sono stanco di dondolare tra lo state bene e lo state male.

Inviata da Faro · 12 giu 2024 Autorealizzazione e orientamento personale

Sono un ragazzo di 18 anni che nella vita non ha mai ricevuto nulla dai propri genitori e familiari se non consigli superficiali e inutili dati evidentemente perché non si aveva nulla da dire.
Ho avuto una vita familiare molto turbolenta. Mia mamma è polacca ed è venuta in Italia dopo che ha divorziato con il marito (a quanto ho capito sia mamma che il suo ex avevano avuto dei battibecchi pesanti anche riguardo l'alcolismo del ex marito e forse anche un po' un leggero alcolismo di mia madre). Fatto sta che è venuta in Italia con una figlia (mia sorella) e ha incontrato mio padre con il quale poi si è sistemata. Hanno abitato sopra i miei nonni e a quanto ho capito mio padre e mia madre hanno sempre detto che in confronto agli altri fratelli di mio padre loro non hanno mai ricevuto nulla, neppure una culla, un passeggino o comunque una stanzetta per me.
Quando ero piccolo forse inizialmente non sapevo tutto ciò, sapevo solo che tra mia madre e in generale i genitori di mio padre non scorreva buon sangue. Quando sono arrivato agli 8/9 anni è iniziato un periodo di alcolismo per mia madre che è durato per molto tempo, spesso dovevamo coprirla per evitare che sotto (i miei nonni) scoprissero qualcosa, spesso le dovevamo svuotare le bottiglie di vino o comunque nasconderle per evitare che le bevesse tutte. Un periodo di ripresa di qualche mese lo ha avuto e ricordo di essere stato molto felice perché mia madre era più presente; tuttavia come ho imparato a capire ogni cosa ha una fine, circa 1/2 mesetti quando avevo 11 anni (mi ero dimenticando di aggiungere che anche mio padre era un tossicodipendente).
oltre i vari battibecchi familiari arriva un giorno nel quale lei (quando io avevo 13 anni) parte per andare in Polonia. Inizialmente la situazione mi è sembrata una manna dal cielo anche perché tutte le regole che mi aveva dato (tipo orari per dormire e studio) scomparivano lasciandomi così con mio padre senza poi nessuna regola da seguire. durante questo periodo mia sorella è rimasta a dare una mano a casa nelle faccende domestiche nonostante lei fosse incinta.
Un giorno però anche lei se ne sarebbe dovuta andare e infatti dopo qualche mese ha dovuto prendere in mano la sua vita e andare a vivere con il ragazzo (con il quale poi farà anche un altro figlio due anni più tardi).
insomma sono rimasto da solo con mio padre a casa e in due non facevamo un cervello per tentare almeno di pulire casa.
comunque sta di fatto che ci eravamo organizzati io e mio padre per andare a trovare mia madre e inizialmente tutto bene, però sfortunatamente come mi ha insegnato la vita ogni cosa ha un finale, bello o brutto che sia (spesso brutto).
Arriviamo lì e i primi giorni tutto apposto, tuttavia al terzo giorno circa ha bevuto più del solito, io vedendo la situazione decido di salire in stanza (a casa dei nonni materni) tuttavia assisto alla scena pietosa di mia madre che si alza e tira uno schiaffo a mio padre tanto che poi mio padre salirà anche lui nella sua stanza. Vista la situazione (mia mamma che continua a rimanere alcolizzata per giorni bevendo birre del discount) mia zia (la sorella di mia madre) decide di portarmi a casa da lei dove per la prima volta vedo come dovrebbe essere una famiglia. in quella casa abitava mia zia suo marito e la figlia (3 anni circa più piccola di me) dico solo che tra viaggi in macchina, uscite e in generale divertendomi mi chiedo perché io avessi dovuto ritrovarmi con la mia famiglia. Poco importa perché come accade sempre tutto ha una fine e dopo una settimana ce ne torniamo a casa (anche perché mio padre era rimasto comunque lì con mia mamma e i suoi genitori ma soprattutto perché doveva tornare a lavoro).
torniamo a casa e la situazione è quel che è, mia mamma che avvolte chiamava ubriaca e disperata (dicendomi che non stavo bene, che mi vedeva triste, che questo che quello...) insomma chiamate deliranti.
il tutto poi si sistemerà vedendo mia madre che avvolte spariva, poi ricontattata dicendo che l'avevano cacciata di casa, poi che è finita in strada e poi che alla fine l'hanno presa in un centro di recupero.
durante tutto questo comunque io inizio una scuola con un convitto dove dormivo e mi sono creato delle amicizie.
sta di fatto che poi arriva il periodo COVID che mi travolge, non tanto per il fatto di essere isolato a casa (anche perché a me piaceva, tanto che nel mio paese continuo ancora a non uscire) ma più che altro perché ho avuto la possibilità di essere solo e di iniziare a pensare ecc ecc... credo che in quel periodo qualcosa in me sia scattato.
Iniziano così vari periodi depressivi seguiti da riprese strane.
tutto prosegue fino al rientro a scuola e come ogni ragazzo a inizio anno carico di buone aspettative (così fino al 5 senza che mai avessi ragione una volta) ah una cosa, faccio l'alberghiero ma sto lavoro mi fa schifo.
comunque verso aprile del 4 anno muore mio nonno di tumore e il dolore dura per giorni per poi scomparire come ogni emozione, visto che io non sono riuscito a piangere da tipo i 13 anni (quando sen'è andata mia madre).
tra i vari pensieri suicidi le uniche cose che mi tenevano legate alla vita erano i miei nonni, i miei parenti, mia sorella e il mio cane (quest'ultimo durante la stagione estiva del 4 anno viene preso per strada da degli accalappia cani e lo tengono in canile per 2 settimane e ne uscirà magrissimo e più avanti scopriremo anche ammalato di leishmaniosi, tanto da obbligarci qualche mese dopo a darlo in affidamento per la mancanza di soldi per curarlo).
ad oggi è finita la scuola e a breve avrò gli esami, tuttavia io mi sento completamente stanco di tutto. Potreste dirmi "beh si, ma ora ha una vita davanti" e cose tutte positive ma ad ora sono solo stanco di vivere perché la vita di per sé a me non riesce più a trasmettere nulla, non ha senso, non riesco a dargliene e forse non voglio nemmeno; sono anche stanco di dovermi impegnare e di dover prendermi delle responsabilità; sono stanco di essere stanco e di non avere la forza di prendere in mano la mia vita; sono stanco di non aver più la voglia di vivere e di non avere il coraggio di buttarmi dal balcone.
PS. quando mio nonno era ancora vivo mi ha portato da una psicologa e da una neuropsichiatra e dopo circa 5 sedute la neuropsichiatra aveva intravisto dei sintomi di ADHD ma sfortunatamente non ho avuto la possibilità di continuare le sedute.
poi dopo la morte del nonno mia zia si è offerta di pagarmi delle sedute e ad ora credo di aver superato le 10 sedute e ora l'ultima sarà il 19, perché poi quest'estate dovrò lavorare per una misera paga da 800 euro mensili lavorando mattina e sera (in cucina) anche per pagarmi l'avvocato, la patente ecc ecc... no è che proprio mi sembra tutto orrendo, schifoso, indegno di essere vissuto, ingiusto e per di più scontato. Tutto avrà una fine e spero solo che la mia di fine arriverà il prima possibile perché sono stanco di esistere, stanco di vivere, stanco morto di tutto e di tutti i rimpianti, stanco ma non troppo stanco da non scrivere questo pezzo di vita che immagino vi abbia avviliti alla sola lettura.

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