Vivo ogni giorno costantemente con l’ansia. Ogni cosa che faccio non mi piace, non riesco a trovare nulla che mi appassiona. La mia vita è stata sempre orribile e so che anche in futuro sarà sempre così. Se non è migliorata fino ad ora perché dovrebbe farlo in futuro. Alcune volte penso perché sono nata se devo stare solo male. Ho pensieri strani e ricordi brutti che mi fanno stare male che mi passano per la testa. Mi sento sola, vorrei essere aiutata da qualcuno ma nessuno che si rende conto di quanto io stia male. Mentre tutti pensano a loro stessi e pretendono che io faccia quello che loro vogliono, non si rendono conto che mi fanno del male e che mi sento affondare sempre di più.
Mi sento di sbagliare ogni cosa, di non fare mai nulla di buono. Ho sempre brutte sensazioni nello stomaco e un peso sul petto, vorrei farli sparire ma non so come fare.
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15 GEN 2020
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Gentile Elly123, Lei sta vivendo un momento di vita caratterizzato dalla chiusura degli orizzonti d'attesa (l'impossibilità di vedere o progettare un futuro: "anche in futuro la vita sarà orribile, non migliorerà") che determina un ripiegamento riflessivo su di sè (rimuginino), una stagnazione nel tempo presente e una rivisitazione del passato (è sempre stato così") riconfigurato all luce della tonalità affettiva del momento. Il mondo entro cui si muove e fa esperienza appare grigio, non coinvolto nella Sua sofferenza, menefreghista. È una situazione tipicamente depressiva. Viene intaccata l'autostima ("non faccio nulla di buono") e si sviluppa una sensazione ansiosa ("peso sul petto") che è dovuta al fatto che se tutto è negativo e nulla di buono può accadere, necessariamente l'attesa è attesa di qualcosa di negativo. La Sua sofferenza, che va accolta e ascoltata, va declinata entro la Sua storia di vita e i significati e i motivi di tutto ciò vanno ricercati entro i Suoi modi di essere nel mondo e con l'altro. In altri termini è solo indagando gli eventi di vita che è possibile dare un senso a quanto riporta e trovare insieme una soluzione. Come fare? Deve affidarsi a uno psicoterapeuta che ha gli strumenti per aiutarLa a comprenderSi e a stare meglio. Si assuma la responsabilità del Suo cambiamento e compia questo primo passo, difficile ma importante: trovi un professionista nell Sua zona e lo contatti. È difficile quando ci si trova in un momento di difficoltà come il Suo ma è già un primo passo terapeutico importante. In bocca al lupo. Cordialità, DMP
3 FEB 2020
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Elly,
sta attraversando un periodo depressivo con somatizzazione dell'ansia.
Sicuramente la sua condizione depressiva è un punto di arrivo per cui sarebbe interessante fare una analisi della sua storia di vita con rielaborazione dei presumibili eventi traumatici o vissuti come tali e concomitante correzione delle distorsioni cognitive, come quando dice che se la sua vita non è migliorata finora non migliorerà neanche in futuro (hopelessness).
Pertanto, le consiglio di intraprendere senza indugio un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
27 GEN 2020
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buonasera Elly123,
in questo momento non vede la possibilità di un futuro diverso, la paura a volte può paralizzare le nostre scelte mantenendoci all'interno di uno schema di comportamento che non cambia. Ci sentiamo infelici ma cambiare ci spaventa ancora di più.
E' pur vero che per cambiare le cose è necessario innanzitutto iniziare a fare cose diverse.
Il corpo segue i suoi pensieri e le due parti si influenzano reciprocamente. E' possibile lavorare imparando diversi tipi di respirazione, rilassare il corpo per influenzare la mente e modificare il proprio dialogo interno per cambiare i comportamenti.
E' tutto possibile, sembra difficile ma può essere una nuova scoperta che non aveva preso in considerazione.
Sono certa che ci sia molto di buono in Lei, probabilmente ha solo bisogno di una guida che l'aiuta a scoprire anche questo lato e ad affrontare la vita da altri punti di vista.
Cordialmente,
Dott.ssa Roberta Collalti
Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale (Roma)
22 GEN 2020
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno. Progettualità tragica o impossibile (non migliorerà mai), ripiegamento depressivo sul presente e iper-riflessività con rimuginio sul passato (ricordi brutti), sensazione di solitudine e incomprensione (nessuno si rende conto) sono caratteristici di un momento depressivo. Peso sul petto e "sensazioni nello stomaco" sono sintomi legati all'ansia che lo accompagna. Questo genere di situazioni tende ad automantenersi (banalmente: se affronta il mondo con l'aspettativa che nessuno la capisca, che nulla possa migliorare, che Lei sbaglierà qualsiasi cosa faccia, ecc, finirà sempre con l'incontrare situazioni che confermeranno tali aspettative e, laddove questo non avvenga, la riconfigurazione dell'esperienza in trama narrativa secondo medesimezza depressiva permetterà di renderle ad essa coerenti). Pertanto, è complesso in questo momento per Lei pensare di poterne uscire da sola. Tuttavia, è possibile affrontare tutto questo con successo: si rivolga a un/una collega nella Sua zona e inizi un percorso psicoterapeutico. Il percorso necessita di impegno, motivazione, e tempo. Pertanto è fondamentale una preliminare assunzione di responsabilità del proprio benessere, che può essere complessa in una situazione come quella che descrive, ma è assolutamente necessaria al fine di poter intraprendere un percorso di successo. Cominci a fare un primo, importante passo verso modalità alternative di essere nel mondo e cominci con fiducia una psicoterapia. In bocca al lupo, cordialità. DMP
21 GEN 2020
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Ciao Elly. Le preoccupazioni e i pensieri intrusivi che stanno " governando il tuo ESSERE" , come vedi, stanno causando un'immobilità del tuo funzionamento globale ( sfera personale,sociale,relazionale ecc...) e una sofferenza tale da non "lasciarti libera". Il nostro cervello è allenato a riconoscere più che altro le cose che non gli piacciono e, la nostra incapacità a lasciare spazio a ciò che invece ci rende felici e insoddisfatti comporta una " caduta dolorosa" dentro il vortice dell'ansia e della depressione. Quindi, dal momento che la tua condizione si è arricchita di automatismi cerebrali nocivi, non ti resta che..." smantellare" questi automatismi e "disimparare" questi comportamenti dannosi acquisiti nel tempo. Non avere timore dei cambiamenti. Bisogna che tu scopra di COSA HAI BISOGNO PER TORNARE AD ESSERE FELICE. Vivi il presente e non rimuginare, non fai altro che peggiorare la situazione. Per poter afferrare la tua libertà e cominciare ad avere consapevolezza del possibile cambiamento, affidati ad un terapeuta.
Ti consiglio di praticare " Mindfulness" e concludo questo commento con una frase molto interessante, dello psicologo Kirk Strosahl: "CHI VUOI CHE PRENDA LE DECISIONI NELLA TUA VITA? L'ANSIA,LA DEPRESSIONE, LA RABBIA O TU"?
16 GEN 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Elly,
è molto importante che lei si faccia carico di questa ansia e prenda la strada della guarigione.
Le consiglio di iniziare un percorso psicologico attraverso il quale poter analizzare a fondo questo problema ripercorrendo la sua storia con l'aiuto di un professionista. Nella storia di ciascuno ci sono elementi chiave estremamente importanti che possono rivelare molto, per poter così lavorare su se stessi.
Vedrà che prendendosi in carico il problema e lavorandoci su, queste brutte sensazioni via via svaniranno e ritroverà il suo benessere.
Rimango a disposizione.
15 GEN 2020
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Ciao Elly, ho letto più volte la sua richiesta, colpita dall'apparente assenza di spiragli e risorse per te. Cosa può esserti utile a sentirti realizzata? Certamente è importante il modo in cui noi ci narriamo, ovvero come noi parliamo di noi stessi con noi stessi: è il nostro dialogo interno, cioè un ritornello che da senso alle nostre giornate. Se questo ritornello non ha in sé nulla di positivo è come essere alla guida di un mezzo senza motore o senza carburante. Quali sono le tue passioni? Cosa senti potrebbe avere il potere di nutrirti? Cosa è stato importante per te nel passato e in che modo sei arrivata invece a sentirti così? Sono una serie di domande che mi sono posta nel leggere la tristezza e lo scoraggiamento tra le tue righe... quindi ho pensato di proportele, magari possono essere spunti da cui partire per trovare l'inizio di un cambiamento risolutivo nell'unico luogo in cui è possibile trovarlo: te stessa.
Ovviamente puoi cercare un aiuto professionale, un po' come hai fatto già scrivendo qui (che è un primo "timido" passo), ma senza dimenticare che l'unica che può cambiare le cose sei tu. E questa è un'ottima partenza, a parer mio.
15 GEN 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Elly, hai molta ansia ma anche molta depressione. Non è possibile che da sola tu sappia cosa fare. Sarebbe opportuno che tu ti volessi un po' bene ed iniziassi un percorso serio, preferibilmente di terapia cognitivo-comportamentale. Potresti così imparare le sstrategie, le tecniche edi comportamenti da applicare a casa per stare meglio.
Un cordiale saluto
LT
15 GEN 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno
Sei consapevole della tua condizione e sei l’unica che può fare qualcosa per te stessa.
Rivolgiti ad un professionista e farai qualcosa di buono per te stessa... inizia un percorso che ti aiuterà a riprendere in mano la tua vita...
Gli altri vivono la loro di vita niente altro.
Tu sei l’unica che si può prenderne cura di te!
Saluti
15 GEN 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Elly,
l’ansia è un segnale di un disagio interiore che va conosciuto nella sua origine e significato. Mi sembra viva una condizione di ansia con un coinvolgimento del pensiero e fisico, credo le sarebbe utile un aiuto psicologico per conoscere l’origine delle sue manifestazioni. Mi chiedo se ci ha mai pensato.
Disponibile per approfondimenti
Dr.ssa Elisabetta Ciaccia
15 GEN 2020
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Elly, non ci dici quanti anni hai e se ci sono state delle situazioni che hanno determinato questo tuo perenne stato di infelicità e conseguente ansia. Gli altri possono anche non accorgersene per svariati motivi ma se tu sei consapevole di questo stato di malessere cosa ti impedisce di chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta? Le situazioni non cambieranno sicuramente se non cerchi di cambiarle tu in prima persona, nessuno può fare un percorso al posto tuo. Prova a fare un piccolo passo oggi ci hai scritto, domani prova a guardare le schede dei professionisti su questo portale e prova a capire quale ti ispira di più. Prendi in mano la tua vita e non lasciare che la sofferenza sia l'unica protagonista. Fai un tentativo sono sicura che la situazione potrà solo che migliorare. Auguri
Dottoressa Lorico
15 GEN 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Elly
Innanzitutto quanti anni e da quanto tempo sperimenta questa condizione di ansia.
Vi da sola?
L'ansia è un segnale molto importante per il nostro corpo perché ci segnala qualcosa relativamente al contesto relazione.
Sarebbe utile iniziare un percorso psicologico.
Cordiali saluti
Dr.ssa Condina
15 GEN 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Elly, perché non cerchi un aiuto? L’ansia è un segnale, ci indica che qualcosa non va e questo qualcosa può essere all’esterno ma anche all’interno di noi. Quando dici di avere dei brutti ricordi alludi ad esperienze passate così negative che hanno ancora un’influenza su di te impedendoti di vivere serenamente il presente. L’EMDR è uno strumento molto specifico e valido per lavorare su questi aspetti, cerca un esperto nella tua zona e inizia a prenderti cura di te.
Dott.ssa Michela Roselli
15 GEN 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Elly un modo c’è: consiste nel cominciare a prendersi cura di se stessa facendo una richiesta di consultazione ad un terapeuta. Racconti ogni cosa e lavori su se stessa, con l’aiuto del professionista, affinché ricominci ad avere un senso la sofferenza che sta provando per poi non provarla più nei termini che descrive. Resto a disposizione se potrà/vorrà contattarmi. Un cordiale saluto. Dott.ssa Daniela La Porta