Che cos'è la dipendenza affettiva?
Per "dipendenza affettiva" s'intende quella dipendenza, a livello emozionale, da un'altra persona. Chi ne soffre fa dipendere il proprio benessere e la propria felicità da un altro individuo. Questo legame diventa così forte che la persona che soffre di dipendenza affettiva si annulla completamente pur di non perdere l'altro individuo. Questa dipendenza può manifestarsi sia nei confronti nel partner che verso altre persone come i figli o i genitori.
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Quali sono le cause della dipendenza affettiva?
Le cause della dipendenza affettiva possono essere di diverso tipo. Fra le principali ragioni che possono provocare questo tipo di disturbo troviamo:
- autostima bassa;
- insicurezza;
- sentimento di inferiorità;
- necessità dell'approvazione altrui;
- paura del cambiamento;
- bisogno di affetto;
- paura del rifiuto;
- traumi psicologici;
- carenza di attenzioni e di affetto durante l'infanzia;
- tendenza a scegliere relazioni tossiche o asimmetriche;
- ossessione di avere un partner;
- tendenza a idealizzare l'altra persona.
Quali sono i sintomi della dipendenza affettiva?
I sintomi della dipendenza affettiva, spesso, non sono evidenti alla persona che ne soffre che quindi non ne ha consapevolezza. Tuttavia, esistono una serie di campanelli d'allarme che possono indicare la presenza di questo tipo di dipendenza:
- paura dell'abbandono;
- isolamento sociale;
- autostima bassa;
- rinunce e sacrifici costanti;
- mancanza di autonomia;
- difficoltà nel prendere decisioni;
- paura di restare soli;
- idealizzare l'altra persona;
- sottomissione;
- scegliere spesso relazioni tossiche;
- necessità di non separarsi dall'altra persona;
- ansia quando ci si allontana dall'altra persona.
Quali sono i vari tipi di dipendenza affettiva?
La dipendenza affettiva può essere classificata in tre tipologie:
- dipendenza affettiva dal partner: chi ne soffre perde completamente la sua autonomia e si sacrifica continuamente per far felice il partner. Si isola dagli altri e entra in una vera e propria sindrome d'astinenza se è costretto ad allontanarsi dall'altro. Ha un concetto di relazione coppia completamente errato e spesso finisce per vivere relazioni tossiche;
- dipendenza affettiva dalla famiglia: questo tipo di dipendenza porta chi ne soffre ad avere costantemente bisogno della protezione della sua famiglia. Solitamente questa relazione ossessiva è causata da una struttura familiare che non favorisce l'autostima e l'indipendenza e dove spesso i genitori sono piuttosto ansiosi;
- dipendenza affettiva dal contesto sociale: si manifesta attraverso l'ossessione e la necessità di sentirsi sempre accettato e che le proprie azioni siano approvate dagli altri, soprattutto dal proprio gruppo di amici. Chi ne soffre può rifiutare le sue stesse idee o fare grandi sacrifici pur di piacere agli altri.
Qual è la differenza tra dipendenza affettiva e codipendenza?
Spesso, si utilizzano i termini "dipendenza affettiva" e "codipendenza" come sinonimi. Tuttavia, non indicano lo stesso concetto. Nel caso della dipendenza affettiva, una persona diventa dipendente da un'altra, che può essere il partner o un familiare. Nel caso della codipendenza, la persona sceglie partner che hanno bisogno di essere salvati o perché dipendenti da sostanze, o perché affetti da condizioni psicopatologiche come per esempio il narcisismo. Chi è codipendente, dunque, dipende principalmente dalle necessità dell'altro e dalla preoccupazione costante di proteggerlo.
Come aiutare una persona che soffre di dipendenza affettiva?
Il primo passo indispensabile per uscire dalla dipendenza affettiva è quello di ammettere di avere un problema nella propria idea di relazioni di coppia e/o sociali. Potete aiutare questa persona ad analizzare il suo comportamento e a comprendere quante volte ha fatto sacrifici solamente per evitare di perdere il partner. L'obiettivo è quello di uscire da questo circolo vizioso, migliorare la propria autostima e imparare a stare bene anche da soli.
Chi ti può aiutare?
Se non riuscite a spezzare il circolo vizioso della dipendenza affettiva è arrivato il momento di rivolgersi a uno psicologo. Il terapeuta ha il compito di analizzare il comportamento con il paziente e di trovare le eventuali cause di questa dipendenza. In seguito, è fondamentale migliorare l'autostima e imparare a riconoscere le proprie necessità e tutte quelle attività che possono aumentare il proprio benessere psico-fisico. Il paziente dovrà imparare a uscire dal proprio isolamento sociale e, allo stesso tempo, a vivere la solitudine in maniera positiva.
Scheda rivista e corretta dalla dottoressa Patrizia Mattioli
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