frequentare solo nel 2020. Io sono una persona molto introspettiva e pensatrice, ho già avuto delle storie serie, di cui una molto lunga ed impegnativa. Il mio compagno invece ha avuto un passato più frivolo, senza relazioni concrete e ha sempre sostenuto di non aver mai incontrato prima di me qualcuno ch gli facesse venire voglia di impegnarsi davvero. Lui non è una persona che ama parlare tanto di sè, ciononostante nel tempo abbiamo costruito un rapporto molto bello, di supporto reciproco e di comunicazione, soprattutto tramite gesti concreti. Come potete aver intuito, il nostro legame si è consolidato durante la pandemia e questo non ha agevolato le cose, creando distanze, a volte obbligate, e tanti cambiamenti personali. A me è stata poi diagnosticata una vulvodinia con dolore cronico del pavimento pelvico, ma lui mi è sempre rimasto accanto, creando una nostra intimità molto bella e di grande affinità. Devo dire però che all’inizio della frequentazione io avevo scoperto che lui continuava a sentire altre ragazze, anche se in maniera estremamente superficiale. Quando lo scoprii, chiusi la comunicazione con lui e gli feci capire che mi aveva ferita molto. Anche e soprattutto perché era stato lui ad insistere nel volermi vedere e nel farmi capire che stavamo diventando esclusivi. Una settimana dopo il mio distacco, lui si presentò a casa mia senza preavviso e cercò parlarmi e si scusò. Io decisi di dargli una possibilità perché credevo alle sue parole e sentivo un’energia positiva e buona da parte sua. Da lì, sono passati due anni, fatti di momenti belli e momenti difficili, ma sicuramente molto solidi. Ad autunno 2021 stavamo quasi convivendo nella stessa casa e avevamo deciso di prendere un gattino assieme. Una sera però mi crollò il mondo addosso. Scoprii che aveva chattato con delle escort e che era una cosa che succedeva da molto, molto tempo. Lo scoprii in un modo poco giusto e di questo ne sono sempre stata conscia ; lui mi aveva prestato il suo computer e si era assentato per qualche ora. Io avevo visto che whatsapp era aperto e avevo deciso di sbirciare le chat. Ed è lì che trovai queste conversazioni, avvenute in svariati momenti, con escort. Le conversazioni però non finivano mai in niente ed erano quasi sempre a tarda notte, in coincidenza di serate con gli amici. Dopo qualche giorno gliene parlai, sapendo che avrei esposto anche la mia mancanza di fiducia e rispetto per la privacy. Lui ovviamente reagì malissimo, però mi confessò subito che era una sua “perversione” che non aveva mai esternato a nessuno, ma che non aveva mai portato in fondo. Dopo una settimana e ulteriori chiarimenti, mi disse anche che questa sua ricerca avveniva solo quando era sotto effetto di alcool e cocaina, una sostanza che ogni tanto gli era stata offerta da alcuni amici. Premetto che io sapevo che in passato ne aveva fatto uso. Anche perché da piccolo era stato un pr nelle discoteche e a volte aveva accettato delle droghe. Io non ho mai giudicato questa cosa perche, anche se non ne faccio uso, mi è capitato di parlare con amici o conoscenti che lo abbiano fatto nella loro gioventù, ma senza instaurare un rapporto di dipendenza o comportamenti nocivi. Quindi anche con lui ero sempre stata molto aperta… ma non pensavo sinceramente a tutto questo. Comunque, da quando è venuto fuori, io gli ho sempre detto che , dato che la viveva così male e che il nostro rapporto era segnato da questa problematica , l’unico modo di provare a conoscersi meglio ed evitare questi comportamenti estremi, sarebbe stato di parlarne con qualcuno. Io credo molto nella terapia perché la faccio da anni e penso che sia un mezzo importante per capirsi veramente. Lui da allora, ha fatto solo due incontri con un terapeuta, che poi ha abbandonato. Si è mostrato molto contento all’inizio, soddisfatto di aver capito che poteva affrontare razionalmente il problema. Poi però si è fermato lì e mi ha detto che aveva aperto un dialogo con se stesso e che confidava in questo per non tornare sugli errori passati. Io sinceramente non credo che basti solo questo, soprattutto nel momento in cui la fiducia tra partner è stata minata profondamente. In generale, sono passati 4 mesi, fatti di grandi distanze, di attese e anche di piccole condivisioni. Io ho amato tanto questo ragazzo e come dicevo, certe cose le ho provate solo con lui. E lui professa lo stesso nei miei confronti , continua ad essere presente ed amorevole. Continua a fare gesti che dimostrano che vuole esserci, ma poi non è davvero pronto ad aprire un dialogo serio e a guardarsi dentro. Io alla fine ieri lo ho lasciato perché ho iniziato a non vedere un futuro assieme.. però ho timore di aver sbagliato. Ho timore perché comunque è assurdo quanto bene riuscissimo a darci in maniera concreta e che poi tutto questo venga spazzato via da una cosa simile. Mi sento molto triste e vuota, soprattutto perché sono dovuta essere io quella a prendere davvero una decisione sul da farsi, quasi come se lui la subisse.
Vorrei avere un vostro parere, mi sarebbe di grande aiuto sentire delle voci che sono al di fuori della mi sfera quotidiana.

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Miglior risposta 27 APR 2022

Buongiorno,

lei è portatrice di una istanza di coppia, per tanto è in un setting terapeutico di coppia che potreste affrontare le problematiche qui esposte. In questi casi lo specialista per eccellenza è uno psicoterapeuta sistemico relazionale, vi potrebbe aiutare nel trovare un nuovo equilibrio e una nuova formula per poter stare insieme in totale serenità. Aggiungiamo inoltre che la psicoterapia di coppia è un luogo protetto nel quale potreste trovare la possibilità di poter esprimere i bisogni reciproci e di attribuire un significato per quanto vi sta accadendo. Potrebbe aiutare entrambe a star meglio insieme!! Ne parli con il suo ragazzo, si dia la possibilità di intraprendere la strada indicata al fine di poter meglio vivere la relazione di coppia e dandovi così un ulteriore possibilità

Cordiali Saluti
Studio Associato Dott. Ferrara Dott.ssa Simeoli

Dott. Ferrara e Dott.ssa Simeoli Psicologo a Quarto

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29 APR 2022

Buongiorno Giulia,
Da questo racconto emerge bene il suo impegno nell’aver preso in carico la situazione del suo compagno, tentando di non perdere il fulcro su se stessa.
È giunto però il momento di concentrarsi sui suoi desideri e la sua soddisfazione magari attraverso il percorso che sta già intraprendendo, in modo da capire quale sia la sua fonte di piacere riuscendo così ad ottenere una buona serenità.
Resto disponibile per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti
Giancarlo Gramaglia

Gramaglia Dr. Giancarlo Psicologo a Torino

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28 APR 2022

Salve,
Il suo racconto mi fa riflettere su alcuni aspetti. Lei descrive il rapporto con il suo ex fidanzato in maniera molto positiva, traspare da questa descrizione la volontà di entrambi di esserci l'una per l'altro. Che cos'è che ha minato in maniera irreparabile la sua fiducia nei confronti di questo uomo che poi l'ha spinta a chiudere questa relazione? Ciò che lei ha chiamato "perversione", cioè contattare delle escort in un momento in cui é sotto effetto di droghe altamente eccitanti come la cocaina e disinibenti come l'alcool, senza alcuna intenzione di andare oltre la semplice evasione, mi sembra un momento che forse questa persona si ritaglia per vivere il suo piacere in maniera individuale e trasgressiva. Forse, per come la vedo io, sarebbe stato più proficuo avere un confronto sul significato che lui da a questi momenti e sul perché lei non si fidi di quest'uomo al punto di andare a leggere le sue chat di WhatsApp senza la sua autorizzazione. Sul versante del percorso terapeutico, non tutti siamo disposti in un dato momento di vita ad intraprendere tale percorso, ognuno ha i suoi tempi. La motivazione personale per intraprendere un trattamento psicologico sta alla base della sua riuscita.

Dr. Simone Tetti Psicologo a Aprilia

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26 APR 2022

Gentile Giulia,
francamente penso che entrambi sottovalutiate la portata delle problematiche del suo ex. Il fatto di fare uso di cocaina ed alcol, seppur saltuariamente è una cosa piuttosto seria. Purtroppo nella cultura odierna è entrato nella normalità, ma la formula "smetto quando voglio", non funziona affatto. Il suo ex ha una dipendenza che dura da quando era più giovane. Ammesso che la frequenza non sia quotidiana, non è comunque rilevante perché il consumo di cocaina dura da anni. La sua tendenza alla dipendenza si esprime in forme molteplici, ma sono comunque comportamenti compulsivi che non riesce ad eleminare (alcol, cocaina e chat). Rilevante è poi il fatto che lei afferma che siano escort, non donne che aggancia tramite il web e con le quali flirta. Ne consegue anche questa abitudine ha un costo. Per non parlare dei danni al fisico e alla mente che alcol e coca possono provocare anche con un uso sporadico.
Tutto questo per dire che la sua scelta di dare un peso alla vicenda è giusta, ma forse essa ha un peso ancor maggiore di quella che sembra. La sofferenza e lo svuotamento sono legati oltre che alla rottura, anche probabilmente, alla consapevolezza che questo ragazzo ha un lato oscuro che ignorava con comportamenti autolesivi. Giusto il suo invito ad affrontare la cosa in terapia, ma forse è stato falsante mettere in primo piano il problema di coppia.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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26 APR 2022

Buongiorno Giulia,
prendendo in considerazione tutto ciò che lei ha scritto è chiaro che se da un lato c'è una grande stima e sintonia tra voi, che con lui ha sentito cose mai provate prima, c'è anche una grande differenza tra voi e tale differenza l'ha portata a interrompere il rapporto. Lei ha percepito che lui non era disposto ad affrontare una psicoterapia in modo serio e continuo a esaminare se stesso profondamente, il che avrebbe reso possibile un dialogo e una intesa più sincera e armonica tra di voi. In questo senso ritengo che lei sia stata coerente con il modo come pensa. E ha possibilmente previsto che senza un suo percorso terapeutico lei si troverebbe in futuro davanti agli stessi problemi. Caso venite a considerare una ripresa, lei dovrebbe rimanere coerente, accettando il ritorno con la ferma condizione che lui intraprenda veramente un percorso psicoterapeutico.
Un saluto e una buona giornata.

Dr. Gilberto G. Villela Psicologo a Roma

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26 APR 2022

Buongiorno Giulia, comprendo il tuo stato di disaggio e le emozioni spiacevoli che provi in questi momenti. Di per sé comunicare online non ha niente di sbagliato, anzi, è la perfetta riflessione dell'era tecnologica e avanzata in cui viviamo, ma alcuni studi hanno dimostrato che mandare messaggi a persone dell'altro sesso (che non siano il nostro partner) può rovinare per sempre la relazione. In pratica ci si sente protetti. Come se quelle conversazioni in realtà non stessero avvenendo davvero: "Si tende spesso a pensare che siccome qualcosa è digitale, non è reale. Chattare con una donna o con un uomo diverso dal proprio partner, se fatto su Internet, non è un tradimento. Le coppie tendono a pensare quindi che avere un rapporto digitale al di fuori della propria relazione non possa influenzare la vita coniugale. Parlare a cuore aperto con il partner o coniuge dei desideri sessuali, o dei bisogni affettivi, così che non nasca il bisogno di andare a cercarli online. Rispetta le tue decisioni e le tue scelte però in questo momento di dolore e sentimenti di profonda tristezza ti consiglio di rivolgerti ad un esperto che ti può accompagnare per ritrovare stabilità e benessere psicofisico. Resto a disposizione dott.ssa Claudia Mosneagu

Claudia Mosneagu Psicologo a Piazzola sul Brenta

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