Sono anni che non vivo, help me

Inviata da Marco · 30 nov -1 Ansia


Salve,
Ho 25 anni e da quando ne ho 19 a seguito di svariati episodi di bullismo psicologico ho sviluppato una forte ansia sociale ed un umore depresso. Anche se in realtà credo che la depressione sia arriva prima di quegli eventi…
Fatto sta che quello stesso anno sono stato bocciato per la terza volta a scuola e l’anno successivo ho mollato perchè non riuscivo quasi nemmeno ad uscire di casa. Ho iniziato ad Andare in terapia da una psicologa quasi un anno dopo agli episodi di bullismo per paura, e vergogna, o forse perchè procrastino qualsiasi cosa. Ci sono andato per due anni regolarmente, dopo di che abbiamo interrotto il percorso su consiglio della mia terapeuta perchè a parere suo stavo bene. Diciamo che si, mi sentivo bene, ma la mia vita non è piú tornata quella di prima, per anni ho continuato ad evitare luoghi sociali e persone, non ho piú costruito dei legami profondi, anzi quasi neanche legami superficiali perchè finivo sempre per sparire nel nulla dalla vita delle persone senza dare nessuna spiegazione. Durante questi anni, come detto sopra ho riniziato scuola, una serale, dove mi sono diplomato l’anno scorso, e durante la quale non ho mai cercato un lavoro anche se mi ero iscritto a scuola con lo scopo di fare anche solo un part time, e la sera poi frequentare le lezioni. ci provavo delle volte a mandare curriculum ma sentivo che non sarei stato in grado di lavorare per la mia ansia o qualsiasi cosa io abbia. perché giá facevo fatica a mascherarla a scuola, stando sempre distaccato o iper attento alle lezioni, o facendo finta di essere attento, figuriamoci al lavoro dove obbligatoriamente avrei dovuto mostrare un certo grado di equilibrio mentale per non passare per il pazzo di turno ed essere licenziato malamente. Finita la scuola mi sono preso l’estate per provare ad entrare al politecnico di milano, ma ovviamente non ci sono riuscito, cosí mi sono messo a cercare lavoro, sporadicamente, un giorno si e un mese no. Nel mentre avevo iniziato ad uscire con un amico che non sentivo da un paio di anni e che mi era stato in un certo senso vicino quando ho iniziato ad avere attacchi d’ansia e a sembrare quasi una persona con dei deficit mentali. Da quando ho iniziato a vederlo lentamente ho perso la poca fiducia che avevo costruito nei due anni di terapia. perchè mi sminuiva continuamente e mi faceva sentire insicuro e sbagliato, e ogni volta che mi arrabbiavo per un suo comportamento mi faceva sentire esagerato. la nostra amicizia era quasi tossica, o almeno cosí l’ho percepita io. uscivo con lui e parlavo quasi solo io, andando perennemente in oversharing e dicendogli qualsiasi cosa mi passasse per la testa, e le volte dopo che ci vedevamo usava quelle informazioni per fare del sarcasmo, dicendomi sempre che stesse scherzando e di non prendermela, anche su cose che a me facevano palesemente male o di cui mi vergognavo. Inoltre vivevo quasi in funzione di lui perchè nel mentre non avevo né un lavoro né altri amici e con i miei genitori non ho un buon rapporto, quindi parlavo solo con lui. La nostra amicizia sembrava quasi un rapporto tra terapeuta e paziente ma il terapeuta in questione dispensava solo solo cattiverie fatte passare per ironia e consigli non richiesti. Successivamente inizio a vedere anche altre persone che appartenevano al mio passato, per via di questo mio amico. Persone con cui avevo interrotto i rapporti in malo modo e che sono state le amicizie piú significative della mia vita con cui ho condiviso moltissimi momenti felici. Inizio ad uscirci, ma il mio amico sopra citato non era mai presente se non una o due volte in cui anche li mi faceva sentire una nullitá, ma in modo celato, sottile mai in modo aperto. Continuando ad uscire con ste persone mi accorgo di quanto io sia un disastrato sociale, uno strambo, una persona che non è mai riuscita a superare i propri problemi, una persona che non puó non essere presa in giro. Infatti mi ricapita, dopo anni che non avevo interazioni sociali oltre a quelle scolastiche con compagni con cui non ho mai legato veramente, mi sento nuovamente deriso… cosí interrompo nuovamente in modo brusco di parlarci accusandoli di essere dei bulli. Qui siamo a fine marzo di quest’anno, ed inizio a cercarmi seriamente un lavoro, e nel mentre ho ricontattato la psicologa di anni fa da cui sto andando tutt’ora. A maggio inizio a lavorare e giá dal primo giorno mi sembrava un inferno, non riuscivo a stare in mezzo alle persone, e al terzo ho avuto un attacco d’ansia o di panico, non so cosa sia, stavo malissimo e tremavo avevo paura delle persone paura di essere deriso, perchè tremavo tutto e sentivo di muovere gli occhi come un matto, nonostante questo riuscivo a lavorare, ma essere consapevole che le persone vedessero come stessi mi faceva stare ancora peggio, e sentire un profondo senso di vergogna. Ho passato un mese intero cosí quasi tutti giorni, e nessuno mi ha mai detto nulla direttamente se non l’ultimo giorno che sono andato, quando una mia collega mi ha chiesto se stessi bene, e come sempre dico di si, ma è chiaro non sia cosí. con alcuni colleghi ho parlato apertamente della mia ansia sociale, non la nascondo, anche perché è palese, penso che sta cosa spaventi le persone, e spaventa pure me, non li biasimo. Dopo quel giorno mi sono licenziato, era il 14 giugno e da lì in poi esco quasi solo per andare dalla psicologa una volta a settimana.
Scusate per la lunghezza del messaggio, spero sia comprensibile dato che ultimamente mi domando sempre se io abbia un eloquio disorganizzato e quindi anche una scrittura disorganizzata. Ció che volevo dire dopo questo preludio esagerato, è che mi sento perso, non so piú chi sono, sono sempre in ansia e in paranoia, perchê non so cos’ho, e perchè quando esco ho paura delle persone e di cosa possano pensare di me. Esempio banale oggi sono andato al mediaworld a fatica, solo perchê dovevo prendermi delle cuffie. Ero iper agitato e in ansia, e facevo fatica a guardare le persone in faccia e la tipa che mi ha dato le cuffie mi ha accompagnato alla cassa dalla sua collega e poi era rimasta tipo lì vicino, all’inizio non ho pensato niente di sto fatto. Poi torno a casa ho pensato a come fossi stato male e che finalmente potevo stare in pace e mi è passato per la testa che questa magari pensava che fossi un pazzo che voleva rubare, e per questo non m’ha dato le cuffie e le ha portate lei alla cassa, mi viene da ridere scrivendolo spero possa strapparvi un sorriso ma per me è davvero una roba pesante perchè mi rendo conto che davvero quando sono fuori casa sembro una mina vagante.
Settimane fa ho chiesto alla mia psicologa una diagnosi e mi ha detto “ è solo insicurezza e un pó di ansia” ma io non ci credo. Ci sono giorni che non mi alzo dal letto e anche se lo faccio sono sempre agitato, e non combino niente è come se rimandassi il momento in cui inizieró a vivere una vita dignitosa. E ogni volta che esco di casa o meglio che interagisco con qualcuno divento accondiscendente, sembro un menomato paranoico, e ormai mi sono quasi convinto di avere qualche deficit mentale e non esserne consapevole, oppure di essere psicotico e ovviamente non rendermene conto, anche il modo in cui scrivo o in cui parlo non so più se abbia un senso logico continuo a metterlo in dubbio. Eppure nemmeno un anno fa a scuola andavo molto bene a scuola, e anche all’orale di maturità ho fatto 19/20. Mi continuo a domandare cos’ho e l’ho pure detto alla mia psicologa ma poi ad ogni seduta finiamo per parlare del rapporto con i miei, che vabbè qua non ne parlo ma è decisamente negativo e presente nella mia vita dato che sono sempre a casa. Io ho una paura assurda di avere qualche disturbo psicotico, ma se dovessi averlo, preferirei saperlo e curarmi piuttosto che fare il dbr ogni due sedute. Leggendomi una marea di articoli sui vari disturbi e guardandomi video su YouTube credo di essermi fatto un idea di cosa possa avere, e di certo non credo sia solo ansia o depressione. So che è sbagliato guardare cose su internet perché non ho le competenze per capire cosa possa avere ma non darmi una diagnosi mi mette mi fa stare male. E so anche che non potete farmi una diagnosi per un messaggio scritto qua dato che ho letto richieste di altre persone. Credo solo che lasciare tutti questi dubbi ad un paziente non è positivo né per me né per la mia psicologa visto che sono qua a scrivere… credo vada ad intaccarsi in qualche modo il nostro rapporto di fiducia. Mi sento un pó in colpa a farlo ma sinceramente io non ne posso più di non sapere cos’ho, ho 25 anni e sono praticamente 6 anni che non ho una vita e non concludo nulla, anni in cui procrastino qualsiasi cosa, in cui ho problemi di concentrazione devastanti( anche se li avevo pure prima ma più moderati), riempio il mio vuoto spendendo soldi a caso giusto per provare interesse per qualcosa per poco tempo per poi tornare nell apatia totale. Ogni interazione umana mi mette disagio, ansia paura, e quelle con i miei genitori rabbia e senso di colpa. Eppure mi manca avere persone nella mia vita. Non dico che non sono stato mai felice, ma quanto vale un ora di spensieratezza ogni tanto confronto ad anni così, non è vita questa. Ed è un dato di fatto.
Vorrei un vostro parere, sono messo male come penso o semplicemente percepisco tutto in modo esagerato?
vi sembra anche il caso di parlare alla mia psicologa se eventualmente potrei contattare uno psichiatra?
sento che da solo non riesco a farcela, ci ho già provato anni fa ed ho costruito il nulla che si è sgretolato con niente.
Ah per scrivere tutto ció ci avró messo 3 ore, non so se è rilevante.
Grazie in anticipo

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