sto pensando di farla finita

Grazie Carlo per aver condiviso questo tormento che stai vivendo. La vita a volte non è facile e non ci ritorna con le risposte che ci aspettiamo.
Vivete questi momenti alla tua età è normale poiché ti stai affacciando alla vita adulta ma non sempre si è preparati e/o decisi su cosa si vuole fare oppure no. Tra l'altro l'anno coincide con una Pandemia che ha peggiorato i rapporti per una serie di motivi che tutti conosciamo bene.
Fare un'esperienza all'estero potrebbe essere interessante, ma solo se la vivi come esperienza e non come via di fuga. Tu ci sei e ci sarai sempre. Il contesto ti può sicuramente aiutare ma ciò che, a mio avviso, devi fare prima di tutto è la chiarezza dentro di te. E non ti preoccupare se non arrivano risposte definitive. Nella vita si possono fare milioni di scelte, cambiare tanti lavori, conoscere e perdere un'infinità di persone: ed è proprio questa la sua bellezza.
Non essere troppo duro con te stesso e accetta qualche fallimento nella vita. Non hai sprecato tempo e occasioni poiché sono tutti insegnamenti che ti permetteranno di continuare il tuo cammino, migliorandone ogni giorno di più, un piccolo passo alla volta.
Tienimi aggiornata

Caro Carlo, ti ringrazio intanto per aver condiviso la tua storia e le tue difficoltà con tanta sincerità. Quello che stai vivendo non è semplice, e già solo il fatto che tu abbia riconosciuto le emozioni e la complessità della situazione è un passo molto importante.

Da ciò che racconti, sembra che tu ti sia trovato in una sorta di “limbo”, dove i pensieri sul futuro e le delusioni che hai vissuto ti impediscono di vivere il presente con serenità. È normale che, dopo tante aspettative e sforzi, tu ti senta demoralizzato e insoddisfatto, soprattutto quando sembra che non ci siano risultati concreti a cui aggrapparsi. A questo si aggiunge il peso di una vita sociale e personale che descrivi come quasi inesistente, il che può amplificare quel senso di vuoto e disconnessione che stai provando.

Il pensiero di andare all’estero per cercare un cambiamento radicale può essere una tentazione forte in momenti come questi, lo comprendo bene. Tuttavia, a volte non è tanto il luogo fisico che dobbiamo cambiare, quanto il modo in cui affrontiamo noi stessi e le nostre esperienze. Riorientare il proprio sguardo e dare spazio alle emozioni è spesso il primo passo per iniziare a vedere le cose da una prospettiva diversa.

Vorrei invitarti a riflettere su tutto ciò che hai già fatto e affrontato. Anche se ora ti sembra di essere tornato al punto di partenza, ogni esperienza, anche quelle che percepisci come “fallimenti”, può diventare una risorsa per il futuro. Il tuo impegno, le tue passioni e la tua determinazione sono delle qualità importanti, e meritano di essere valorizzate.

Se ti senti pronto, mi piacerebbe poterti accompagnare in un percorso per esplorare più a fondo le tue emozioni, i tuoi pensieri e i motivi per cui ti senti bloccato. Insieme potremmo lavorare per trovare una direzione che ti permetta di vivere con maggiore serenità e soddisfazione.

Non sei solo, e fare questo passo verso una maggiore comprensione di te stesso potrebbe fare la differenza.

Rimango a tua disposizione se vorrai pensare di iniziare insieme questo percorso.

Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Cutrale.

Buongiorno, direi che piuttosto che farla finita sarebbe opportuno rivolgersi ad un/una professionista che possa prendersi cura del suo benessere psicologico. E' importante valutare quali sono i questi pensieri intrusivi a cui fa riferimento e come interferiscono nei suoi progetti e nella continuità dei lavori che intraprende.
E' un peccato che abbia lasciato l'università e che stia perdendo la motivazione rispetto alla sua passione e ai suoi progetti lavorativi. Essendo giovanissimo, le direi di farsi supportare da persone a lei care nel trovare il supporto specialistico che necessita per stare bene e per riprendere un percorso di studi e lavorativo stabile e soddisfacente. Ha ancora tantissimo tempo per realizzare i suoi sogni e i suoi progetti non si perda d'animo.

Carissimo Carlo, intanto ti ringrazio per aver condiviso la tua storia. Volevo rassicurarti circa il fatto che lo smarrimento e disorientamento, nonché li sconforto sono abbastanza comuni quando ci sono stati abbandoni di studio e lavori che non hanno soddisfatto le aspettative. I sogni sono fondamentali nella vita, ma a volte possono essere delle gabbie se ci portano costantemente lontani dal presente.
Credo che sia importante che tu riesca a farti sostenere da un professionista che possa accompagnarti in un percorso di crescita in cui tu possa riscrivere il tuo modello ideale di te, includendo le difficoltà che si possono incontrare, le paure che possono boicottare i progetti. Portare luce su questi aspetti può cambiare la vita e il modo di procedere verso di essa.
Augurandoti il meglio, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un carissimo saluto Silvia Chiavacci

Gentile Carlo,
la ringrazio per aver condiviso con me la sua situazione. Capisco quanto possa essere frustrante sentirsi intrappolato in un ciclo di pensieri sul futuro che ostacolano il vivere pienamente il presente. Questo senso di blocco, di vuoto, e la sensazione di non avere più una direzione precisa possono pesare molto, specialmente quando si hanno delle aspettative su sé stessi che sembrano non realizzarsi.
È importante sottolineare che, anche se il percorso che ha intrapreso dopo il diploma non è andato come sperava, questo non significa che abbia perso tempo. Ogni passo, anche quelli che sembrano delle battute d’arresto, ha un valore perché contribuisce a una maggiore comprensione di sé e delle proprie aspirazioni. Il fatto che lei abbia portato avanti una passione e l’abbia unita a un percorso lavorativo è già una dimostrazione della sua forza e del suo desiderio di realizzare qualcosa di importante. Tuttavia, il malessere che prova a livello emotivo e sociale sembra aver amplificato il senso di insoddisfazione.
Il distacco emotivo e la mancanza di legami sociali sono spesso fattori che possono contribuire a questo senso di disorientamento. Quando ci manca una rete di relazioni significative, la nostra mente può concentrarsi ancora di più su pensieri negativi, facendoci sentire soli e demotivati. È comprensibile che lei stia pensando di trasferirsi all’estero per cercare un cambiamento radicale, ma è fondamentale considerare che, anche se un nuovo ambiente può offrire nuovi stimoli, il disagio che prova potrebbe seguirla se non viene affrontato alla radice.
La questione del suo rapporto con il corpo e con la dieta, inoltre, evidenzia come spesso cerchiamo di trovare soluzioni esterne (come il miglioramento fisico) per affrontare disagi interni, ma sappia che il vero benessere deriva dall'affrontare ciò che ci rende insoddisfatti dentro.
Il percorso che descrive non è facile, e richiede tempo per capire cosa la sta bloccando e come può ritrovare un senso di equilibrio. Le suggerirei di prendere in considerazione l’idea di parlare con un professionista che possa aiutarla a esplorare questi pensieri intrusivi e a comprendere meglio le sue emozioni. Un percorso terapeutico potrebbe fornirle degli strumenti per gestire l’ansia legata al futuro, aiutarla a elaborare i suoi sentimenti di isolamento, e a trovare una strada che senta come autenticamente sua.
Non deve affrontare tutto questo da solo. Spesso, un supporto esterno può fare la differenza nel ritrovare la chiarezza e nel rimettere in moto il proprio percorso di vita.
Rimango a sua disposizione per eventuali approfondimenti o per continuare questo dialogo.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Camilla Persico

Buongiorno Carlo,
un percorso di supporto psicologico potrebbe essere "una via" - per comprendere motivi e nodi alla base delle sue difficoltà - e "di uscita" - da quei pensieri e comportamenti che sembrano non aiutarla e farle male.
Resto a disposizione,
Un saluto,
Dott.ssa Federica Favro

Buongiorno Carlo,
Sembra, da ciò che dice, di avere bisogno urgente di iniziare un percorso psicoterapeutico in cui confrontarsi su ciò che prova e pensa, settimana dopo settimana, con un altro diverso da sè. Questo le potrebbe dare una mano nel ridurre l’intrusività di alcuni pensieri che la fanno sentire abbattuto circa il futuro. Le sue idee progettuali sono importanti, forse le deve iniziare ad ordinare. Un’altra area di interesse su cui lavorare sarebbe l’immagine corporea e il suo rapporto con essa. Insomma c’è del lavoro da fare e vi sono buonissime possibilità che lei possa cambiare e sentirsi meglio da subito.
Dott. Pietro Salemme

Ciao Carlo, il tuo è un momento di passaggio che può smuovere tante tensioni e sembra che su di te abbiano un grande peso, così grande da non permetterti di portare avanti quello che inizi. Non avere fretta di arrivare al finale, quella fretta è solo ansia, ed in verità non c è un punto in cui arrivare, ma ci sono cose da costruire. Ci sono tanti passi che si susseguono e che vanno vissuti.
Mancanza di vita sociale, pensieri intrusivi, demoralizzazione. Sembra tu stia evitando di vivere le tue giornate, proiettato chissà dove. Ti ripeto, questo è il modo in cui gestisci la tua ansia.
Ti consiglio vivamente di provare a metterti in gioco con uno psicoterapeuta in modo da non ritrovarti a vivere pensando di perdere tempo, ma riniziare a riprenderti il tuo tempo.

Caro utente, come dice lei, ha ricevuto parecchie batoste ultimamente. Sentirsi demoralizzati è una reazione comprensibile, sembra tuttavia che nonostante tutto lei non voglia arrendersi e questa è una cosa positiva. Le esperienze che facciamo nel bene e nel male ci lasciano sempre qualcosa, negli ultimi anni lei si è dato da fare quindi non direi che ha perso tempo, forse va capito cosa ha imparato da queste esperienze.
Andare all'estero potrebbe rappresentare una svolta per lei, ma attenzione a non usare questa opportunità per scappare dai propri problemi. Quelli purtroppo ti seguono ovunque vai.
Da quanto scrive si percepisce umore molto basso e molta sofferenza. Forse è il caso di lavorarci su questa sofferenza. Nel titolo lei scrive anche di pensare di farla finita; se fossero presenti pensieri ricorrenti di morte la esorterei a vedere uno psicologo ed affrontare questo argomento il prima possibile senza aver paura di parlarne.
Spero di esserle stato d'aiuto.

Distinti saluti, dr. Morgione Massimo

Buon pomeriggio
C'è sempre una via di uscita.
Non si scoraggi, tante persone attraversano i periodi buoi che fanno parte della vita.
Si faccia aiutare da uno psicoterapeuta, per attivare le sue risorse , che sicuramente ha.
Lo può fare anche online.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
Roma

Carlo,
Grazie per aver condiviso con noi ciò che sente.

Mi spiace molto per il vissuto che sta provando, deve essere difficile.
Certamente sta attraversando un periodo di cambiamento, dove entrano in gioco moltissimi aspetti: svincolo, la ricerca di se stessi, la realizzazione. Devo dirle anche io che leggendo le righe che ha scritto mi arriva molta confusione, chissà forse è la stessa che prova lei in questo momento. Spesso non vediamo vie d'uscita perché guardiamo solo attraverso una modalità e per trovare nuove modi di guardare alla vita c'è assolutamente via d'uscita. Le relazioni sociali sono senza dubbio importanti, ma a prescindere dal fatto che ci siano a no, certamente per il suo vissuto ha bisogno di un sostegno che la possa aiutare a stare meglio.

Le voglio raccontare questa storia che mentre scrivo mi è venuta in mente, mi ha fatto pensare a lei ma in realtà è traslabile ad ogni problematica si presenta nella nostra vita.

Sotto un lampione c’è un uomo che ha bevuto molto che è alla ricerca di qualcosa che ha perso; si avvicina a lui un poliziotto, chiedendogli cosa stia cercando. L'uomo gli dice «Ho perso le chiavi di casa» e così entrambi si mettono a cercarle.
Dopo aver guardato a lungo, il poliziotto chiede all’uomo ubriaco se è proprio sicuro di averle perse lì. L’altro risponde: «No, non le ho perse qui, ma là dietro», e indica un angolo buio in fondo alla strada. Il poliziotto a quel punto domanda come mai allora stia cercando le chiavi lì piuttosto che nel punto in cui le ha perse e a questo l'uomo risponde: «Perché qui c’è più luce!»

Può essere una piccola metafora, che le scrivo così, di getto, per darle uno spunto. Ha avuto il coraggio di condividere il dolore che prova con noi qui, avanzando in qualche modo la sua richiesta di aiuto. Ha la possibilità di scegliere se esser preso per mano e aiutato da un professionista, per poter uscire da questo tunnel così buio. Le consiglio inoltre comunque di ritagliarsi uno spazio anche relazionale dove esprimere questo, con qualunque persona sia, oltre a che ritagliarsi uno spazio emotivo seguito a livello psicologico.

Spero di esserle stata in qualche modo "d'aiuto".
Resto a disposizione Carlo qualora voglia parlarne,
Dott.ssa Tanda Giorgia.

Buongiorno Carlo, immagino si senta senza via d'uscita e demoralizzato. In questi 3 anni oltre a ricevere tante batoste e riprovare a rimettersi in gioco giustamente, da quello che dice sembra si sia preso poco cura della sua salute emotiva. L'emotività è quella che ci guida verso gli obiettivi e durante le giornate, e molto spesso viene poco considerata per quanto è fondamentale nella vita di tutti i giorni. Le consiglierei di pensarci ed eventualmente cercare una via d'uscita, per quanto difficile, con il supporto di un professionista della salute mentale.

Ciao Carlo,
grazie di avere condiviso la tua storia.
Già per fare questo è richiesto un grosso sforzo, e tanta consapevolezza che tu hai dimostrato di avere.
Nello scrivere hai dato sfogo al tuo malessere, hai messo in luce il tuo disagio, lo hai descritto perfettamente ed è arrivato perfettamente a chi ti ha letto.
Come ti hanno suggerito i colleghi chi mi hanno preceduto, sicuramente farti aiutare in questo momento da un professionista a riscoprire le tue risorse sicuramente può aiutarti a livello di autostima e umore, così da poter vedere le tue risorse da più angolazioni e se deciderai di trasferirti all'estero sicuramente, dopo avere ritrovato il tuo equilibrio, potrai sfruttare al meglio questa opportunità.
Non chiuderti all'interno di questo malessere ma condividi questo tuo disagio con gli altri, parlare spesso aiuta così come scrivere.
E' importante coltivare i propri sogni, per raggiungerli spesso sono necessari piccoli passi e tanta fatica, ma spesso il viaggio è entusiasmante, non arrenderti.
Rimango a disposizione anche online, ti saluto.
Dott.ssa Simona Adorni

Salve Carlo,
la situazione che descriva sembra complessa ed è comprensibile porsi domande sul proprio futuro alla sua età: i pensieri intrusivi possono essere molto invalidanti e dannosi, soprattutto se non trattati. Ha mai provato un percorso di psicoterapia? Se non l'ha fatto, le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta della sua zona, che la possa aiutare a comprendere l'origine di tali pensieri e delle sue paure di modo da poterle affrontare al meglio. Lei è molto giovane, ha mostrato una notevole determinazione nel perseguire il suo sogno: forse è il momento di chiedere aiuto ad un professionista competente, che la accompagni verso una maggiore consapevolezza di sé, aiutandola a comprendere quelle parti che intervengono nel farla sentire in questo modo.
Un caro saluto,
dott.ssa Alessia Foronchi

Continua a sognare giovane ragazzo, non aver paura. Tutto quello che sogni verrà trasformato in pensiero e materia prima che ti servirà da stimolo per sognare nuovi sogni, ti serviranno via via che andrò avanti nella tua vita. Dalla produzione dei sogni scaturiranno altri pensieri che è quello che c’è di più costruttivo e creativo per trasformarli in realtà.

Bisogna in ogni casi guardarsi da considerare gli errori come roba inutile ma come un richiamo all’ordine ed organizzare nuovamente i pensieri.

Prendi le distanze dai sociali, quando puoi e se li usi, perché spesso realizzano una realtà inavvicinabile.

Purtroppo le delusioni e frustrazioni sono dietro l’angolo e molto spesso ti capiterà di vivere inibizione, insoddisfazione o contraddizione perché inevitabilmente possono subentrare desideri che non possono avverarsi. Sensazioni che mai si vorrebbero vivere ma sono dovuti al timore di credere di perdere o non avere qualcosa di essenziale.

I suoi pensieri le daranno tutto quello che ha bisogno per realizzare i suoi desideri perché penso che lei abbia quello che le serve sia per sognare che per pensare.

Chieda aiuto se sente di non riuscire da solo a superare questo momento difficile, e’ importante!

Un cordiale saluto

Buongiorno Carlo, mi dispiace per la sua esperienza. È normale che il suo umore ne risenta dopo le varie “batoste”, come le descrive lei, che ha avuto. Mi sembra però di capire che il periodo in cui lavorava, e in cui si stava avvicinando al suo sogno, è stato un periodo felice per lei. Cosa la motivava in quel periodo? Cosa la faceva stare bene? Che immagine ha di sè stesso in quel periodo? Spero che queste domande siano per lei uno spunto di riflessione per ritrovare se stesso. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Un caro saluto. Dott.ssa Chiara Manna

Caro Carlo,
Grazie per aver condiviso con noi la tua situazione. Comprendo profondamente il peso che stai portando e il senso di smarrimento che descrivi, specialmente in un periodo di transizione come quello post-universitario, in cui molti giovani adulti si ritrovano a dover fare i conti con un futuro incerto e una realtà sociale spesso solitaria.
È importante sapere che non sei solo in questo percorso, e che molte persone vivono situazioni simili, anche se può sembrare il contrario.

Il desiderio di cambiare stato per iniziare una nuova vita è comprensibile. Tuttavia, è essenziale riconoscere che, accanto agli aspetti professionali, la sfera relazionale non deve essere trascurata. L’assenza di una rete di supporto sociale, come hai menzionato, può contribuire a quel senso di disconnessione e isolamento. Investire tempo nella creazione di relazioni significative può rappresentare un passo importante verso una maggiore stabilità emotiva e mentale.

Per quanto riguarda la tua forma fisica, è possibile che i risultati della dieta non siano stati quelli sperati non solo per motivi biologici, ma anche per una mancanza di motivazione sostenuta. Quando ci troviamo in una condizione di disagio emotivo e stress, anche il corpo può faticare a rispondere in modo adeguato. È importante affrontare questo percorso con un approccio olistico, cercando di ristabilire un equilibrio tra benessere fisico e mentale.

Ti incoraggio a considerare il supporto di un professionista, che potrebbe aiutarti ad affrontare queste difficoltà, fornendoti gli strumenti necessari per ritrovare motivazione e chiarezza.
Spesso, il percorso verso il miglioramento richiede piccoli passi, ma ogni passo è importante verso una maggiore consapevolezza e benessere.

Resto a tua disposizione.
Un caro saluto
Dott.ssa Emma Novello

Nella società in cui viviamo c'è come una regola non scritta che prevede che tutte le tappe debbano essere raggiunte velocemente, appena si finisce una scuola deve cominciare l'università o iniziare subito a lavorare, senza perdere tempo senza pensare realmente a cosa si voglia fare, ma seguendo soltanto il flusso, quello che dicono i genitori o quello che si pensa che sia giusto per se stessi, ma a lungo andare si scopre che è soltanto una corsa verso il nulla. Lei ha 21 anni, è nel pieno dell'inizio della vita ed è proprio questo che può portare a una confusione, anche al pensiero di abbandonare, perché tutto è possibile, si può tutto ma a volte invece è importante anche fermarsi e capire che ci sono dei limiti da parte dell'esterno ma soprattutto da parte nostra, nel non poter tutto o almeno non riuscire subito in quel momento, ma c'è bisogno di più tempo per maturare. Nel suo caso specifico sarebbe importante una terapia personale perché può avere l'opportunità di prendersi questo fatidico tempo per riprendere la sua storia e poterla anche rimodulare in base a quello che è oggi e che vuole diventare, prendendo in considerazione qualsiasi prospettiva futura ma anche ammettendo le paure, i dubbi e soprattutto la paura di rimanere soli, per scoprire poi che è un pensiero che insieme può essere sradicato e questo è il riferimento ai suoi pensieri intrusivi, ormai presenti da tre anni, che possono essere affrontati e può essere spiegata la loro natura e l'origine attraverso un percorso psicologico, scoprendo forse che possono essere anche utili per capire di più di sé.

Per una corretta valutazione, la tua situazione andrebbe approfondita.

La preoccupazione costante per il futuro è un pensiero invalidante che non ti permette di vivere in modo sano e corretto il presente.
La preoccupazione del futuro ti proietta sempre nel futuro.
Tuttavia, è vivendo bene il presente che costruisci bene il tuo futuro.

La nostra mente produce costantemente pensieri tuttavia siamo noi che decidiamo se ascoltarli o meno
La scelta di ascoltare i nostri pensieri e di seguirli o meno, rimane sempre in mano nostra.

Non dobbiamo neanche cadere l’errore di credere che i nostri pensieri siano automaticamente la verità che il semplice fatto che non le pensiamo. I pensieri sono pensieri non sono verità assolute. Non sono profezie..

Dice di avere un sogno, una passione potresti continuare a coltivarla. Passo dopo passo giorno per giorno fare un passo concreto verso la realizzazione del tuo sogno..
Restare fermo e rimuginare non serve a niente e alimenta l’angoscia.
Lo svogerre attività, ti può aiutare anche nella socializzazione e nel fare amicizie.

Anche i pensieri intrusive possono essere affrontati. Tramite una psicoterapia.

Il mio consiglio è di riprendere posso passare le attività che a te piacciono passo passo senza dare ascolto la preoccupazione del futuro.

Le consiglio anche di intraprendere un percorso psicologico che potrebbe aiutarla a comprendere della situazione affrontarla

(anche per quanto riguarda la problematica dei intrusivi)

Resto a disposizione, se hai necessità, mi contatti

Buongiorno Carlo,
Il suo malessere, molto importante, la sta mettendo di fronte ad una grossa scelta, quella di fare dei cambiamenti più radicali rispetto a quanto fatto ad oggi.
Cambiare nazione e cambiare vita sono, a mio avviso, una buona idea, anche se ci si porta dietro se stessi ovunque si vada, se non si sono risolte in precedenza le tematiche che concausano il disagio.
Parla di solitudine e quindi, credo, di mancanza di condivisione del suo malessere con qualcuno che possa esserle di supporto. Ha mai pensato di iniziare un percorso di sostegno psicologico? Penso che potrebbe esserle di grande aiuto: ha buone idee e buone risorse, forse le serve solo un input per organizzarle meglio e prendere decisioni più consapevoli.
Le auguro di stare presto meglio, buona giornata!
Dott.ssa Sonia Peretto

Mi dispiace molto per quello che stai attraversando. È importante che tu continui a seguire le indicazioni del tuo psichiatra e a parlare con la tua famiglia.

Non sei un fallimento e non sei sola. La tua salute mentale è fondamentale e meriti di ricevere il supporto necessario. Se hai pensieri di autolesionismo, ti prego di cercare aiuto immediatamente.

Puoi anche considerare di parlare con un terapeuta per ulteriore supporto. La tua vita ha valore e ci sono persone che ti vogliono bene e ti sostengono.

Un caro saluto

Salve Carlo, dispiace molto leggere queste parole soprattutto quando provengono da un ragazzo molto giovane come lei. non commetta l’errore di fare già un bilancio della sua vita alla sola età di 21 anni: comprendo perfettamente che le batoste subite le abbiano lasciato dei segni importanti però lei ha tutta la vita davanti affinché Quello che l’ha molto ferita possa diventare un’opportunità per imparare importanti informazioni su di sé ed anche sul mondo circostante. si lasci aiutare da un terapeuta al fine di poter elaborare insieme quanto accaduto e per poter ritrovare la forza e l’energia per riprendersi il futuro.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Ciao Carlo, grazie per aver condiviso la tua storia. Mi dispiace molto sentire che stai attraversando un periodo così difficile. È comprensibile sentirsi sopraffatti quando sembra che le cose non vadano come sperato, soprattutto quando hai messo tanto impegno e passione in ciò che fai.

È importante ricordare che non sei solo in questa situazione e che ci sono risorse e persone che possono aiutarti. Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero esserti utili:

Parla con qualcuno: A volte, condividere i tuoi pensieri e sentimenti con un amico, un familiare o un professionista può fare una grande differenza. Non devi affrontare tutto da solo.
Cerca supporto professionale: Un terapeuta può aiutarti a gestire i pensieri intrusivi e a trovare strategie per migliorare il tuo benessere mentale.
Stabilisci piccoli obiettivi: Invece di concentrarti su grandi cambiamenti, prova a stabilire piccoli obiettivi quotidiani o settimanali. Questo può aiutarti a sentirti più realizzato e a vedere progressi concreti.
Esplora nuove opportunità: Se stai pensando di trasferirti all’estero, potrebbe essere un’opportunità per iniziare una nuova avventura e incontrare nuove persone. Tuttavia, è importante pianificare attentamente e assicurarti di avere un supporto adeguato.
Prenditi cura di te stesso: Continua a seguire una dieta equilibrata e a fare esercizio fisico. Anche se i risultati non sono immediati, prendersi cura del proprio corpo può avere un impatto positivo sulla tua salute mentale.
Ricorda che ogni passo avanti, per quanto piccolo, è un progresso. Non perdere la speranza e continua a cercare ciò che ti rende felice e realizzato. Se hai bisogno di parlare o di ulteriori consigli, sono qui per aiutarti.

Buongiorno Carlo,
Che fatica vivere con i pensieri intrusivi. Non ha pensato di rivolgersi ad un collega?
Sento una gran confusione e una buona dose di ansia. Se i suoi pensieri di morte si fanno più intensi deve rivolgersi ad un servizio di emergenza, chiami i Samaritans o Telefono Amico, o anche il 112.

Se ha avuti la forza di scrivere qui faccia ancora un passo e contatti un collega, possibilmente nella sua zona che lei possa incontrare di persona.

La sua vita vale ed ha tutta la possibilità di darle il valore che merita.

Un caro saluto

Dott.ssa Barbara Durand