Un vuoto allo stomaco

buongiorno Star,
intanto il nome con il quale si presenta evoca una gran luce ed inoltre un sistema di orientamento usato per secoli dai viaggiatori/trici notturni e potrebbe significare anche un punto di riferimento che cerca.
Al di là di questo preambolo lei sta colpevolizzandosi e svalutandosi in modo massiccio e dannoso per lei stessa, e, di conseguenza, chi la circonda e le vuole bene. Chiaramente anche il lavoro ne risente. In questo vortice di devalorizzazione arriva a dire che ha rovinato, appunto, la vita a molte persone tra cui figli,madre e rapporto maritale. Quali errori madornali hanno reso impossibile porre un rimedio a questa realtà percepita? Chiaramente il tempo non torna indietro ma lo si può utilizzare per ripartire, rivedere, sotto una luce meno nichilista, ciò che considera come errori irrimediabili, darne un peso e una valutazione da un'angolazione diversa. Si sente artefice unica di questo stato di cose. In genere però, vivendo e convivendo, si generano situazioni che possono portare, con responsabilità condivise, a situazioni come quella che sta vivendo e descrive.Per questo é indispensabile farsi aiutare professionalmente. E' necessario mettere in luce le sue aspettative frustrate, i progetti non raggiunti, le capacità e qualità non vissute e per quale motivo, il perché di certe scelte. Riconsiderare ,non da sola, quelli che chiama errori madornali e che la portano a dichiarare che il marito le sta accanto solo per un sentimento di pena. Il marito le sta accanto perchè le vuole bene altrimenti, nel tempo, avrebbe cercato altre strade. Vuol dire che comprende la sua difficoltà e non sa come aiutarla. Cominci a tenere un diario ove annotare giornalmente ciò che sente e che le toglie energie, ciò che vorrebbe essere rispetto a ciò che crede di essere, ciò che la rende così profondamente triste e soprattutto irrealizzata. Trovi un/a professionista nel campo della psicologia, con il/la quale condividere tutto questo bagaglio emotivo negativo, che le potrà offrire uno spazio neutro ove possa sentirsi a proprio agio, essere ascoltata attentamente ed, insieme, rivedere, sotto una diversa luce, i passi che sono stati fatti per arrivare a questo stato e che le procurano questo profondo senso di fallimento e solitudine. Iniziando un percorso che la porti a rivalutare e rivalorizzare sé stessa, getterà le basi per nuove modalità di interazione tra lei ed il mondo circostante, tra lei e i suoi affetti ed a riconoscersi nuovamente come donna, madre , moglie e persona sociale. Vista la serietà della sintomatologia anche un piccolo aiuto farmaceutico (prescritto da un medico neuro psichiatra), oltre al percorso psicologico, la potrebbe aiutare a passare il guado.
Le auguro profondamente una costruttiva rinascita e, se ritiene che io le possa essere utile anche solo per un colloquio a fini orientativi, mi contatti pure.
Dott. Giancarlo Mellano

Cara Star,
partirò dall'immagine che offre di sé nel descrivere la sensazione che sente:

- faccio acqua da tutte le parti -

Quell'acqua evidentemente desidera uscire, poter scorrere, venir fuori, può essere ricondotta a dolori, stati emozionali, che ha provato a controllare e/o ignorare; ad oggi quelle emozioni non le concedono più le modalità precedenti in cui riusciva a trattenerle e tenerle a bada, è stanca di reprimerle, o perlomeno è quel che
"sa.. che sente.. che si mette in atto" le lacrime, la perdita di controllo.
Da quel che scrive sembrerebbe anche che lei si faccia fin troppo carico delle sue responsabilità, imputando direttamente a se stessa la causa della sofferenza di chi ama, si colpevolizza, osservando forse realisticamente ma fin troppo severamente delle condizioni in cui si è sentita di delure chi la circonda, ma nella vita accade anche questo in quanto non siamo perfetti; chi ci ama non ci amerà affatto per la nostra utilità, ma ci amerà in quanto esistiamo, e talvolta anche deludendo chi amiamo ( per nostra sofferenza e per nostre motivazioni ) possiamo indirettamente permettere agli altri di assumere a loro volta se stessi, svincolando così loro e noi dalle più rigide e comuni idealizzazioni.

Capiterà talvolta di essere delusi e che qualcuno ci deluda, ciascuno può rimediare proprio potendo farsi carico di sé, e il farsi carico può passare dal concedersi la libertà di rispettare il proprio sentire, senza ignorarlo o svalutarlo.

Da quel che scrive, adesso, è giunta a voler dare ascolto a se stessa e a farsi carico di quest'acqua che sgorga impetuosa, credeva di - poterci saltare fuori - ma adesso sta iniziando a riconoscere il suo dolore e teme comprensibilmente di affogarci dentro.

Se proseguirà questi nuovi passi che ha intrapreso scrivendo qui, e se cercherà di intraprendere un percorso con un professionista, potrà gradualmente sperimentare come poter stare a contatto con il suo mare interno, navigandolo, vivendolo; alleviando così la tentazione di saltare fuori da se stessa e iniziando pian piano a nuotare dentro se stessa.

Augurandole che cresca in lei il desiderio di ascoltarsi, resto a disposizione.
Cordialmente
Dott.ssa Serena Renzo

Gentile Star,
la sua descrizione di come si sente è una messa in discussione del suo modo di essere, leggo una colpevolizzazione che invece di sostenerla la sta portando in un "baratro", come dice Lei, dove non vede la strada per poter uscirne, e si sente colpevole di ogni fallimento e frustrazione, a partire dalle relazioni più intime. E' l'ora forse che lei prenda la responsabilità e la cura per se stessa, avviando un percorso di terapia, dove la terapeuta o il terapeuta possa aiutarla a ricostruire la storia della sua vita, sapendo focalizzare gli errori, che come lei racconta ci saranno stati, ma recuperando e integrando il bello che sicuramente ci sta, per una nuova consapevolezza che l'aiuti ad essere più oggettiva sulla sua vita, meno distruttiva, e le faccia riacquisire, attraverso anche dolore ed inquietudine, quall'autostima che dai suoi racconti sembra sparita del tutto. Le auguro di trovare la sua strada per ripartire e , integrando parti vitali ed ombre, per "vedersi" in maniera diversa, potendo trovare nelle sue profondità una identità che la soddisfi e che sia di aiuto nelle relazioni con gli altri.

Un caro saluto
Carlo Maria Cananzi

Gentile Star,

è come se avesse indosso delle lenti che le facessero vedere solo i suoi punti deboli e non i suoi punti di forza (alzarsi presto al mattino, occuparsi del lavoro e di tutte le altre incombenze). O come se fosse una regista della sua vita e desse un taglio svalutante alle scene che riprende. Ad esempio aiuta i suoi figli (questo è un fatto), e non ritiene nel modo giusto (questa è un'interpretazione). Attraverso quelle lenti e quelle scene vede che a suo marito fa pena, e che ha rovinato la vita delle persone che le stanno vicino. Eppure il rapporto con una persona si crea in due, così come non si può ballare il tango da soli.
Può essere molto utile rivolgersi ad una/un terapeuta per un supporto in un momento difficile e per lavorare sull'umore, sul pensiero svalutante, sulla riscoperta e valorizzazione delle sue risorse e dei suoi obiettivi personali e lavorativi.

Le faccio tanti auguri.
Dott. Giovanni Iacoviello

Buonasera
Penso che le sarebbero utili dei colloqui, con uno psicoterapeuta. Per comprendere meglio la sua personalità e per superare le sue problematiche
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Gentile signora, trovo strano che sia lei la causa della rovina di così tante persone. Loro non hanno nessunissima responsabilità?
Come è possibile? L'unico suggerimento che posso darle è quello di intraprendere un percorso di psicoterapia e lavorare sul suo disagio. Sinceramente, non credo che ci siano altre strade.
Tantissimi auguri
Dott.ssa Daniela Noccioli.

Gentile utente, dalle sue parole sconfortanti si evince che lei si giudichi molto duramente. Le consiglio un buon percorso di psicoterapia per permetterle di rifiorire. Sono a disposizione. Un abbraccio

Gentile Star, grazie per aver condiviso i suoi pensieri riguardo questo difficile momento. Dal suo racconto emerge chiaramente la sofferenza che sta affrontando. Tutto attorno a lei è nero, ha perso di senso e sembra non esserci una via d'uscita. È vero, il passato non lo può cambiare, ma si può capire perché è successo quello che è successo, perdonarsi e andare avanti. Il suo futuro non è una condanna. Le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico che la possa aiutare a superare questo difficile momento.

Resto a disposizione
Un caso saluto
Dott.ssa Chiara Slavazza

Salve, grazie di aver condiviso questa esperienza personale molto carica di sentimenti, so che non è facile.
Ho percepito proprio la sensazione di sentirsi in un vortice nel quale ogni azione (o non azione) alimenta tutto il resto, un cane che si morde la coda, potremmo definirlo. Il suo unico sfogo è il pianto, e sono contenta di leggere che almeno un punto di rottura che porta allo sfogo sia presenta ma, per onestà, devo dirle che non basta, lei ha bisogno di arrivare al nocciolo della questione, centrare il punto da cui tutto si è diramato ma, come ha scritto anche lei stessa, sa di non farcela da sola. Se si sente pronta, ricevo online.
Un caro saluto!
Dott.ssa Mara Iannone

Gentile Star,
credo che sia importante per lei iniziare quanto prima un percorso di sostegno psicologico per far fronte alla sofferenza che in questo momento prova. Mi colpisce questa sensazione di impotenza che dice di provare nei confronti delle attività/compiti routinari che deve compiere, quandro compatibile con un tono dell'umore basso.
Se volesse cominciare mi rendo disponibile a seguirla anche con colloqui online.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita

Buongiorno Star,
grazie per aver condiviso la sua storia. Dalle sue parole è evidente la sua sofferenza.
Il fatto che la riconosca e che abbia capito che ha bisogno di un aiuto è già un grande passo.
Penso sia importante che riesca a trovare uno spazio per analizzare questi pensieri e trovare il modo di lavorare sulla sua immagine di sé, che oggi vede come "inefficiente ed incapace" e sulle sue risorse, per poter uscire da questo baratro di cui parla.

Spero che possa trovare presto l* professionist* adatto a Lei e che possa quindi iniziare un percorso terapeutico, di cui mi sembra abbia proprio bisogno in questo momento.
Resto a sua disposizione, qualora avesse bisogno di un maggiore confronto.

Buona giornata,
Dott.ssa Sarah Bressanelli

Buongiorno Star,
La sua tristezza sembra derivare da qualcosa di più profondo.
Le auguro di trovare il coraggio per poter tornare indietro per affrontare questa profondità per poter trasformare e guarire la sua mente.

Un caro saluto,
Dott.ssa Annette Aversano

Salve!
Comprendo la difficoltà che sta passando in questo momento. Per poterle dare un supporto avrei bisogno di conoscere meglio il suo passato. Quanto quello che ha descritto è razionalmente vero o è magari una sua impressione che si è costruita nel tempo? In che senso ha "rovinato la vita" degli altri?
Un percorso di supporto psicologico potrebbe esserle d'aiuto per capire ciò e per iniziare a lavorare su valori e obbiettivi personali che le permettendo i vedere la luce in fonda al tunnel.
Lo stress che prova, inevitabilmente incide sulla sua capacità di attenzione, ma ciò non significa che è un fallimento. Bisogna solo rimettere in marcia il motore!

Rimango a disposizione
Cordialmente
Dott.ssa Covini

Buongiorno,
quello che sta attraversando è qualcosa di complesso e doloroso.
La sua onestà e il coraggio di condividere ciò che prova sono segni di una grande forza interiore, anche se ora forse ora non ne è consapevole.
Comprendo quanto possa essere difficile sentirsi incastrati in una spirale di tristezza e colpa, specialmente quando si pensa di aver deluso le persone che ama.
In realtà ogni essere umano commette errori; fa parte della nostra natura imperfetta.
L'importante è come scegliamo di affrontare questi momenti bui e cosa decidiamo di fare per migliorare la nostra situazione.
E' sempre possibile cambiare, anche se ora le sembra impossibile, piccoli passi possono condurla a grandi trasformazioni.
Non deve farlo da sola: chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma di saggezza e cura per se stessa e per chi le sta intorno.
un cordiale saluto
Daniela Rega

Buongiorno Star,
Da come descrive il suo attuale stato psichico, si direbbe che lei necessita di iniziare subito un percorso di psicoterapia o per lo meno di confrontarsi con una figura terapeutica che la aiuti a comprendere questa tristezza, a condividerla ascoltandola insieme a chi la ascolta, pur cercandone il senso di derivazione interiore. C’è bisogno in tal caso di sentire la possibilità di essere aiutati e che la speranza ricominci a donare i suoi raggi caldi di luce. Quando tutto sembra dissolversi, in realtà la vitalità della rinascita è già presente alle porte. Bisogna soltanto cercare l’aiuto per aiutarsi.
Coraggio! Buona ricerca di un interlocutore terapeutico e buon inizio di lavoro, auspicabilmente psicoterapico.
Dott. Pietro Salemme